Ci incamminiamo lentamente verso il bosco del sentiero
di Greta e Anselmo, e al limitare ci fermiamo per prepararci alle
attività previste.
Partiamo con il lavoro fatto dai bimbi a scuola: mi raccontano la storia,
illustrata con loro disegni, dell'ultimo albero ...
" c'era una volta un taglialegna che aveva due bambini e
curava il bosco vicino alla città. I bambini imparavano anche
loro a conoscere gli alberi e a lavorare come il papà. In città
arrivarono un giorno due uomini che offrirono agli abitanti gioielli
e oro per il legno del bosco.
Gli abitanti ingolositi da queste ricchezze vendettero allora tutti
gli alberi che poterono senza rendersi conto di cosa in realtà
stavano facendo.
Quando si recarono di nuovo al bosco trovarono un solo ultimo albero,
il resto era una desolante distesa di ceppi.
A questo punto si resero conto di cosa avevano fatto, di quale reale
ricchezza avevano perso e così, ricomprarono alberi giovani
e semi e frutti e si misero a lavorare, cioè piantarono alberi,
gettarono frutti e semi a terra e poco alla volta ricostruirono il
loro bosco, aiutati dal taglialegna e dai suoi bambini."
Clicca sulle piccole immagini per vederne gli ingrandimenti
Entriamo così poco alla volta nell'argomento della nostra uscita
che riguarda il tempo, cioè come cresce una pianta.
Intanto ci rendiamo conto che come noi anche le piante nascono, crescono,
invecchiano e poi muoiono: cerchiamo quindi durante la nostra esplorazione
alberi di tutte le età cercando di capire se sono giovani, molto
giovani , già un po' grandi, adulti, vecchi, morti.
Seguiamo la storia di una quercia rossa di cui troviamo ghiande, piccole
querce: dove ancora si intravede la ghianda ormai rovinata, dove è
nata, querce un poco più grandi ma sempre giovani e così
via fino a querce adulte.
La raccolta delle ghiande
La quercia piccola
La quercia grande
Non ci sono alberi molto vecchi in questo bosco perchè tutto
il Parco Nord è opera relativamente recente dell'uomo.
Scegliamo una stanza del
tempo (stimolo non totalmente seguito dai ragazzi) intorno ad un
albero del sentiero - il numero 23 - dove, come gli abitanti della città
della storia buttiamo a terra le ghiande che abbiamo raccolto sperando
che crescano come nel bosco del taglialegna.
I bimbi sono rimasti affascinati dal bosco e da tutto ciò che
spuntava e c'era nel terreno: in modo particolare dai funghi che in
questo periodo rappresentano l'attrazione principale - sono infatti
esseri molto interessanti - ma anche foglie erbe ecc.
Abbiamo capito che non è solo la grandezza della pianta che ci
indica l'età, dato che possono esserci organismi molto piccoli
ma vecchi e molto grandi ma giovani.
Abbiamo imparato a distinguere le piante erbacee dai piccoli alberi.
Poco prima di prepararci per il ritorno abbiamo utilizzato i dischetti
delle sezioni di albero per provare a contare gli anelli che ci indicavano
l'età che avevano gli alberi al momento del taglio.
Finita questa attività siamo ritornati al pulman.