Ci dirigiamo, dopo aver incontrato la classe, allo stagno vecchio,
dove mi presento ed organizziamo l'attività.
Il lavoro di oggi è un lavoro prettamente scientifico: dobbiamo,
infatti, impostare una piccola ricerca.
Lavoreremo sulle misure, dovremo rilevare cioè alcuni parametri
chimico-fisici, ma non solo, dovremo anche considerare organismi e materiali
presenti, cercando di quantificarli e di individuare le relazioni possibili
che queste componenti instaurano tra di loro e con l'ambiente circostante.
Dobbiamo cercare così di individuare regole generali per i meccanismi
naturali, ma ricordare che stiamo considerando questo stagno in particolare,
uno stagno artificiale al Parco Nord.
Variabili specifiche in questo caso sono ad esempio la presenza dell'uomo,
i fruitori del Parco con i loro comportamenti, gli addetti alla manutenzione
dello stagno, l'origine e la regolazione del livello dell'acqua e così
via.
Ragioniamo sul concetto di attendibilità dl un dato, e ci preoccupiamo
a questo riguardo di descrivere precisamente ora, luogo e periodo in
cui effettuiamo la misurazione; ragioniamo inoltre sul concetto di parametro
inteso come indicatore di una realtà più complessa sottostante.
Iniziamo così la nostra eplorazione che ci riserva una sorpresa,
troviamo infatti una tartaruga, e questo ci stupisce dato che dovrebbe
essere in letargo.
La prima ipotesi è che sia stata abbandonata in questi giorni,
ma proseguendo il nostro giro troviamo altre tre tartarughe.
A questo punto è difficile pensare all'abbandono, ma ipotizziamo
o ad un rialzo di temperatura, anche se ci sembra strano, o ad una causa
di disturbo del letargo tanto da indurre le tartarughe ad uscire momentaneamente
da questo.
Completato il nostro giro di esplorazone sulla composizione dello stagno,
passiamo alla rilevazione di alcuni parametri - eseguiamo queste misurazioni
dalle ore 10.30 alle 11.30, ed otteniamo i seguenti risultati:
- temperatura
acqua = 3°C
- temperatura
aria = 3°C
- pH = 7,1
- fosfati < 1 ppm
- durezza = 290 ppm
- ossigeno = 7,5 mg/litro
Facciamo merenda e concludiamo la nostra attività con un momento
di elaborazione che ci serve soprattutto ad organizzare il lavoro in
classe in funzione della seconda uscita.
Non vogliamo ora trarre conclusioni, ma ci limitiamo a definire un
ecositema, ad individuare alcune relazioni tra le varie componenti ed
i possibili legami con i parametri rilevati.
Lavoriamo sull'interdipendenza, sui legami vivente-non vivente, tra
inorganico ed organico, individuiamo i due processi fondamentali che
avvengono in un ambiente naturale cioè la produzione e la decomposizione
della sostanza organica e di conseguenza le relazioni trofiche e i cicli
dei mateeriali.
Il lavoro in classe dovrà proseguire in questa direzione cercando
di formulare ipotesi su cosa accade all'interno di questo ambiente e
sullo stato del suo equilibrio