Le classi del Comune di Bresso - 3a/c - scuola elementare Don Sturzo
23 novembre 2001

In una bellissima giornata con un vento abbastanza fastidioso, le classi 3° e un pezzo della 3c, si ritrovano nei pressi dell’ingresso nord, in comune di Cinisello Balsamo.

Cominciamo a camminare fino a raggiungere l’ingresso del primo lotto di rimboschimento.
Ci fermiamo un po’ fuori del bosco e cominciamo a raccontare alcune cose del Parco; soprattutto del fatto che è necessario che i bambini stiano in silenzio e che si avvicinino al bosco stesso allo stesso modo con cui ci accingiamo ad entrare in casa di altre persone.

Questa è l’occasione per scambiare un po’ di chiacchiere sul mondo animale presente al Parco, sulle sue abitudini e necessità; sul fatto che esistono animali selvatici e animali domestici, ognuno con caratteristiche e bisogni diversi. Un animale domestico che venisse abbandonato nel bosco rischierebbe la vita, in quanto assolutamente non abituato a questo tipo di vita.

Entriamo nel bosco e cominciamo a camminare: i bambini hanno avuto il compito di osservare ciò che li circonda e di annotarselo mentalmente.
Durante la camminata comincio a “entrare” negli alberi, invitando i bambini a seguirmi.

Alla fine di questo percorso racconto della tradizione antica dell’albero guaritore e di come anche noi, almeno in parte, possiamo giovarci delle virtù terapeutiche delle piante.
L’aspirina non esisterebbe se non ci fosse una pianta chiamata salice.

Camminiamo ancora un po’ fino a raggiungere l’area recentemente interessata dal taglio degli alberi – operazione necessaria per la salute del bosco nel suo complesso.

A questo punto “raccogliamo” le osservazioni che i bambini hanno fatto durante questo breve percorso:

  • ci sono alberi con macchie rosse (la vernice che designa gli alberi che verranno abbattuti)
  • i funghi
  • ci sono dei bastoncini con la punta rossa (segnalano la presenza di piccole piantine appena piantate)
  • ci sono fiori e frutti di ontano
  • ci sono molte radici
  • rami e foglie per terra
  • alberi con funghi
  • cespugli con foglie rosse e gialle
  • alberi che ballano
  • le trappole “schioccano”

Qui cominciamo a parlare della terra, del fatto che essa necessita di essere rifornita di sostanze nutrienti per potere contribuire alla crescita delle piante. La terra si arricchisce di humus nel momento in cui tutto ciò che muore all’interno del bosco viene trasformato dagli agenti decompositori (funghi, batteri, etc…) in terra, appunto.

Capiamo quindi quale sia l’importanza del fungo come “cuoco”, trasformatore di sostanza organica necessaria alle piante per vivere.

I bambini vengono quindi invitati a raccogliere rametti contenenti fughi, di varia forma e colore. Ne arrivano di bianchi, rossi, viola, gialli, marroni, neri – tutti in genere piccoli, ma apprezzabili ad una analisi attenta.

Abbiamo a questo punto la necessità di andare a cercare un tronco in decomposizione: lo troviamo dopo un certo cammino, verso sud.
Questo tronco è in terra da almeno 5 o 6 anni: i bambini riescono a penetrarlo con una semplice pressione del dito.
A fianco di questo tronco c’è il ceppo di un albero con alla base due grossi funghi – mensola, che osserviamo insieme.

“Ma l’albero che è morto è veramente morto?”
Si e no.
Si perché ha smesso di esistere come singolo individuo.
No perchè con la sua morte ha dato vita ad una innumerevole quantità di piccoli animaletti (e quindi anche ad altri animali che di questi si nutrono).


un pino abbattuto dal forte vento di quel giorno

La morte è necessaria alla vita!

Camminiamo ancora un po’ fino a raggiungere un cartellino del sentiero di Greta e Anselmo: spiego ai bambini di che cosa si tratta, ne racconto la storia e lo sviluppo.
Presento questa opera come risultato del lavoro di un gruppo di appartenenti al genere Homo sapiens citrullus (ovvero i cuccioli di uomo), in attesa di diventare, dopo anni di faticosissimo studio, Homo sapiens sapiens.

Accompagno la classe verso l’uscita del bosco. Ciao, alla prossima!