Alle ore 13.30 - puntuali (noi un po' meno di loro) ci incontriamo
presso i laghetti "nuovi".
Incominciamo a raccontare ai bambini la storia della costruzione di
questi laghetti: lo scavo della buca, la su impermeabilizzazione, l'immissione
dell'acqua, e l'introduzione delle piante.
Intanto si sente il "ridacchiare" della femmina di germano
reale.
Vediamo il loro lavoro fatto a scuola: un cartellone vuoto, dentro
al quale posizioniamo gli animaletti disegnati e ritagliati - alla fine
otteniamo un insieme ricco e variamente colorato.
Gli elementi contenuti in questo cartellone sono:
- libellule
- rane e rospi
- pesci
- anatra
- girini
- tartarughe
Facciamo un giro di osservazione intorno al laghetto per rilevare gli
elementi viventi presenti e per verificare che siano gli stessi previsti
dalla classe.
Osserviamo:
- un germano reale - una femmina
- alcuni pesci
- varie libellule
- tre gallinelle d'acqua
- le canne di palude
- l'argilla
- una rana e - forse - qualche girino
In effetti l'unico elemento disegnato e non osservato é la tartaruga
- forse si trovano già in letargo!
Notiamo l'argilla - qualla di cui facevo cenno all'inizio dell'incontro:
ne raccogliamo un po' da portare a scuola.
Parliamo dell'osservazione delle rane, ormai in minima quantità
vista la stagione fredda avanzata e soprattutto delle differenze di
queste con i loro cugini rospi.
Ci dirigiamo verso il secondo laghetto "nuovo". Ci fermiamo
in corrispondenza del primo banco di alghe galleggianti: in effetti
la superficie del laghetto qui é molto diversa, non si vede il
fondo del piccolo bacino d'acqua.
Invito i bambini a raccogliere qualche campione di alga e ad osservarne
il contenuto: scopriamo vari piccoli animali - larve di vario tipo (anche
di "zanzarona"), piccoli coleotteri, piccole chioccioline
e loro uova in piccole massarelle, ragnetti d'acqua.
Un bimbo, per troppa foga di ricerca, cade in acqua e si bagna completamente
i pantaloni, per cui é costretto a tornare a scuola con una maestra.
Procediamo ora nella realizzazione di un rapido "laboratorio"
di mappa del colore. Visto che i colori - pennarelli - a disposizione
sono pochi decidiamo di rivolgerci ai colori naturali, ad una sorta
di acquarello artigianale. Con delle erbe e delle radici intrise di
acqua e di fango realizziamo una base di colore marrone e grigio. Su
questa base inseriamo del verde utilizzando manciate di erba.
Così facendo otteniamo una sorta di "quadro" verosimile
delle alghe che abiamo di fronte.
Le alghe...
... e la loro rappresentazione
Ci spostiamo verso lo stagno "vecchio" dove notiamo subito
che ci sono delle forti differenze con quello precedentemente visto
prima.
Per meglio valutare queste differenze per capire quali animali sono
qui presenti, facciamo anche in questo caso una breve perlustrazione
intorno allo stagno.
Una volta completato il giro di osservazione arriviamo alla conclusione
che mancano alcuni animali, che invece avevamo visto precedentemente:
troviamo solamente una tartaruga, molti pesci - di cui alcune sono carpe
e sono molto grosse - varie gallinelle d'acqua.
Sicuramente non osserviamo i vari piccoli animali in mezzo alle alghe.
Annotiamo quindi le differenze rispetto allo stagno precedentemente
osservato:
- non ci sono alghe
- ci sono i "pini piccoli" - il miriophillum
- ci sono molti alberi grossi, che impediscono spesso il passaggio
- ci sono delle scatole nere - trappole per ratti
- ci sono molte piante e radici - le canne sono più alte
- la riva é diversa
Visto che non ci sono i piccoli animali osservati precedentemente,
non possiamo non dire della tartaruga e dell'effetto devastante che
ha provocato la sua massiccia presenza.
Si tratta di un animale dalle particolari necessità, che non
sarebbe opportuno acquistare per essere tenuto in casa.
Prima di lasciarci indico ai bambini quelle che potrebbero essere le
attività da svolgersi durante la seconda uscita primaverile -
essenzialmente una più accurata ricerca di esseri viventi, utilizzando
strumentazione più raffinata ed idonea.