Dall'ingresso di via Clerici ci portiamo velocemente allo stagno vecchio
dove, partendo dal lavoro fatto in classe dai ragazzi e dalla formulazione
di una ben precisa domanda concordiamo l'attività: come si costruisce
un ecosistema?
Per fare ciò è indispensabile prima osservare la natura,
quindi capire come funziona un ecosistema - nel caso specifico uno stagno
- solo successivamente penseremo a quali mosse dovremo fare per realizzare
un determinato ambiente.
Divisi in tre gruppi esploriamo il vecchio stagno, prendiamo appunti,
conosciamo nuove piante ed animali, osserviamo il fondo e cerchiamo
di trovare relazioni tra i vari elementi.
Misuriamo temperatura dell'acqua, dell'aria ed il pH alle ore 10.30:
temperatura
acqua - 10.5°C
temperatura
aria - 10.7 °C
pH 7.0
Al termine di questo momento facciamo merenda e ci spostiamo, superando
la montagnetta, agli stagni nuovi.
Decidiamo di realizzare un unico momento di elaborazione dopo avere
osservato anche questi ambienti.
Riparte a questo punto un nuovo giro di esplorazione, che ci porta
a scoprire la ricchezza di organismi che l'insieme di alghe che scopriamo
davanti a noi rappresenta.
Cerchiamo di trovare risposte alla differente colorazione delle alghe
sul fondo rispetto a quelle più superficiali, e all'odore che
si sente in alcuni punti dello stagno, punti dove le alghe sono di colore
quasi nero.
Rileviamo anche in questo caso la temperatura dell'acqua e il pH:
temperatura acqua 10.5 °C
pH 8.5
E giunto il momento della fase di elaborazione delle osservazioni,
quando ricostruiamo uno stagno sul cartellone dei ragazzi e incominciamo
a definire più precisamente il concetto di ecosistema e di complessità.
Riconosciamo in un ambiente giovane un sistema meno complesso, ovvero
meno ricco in diversità funzionale, e di conseguenza con un equilibrio
meno stabile.
Quindi consideriamo un ambiente più maturo, caratterizzato invece
da un grado maggiore di complessità, complessità basata
su un numero maggiore di organismi di specie diverse (funzionalmente
diverse), e quindi con un equilibrio più stabile.
I ragazzi hanno la possibilità di trasformarsi in educatori
ambientali quando dei signori anziani, abituali frequentatori del parco,
pongono delle domande sullo stagno e le alghe in particolare.
Si sviluppa così una piacevole discussione al termine della quale
ci dirigiamo al pulman.