Raggiunti dai bimbi in cascina, distribuiamo le piantine, querce e
viburni, gli attrezzi, e ci incamminiamo verso il bosco.
Prima di addentrarci ci organizziamo per l'attività. Seguiremo
il sentiero di Greta e Anselmo
per raggiungere la zona destinata al nostro intervento.
Raggiunto il posto, prima di iniziare a lavorare dobbiamo osservare
la natura per capire come funziona, in modo da non danneggiarla con
il nostro intervento e di trovare un ambiente adatto per le nostre giovani
piantine.
Esploriamo così la zona e ragioniamo sulle necessità
dei vegetali, sulle relazioni che stringono tra loro, con gli altri
organismi e con i diversi materiali presenti in un ecosistema.
Troviamo anche altre querce di cui raccogliamo delle ghiande che pianteremo,
in parte qui nel bosco, in parte a scuola per studiarne la germinazione.
Decidiamo di disporre le piante in modo disordinato per rompere quel
senso di artificialità che osserviamo passando nel bosco - le
piante allineate.
Individuati i punti esatti dove sistemare i nostri alberelli, quindi
parte il lavoro vero e proprio: armati di zappa prepariamo le buche,
mettiamo le piante e ricopriamo bene con la terra.
Successivamente, seminiamo le nostre ghiande.
I ragazzi a questo punto illustrano il lavoro realizzato in classe
sugli alberi, dei disegni molto belli che affrontano il rapporto tra
l'uomo e la pianta, e tra gli animali e gli alberi.
Gli alberi sono delle case e cibo per gli animali, i vegetali una risorsa
alimentare molto importante per l'uomo.
Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento
Concludiamo il nostro discorso cercando di rispondere alla domanda "chi
in natura concima il terreno": scopriamo l'humus, che si forma
durante la decomposizione dei materiali organici a terra e che poco alla
volta rilascia, mentre viene a sua volta degradato, sali minerali, acqua
ed anidride carbonica - elementi indispensabili per il nutrimento delle
piante.
Decidiamo di ricoprire il terreno di foglie secche, che proteggeranno
dal freddo invernale le nostre piantine, oltre a nutrirle poco alla
volta.
Prima di incamminarci verso il pulman diamo un ultimo sguardo alla
nostra stanza del lavoro
(acero n° 55), stanza che dovremo pensare come arredare durante
la seconda uscita primaverile.