Ci dirigiamo rapidamente allo stagno vecchio dove organizziamo l'esplorazione
di questo ambiente acquatico, mentre nel frattempo rispondo a domande
più generali sulla storia e sulla filosofia del Parco Nord Milano,
sulla trasformazione avvenuta in questi ultimi trent'anni di questo
territorio e sulle problematiche legate alla fruizione del parco.
La nostra esplorazione vede i ragazzi molto coinvolti: scopriamo i
vari abitanti, sia dello specchio d'acqua che dell'intorno, ed al termine
di questo momento di osservazione facciamo il punto sul concetto di
ecosistema.
Individuiamo tre componeti fondamentali: gli organismi viventi, i materiali,
l'energia solare che fa funzionare il tutto.
Capiamo che esistono due processi opposti e complementari: la produzione
di sostanza organica ed il consumo e la decomposizione della stessa.
Dopo un rapido superamento della montagnetta giungiamo allo stagno
nuovo dove prosegue la nostra esplorazione, che anche in questo caso
si conclude con un momento di elaborazione quando affrontiamo il concetto
di complessità di un ecosistema, complessità che si basa
sulla possibilità di instaurare un numero maggiore di relazioni
diverse tra i vari elementi, quindi che si basa in ultima analisi sulla
ricchezza in diversità funzionale esistente.
Definiamo un ecosistema giovane come un ecosistema meno complesso,
ed il suo maturare come una tendenza ad aumentare la propria complessità,
complessità che genera un equilibrio più stabile, cioè
che risponde meglio alle possibili perturbazioni.
Anche in questo caso rileviamo pH e temperature: