La classe arriva all'appuntamento presso la cascina del Parco. Da qui
partiamo per inoltrarci dentro il secondo lotto di rimboschimento.
Iniziamo raccontando una breve storia del bosco del Parco: in particolare
come é stato "costruito" e le modalità di crescita
degli alberi.
Il bosco giovane e artificiale.
Osserviamo poi il primo cartellino del sentiero di Greta e Anselmo:
racconto come si é arrivati alla sua realizzazione e sottolineo
la sua importanza in quanto é stato opera del lavoro dell classi
durante lo scorso anno scolastico.
Propongo ai bambini di cercare alcuni cartellini del sentiero: cosa
che fanno volentieri e velocemente.
Arriviamo quindi in corrispondenza della pianta n°27 - un acero.
Racconto ai bimbi che si tratta dell'albero della paura e che ci può
aiutare a vincere alcune delle nostre difficoltà.
Circa metà dei bambini ammette di avere una qualche paura: gli
altri si considerano assolutamente coraggiosi.
Con i "pavidi" affrontaimo la prova che ci permetterà
di migliorare lo stato del nostro coraggio: lo scavalcamento dell'acero
con i 5 rami.
Fatto questo parlo un po' di questa pianta e delle sue caratteristiche
principali.
A questo punto osserviamo i loro disegni: si tratta di una serie di
immagini che ritraggono l'albero giovane e adulto, il bimbo e la persona
adulta e vecchia, il momento della semina dell'albero e altre situazioni
significative.
Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento
Faccio osservare ai bambini come la crescita dell'uomo e quella dell'albero
siano due cose nettamente diverse: l'albero cresce molto più
velocemente di noi.
Passiamo ora alla ricerca dell'albero più giovane presente intorno
a noi: dopo varie ricerche arriviamo alla scoperta di una piccola piantina
di quercia rossa alta pochi centimetri.
Inontriamo, durante questa ricerca, i funghi - di varie forme e colori
- e cerchiamo di capire quanto questi elementi siano importanti.
Racconto ai bambini che l'albero, dopo aver compiuto il suo ciclo vitale
- il seme, la piccola piantina, l'albero adulto e poi vecchio - quando
muore rimane comunque utile, se non indispensabile, grazie all'opera
che su di lui svolgono i funghi.
La magia della decomposizione.
Invito i bimbi ad un'altra ricerca: i legnetti molli, gommosi, frutto
dell'opera appunto dei funghi.
Camminiamo un po', tornando indietro lungo il sentiero fino a raggiungere
le parti iniziali del sentiero stesso.
Ora consegno alla classe alcune fette di albero - di alberi diversi
- che ci serviranno per capire come valutare l'età delle piante
arboree e per leggerne la storia annidiata nelle pieghe del legno.
Le osservazioni dei bimbi ci portano a stabilire che i campioni in
mano loro hanno età variabili tra i 6 e i 20 anni e che i più
frequenti segni sulle fette di albero corrispondono a ferite, linee
di taglio, rotture successive al taglio, macchie di legno rovinato da
virus o piccoli animaletti, segni di presenza di rametti inclusi nella
matrice legnosa.
Manca poco tempo alla fine della mattinata, quindi é necessario
affrettare la ricerca della loro stanza
delle conoscenza - che sarà la betulla n°13, ormai purtroppo
morta e invasa dai funghi lignicoli. Consegno quindi i compiti da fare
a scuola per allestire e abbellire la loro stanza in occasione della
loro uscita primaverile.