I bimbi mi raggiungono in cascina in una giornata nuvolosa: mi presento,
e ci dirigiamo al bosco, dove svolgeremo la nostra attività sulla
conoscenza degli alberi.
Prima di inoltrarci la classe mi illustra il lavoro realizzato a scuola:
uno studio sensoriale su un noce presente nel loro giardino.
Hanno affrontato le singole parti di una pianta, come nasce e le sue
principali funzioni vitali.
Quando tanti alberi vivono insieme ciò che ne risulta è
un bosco.
Seguendo il sentiero di Greta
e Anselmo ci inoltriamo sempre più e il nostro compito è
utilizzare i sensi per conoscere, non il singolo albero, ma il bosco
nel suo insieme.
Durante la nostra esplorazione e grazie ad un momento di riflessione
finale scopriamo che una prima definizione di bosco come "campo
di alberi" non è sufficiente a raffigurare tutto ciò
che abbiamo rilevato, il bosco è più di un insieme di
piante.
Lavoriamo sui concetti di essere vivente e non vivente e sulle strette
relazioni che si instaurano tra gli elementi dell'ecosistema, privilegiando
quelle relative agli alberi.
Prima di cercare un albero per realizzare la nostra stanza
della conoscenza decidiamo di fare un gioco che abbiamo letto sui
paletti del sentiero - "il gioco della lepre" - che ben presto
si trasforma nel gioco "il cane e i bambini" dato che ci raggiunge
un cane estremamente giocherellone.
Al termine di questa breve pausa ludica scegliamo l'albero (un ontano
napoletano) della nostra stanza (n°9) - una stanza che contiene
numerosi arbusti e diversi tipi di alberi; impostiamo quindi il lavoro
in preparazione della seconda uscita e delimitiamo il perimetro della
stanza.
Un po' stanchi per la camminata e le corse i bimbi si dirigono verso
la scuola.