L'albero racconta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le classi del Comune di Bresso - 1d - scuola elementare via Villoresi
30 novembre 2001

La classe arriva puntuale all'appuntamento in cascina: da qui ci avviamo verso l'ingresso del bosco del Parco Nord.

Racconto una piccola storia del Parco: essenzialmente parlo della sua natura artificiale (nel senso di ambiente naturale costruito dall'uomo) e della sua giovne età (venti anni).

Quindi presento il sentiero di Greta e Anselmo: parlo della sua storia e del suo significato.
Invito poi i bambini a cercare altri cartellini del sentiero: cosa che fanno volentieri e con immediato risultato positivo.

Arriviamo all'acero denominato "Torre del Drago": un nome un po' pauroso, così come la antica nomea di questa pianta - l'albero della paura.

"Chi di voi ha paura di qualcosa?"

Ovviamente pochi bambini ammettono questa debolezza, per cui sono costretto a dare "la medicina" solo ad alcuni di essi (e alle maestre).
Scavalchiamo il nostro acero e riflettiamo su come effettivamente un albero possa curare le persone (non solo dalla paura).

L'esempio del salice e dell'aspirina rende l'idea di questa relazione stretta che esiste tra la medicina e la botanica.

Camminiamo ancora un po', fino a trovare un "albero imbrogliato" - una quercia che ha emesso un certo numero di nuove foglioline una decina di giorni fa, in reazione, probabilmente, al relativo aumento della temperatura verificatosi in quel periodo.

Facciamo merenda e quindi i bambini mi raccontano che stanno leggendo in classe il bellissimo libro di "Bandiera" di Mario Lodi: mi raccontano di Bandiera, Amicastella, Capriola, Solemio, Ombretta - tante foglie di un vecchio ciliegio con le loro personalità diverse e simpatiche.

Camminiamo ancora - in effetti torniamo indietro - verso l'inizio del sentiero di Greta e Anselmo.

Arriviamo in prosimità degli alberi n°4-5-6-7: li trovano i bambini dopo una breve ricerca.

Dobbiamo ora decidere il luogo dove costruiremo la nostra stanza del racconto: dopo una votazione decidiamo per la n°7 - un carpino.
circondiamo la stanza con dei rami - per individuarne il perimetro; quindi ci apprestiamo ad elaborare una bozza della nostra storia.

Faccio a vedere ai bambini una serie di carte di Propp che abbiamo realizzato qualche anno fa al Parco e ne individuiamo 11. Le pongo in terra e, insieme, le mettiamo in giusta sequenza e ne narriamo la storia.

  • Un giorno un uccellino e un suo amico uomo si incontrarono nel bosco
  • dopo i saluti l'uccellino volò via ma si sentì male
  • l'uccellino tornò dal suo amico per chiedere aiuto
  • l'uomo consultò un libro per cercare di guarire l'amico uccellino
  • andò quindi a cercare l'acero guaritore "la Torre del Drago": qui trovo il Drago che, per permettere la guarigione dell'uccellino, fece una richiesta all'uomo - "Dovrai piantare una piccola pianta per me"
  • l'uomo andò a prendere un piccolo albero con una pala
  • il Drago si offrì di scavare la buca
  • era una trappola! nella buca cadde l'uomo
  • ma, con una magia, l'uomo riusci ad uscire dalla buca e a trasformarsi in fiore (questa carta è stata aggiunta successivamente)
  • il fiore di prato era parte di una pianta medicinale, che, insieme al sole raggiante or ora giunto (è proprio vero!) permise la definitiva guarigione dell'uccellino.
 
Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento per poi poterle stampare.

Una volta "terminata" la storia, chiedo ai bambini di pensarci ancora su, a scuola: attendo fiducioso la versione definitiva di questo racconto corredata dai loro disegni.

Chiedo inoltre alla classe di ragionare a scuola su come si potrebbe "arredare" e animare la loro stanza in occasione della loro prossima uscita in primavera.