Incontrata la classe ai laghetti nuovi mi presento e
concordiamo l'attività insieme agli insegnanti.
Decidiamo che nelle esplorazioni
dei diversi stagni dobbiamo utilizzare tutti i nostri sensi: vista,
udito, olfatto, tatto, gusto ed anche il cuore.
Ci organizziamo in tre gruppi di esploratori e partiamo per un primo
veloce giro intorno al primo dei laghetti nuovi; decidiamo di organizzarci
meglio quando saremo giunti al secondo laghetto perchè lì
troveremo una zona un poco più asciutta dove poter appoggiare
le nostre cose, borse, cartellone preparato a scuola ecc.
Da questa prima, rapida esplorazione ci accorgiamo che
ciò che caratterizza uno stagno è l'acqua: uno stagno
è un ambiente acquatico.
Scopriamo anche delle piante tipiche della nostra zona che sono le tife
e vivono in questo caso vicino alla riva.
Raggiunto il secondo laghetto cerchiamo di capire come
nasce uno stagno e più precisamente cosa contiene: realizziamo
quindi un esplorazione più accurata, scopriamo l'argilla indispensabile
per rendere impermeabile il fondo dello stagno, i giunchi, le alghe,
che in questo stagno sono molto abbondanti, la lenticchia d'acqua che
vive non in piena acqua ma neanche su terreno asciutto.
Mentre raccogliamo un po' di alghe troviamo impigliati
un insetto che sta predando una larva - vedi la cerchiatura di rosso;
notiamo che i colori delle alghe sono diversi e che
nei punti dove queste si raccolgono maggiormente e muoiono si sviluppa
un odore un po' cattivo e ci sono molti moscerini.
Incominciamo a notare che le forme dei vari organismi sono "adatte"
a vivere in questo particolare ambiente.
Riportiamo le nostre osservazioni in una discussione
che sviluppiamo mentre proseguiamo il lavoro del cartellone dello stagno
iniziato in classe.
Facciamo merenda e prima di dirigerci allo stagno vecchio
misuriamo la temperatura
dell'acqua che alle 10.40 è di 14°C mentre quella
dell'aria
è di circa 19°C. (clicca sulle parole rosse
per vedere i grafici delle temperature)
Come ieri con le altre classi della stessa scuola percorriamo
la strada che passa in cima alla montagnetta per raggiungere l'altro
stagno.
La presenza di animali più grandi tipo le tartarughe,
i pesci, le gallinelle d'acqua, affascina i ragazzi che si coinvolgono
in questa seconda esplorazione in maniera entusiastica: raccogliamo
foglie di piante acquatiche, notiamo la differenza con gli stagni nuovi,
stiamo in silenziosa osservazzione sperando di far avvicinare maggiormente
i vari animali.
Anche in questo caso ci limitiamo a notare cosa compone
uno stagno, mentre i meccanismi e le relazioni che si instaurano li
teniamo per la seconda uscita.
Ricostruiamo il cartellone di prima aggiungendo e togliendo
i vari elementi rispetto a questo "vecchio" stagno, meno solare
e un po più cupo data la presenza di molti più alberi
che lo rende più ombroso rispetto a quelli nuovi, ma probabilmente
molto più affascinante per i ragazzi.