Con la classe, giunta nel frattempo in cascina, andiamo al vivaio del
Parco dove recuperiamo le piantine che ci occorrono per la nostra attività
da piantumatori.
Scegliamo sette sanguinelli, e a turno li trasportiamo fino al limitare
del bosco; quindi raggiungiamo il sentiero
di Greta e Anselmo e lo seguiamo per un tratto fino ad una zona
che riteniamo idonea per il nostro intervento: l'albero presecelto è
il n° 44, sarà qui che realizzeremo la nostra stanza
del lavoro.
A questo punto ci organizziamo, individuiamo precisamente dove posizionare
le nuove piantine e cerchiamo dei semi a terra che successivamente semineramo
vicino ai sanguinelli.
Mentre cerchiamo osserviamo: il sottobosco, il terreno, le radici che
corrono e che dovremo stare attenti a non rovinare.
Nei punti dove troviamo i semi - che raccogliamo - cerchiamo di capire
come vivono le piante e di cosa hanno bisogno per stare bene; osserviamo
quindi la natura per imparare a non danneggiarla con il nostro intervento
e per posizionare le piante in un posto ideale per il loro sviluppo.
Dobbiamo intervenire con la maggior delicatezza possibile.
Tracciato un piccolo solco dove metteremo i semi e realizzate le buche
per i sanguinelli i bimbi seminano e piantano i loro alberelli.
Ricopriamo e risistemiamo la zona come l'abbiamo trovata, rimettiamo
le foglie e raccogliamo i nostri attrezzi.
Con i ragazzi cerchiamo un nome per la stanza, ci sono diverse proposte:
la stanza piantata, il giardinaio, la stanza degli alberi, la stanza
delle foglie ecc., alla fine scegliamo "Il giardinaio piantato".
Grazie al lavoro dei ragazzi preparato in classe, un bellissimo libro
che tenta di rispondere alla domanda "perchè gli uomini
piantano gli alberi?", rivediamo il nostro lavoro di stamane e
immaginiamo come e da chi potrà essere utilizzata la notra stanza.
Prima di ritornare in cascina memorizziamo il luogo, in modo da ritrovarlo
in primavera nella seconda uscita, salutiamo la nostra stanza e ci avviamo.