Le due classi, composte da pochi bimbi, raggiungono la cascina verso
le ore 9.30.
Da qui partiamo e ci dirigiamo verso il bosco (il rimboschimento del
1994):
Ci fermiamo un po' prima, per sfruttare la presenza di un tiepido sole:
ai bambini comunico subito le informazioni più importanti che
riguardano il nostro Parco. Ovvero la sua giovinezza e la sua artificialità.
Parliamo un po' del fatto che gli alberi qui presenti sono molto giovani,
con tanta vita davanti a loro: i bambini mi comunicano le loro piccole
esperienze con l'elemento albero:
In particolare emerge una figura di "albero del consiglio",
di cui è "proprietaria" una simpatica bimba color pistacchio.
Io invece dico ai bimbi che conosco l'albero che guarisce e che presto
lo conosceranno anche loro.
Facciamo subito conoscenza del fungo: elemento vivente da rispettare
in quanto importantissimo per la salute del bosco, delle piante, quindi
- in prospettiva - per noi stessi.
Il fungo come "cuoco" delle sostanze "rifiutate"
dal bosco.
Ci fermiamo in corrispondenza del primo cartellino del sentiero
di Greta e Anselmo: spiego ai bimbi di che cosa si tratta e li invito
a cercare altri cartellini nel bosco.
Ne troviamo tre, l'ultimo dei quali corrisponde all'acero guaritore
- il n°27.
Provvediamo a salirci sopra per stimolare le sue proprietà di
albero che guarisce: l'attività è divertente e tutti la
svolgono, anche con un po' di apprensione.
Osserviamo il nostro acero "guaritore": sul tronco presenta
una frossa ferita che si sta lentamente rimarginando. Ci vorrà
un po' di tempo perchè ciò accada.
Cerchiamo di valutare isieme quanto tempo fa è successo questo
evento: probabilmente si tratta di 4 o 5 anni fa. Osserviamo la cicatrice
e le sue modalità di crescita.
Questa pianta, poco alla volta "assorbirà" anche la
cicatrice, che non si vedrà più: però, al suo interno,
l'albero manterrà memoria di questo fatto.
A quaesto proposito propongo ai bambini l'osservazione delle fette di
albero che mi sono portato dietro: calconiamo quanti anni aveva l'albero
da cui sono state tagliate le fette stesse e cerchiamo di individuare
i segni di vecchie e giovani cicatrici.
A questo punto non possiamo non fare merenda, sul prato e al sole -
i bambini si scatenano per un quarto d'ora.
Riprendiamo le nostre attività osservando i bei disegni che
mi hanno portato: si tratta di una serie di immagini rappresentanti
l'albero - solitario o in compagnia - pensato soprattutto in questa
stagione, quindi senza foglie oppure con i tipici colori autunnali.
L'albero viene spesso rappresentato con sembianze umane - occhi, bocca,
naso, braccia - in genere "contento" di andare finalmente
a riposare.
Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento
Andiamo quindi alla ricerca della nostra "stanza
del tempo", che decidiamo di legare alla presenza del maggior
numero possibile di piccole piantine.
Troviamo l'albero n°41 e decidiamo che questo posto va più
che bene.
Lo contorniamo con i soliti rami e, alla fine della mattinata, spiego
ai bambini che questa loro stanza attende i loro migliori contributi
per renderla bella e accogliente in occasione dell'uscita primaverile
che verrà.