Discernimento degli spiriti e dei veri dai falsi profeti
MARIA VALTORTA (Quaderni
‘45-50, 214-218). (Libro di Azaria, 179-180). |
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Passi salienti: “Nel
soprannaturale vi sono due correnti: quello che viene da Dio e quello che viene
dal nemico di Dio. Esteriormente sono quasi identici, perché Satana sa
simulare. Ma questi sono i segni che distinguono i miei: pace profonda; ordine
nel manifestarsi dei fenomeni; accrescimento delle facoltà naturali di
intelligenza e memoria; ricordo di ciò che si è visto ed udito con perfetta
esattezza. Nel soggetto si verifica una volenterosa fretta di fare ciò che
dico, che fa elevare in maniera rapida ma duratura e superiore alle comuni
volontà di santificarsi; non è mai contento del bene raggiunto, ma lavora
instancabilmente per giungere a perfezione più grande, non per orgoglio ma per
amore di Me. In quelli che non sono miei, ma sono falsi contemplativi e
strumenti del demonio, manca anzitutto questa instancabile metamorfosi, mentre
si beano di ciò che hanno. Talora,
all’inizio, hanno avuto realmente doni da me; ma poi cominciano a provare
l’orgoglio di essere qualcosa, che cresce smisuratamente fino a diventare
mostruoso. Si mettono l’aureola di false luci. Sfruttano la celebrità per
incoronarsi. Si contemplano e si sentono già a posto e già arrivati; si
acciecano ed Io mi ritiro, perché ormai, anche se non lo vedono, in loro parla
Satana. Preferiscono la bella veste, la celebrità ed i battimani alla croce, la
nudità, le spine, il nascondimento, l’assiduo operare in se stessi… Sono
istrioni della santità e Dio li abbandona al padre della Menzogna e delle
Tenebre. Un segno evidente: anche se in apparenza non regrediscono, è visibile
anche ai superficiali che non migliorano.
Osservate il vaso! Osservate se è umile all’eccesso, se è santamente operoso
all’eccesso. Se vedete che la sua evoluzione al bene è lenta o manca, aprite
gli occhi. Apriteli due volte se vedete che ha piacere ad essere notata.
Apriteli settanta volte se la trovate superba ed in menzogna…”. Ecco un
altro passo dove si parla del discernimento degli spiriti, specie di Satana: “Non è possibile fare errore tra Dio e
Satana, fra voci celesti e voci infernali, se chi le ode tiene presente non le
delizie delle parole, ma gli effetti
che esse producono. Satana può scimmiottare Dio nell’eloquio, ma non può comunicare
quella grazia e pace che sempre producono le parole divine o di spiriti di luce.
Non può produrre grazia e santità, perché le sue parole sono sempre mescolate
ad insinuazioni che non possono essere accolte da un’anima in grazia. E non può
produrre senso di pace, perché l’anima in grazia trasale di orrore per le voci
infernali, e anche se l’individuo non ha altri segni per riconoscere chi è lo
spirito che parla, basta questo brivido
d’anima per dare all’uomo il segnale che è |
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