UN PRETE DANNATO METTE IN GUARDIA CONTRO L’INFERNO |
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Ecco a grandi linee il curriculum
vitae dell’ossessa (già pubblicato nel libro "AVVISI DALL’ALTRO MONDO"). Questa
madre di famiglia è un’anima riparatrice che da 27 anni, ossia dal suo
quattordicesimo anno, è tormentata da spaventose crisi di paura e da periodi di
insonnia totale. Ella è stata curata durante 8 soggiorni in clinica, con tutti i
moderni mezzi della medicina e della psichiatria.
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INDICE
Cristo mette in guardia contro l'inferno Il Furore dell'inferno, dinanzi alle Rivelazioni che é Costretto a Fare UN PRETE DANNATO METTE IN GUARDIA CONTRO L’INFERNO Indifferenza
verso il Santo Sacrificio della Messa Adattamento
della Dottrina a una vita facile Si parla
solo dell’amore del prossimo ma non si parla più dell’amore di Dio Il vero amore del prossimo è strappare le anime dall’inferno col sacrificio Bisogna pregare e sacrificarsi per i preti Pregare per ottenere la perseveranza La povertà delle famiglie numerose è una grande benedizione
Il prete
deve dare 1’esempio della virtù La
recita quotidiana del Breviario salva i preti Senza le anime espiatrici moltissimi preti andrebbero nell’inferno Se la
tua mano è per te occasione di caduta, tagliala! Dio vuole il sì alla Croce, anche nel matrimonio difficile Anche oggi Cristo sarebbe respinto come agitatore pubblico Migliaia di preti seguono la via facile della perdizione Il prete
non deve familiarizzare troppo con la gente Bisogna radicare nel cuore dei bambini il rispetto verso il Santissimo Sacramento Il vero
amore del prossimo comincia dall’anima Bisogna essere severi per amore del prossimo perché l’inferno esiste Combattimento
contro l'inferno. Scongiuro dello spirito cattivo
Ecco a grandi linee il curriculum
vitae dell’ossessa (già pubblicato nel libro "AVVISI DALL’ALTRO MONDO"). Questa
madre di famiglia è un’anima riparatrice che da 27 anni, ossia dal suo
quattordicesimo anno, è tormentata da spaventose crisi di paura e da periodi di
insonnia totale. Ella è stata curata durante 8 soggiorni in clinica, con tutti i
moderni mezzi della medicina e della psichiatria.
Quando, dopo una rigorosissima cura
del sonno, fu dimessa come caso inspiegabile, un ben noto esorcista,
fortuitamente incontrato, stabilì che si trattava di un irrefutabile caso di
possessione. Dopo un esorcismo al quale parteciparono diversi preti, a
Fontanelle - Montichiari (Brescia), demoni angelici (angeli decaduti) e anche
demoni umani (uomini dannati) hanno dovuto fare, per ordine della Santa Vergine,
ammonitrici rivelazioni all’indirizzo della Chiesa. Il 26 aprile 1978, dopo aver
invitato ad assistervi diversi vescovi e rappresentanti della psichiatria e
della medicina, si svolse un esorcismo con la partecipazione di sei preti. Vi
assisteva anche il dottor M. G. Mouret, psichiatra, primario della clinica
psichiatrica di Limoux (Francia), uomo di grande esperienza in questo genere di
fenomeni. Dopo aver osservato un esorcismo
durato tre ore ed essersi intrattenuto con la paziente prima e dopo 1’esorcismo,
egli ha testimoniato per iscritto che nel caso presente non si trattava né di
schizofrenia né di isterismo, ma della presa di possesso della persona da parte
di una potenza esterna: fenomeno che la Chiesa cattolica definisce col nome di
possessione.
"Io sottoscritto, dott. MICHEL
MOURET, primario del1’Ospedale Psichiatrico di LIMOUX (Aude), dopo aver
esaminata la sig.ra R. B. in Svizzera, e aver assistito oggi, 26 aprile 1978, a
un esorcismo fatto su di lei, alla presenza di quattro sacerdoti, durato tre ore
e mezzo, dichiaro che, per il genere di manifestazioni presentate dal soggetto,
non si tratta né di una psicosi delirante, né di una personalità isterica (due
diagnosi da escludere nel caso presente), ma di fenomeni medianici che la Chiesa
é solita definire di possessione, almeno transitoria.
DOTTOR MICHEL GABRIEL MOURET"
L’ossessa, madre di più figli, é
sempre provata fino al limite delle sue forze. Malgrado tutto, si sforza di
adempiere convenientemente i suoi doveri di padrona di casa. Gli insopportabili
tormenti dei demoni, che disturbano il suo sonno notturno, il fatto di sentirsi
sempre apostrofare da questi spiriti maledetti, tutto ciò é per lei un continuo
martirio. La sua unica consolazione sono i preti che, sfidando 1’attuale
corrente, hanno pietà del suo stato, le procurano i sacramenti e le danno
sollievo pronunciando su di lei 1’esorcismo. Dal 1975, poco dopo che la
possessione fu constatata da un notissimo esorcista, oltre a un certo numero di
demoni umani e angelici (dannati e demoni) fu anche costretto a manifestarsi
VERDI GARANDIEU. Egli avrebbe esercitato il ministero sacerdotale nel XVII
secolo in un villaggio dei Pirenei. Quanto sappiamo della sua vita ci è noto
mediante le rivelazioni che egli ha dovuto fare durante un esorcismo, il 5
aprile 1978. Alcuni giorni prima, l’ossessa era
tormentata da crescenti angosce interiori, sicché risultò urgente portare
sollievo con un esorcismo a questa anima riparatrice che soffre da quasi tre
decenni. Fu scelto il 5 aprile perché in
quell’anno (1978) la Chiesa vi celebrava 1’Annunciazione, spostata dato il
Sabato Santo. L’esperienza ha dimostrato che le
feste della Santa Vergine sono giorni particolarmente fausti nella lotta contro
gli assalti e i tormenti dei demoni. Quel giorno, il prete demonio dovette
confessare nella sua disperazione che 1’abbandono del Breviario gli aveva fatto
perdere la forza di lottare contro le tentazioni carnali e che, non potendo più
uscire dal peccato, si era lasciato andare completamente.
Vivendo in stato di peccato mortale
abituale, solo superficialmente adempiva i suoi doveri religiosi, trascurava i
suoi catechismi, conformava la predicazione alla sua vita rilassata, e
persistette nello stato di tiepidezza fino alla morte. Ma allora, secondo le sue parole,
Dio "Lo vomitò dalla sua bocca", e per tutta 1’eternità egli soffre particolari
tormenti come prete, perché 1’Ordinazione sacerdotale imprime nell’anima un
carattere indelebile che mai potrà essere cancellato.
Rimane aperta la domanda
dell’esistenza di un reverendo Verdi Garandieu nel XVII secolo. Le ricerche in
questo senso, forse difficili, mi sembrano di secondaria importanza, bastando da
sé stesse le rivelazioni del dannato. È d’altronde un fatto che esistono demoni
umani, le cui rivelazioni coincidono con la loro vita. Le testimonianze che
seguono vorrebbero dimostrarlo al lettore imparziale.
Esistono dannati che possono
manifestarsi dall’inferno? Chiunque è dannato lo è per 1’eternità, e non ha più
nessuna speranza di essere salvato. È un fatto più volte affermato nella vita
dei santi che non solo anime del Purgatorio, ma anche di dannati, quindi demoni
umani, hanno dovuto, per un permesso di Dio, manifestarsi dal fondo dei loro
terribili tormenti. Il libro di G. Pasquali: "Nessuno e tornato dall’Aldilà?"
(Ed. Hacker, Grobenzell) riporta numerose manifestazioni di dannati. Anime
privilegiate e santi sono stati interpellati dai demoni; cosi il santo curato
d’Ars, santa Gemma Galgani, il missionario San Francesco da Geromino (+ 1716).
Nella vita di quest’ultimo, che fu una delle più potenti personalità del suo
secolo, si nota il fatto seguente. Una pubblica peccatrice, detta Caterina, si
era spesso burlata delle prediche del santo a Napoli, dove egli esercitava il
suo ministero, facendosi gioco delle sue minacce di castighi, cosi come della
credenza dell’inferno. Un giorno ella era affacciata alla
sua finestra, con in mano il suo liuto. Perso 1’equilibrio, andò a schiantarsi
nella strada, uccisa sul colpo. Fu raccolto il cadavere e messo su una barella.
Come in un lampo si sparse per tutta la città la notizia dell’incidente. Essa
giunse alle orecchie del Santo, che stava appunto predicando. Subito egli si
fermo e disse a quelli che lo circondavano: "Andiamo a vedere!". Attorniato da
una grande folla di gente, si recò nel posto dove la morta giaceva sulla
barella, la prese per mano e incomincio a pregare e a scongiurarla. Al terzo
scongiuro, mentre le chiedeva: "Caterina, dove sei adesso?", la morta si rialzò
e rispose con voce fremente di disperazione: "Nell’inferno!". Poi si accascio e
riprese la sua primitiva posizione. Questo accadde il 4 aprile
1704. Dopo la morte del Santo,
1’arcivescovo di Napoli chiese ai superstiti testimoni oculari e auricolari di
testimoniare sotto giuramento. Erano circa 250. Questa inchiesta figura nel
dossier della beatificazione. Nel suo libro: "Padre Pio
stigmatizzato da 50 anni", Karl Wagner, di Vienna, parla di ossessi che furono
condotti dal Padre. Per bocca di un’ossessa, il demonio gridò: "Io sono la
nonna! Grazie alla mia vita cattiva e alla cattiva vita di mia nipote, ho potuto
prendere possesso di lei". Un altro demonio si espresse per bocca della stessa
ossessa: "Sono già quasi mille anni che sono dannata. Quanto ho dunque sofferto!
Se potessi ritornare sulla terra, farei ogni cosa per avere le mani pure come
te, Padre!". Sono numerosi i casi simili, di
defunti venuti a dare notizie molto circostanziate sul loro stato. Il dotto
benedettino don Calmet li ha raccolti in un intero libro quasi 125 anni fa
("Apparizioni di spiriti", Ratisbona 1855). La maggior parte dei casi citati
sono tali che uno spirito sereno e obiettivo non potrebbe metterli in
dubbio. (cfr. Jos
Staudinger: "L’ALDILÀ", Benziger 1941). Divinazione, stregoneria e
scongiuro dei morti sono severamente proibiti nell’Antico Testamento (cfr. Dt
18, 9 e seguenti). Cosi è diventato disgraziatamente comune condannare,
servendosi di frasi isolate della Bibbia, estrapolate dal loro contesto, anche
cio che Dio permette per il bene delle anime. Con questo procedimento si
condannerebbe comunque il santo missionario Francesco da Geronimo che scongiurò
pubblicamente una ragazza defunta, benché con questo egli ottenne conversioni di
massa. Lo spiritismo, confinato in circoli
confidenziali, pratica la stregoneria, scongiura i morti e fa parlare le tavole
per pura curiosità e gusto del sensazionale, e ottiene dal mondo infernale,
mediante la cosiddetta magia nera, prodigi e guarigioni, il che è proibito dalla
Bibbia; l’esorcismo, invece, si collega su tutt’altro terreno. Cristo stesso 1’
ha ordinato agli apostoli e ai discepoli, quando ha loro detto espressamente:
"Guarite i malati, cacciate i demoni...". Si oltrepasserebbero largamente i
limiti di questo lavoro se si volessero esaminare le diverse specie di
possessione, di promessa scritta al diavolo, di maledizione, di ossessione, di
possessione riparatrice, ecc. Secondo il parere unanime di tutti gli esorcisti
che si sono occupati del presente caso, qui si tratta di una POSSESSIONE
ESPIATRICE per il compimento di una missione superiore indirizzata al nostro
tempo. Si riconosce la riflessione di sant’Agostino: "Come un artista, e un
grande artista, DIO SI SERVE ANCHE DEL DIAVOLO". "Parlare col demonio è dunque
possibile. Ma e utile?", chiede Van Dam nelle sue spiegazioni su "Demoni e
ossessi". E basandosi sulla ricca esperienza degli esorcisti, egli risponde
affermativamente: "Sì, perché questo spiega molti aspetti del caso di
possessione che si tratta. D’altronde, di solito solo in questo modo è possibile
cacciare il demonio. La conversazione pero dev’essere in primo luogo un
interrogatorio, e durare solo il tempo strettamente necessario". Il Rituale
proibisce formalmente le domande superflue e curiose, e dà ordini precisi sul
modo in cui 1’esorcismo deve svolgersi. Nell’esorcismo opera prima di tutto
il potere sul demonio, che 1’Ordinazione sacerdotale conferisce al prete.
Spesso, solo la stola e 1’imposizione delle mani del prete provocano già
violente reazioni da parte dei demoni. La stessa cosa si verifica con 1’uso
dell’acqua benedetta, delle reliquie e degli oggetti
benedetti. Sulla rivista dei Missionari della
Sacra Famiglia, si riportava, negli anni cinquanta, il seguente fatto: Nel
giugno 1949, un gruppo di medici giunse da Bologna a Sarsina (Forlì, Italia) per
assistere a un esorcismo. Erano tutti o increduli o almeno molto scettici. Il
prete iniziò 1’esorcismo. Le sorprendenti risposte della paziente, nelle lingue
più diverse, con conoscenze tecniche nei campi più disparati, sbalordirono i
medici. Dopo 1’espulsione del demonio, erano del tutto convertiti e francamente
convennero che questi fenomeni erano a ragione
inspiegabili. Un professore di teologia arrivò
fino al punto di dichiarare che oggi non vi è più possessione, e che le
affermazioni in senso contrario sono solo superstizione e stupidita. Divenuto
vescovo, si trovo nel 1950 a Sarsina e assistette a un esorcismo. Dopo
1’esorcismo ritratto pubblicamente la sua precedente posizione e dichiarò: "Il
diavolo esiste! Non avrei immaginato quale potenza e in questo mondo, ancor
oggi, se non 1’avessi visto con i miei occhi!". L’esperienza dimostra che i demoni
non si lasciano facilmente cacciare dal loro luogo di soggiorno, ma che essi se
ne vanno solo quando non possono più resistere al potere
dell’esorcista.
Per questo capita che si sia
costretti a ripetere più volte gli esorcismi, talora per
anni. Si svolge un vero combattimento con
i demoni; essi si difendono in un certo senso con le mani e i piedi, con tutti i
mezzi a loro disposizione, finché sono costretti a cedere alla potenza di
Dio. Dopo che fu formalmente stabilita
la possessione, l’esorcismo, di solito con la partecipazione di diversi preti,
fu praticato a più riprese sulla persona ossessa, senza che mai i demoni
andassero via.
Costoro hanno sempre ripetuto che
dovrebbero andarsene solo quando sarà ottenuto l’Imprimatur per il libro "AVVISI
DALL’ALTRO MONDO".
Però nonostante numerose domande, i
competenti Uffici ecclesiastici non hanno mai voluto né assistere a un esorcismo
né occuparsi da vicino del caso. Ci si limitava a rimandare 1’ossessa alla
psichiatria; mentre é notorio che, dopo aver invano tentato per anni di portare
sollievo alla infelice con tutti i mezzi, é stato necessario dimetterla come
"caso inspiegabile".
Come ho già menzionato, il dottor
G. Mouret, primario della clinica psichiatrica di Limoux (Francia), dopo aver
assistito all’esorcismo del 26 aprile 1978, ha testimoniato per iscritto che
concludeva categoricamente trattarsi di possessione da parte di una potenza
esterna.
"Non temere coloro che uccidono il
corpo, ma non possono uccidere 1’anima; temete piuttosto colui che può mandare
anima e corpo all’inferno" (Matteo 10, 28).
Cristo
mette in guardia contro l'inferno Contro un certo spirito moderno,
che non vuole ammettere 1’esistenza di un inferno eterno, Gesù ha preavvisato in
modo perentorio:
"...molti verranno dall’Oriente e
dall’Occidente e si sederanno a mensa con Abramo e Isacco e Giacobbe nel regno
dei cieli, ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre esteriori, ove
sarà pianto e stridor di denti" (Matteo 8, 11-12). "Cosi avverrà alla fine del
mondo: gli Angeli verranno e separeranno i cattivi di mezzo ai giusti e li
getteranno nella fornace del fuoco, dove sarà pianto e stridor di denti".
(Matteo 13, 49-50).
"Se la tua mano o il tuo piede ti è
di scandalo, tagliali e gettali via da te: è meglio per te entrare nella vita
monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco
eterno" (Matteo 18, 8).
"Serpenti, razza di vipere! Come
scamperete alla condanna della Geenna? Perciò, ecco, io vi mando profeti e savi
e scribi, ma di questi alcuni li ucciderete e li metterete in croce, altri li
flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città..."
(Matteo 23, 33-34).
"Infine (nel Giudizio) dirà anche a
quelli che saranno alla sua sinistra: Andate lontano da me, maledetti, nel fuoco
eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli" (Matteo 25,
41).
Perché queste parole del Signore
sono oggi passate sotto silenzio, perché si perdonano agli uomini i peccati e si
elimina ogni cenno dell’inferno col pretesto che Cristo avrebbe portato un
messaggio di gioia e non di minaccia? Non è il più grande segno di carità
annunciare agli uomini tutta la verità, affinché siano preservati
dall’inferno?
"Satana è il padre della menzogna;
egli e bugiardo dal principio", afferma la Scrittura. Per questo non si deve
credere quanto dice. Chiunque pratica lo spiritismo è vittima del demonio della
menzogna. Cosa ben diversa è quando Dio costringe il demonio a parlare per bocca
di ossessi al fine di avvertire gli uomini, come risulta da molti casi di
possessioni. È noto il "Sermone del diavolo" che un contadino lucernese, il
servo di Dio Nicola Wolf, di Rippertschwand, ottenne scongiurando un’ossessa:
esso è anche la predica più pertinente ai bisogni spirituali
dell’epoca. Nel caso, più sopra citato, delle
possessioni in Cina, un demonio dovette confessare: "Il diavolo non farebbe mai
di propria iniziativa tali esortazioni (alla conversione). È piuttosto la Santa
Vergine a costringervelo". (Benedetto Stolz: "La potenza di Maria sui
demoni"). Già nell’antichità, Tertulliano
diceva: "I demoni, scongiurati con l’esorcismo, non osano ingannare un
cristiano" (cfr. Van Dam). Nel nostro caso, i demoni hanno
dovuto confessare, durante l’esorcismo fatto la vigilia della festa di Nostra
Signora del Carmine, il 15 luglio 1978: "Al tempo della vita di Cristo, non era
necessario che noialtri demoni parlassimo per bocca degli ossessi. Allora Cristo
parlava per annunciare il Vangelo. Ma poiché adesso è LA FINE DEI TEMPI, di cui
Cristo ha detto: "Sorgeranno molti falsi profeti", Egli usa tutti i mezzi utili
al bene delle vostre anime". In modo ancor più categorico, i
demoni devono sottolineare questa verità con le seguenti parole: "Poiché adesso,
è la fine dei tempi e si aggirano molti demoni che vorrebbero mandarvi in
perdizione, e false anime privilegiate si mostrano come angeli di luce, LEI
(Maria) si serve di noi demoni e ha il potere di farlo, per far conoscere dal
nostro punto di vista il tragico orrore dell’inferno. Per questo LEI ha ancora
usato quest’ultimo mezzo per salvarvi, sciagurati che
siete!". Il
Furore dell'inferno, dinanzi alle Rivelazioni che é Costretto a Fare Nel loro terribile furore dinanzi
alle confessioni che la Vergine Maria e la Santa Trinità li hanno costretti a
fare, i demoni ci hanno minacciato di tentare ogni cosa per distruggere "AVVISI
DALL’ ALTRO MONDO" dopo la loro pubblicazione. Sforzi sovrumani furono fatti a
questo scopo, mentre migliaia e migliaia di volantini propagandistici furono
distribuiti da persone che tuttavia diffondevano pubblicazioni analoghe e che
d’altronde si distinguevano per la loro fedeltà alla
Chiesa. Non si poteva portare un solo
argomento obiettivo contro "AVVISI DALL’ALTRO MONDO". Poiché ci si rifiuta di
ascoltare i veggenti e le anime privilegiate autentici, e di lasciarsi
impressionare dalle numerose apparizioni mariane, Dio tenta, come ultimo mezzo
della sua misericordia, di salvare le nostre anime con le terribili confessioni
dei demoni. Ahimè, anche a questa grazia si contrappone una condanna
globale. Come attesta la passata esperienza,
gli attacchi contro me stesso, in quanto curatore di questo scritto, non
mancheranno; Dio, infatti, lascia agli spiriti maledetti, costretti a fare
queste confessioni, la libertà di "vagliare gli uomini come si vaglia il
grano". Ringrazio perciò quanti accettano e
diffondono questo messaggio come uno strumento di salvezza e di santificazione,
e perdono a quelli che non ritengono di poterlo accettare ma lo combattono con
tutti i mezzi. Non devo giudicare, perché ogni giudizio spetta solo a Dio. Allo
scopo di pubblicare la Misericordia di Dio, che farà conoscere a tempo debito,
la Sua Giustizia, vorrei affidare al lettore questo
scritto. BONAVENTURA
MEYER Il saggio si esamini dunque, prima
di respingere una così grande grazia che il Cielo ci accorda, e metta a profitto
il consiglio di san Paolo: "Provate tutto, ritenete ciò che è buono", o almeno
mediti le parole di Gamaliele: "...perché se quest’opera viene dagli uomini,
cadrà da sé; ma se viene da Dio, voi non potrete distruggerla: non correte
dunque il rischio di lottare contro Dio". (Atti 5, 38-39). Durante il secondo esorcismo
dell’ossessa svizzera, nell’agosto del 1975, fatto nel luogo di apparizione
"Fontanelle" – Montichiari (Italia), la Santa Vergine, la ROSA MISTICA DI
MONTICHIARI, per bocca dell’ossessa, ha proclamato che il demonio, benché
"bugiardo e padre di menzogna" (Giovanni 8, 44), dichiara solo cio che il Cielo
e Lei stessa vogliono, e che i demoni non hanno più il diritto di mentire negli
esorcismi. ESORCISMO DEL 29
AGOSTO 1979: Il
demonio Belzebù ha dichiarato, per costrizione dell’esorcismo, che Dio non
permette mai che in argomenti cosi gravi (come quelli esaminati nei presenti
esorcismi), e trattandosi di anime che vogliono solo il bene, sia permesso ai
demoni di ingannarle
Premessa ESTRATTI
DELL’ESORCISMO DEL 7 AGOSTO 1979
E =
ESORCISTA
V = VERDI
GARANDIEU E: In nome della Madre della Chiesa,
in nome di tutti i Papi e soprattutto del Santo Padre, il Papa Paolo VI, e di
tutti i preti esorcisti, dì la verità e solo la verità, di quanto la Madre di
Dio vuol dirci oggi tramite te, Verdi Garandieu! V: (respiro faticoso) Ebbene! è la
volontà dell’Altissima e della Trinità che sia pubblicato questo libretto di
Verdi. Ora è già pubblicato in lingua tedesca. Ma come abbiamo detto, dev’essere
tradotto anche nelle altre lingue nelle quali il primo libro "AVVISI" esce o è
stato pubblicato, senza indugio... VERDI È IMPORTANTE; SEMBRA ESSERE UN LIBRETTO
INSIGNIFICANTE, PESANTISSIMO, INVECE CONTIENE MOLTO ED È VERAMENTE VOLUTO DAL
CIELO! Su di esso è la benedizione del Cielo, sia sul libretto sia sull’editore,
come pure su tutti i collaboratori di questo lavoro, compreso il tipografo.
Ecco! Potrete ora raccogliere critiche a
questo proposito, essere criticati fino a sanguinare e ad essere completamente
straziati e calpestati. MA QUESTO LIBRETTO HA UN VALORE IMPAREGGIABILE! ESSO
SALVERÀ MOLTE ANIME, anche se non doveste vederlo. È molto utile anche per anime
che non si convertono immediatamente, perché Verdi, ossia le sue dichiarazioni,
penetrano nell’anima. Esse vi entrano, anche se il lettore non vuole, o non
vorrebbe rendersene conto. Inquietano. Penetrano in profondità e in un certo
senso tormentano, anche quando costui fa di tutto per difendersi, supponendo che
non lo getti nel primo cestino, prima di leggerlo. Ma comunque la presentazione
è tale che anche quelli che sulle prime vorrebbero non aver niente a che fare
con tutto questo, finiscono lo stesso per ficcarvi il naso, al momento
opportuno... E: In nome di tutti i vescovi e
preti! V: Devi dire: e della Chiesa!
Perché è prima per la Chiesa e per i preti. LEI (indica in alto) c’incarica oggi
di dire, poiché ci incitate a farlo, che dev’essere detto ancora qualcosa, e che
qui vi è la potenza del vescovo: anche se non doveste vedere nessun frutto coi
vostri occhi e se raccoglieste solo cose negative, ha nondimeno per il Cielo un
valore di un’incredibile, di un’incomparabile ricchezza, più di quanto possiate
prevederlo e supporlo. ESSI (indica in alto) hanno un tempo voluto e programmato
che questo VERDI potesse abitare nell’ossessa per parecchi anni, perché è stato
sempre nel loro piano che fosse pubblicato questo libretto. Certo, e pubblicato
anche nel libro "AVVISI" (edizione francese), ma questo libretto a parte è una
buona edizione perché costa meno, si legge correntemente e si deve leggere meno
a lungo. Eppure si ha cio che si merita quando lo si legge. È stupido pero...
Ah! Non voglio dirlo! E: Continua a parlare! Che cosa è
stupido? Continua a parlare in nome dell’Altissima, Madre della
Chiesa...! V: È stupido pero che non sia stato
dieci o vent’anni prima. Un libretto simile avrebbe allora infiammato più
d’oggi. Ma anche oggi deve avere la missione di produrre i suoi frutti nei
cuori, di trasformarli e di scuoterli. Per questo... Non voglio
parlare! E: Continua a dire la verità, in
nome della Chiesa, della Madre della Chiesa! V: Per questo dev’essere pubblicato
appunto nelle stesse lingue dell’altro libro "AVVISI" che si pubblica ora o è
stato già pubblicato. E: Continua a parlare in nome
dell’Altissima! V: Sarebbe meglio con 1’Imprimatur,
ma non 1’avete ottenuto. E: Di la verità e solo la verità! La
Madre di Dio vuole che dica chiaramente al vescovo dove egli va, dove vanno i
preti i quali dicono ora che li abbiamo diffamati con questo libretto, e che
abbiamo in realtà reso cosi un cattivo servizio alla Chiesa, che gli dica che ci
combattono? Dobbiamo dire la verità, dir loro dove vanno? Devo scrivere ad ogni
vescovo per parlargli di questa distruzione oggi nella
Chiesa? V: Avresti fatto bene a scrivere
questa frase: " Tutti coloro che sono della luce e dello Spirito Santo
riconosceranno la verità". E: Sara inserito nella prossima
ristampa. Abbiamo lasciato ancora incompiute molte cose che forse non sono
buone. Ma ringraziamo la Madre di Dio di questa indicazione. Di la verità e solo
la verità! La Madre di Dio vuole ancora dirci altro su questo
argomento? V: È terribile vedere che anche i
vostri vescovi abbiano preso vie cosi cattive. ESSI (indica in alto) sono
addolorati e afflitti nel vedere che i vostri vescovi fanno successivamente,
diciamo noi, marcia indietro, sempre più, e non hanno coraggio (grida), non
hanno una goccia di coraggio, non hanno più verità ne assolutamente
niente. E: È la volontà di Dio, di la verità
e solo la verità, che avverta ancora una volta i vescovi, molto fermamente? È la
volontà della Madre di Dio? V; È meglio che tu invii malgrado
tutto il libretto a ciascuno e che li avverta ancora una volta, in nome di
Cristo e della Croce, di far marcia indietro. Di loro che siamo in un pericolo
gravissimo e che fra poco vedranno cio che si gioca... PREGHIERA
A SAN MICHELE ARCANGELO San Michele
Arcangelo, difendici nella battaglia, vieni in nostro aiuto contro la malizia e
le insidie del demonio; fa’, te ne preghiamo, che Dio eserciti su di lui il suo
impero; e tu, Principe della milizia celeste, col divino potere incatena
nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che vagano nel mondo per la
rovina delle anime. Così sia! Confessioni
di un Prete Dannato all'Inferno Verdi
Garandieu UN PRETE
DANNATO METTE IN GUARDIA CONTRO L’INFERNO Per
ordine della Santissima Vergine durante l’esorcismo fatto il giorno
dell’Annunciazione Numerosi preti hanno eseguito un
esorcismo sull’ossessa svizzera continuamente tormentata dai demoni. Le
testimonianze di dodici preti, tra cui tre dottori in teologia e in diritto
canonico, esprimono la convinzione che i demoni, al momento degli esorcismi,
sono costretti a mettere in guardia l’umanità in nome della Madre di
Dio. Chi nega
1’esistenza del diavolo e la possibilità della possessione, si mette in
contraddizione con la dottrina formale de11a Chiesa e contesta fatti
inconfutabili. ESORCISMO
DEL 5 APRILE 1978 CONFESSIONI
DEL PRETE DANNATO
VERDI GARANDIEU E =
ESORCISTA V = VERDI GARANDIEU
(1) Dopo 1’esorcismo di Leone XIII e
numerose preghiere, il demonio si annunciò senza equivoco sicché fu scongiurato
di dire solo cio che Dio gli ordinava di dire per mezzo di Maria, nel giorno
della sua Annunciazione. Verdi
Garandieu, un prete dannato, é costretto a parlare E: Devi parlare per la gloria di Dio
e la salvezza delle anime, te 1’ordina San Vincenzo Ferrier, questo grande
cacciatore d’anime, che tante anime ti ha strappato!
V: Non a me, non a me, ma al
Vecchio (= Lucifero) (beffarda risata), non a me, non... E: Le ha strappate all’inferno. Ha
strappato le anime all’inferno col suo zelo. (1) Dal 1975, dopo la prima
constatazione della possessione nell’ossessa espiatrice, Verdi Garandieu si
presenta come un prete dannato del XVII secolo, dei Pirenei. Nel testo
dell’esorcismo sono annotate tra parentesi le reazioni del demonio VERDI
(pianto, urla, ecc.), che si manifestano attraverso
1’ossessa. V: Sono solo uno tra molti
(risata); sono un disgraziato tra molti. Che sciocchezza (con voce forte), che
sciocchezza ho dunque fatto! Ho condotto una vita veloce come il lampo! Perché
non sono vissuto meglio? Perché non sono stato prete secondo la volontà di Dio,
di LUI LASSÙ (gesto verso l’alto)? Perché non ho corrisposto alla sua grazia?
Perché (con voce forte e piangendo) ho abbracciato il sacerdozio, se non ne ero
capace, o se non mi sono mostrato pienamente capace di esercitare una funzione
pesante, piena di responsabilità, di esercitarla come avrei dovuto esercitarla
(piangendo...)? E: Di la verità, Verdi Garandieu, in
nome di Gesù Cristo, tutto per la sola gloria di Dio! V: Ho peccato dando il cattivo
esempio. Ho dato il cattivo esempio come anche oggi migliaia, decine di migliaia
di preti danno il cattivo esempio. Non ho (respiro faticoso) impartito un buon
insegnamento religioso. E: Di la verità, Verdi Garandieu,
solo la verità, in nome di Gesù Cristo! Dannato
per la sua tiepidezza V: Ho osservato più le gonnelle che
i comandamenti di Dio. Sono stato condannato perché ero troppo tiepido. QUELLO
DI LASSÙ (gesto verso l’alto) mi ha letteralmente detto: "Io ti vomiterò dalla
mia bocca perché non sei né freddo né caldo".
E: Parla, Verdi Garandieu, per la
gloria di Dio, di quanto devi dire sulla tua vita! V: La mia vita fu... Nella mia
gioventù ero ancora buono (quasi piangendo). Ho (gridando amaramente) ancora
corrisposto alla grazia in quel momento (piangendo di disperazione). Nella mia
gioventù ho ancora corrisposto alla grazia, ma poi sono diventato tiepido. Mi
sono inoltrato sempre più nella via larga. Ho abbandonato la via della virtù e
non ho più corrisposto alla grazia. Allora sono caduto sempre più in basso.
Forse, all’inizio, mi sono di nuovo confessato. Volevo ancora convertirmi; più
d’una volta ho voluto ritornare indietro e combattere i miei difetti (con voce
forte), ma... E: Di la verità in nome di Gesù
Cristo, per la gloria di Dio, solo la verità! V: ...ma non vi riuscivo più,
perché pregavo troppo poco... Ho pregato poco e troppo poco ho corrisposto alla
grazia. Ero, come si dice, tiepido. Tiepido è già essere freddo, da tiepido a
freddo il passo è brevissimo. Si dovrebbe essere caldi, caldi, ardenti, allora
non accadrebbe ai preti cio che è avvenuto di me. Ma voi avete adesso migliaia,
decine di migliaia, più di un milione di preti che sono come me, tiepidi e
non... non (grida). E: Di la
verità! V: ...e non corrispondono più alla
grazia, è quanto loro accadrà se non si convertono, non accolgono totalmente in
loro il fuoco dello Spirito Santo e non lo lasciano agire, non sarà meglio di
quanto è accaduto a me, Verdi. Sono molto infelice nell’inferno. Vorrei non
essere mai vissuto. Soprattutto vorrei, se dovessi vivere, poter ritornare
indietro e poter far meglio. Come vorrei far meglio! Come vorrei restare in
ginocchio giorno e notte, pregando LUI LASSÙ (gesto verso 1’alto) e chiedere
perdono; chiamerei in mio aiuto tutti gli angeli e tutti i Santi per non seguire
di nuovo la via della perdizione. Ma (con voce forte), io, io (lamenti) NON
POSSO PIÙ RITORNARE INDIETRO... NON POSSO PIÙ RITORNARE INDIETRO (gridando con
voce sconvolgente) SONO DANNATO! Gesù
Cristo ha dato l’esempio della temperanza I preti non sanno che vuol dire
essere dannato. Essi (con disperazione) non sanno cio che è 1’inferno! Quasi
tutti attualmente seguono la via della minore resistenza. Credono di dover
vivere felici, di dover godere quanto si può godere nella vita. Credono comunque
che oggi non si possono più cambiare 1’umanizzazione e il modernismo e che si
deve camminare col proprio tempo; i superiori, i vescovi, i cardinali e i preti
non danno esempio migliore. Prendono ancora magari cibi a una povera tavola,
come Cristo stesso ha dato loro 1’esempio? Certo, Cristo, come lo si constata
nella Bibbia, si è seduto a tavola e ha mangiato in cerimonie come matrimoni e
talune feste. Ma 1’ ha fatto solo perché...
E: Di la verità e solo la verità,
Verdi, di la verità e solo la verità in nome di Gesù
Cristo! V: Egli 1’ ha fatto, per cosi dire,
per carità verso il prossimo, ma non ha mai mangiato molto. Ha sempre mangiato
piuttosto frugalmente, e non parleremo dei momenti in cui non assisteva a feste.
CRISTO HA SOFFERTO MOLTO LA FAME, PIÙ DI QUANTO SI PENSA. La Sacra Famiglia e
gli Apostoli hanno sofferto molto la fame e digiunato, altrimenti non avrebbero
ricevuto le grazie che sono state loro concesse. Certo Cristo aveva già in Sé tutta
la pienezza della grazia; non aveva più bisogno della grazia, in particolare non
sarebbe stato necessario implorarla con la preghiera. Egli era la grazia e la
luce in persona. Ma doveva dare 1’esempio agli apostoli e a tutta 1’umanità, in
particolare (con voce forte) ai preti, vescovi, superiori, cardinali e al
Papa. Egli ha dato 1’esempio nel grado
più completo, il migliore e il più perfetto, ma a che cosa è
servito? Ora i preti mangiano alle tavole
più riccamente servite con "dessert", vino e tutti i condimenti. A volte fanno
anche bisboccia più di quanto lo consenta la loro salute, e credono addirittura
che è del tutto normale quando si è vescovo o si ha un posto
elevato. Le cuoche che fanno da mangiare per
i vescovi e queste autorità religiose, ed anche per certi preti, credono con la
massima buona fede, che si deve portare in tavola questo e quello. "E un gran
signore; è rivestito di alte dignità! Dovremmo vergognarci se non gli si
servisse questo e quello". Ma esse dimenticano che non è 1’imitazione di
Cristo. Sarebbe meglio per queste cuoche
che facessero notare ai vescovi, preti, superiori o cardinali che Cristo ha dato
1’esempio della povertà, della povertà e della virtù. LUI LASSÙ (gesto verso
1’alto) vuole che si pratichi 1’imitazione di Cristo (con voce forte) e quanto è
praticato oggi è tutt’altra cosa dell’imitazione. È lo sfarzo, la bisboccia, la bella
vita è il lusso fino al peccato. Il peccato non comincia solo quando comincia
realmente. Il peccato comincia già quando non si insegna più la rinuncia e
quando non la si pratica più. II peccato comincia già quando 1’uomo potrebbe
rinunciare, ma non lo fa. Certo, non comincia qui il peccato
completo, nel suo vero senso. Ma la via che vi conduce comincia già quando si
smette di praticare la rinuncia, quando non ci si vuol più sacrificare e quando
si segue la via della minore resistenza. Allora la via che conduce al primo
peccato, che sia veniale o che arrivi fino al peccato mortale, non è più molto
lunga, perché noi giù (gesto verso il basso) abbiamo un immenso potere e
facciamo sempre quanto possiamo. Ci si istruisce cosi bene, e anche noi, demoni
umani, veniamo istruiti e guidati cosi bene che prendiamo sempre 1’uomo in tal
modo o lo si può prendere meglio. Ma quando qualcuno non ha mai veramente
bene... E: Di la verità in nome di Gesù
Cristo e solo la verità, Verdi Garandieu, solo la verità! V: ...quando qualcuno non ha mai
veramente bene, perfettamente seguita la via di Cristo con la sua povertà e la
sua virtù, la via della preghiera, della Croce, della rinuncia, del sacrificio,
della virtù, quando omette solo una di queste cose o la trascura totalmente, noi
cerchiamo allora di prenderlo da quel punto. Se è solo una fibra del suo abito,
è pero già una fibra e col tempo possiamo avvelenare tutto il suo abito
(lamenti). Non voglio più parlare.
E: Di la verità, Verdi Garandieu,
per la gloria di Dio, sulla tua vita, sulla vita del prete come dev’essere! Di
la verità per la gloria di Dio! V: Il mio sacerdozio, 1’ ho...
Forse, credevo allora di avere la vocazione, e volevo... Certo, intendevo
diventare un buon prete, ma un prete, non bisogna mai dimenticarlo, un prete è
in pericolo più di un laico di essere sedotto da noi giù (dall’inferno). Forse
anche i laici corrono questo pericolo, soprattutto le anime privilegiate o
quelli che ricoprono una carica importante. Ma un prete ha un’altissima
consacrazione. E perché ha un’altissima consacrazione, e con essa può nuocere a
noi giù (gesto verso il basso) nella maniera più devastatrice, ci scateniamo di
più contro i preti che contro gli altri uomini. È quanto successe (piangendo), è
quanto successe anche per me. Io pensavo... E: Di la verità, Verdi, solo la
verità in nome di Gesù Cristo, per la gloria di Dio, solo la verità sulla tua
vita! V: ...Io pensavo: adesso sono
prete. Ho raggiunto la mia meta. All’inizio ho esercitato ancora abbastanza bene
il mio ministero, ma poi, poi, a un tratto trovavo ciò troppo monotono. Ho
cominciato a trascurare la preghiera del Breviario. Prima non ho più recitato
tutta la preghiera. Poi a poco a poco ho cominciato a non recitare più la
preghiera, quando era una giornata faticosa o quando mi sembrava essere una
giornata faticosa. Proprio all’inizio, la rimandavo e poi, tutt’a un tratto,
arrivai a... Non voglio parlare.
E: Di la verità, Verdi, in nome di
Gesù Cristo, per la gloria di Dio! Di la verità sulla tua vita per avvertire i
preti! Di la verità, solo la verità! V: ...e poi, tutt’a un tratto,
arrivai a pensare: "Ah! queste noiose preghiere del Breviario! Queste preghiere
sono lunghissime e prendono un tempo incredibile", pensavo. Ma sarebbe stato
meglio non pensarlo, perché questa sospensione della preghiera del Breviario mi
fu fatale. Quando smisi di recitarlo, caddi a
poco a poco nel peccato. Ma quando sono caduto nel peccato, il peccato
d’impurità, ho ovviamente smesso di dire la mia messa con raccoglimento, già non
ero più in stato di grazia. La Bibbia, e tutto cio che vi si trova, era per me
un rimprovero; i dieci comandamenti e il Nuovo Testamento erano per me un
richiamo all’ordine, perché non li vivevo più nel loro senso più vero. Poiché
tutto questo era per me un richiamo all’ordine, io non volevo più istruire i
bambini come si deve e in profondità; infatti come avrei potuto inculcare loro
il bene mentre già io stesso non lo vivevo più, e per questo devo dire... Non
voglio parlare. E: In nome di Gesù Cristo, in nome
del Santissimo Sacramento dell’Altare di la verità e solo la verità sulla vita e
la condotta del prete! V: ...per questo devo dire che come
per me succede per la maggior parte dei modernisti e umanisti, e quali che siano
i nomi che portano oggi. Come vogliono predicare ai bambini e ai laici qualcosa
che essi stessi non vivono più? Come vogliono ridare al mondo cio che essi
stessi non hanno più, cio che non è nel più intimo di loro stessi? Dovrebbero
mentire (lamenti). Non voglio... E: Di la verità e solo la verità in
nome di Gesù Cristo, in nome della Santissima Trinità, del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo, del Santissimo Sacramento dell’altare, solo la verità per
la gloria di Dio e per la guida dei preti! V: i loro cuori sono diventati
luoghi malfamati, in molti, in molti più di quanto lo si pensi. E, quando non
sono ancora diventati luoghi malfamati, sono in ogni caso già tarlati. Ma come
mela in cui abita già un verme, può rimanere col tempo una mela intera, succosa,
intatta e diffondere il suo migliore profumo! Lo può solo un prete che vive egli
stesso la virtù e ne dà 1’esempio agli altri. Se i preti attuali, come lo
dovrebbero, dessero ancora 1’esempio della virtù alla gioventù e al mondo,
avreste un mondo mille volte migliore di quello che avete. Come diffondere il
bene se non 1’ ho in me? Come parlerò dello Spirito Santo, se io stesso sono
contento di non ascoltarlo, perché ho già lasciato la via
che... E: Di la verità e solo la verità in
nome di Gesù Cristo, Verdi Garandieu! Indifferenza
verso il Santo Sacrificio della Messa V: ...perché ho già lasciato la via
che lo Spirito Santo mi ha tracciata e mi prescriveva! È terribilmente tragico,
molto più di quanto voi uomini possiate pensarlo. È tanto più tragico in quanto
un prete (piangendo) che non da più il buon esempio ed è sul punto di lasciare
la via della virtù trascina con sé una massa di gente o in ogni caso parecchi, e
questo comincia anche alla Santa Messa. Dall’inizio alla fine un prete non
celebrerà la S. Messa con profondità e pietà se la sua condotta sacerdotale non
vi è conforme. Egli arriverà anche, in ogni caso capitò a me... (quasi
piangendo).
E: Di la verità, Verdi Garandieu,
solo la verità in nome di Gesù Cristo e della Santissima
Vergine...! V: ...egli arriverà fino a provare
ripugnanza per la Messa, fino a preferire che essa non esista. E tuttavia,
perché è prete, la dice, deve celebrarla dinanzi alla gente. Forse, nel mio
caso, la Santa Ostia era ancora consacrata, e lo è ancora con migliaia e
migliaia di preti che vi credono ancora, perché Dio è misericordioso, perché i
fedeli vengono con pietà nel cuore, e non possono sapere cio che sono i cuori
dei preti, ma, ma (con voce esortante) guai, guai... E: Di la verità e solo la verità,
Verdi Garandieu, in nome di Gesù Cristo, solo la verità! Adattamento
della Dottrina a una vita facile V: ...Guai (con voce seria), guai
ai preti che non dicono cio che dovrebbero dire, che non vivono più cio che
dovrebbero vivere e insegnano ai fedeli a seguire false vie. Sarebbe meglio...
sarebbe meglio che ciascuno di loro dicesse pubblicamente sul pulpito dinanzi a
tutti i fedeli: "Perdonatemi, ho peccato! Non sono sulla via della virtù!
Pregate per me affinché mi riprenda e di nuovo possa insegnarvi il buon modo di
vivere nel senso più vivo".
Ecco quanto farebbe meglio a dire.
Sarebbe un atto di umiltà e noi non avremmo più questo potere su di loro, anche
se una parte di gente li disprezzasse. Essa avrebbe malgrado tutto, infine, nel
più profondo di se stessa, un’alta stima per questo prete. Sarebbe, comunque,
una via migliore della via dell’ipocrisia e della perfidia (proferendo a stento
le parole).
Ha un senso stare in piedi, avanti,
celebrare la messa di fronte al popolo e dire: "Dio perdonerà (respiro
faticoso), andate da Lui. Egli vi comprende, andate dal Padre. Egli è il Padre
di Luce: se siete nelle tenebre, comprenderà e vi accoglierà di nuovo nella
grazia e nell’amore".
Tutti questi preti dimenticano che
sono necessarie certe cose perché questo Padre di Luce prenda di nuovo nelle sue
braccia questi preti o questi fedeli che sono caduti. Certo, li prende di nuovo,
ma è necessario il pentimento e non solo è necessario il pentimento, perché la
riparazione fa anche parte del pentimento e della confessione. Se voglio
migliorarmi, devo prima estirpare queste vie che conducono al peccato e mi sono
fatali.
Devo prima cominciare nel più
intimo di me stesso, e solo dopo posso essere un modello per gli altri, in tutta
la profondità voluta. Si potrebbe dire in poche parole, predicare alla luce
dello Spirito Santo cio che devo predicare, cio che sono incaricato di predicare
e che sarebbe dinanzi a QUELLO DI LASSÙ... (gesto verso 1’alto)... (respiro
faticoso).
Si parla solo dell’amore del prossimo ma non si parla più dell’amore di Dio Si parla troppo dell’amore del
prossimo e si dimentica che 1’amore del prossimo deriva solo dal perfetto amore
di Dio. Perché parlare sempre di amore del prossimo, di riconciliazione e di
reciproca comprensione se si dimentica il principale comandamento a questo
proposito? Il primo è il più grande comandamento è: "Amerai il Signore Dio tuo
con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue
forze"...
E: Di la verità e solo la verità in
nome di Gesù Cristo! V: (lamenti) ...e solo dopo viene
"e il prossimo tuo come te stesso". Se questi preti, ognuno di loro, facessero
la pace con QUELLO DI LASSÙ (gesto verso 1’alto), il che dovrebbero peraltro
fare, se volessero amarLo, 1’amore del prossimo verrebbe da sé stesso e ne
deriverebbe. È, è una... Non voglio parlare! E: Di la verità, Verdi Garandieu, in
nome... per la gloria di Dio, in nome di Gesù Cristo, della Santissima Trinità,
del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, nient’altro che la verità e solo la
verità! V: ...è una messinscena,
completamente riuscita, della Massoneria il dire sempre: amore del prossimo,
vivere nella carità, riappacificarsi 1’un 1’altro, perdonarsi e sostenersi a
vicenda. E dove arrivano? Dove si arriva con questo sostegno e questa
riconciliazione? Guardate la quotazione dei suicidi! Se questi uomini vedessero dov’e
davvero il principale comandamento! Certo, è detto nel primo e più
grande comandamento: "E il prossimo tuo come te stesso", ma cio viene dopo:
"Amerai il Signore Dio tuo". Non si può davvero chiamare amore quello che questi
preti vivono da anni, questi preti che non sono mai ancora vissuti cosi male
come adesso. Si deve cominciare soltanto qui. Si deve praticare di nuovo il
principale comandamento e le prime frasi totalmente, senza
limiti. E allora questo "il prossimo tuo
come te stesso" sarà incluso da sé stesso. Tutti i comandamenti in modo generale
sono inclusi in questo principale comandamento. Se lo si osservasse, non si
sarebbe costretti a parlare sempre di carità, d’amore del prossimo, di tentativi
di riconciliazione e non so che cosa. Tutto questo sarebbe compreso nella sola
visione di un’erba o di un ramo verdi, ma nulla di simile accade. Si discute
solo e si parla sempre di assemblee ecclesiastiche e di conferenze
episcopali. Perfino al vertice, a Roma, non si
fa che parlare, dibattere, discutere, esaminare, fare adottare e ancora
blaterare, sopprimere ancora qualcosa e lasciarla ancora passare, sicché infine
sono state soppresse e lasciate passare tante cose che cio non può assolutamente
più durare, dinanzi a LUI LASSÙ (gesto verso l’alto). Perché LUI LASSÙ non è
soltanto misericordia, ma è anche giustizia infinita quanto misericordia.
Questo, io l’ ho visto, io (piangendo), io, Verdi, Verdi. Ho dovuto farne
1’esperienza io stesso. Se avessi solo... E: Garandieu, di la verità, solo la
verità in nome di Gesù Cristo e della Santissima Vergine
Maria!
Il vero
amore del prossimo è strappare le anime dall’inferno col sacrificio V: ...se solo fossi vissuto meglio!
Se avessi praticato la virtù! Se solo avessi pregato di più! Se solo avessi
fatto penitenza! Se solo avessi cercato di amarlo, LUI LASSÙ! se solo avessi
detto: "Io ti seguo in croce. Dammi croci per le mie pecore, per quanto posso
sopportarle, affinché ti segua". Tutto questo, ho dimenticato di dirlo. Tutto
questo ho dimenticato di dirlo quando ho smesso di volerlo dire! E anche la
maggior parte dei preti d’oggi dimentica di parlare dell’imitazione di Cristo,
della via della Croce, e di dire che si deve fare penitenza ed espiare per gli
altri affinché non si perdano. Questo non è detto. Dovrebbero gridare dall’alto
del pulpito: "Voi laici, fate penitenza, sacrificatevi per gli altri quando
vedete che affondano nel fango del peccato". Sarebbe il più grande amore del
prossimo. Ogni altro amore del prossimo come: portare da mangiare, procurare
vestiti, cercare case... E: Di la verità e solo la verità,
Garandieu! Di la verità in nome di Gesù Cristo! V: ...tutto questo cade in rovina.
Certo è necessario al sostentamento della vita, ma normalmente è Dio stesso che
lo da, soprattutto nel nostro tempo, e in Europa, dove la maggior parte della
gente ha abbastanza da mangiare, e dove i salari e il tenore di vita sono cosi
alti che tutti se la cavano in qualche modo. Non si deve vantare come la cosa
essenziale che bisogna aiutarsi a vicenda e sostenersi e assistersi, visitarsi
reciprocamente e venire in aiuto gli uni gli altri. Certo bisogna aiutare chi e
nel bisogno, ma lo si mette troppo in rilievo, Si dovrebbe gridare dall’alto del
pulpito: "Laici, sacrificatevi per tale e tal’altra anima, perché è in pericolo
di peccare. Pregate per lei, accendete candele benedette. Fate il segno della
croce su quest’anima". I laici possono anche questo. Non
hanno 1’alta potenza della benedizione del prete, ma fare un segno di croce
sugli altri, qualsiasi laico può farlo. Meglio è che prendano per farlo un
Crocifisso o il rosario e che gettino anche da lontano acqua benedetta su queste
anime. Non è esagerazione. Ogni laico può farlo. E questo porta inoltre certe
benedizioni. Egli non deve dire: "Sono potente, posso benedire" e che so ancora.
Può farlo in silenzio, ma porta comunque sia benedizioni, e noi giù (in inferno)
dobbiamo ritirarci. Si dovrebbe predicare (con voce forte)... Non voglio
parlare. E: In nome di Gesù Cristo, della
Santissima Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Verdi
Garandieu, di la verità e solo la verità per la gloria di
Dio! V: Si dovrebbe predicare dall’alto
del pulpito: "Voi uomini, che volete chiamarvi figli di Dio, che venite nella
nostra chiesa, prendete le cose sul serio, prendetele sul serio, fate penitenza
e sacrificatevi per il prossimo. Esso è in pericolo. Pregate gli uni per gli
altri, per non perdervi, per perseverare fino alla fine e seguire la via della
virtù. Voi, laici, pregate il più possibile per i preti e le personalità
ecclesiastiche, affinché il Maligno non possa vincerli assalendoli, e possano
condurvi molto diritto, perché anche voi, preti, io non sono più, non sono più
sulla terra adesso, ma mi è rimasto il sacerdozio. E per questo devo soffrire
terribilmente (respiro faticoso)... E: Parla, Garandieu, di la verità e
solo la verità in nome di Gesù Cristo! Bisogna
pregare e sacrificarsi per i preti V: ...perché anche voi, preti,
avete bisogno della preghiera. Per ogni prete sul pulpito, dove dovete
predicare, Giuda e già stato costretto a dirlo: sarebbe meglio predicare sul
pulpito.... I preti non dovrebbero vergognarsi
di dire ai laici: "Pregate, pregate anche per me, affinché vi conduca sulla
retta via. Pregate abitualmente per noi preti, perché noi siamo attaccati
dall’inferno più di quanto lo crediate. Pregate affinché perseveriamo fino
all’ora della nostra morte, e pregate per voi stessi, gli uni per gli altri,
affinché seguiate la via della virtù fino alla morte e non solo per qualche
settimana o qualche anno o proprio in una cosa momentanea". È una terribile
malizia del destino, devo dirlo io, Verdi Garandieu...
E: Di la verità, Verdi Garandieu,
solo la verità in nome di Gesù Cristo, della Santa Croce... V: ...che vi sono tanti preti e
tanti laici che seguono certo la via della virtù e sono stati buoni preti e
buoni laici finche, si potrebbe dire in un certo senso, siano avanzati e abbiano
raggiunto il punto di cui parla Gesù a proposito del grano: un seminatore usci
per spargere la sua semente. Granelli caddero tra le spine e
furono soffocati, e granelli spuntarono. Si credette che essi fossero ben
spuntati. Si potrebbe dire la stessa cosa di quelli che hanno seguito fino a
quel punto la via della virtù, ma quando vengono le tentazioni, e quando tutto
il clero della Chiesa strombazza loro: adesso si deve seguire tale e tal’altra
via, adesso è valida 1’altra..., e non la via di Dio. Ma essi non dicono la via
di Dio, ma è in un certo senso la stessa cosa agli occhi del Cielo, perché è la
via sempre seguita che non è più valida oggi. Allora cadono nel dubbio. Al
momento della tentazione cadono... e venne il sole, li brucio e seccarono.
Questo vale oggi per migliaia e decine di migliaia di preti e di laici che non
possono resistere. Essi non hanno potuto praticare grandi virtù prima e perciò
cadono e non sono forti quando si tratta di praticare veramente la virtù di
forza. Pregare
per ottenere la perseveranza Per questo oggi si dovrebbe pregare
molto, e la perseveranza, per reggere fino alla fine. Adesso sarebbe proprio
d’attualità che ogni prete gridasse dal pulpito almeno due o tre volte al mese:
"Perseverate, seguite la via fino in fondo, seguite la via della Croce! Vedete,
Cristo ha avuto la parte più bella di voi?".
Dovrebbe anche gridare: "Voi che
siete poveri e poco possedete nella vita, sopportatelo con pazienza, perché il
vostro salario sarà nel Cielo". E tuttavia non è come molti Santi 1’ hanno
praticato, per esempio un santo curato d’Ars, che pregava e digiunava fino
all’estremo. Si dovrebbe dire a questi laici che vivono nella
povertà: "Ringraziate il Signore e lodatelo,
perché vi ha fatto dono della povertà come imitazione di Cristo, come anche gli
apostoli hanno dovuto praticarla. Ringraziate il Signore, perché se siete nella
povertà avete molto meno tempo per l’ozio. Perché dovete lavorare di più e
badare a procacciarvi il pane quotidiano". A costoro resta molto meno tempo per
1’ozio. L’ozio è sempre la madre di tutti i vizi.
La
povertà delle famiglie numerose è una grande benedizione A quanti sono nel bisogno, che
hanno molti figli e devono lavorare molto, sicché non hanno tempo da dedicare al
lusso, agli eccessi o ai piaceri, si dovrebbe dire: "Lodate il Signore tre volte
al giorno, in ginocchio, e ringraziatelo di avervi dato, con i vostri figli, del
lavoro, e di avervi offerto i vostri figli affinché li alleviate e ne facciate i
prossimi cittadini del cielo, perché per ognuno dei vostri figli acquisterete
più grazia". Invece di cio, essi dicono, a volte dicono anche, ed anche preti,
che si... Non voglio parlare! E: In nome di Gesù Cristo, di la
verità, solo la verità, Verdi Garandieu, per la gloria di Dio, sul
sacerdozio! V: ...Invece di cio, quando una
donna o un uomo vengono a dir loro: "non va bene per noi; abbiamo avuto un terzo
o un quarto figlio o solo un secondo, dipende. Abbiamo problemi di alloggio.
Abbiamo questo problema qui o un altro...". Allora il prete, invece di dire
loro: "Resistete, vivete in questo vecchio appartamento e in queste stanze con
la grazia di Dio (piangendo); pregate tutti i giorni e ringraziateLo di quanto
avete!", invece di cio (piangendo)... Non voglio parlare! E: In nome di Gesù Cristo continua,
Verdi Garandieu, di la verità e solo la verità per la gloria di
Dio! La
pillola trascina l’aborto V: ...Invece di cio questi preti
diventano realmente seduttori e danno a questi poveri, ma in fondo questa gente
non è povera, non è tanto nella miseria, non è cosi terribilmente
miserabile...
Quando dico "poveri" voglio dire
che essi lo sono perché sono caduti nel peccato, perché il prete da loro il
cattivo consiglio di non comportarsi proprio secondo i comandamenti di Dio in
questo caso particolare; in questo caso, essi devono prendere la pillola o cio
che vi e d’altro in questo campo. Egli consiglia loro questo o quello, o la tale
o tal’altra medicina, e questa medicina ovviamente... la maggioranza dei medici
la prescrive senza battere ciglio.
Gli uomini non notano di
sprofondare nella sventura, perché dalla pillola e dai preservativi fino
al1’aborto non è più molto grande la via, e 1’aborto è già un omicidio (grida) è
un peccato mortale. Forse questi preti lo dimenticano o forse certi lo sanno, ma
in questo tempo di modernismo e di defezione in massa non vogliono più ammettere
che è ancora valido oggi cio che lo e stato da sempre, da migliaia e migliaia di
anni.
È chiaro che 1’umanità si è
accresciuta e che non è più come una volta quando Dio punì immediatamente ONAN
con la morte, ma punirebbe ancora ciascuno di quelli che, ahimè, devo dirlo,
prendono contraccettivi e li richiamerebbe all’ordine, perché questo non è più
1’ordine, e l’aborto ancor meno. Non è nel piano di Dio, nel suo piano di
salvezza. E io devo...
E: Di la verità, Verdi Garandieu, e
solo la verità, per la gloria di Dio e in nome di Gesù
Cristo! V: ...e io devo dire, io, Verdi,
che sono stato prete, che i preti, e non solo i preti ma anche i vescovi, i
cardinali, è evidente, dovrebbero gridare al loro popolo dall’alto del pulpito,
si, gridarlo: "Sopportate le vostre sofferenze con pazienza, perché la vita
terrena non è fatta per vivere nella dissolutezza e il lusso, per mangiare e
bere, ma per camminare dietro al Signore e praticare 1’imitazione di
Cristo". Perché la dove sono ancora la
rinuncia e il sacrificio, ecco quanto dovrebbero dire, e anche la grazia, e la
dove non sono più né rinuncia né sacrificio, né preghiera, scompare anche la
grazia. La dove non è più la grazia, noi vi osserviamo, e se possiamo penetrare
solo attraverso una fessura, se possiamo soltanto far passare un corno, siamo
pero già penetrati in questi laici o questo clero, e cio poi continua. Se è
aperta una fessura, essa presto si allarga, poi è aperta tutta la porta e non
solo questa. Non è solo tutta la porta ad essere aperta. È infine tutta la casa
a crollare come adesso accade nelle vostre chiese. Si... E: Di la verità, Verdi, solo la
verità, solo la verità! V: ...Si dovrebbe ricominciare. Si
dovrebbero fare missioni... Si dovrebbe soprattutto... Giuda e stato costretto a
dirlo: dall’alto del pulpito, non dal davanti su lastre... non da qui dove si
starà presto a un livello inferiore. Perché vi sono chiese dove si scendono, si
scendono i gradini verso 1’altare anziché salirli... Che ne pensate, quando si
deve scendere e si deve quasi... non in tutte le chiese, ma ve ne sono, si deve
quasi guardare in basso verso il prete, quanta dispersione allora nei laici! Non
credete che sarebbe meglio alzare gli occhi? Il pulpito simboleggia già in un
certo senso il Cielo e vi sono gradini per salirvi... E: Di la verità, Verdi, e solo la
verità in nome di Gesù! Il prete
deve dare 1’esempio della virtù V: ...Ma ora tutto scende. Adesso
non è più necessario alzare gli occhi. Ora si guarda tutto tutt’al più diritto o
in basso, verso di noi (1’inferno) che vi tiriamo verso il basso e cerchiamo di
tirarvi verso il basso. Si dovrebbero fare missioni e il fascino di un buon
prete che agisce sul popolo dovrebbe essere cosi grande, sarebbe cosi grande, se
seguisse ancora la via della virtù, che masse intere di popolo ne sarebbero
trascinate. Come credete che avveniva con un
Santo curato d’Ars? La sua parrocchia era molto
depravata e in uno stato molto pietoso. Quante cose ha realizzate questo curato,
da solo! Come 1’ ha realizzato? L’ ha fatto per caso facendo bisboccia, o
dinanzi alla televisione o con viaggi o con interessanti conferenze (parola
appena pronunciata) e parole? No. L’ ha fatto nel silenzio della
sua stanza o dinanzi al Tabernacolo della Chiesa, cio che io, Verdi, avrei
dovuto fare; invece di cio ho trascurato la mia parrocchia e non ho fatto che
trascinarla con me nella sciagura. Dovrebbero esserci migliaia di curati d’Ars
ora nel vostro mondo, ma non ve ne sono, si dovrebbe almeno imitarlo il più
possibile. Devo dire anche questo, perché io, Verdi, sono caduto in questa
colpa: si devono evitare le donne (piangendo) e dire ogni giorno tutto il
Breviario, perché altrimenti non si possono evitarle. Infatti quando un prete, e anche un
prete che deve combattere molto la sua natura, dice ogni giorno il suo breviario
e cerca di fare del suo meglio, LUI LASSÙ (gesto verso l’alto) gli darà davvero
la grazia di non soccombere alla tentazione. Se malgrado tutto soccombesse, ma
se egli continua a dire ogni giorno il suo Breviario, LUI LASSÙ non sarà cosi
duro da non trarlo fuori di la, con la grazia dello Spirito Santo, dei Santi
Angeli, della Trinità, della Santissima Vergine che non si deve nemmeno
dimenticare mai nella vita, affinché egli possa malgrado tutto esercitare il suo
ministero secondo la loro volontà, di QUELLI LASSÙ (gesto verso 1’alto), come
dovrebbe essere esercitato. Come ho dovuto già dirlo, si
dovrebbe in primo luogo dire a tutti quelli che sono nella miseria e che sono
provati nella sofferenza: "Sopportate la vostra sofferenza con spirito
d’espiazione, avrete allora molte grazie e molti meriti. Dio sarà sempre più
vicino e vi guiderà!", e: "Colui che Egli ama molto, lo
castiga". Dovrebbero dirlo dall’alto del
pulpito. Sarebbe meglio che molti non fossero soccorsi con questo o quello, che
non vi fosse la tale o la tal’altra associazione, e che non si desse loro
denaro. Cio ha causato già la rovina di molti, ed anche di tutto il clero. Se
qualcuno è davvero nella miseria e muore di fame, il Buon Dio deve intervenire
ed Egli interverrà sicuramente (se è necessario alla salvezza della sua anima)
affinché riceva aiuto da una parte o dall’altra. Altrimenti pero, e questa è opera
della Massoneria per la caduta della Chiesa, altrimenti non vi è bisogno di
predicare sempre 1’amore del prossimo, la riconciliazione e che so ancora (le
parole sono pronunciate a stento), al dia..., al diav..., al diavolo tutto
questo, perché è la vostra rovina. È per la rovina di molti, perché quando
vedono che gli stessi loro preti non seguono la via della virtù, corrono verso
il piacere, anche vescovi sono arrivati a questo punto oggi, che si occupano
sempre meno delle anime, pregano, praticano la virtù e la rinuncia sempre meno,
allora non vi è più l’esempio che mostra ai laici come dovrebbero
vivere. Quando il prete inoltre annuncia
che Dio è misericordioso, che perdona e ama gli uomini cosi come sono, sicché
sembra ai laici di vivere seguendo la retta via e di essere malgrado tutto nella
grazia di Dio, mentre sono da molto nel peccato mortale; come potrebbe la grazia
dello Spirito Santo ancora agire, se essa non è più predicata e vissuta dal
prete nella sua totalità? Ah! (lamenti) io devo essere a
dirlo! E: Parla, Verdi Garandieu, di quanto
devi ancora dire sul sacerdozio, solo questo, solo la verità, soltanto la
verità! V: Si dovrebbe gridare sui tetti e
dall’alto di tutti i pulpiti che il Cielo esige la via della Croce e che la vera
carità verso il prossimo è là dove è la virtù. Voglio dire che la vera carità
verso il prossimo è nell’imitazione della Croce e che nel1’imitazione della
Croce è inclusa 1’espiazione per gli altri. È la più grande e più vera carità
verso il prossimo e la si può praticare solo quando si pratica il primo e più
grande comandamento, quello dell’amore di Dio, il più perfettamente e il più
totalmente possibile, o almeno tanto quanto lo si può. Dov’e dunque 1’amore di
Dio nei preti attuali, se non hanno più rispetto, se celebrano la messa più
rivolti verso il popolo che verso QUELLO DI LASSÙ? (Gesto verso
l’alto). E: La verità e solo la verità,
Verdi! Le anime
cadono oggi nell’inferno come fiocchi di neve perché manca loro 1’esempio dei
preti V: Essi dovrebbero predicare e dire
la messa solo per onorare e lodare unicamente QUELLO DI LASSÙ (gesto verso
1’alto). Il resto sarebbe loro dato per di più. Essi predicano molto, troppo
sulla vita di tutti i giorni e le piccole cose senza importanza, il che non
dovrebbero fare, ma dimenticano la prima e più grande cosa: 1’imitazione di
Cristo, nella quale, come ho già detto, si trovano anche 1’espiazione e la
rinuncia, e in primissimo luogo 1’espiazione per gli altri. Allora non vi
sarebbero migliaia di anime a perdersi, come ora si perdono in massa e cadono da
noi nell’inferno come fiocchi di neve, cadono nell’inferno come L’ALTISSIMA
LASSÙ (gesto verso 1’alto) ha già fatto dire mediante talune anime
privilegiate. E: Verdi Garandieu, di la verità,
solo la verità, di quanto la Madre di Dio deve dirci sul
sacerdozio! V: Se i preti e gli organi
ecclesiastici superiori non aprono gli occhi, migliaia di chiese non saranno più
chiese e già non lo sono più. Per migliaia di anime, le prediche fatte dai loro
preti sono già adesso più occasioni di caduta e di perdita della virtù che di
ascesa verso il Cielo e il Bene... E di solito perché il prete stesso non
pratica più il principale comandamento, perché il prete stesso è tarlato
interiormente e non ha più la condotta che dovrebbe avere. Non voglio
parlare. E: Di la verità, Verdi Garandieu, e
solo la verità, solo la verità, in nome di Gesù Cristo! V: Se i preti, i vescovi e i
superiori avessero condotto una vita corretta, adesso non avreste questo caos a
Roma. DIO NON AVREBBE PERMESSO CHE PIÙ DI UN SOLO PAPA AVESSE IL DIRITTO DI
GOVERNARVI. Cio si è potuto infiltrare... ed è venuto dalla Massoneria. Questa è
la causa. Essi ne sono la causa. Ma se migliaia e migliaia di fedeli guidati dai
loro preti, con prediche e buone messe, avessero pregato e fatto vie Crucis di
riparazione, notti di espiazione, ma almeno ore di preghiere e di adorazioni
notturne, soprattutto la domenica, Roma non sarebbe quello che è. Roma sarebbe
almeno ancora Roma. Io, Verdi Garandieu, sono costretto a
dirlo. E: Verdi Garandieu, di la verità,
solo la verità, di quanto la Madre di Dio ordina ancora di dire, solo la verità
in nome di Gesù Cristo! La
recita quotidiana del Breviario salva i preti V: Devo dire che le donne
costituiscono oggi la disgrazia di migliaia di preti. Non accadrebbe se essi
pregassero ancora come dovrebbero pregare, se prendessero in mano ogni giorno il
loro Breviario e se credessero quello che i nostri padri della Chiesa ci
insegnavano una volta e che essi di sicuro non hanno inventato. Quanto dicevano
una volta era provato e si è avverato essere nella vita cio che vi è di meglio,
e che dev’essere mantenuto. Se fosse stato mantenuto, lo fosse ancora, non
avreste questo caos, perché migliaia di preti, più di un milione... vivono, non
vivono, non vivono, non vivono, ...
E: La verità e solo la
verità! V: ...nella grazia, devo dirlo.
Migliaia non vivono nella grazia, perché non dicono più il loro Breviario...
Come io facevo e smisi di fare. Se avessi pregato (grida di disperazione,
pianto, urla), se avessi pregato, sarei rimasto sulla via della virtù. Sarebbe
venuto il mio angelo e mi avrebbe aiutato, ma non ho più pregato neanche lui, ho
trascurato e lasciato andare tutto. Ho trascurato anche la gioventù che mi era
allora stata affidata da tanti anni, come lo fanno i preti attuali. Posso ben
dire di non aver trascurato allora la gioventù cosi come lo fanno oggi molti
preti. Non 1’ ho trascurata tanto. Senza le
anime espiatrici moltissimi preti andrebbero nell’inferno Cio vi serva di avvertimento, voi
che ancora vivete sulla terra. Serva di terribile avvertimento ai preti attuali
ricordando loro che non prendono assolutamente la buona via, che non 1’ hanno
presa, perché tra loro erano ancora, poco tempo fa o relativamente poco tempo
fa, come me, buoni preti o almeno ancora in un certo modo buoni preti, e ora
sono già sulla via larga, sulla via che conduce alla perdizione. Se non ricevono
una grazia particolare spingendo un laico o un’anima espiatrice, ai quali lo si
avrà predicato, ad espiare e pregare per loro, essi si perderanno.
Questa situazione è terribilmente,
spaventosamente tragica. Non posso niente. Devo dire le cose tali e quali sono,
tali e quali sono successe a me stesso. Non si può niente. Dio non è un
personaggio all’acqua di rosa che cambia in una sola volta tutte le leggi
secondo il desiderio degli uomini d’oggi. Non mette loro, in una sola volta,
zucchero sulla lingua quando hanno voglia di zucchero. Egli resta sempre lo
stesso. Fin da principio Egli era lo stesso. Da sempre e finora è stato lo
stesso e resterà sempre lo stesso.
È terribilmente tragico. Cio non
può essere cambiato, malgrado il grande desiderio degli uomini d’oggi, e
soprattutto del clero, di cambiarlo. È terribilmente tragico che non possa
essere cambiato, che 1’uomo stesso debba cambiarsi, subito, convertirsi senza
indugio e cominciare in sé stesso, nel più intimo di sé stesso. Cristo non ha
detto: "Se il tuo occhio è un’occasione di caduta, strappalo e gettalo lontano
da te (piangendo)"?
E: In nome di Gesù di la verità e
solo la verità! V: Non erano parole vane. È
completamente, totalmente vero. Ha costituito la disgrazia di molti preti. Gli
occhi... essi vedono troppe cose e inalano troppe cose che non dovrebbero vedere
né accogliere, Comincia con la televisione e continua fino
alle... E: Di la verità e solo la verità,
Verdi Garandieu! V: ...fino alle donne, che
purtroppo ora hanno il diritto di stare anche nel coro. Questo riguarda tutto
cio che può servire alla tentazione. E particolarmente valido
oggi. Giuda è stato costretto a dirlo:
una volta le donne portavano un velo, soprattutto durante la messa; ora non lo
portano più. Ma dovrebbero portarlo d i nuovo e se non lo fanno, 1’altare non
dovrebbe essere rivolto verso il popolo, perché io, Verdi Garandieu, celebravo
ancora la messa rivolto verso l’altare e non verso il popolo. Ma tuttavia ho
ceduto alla tentazione. Quanto più i preti attuali, che... il
cui... E: Di la verità, Garandieu, solo la
verità in nome di Gesù Cristo!
Se la
tua mano è per te occasione di caduta, tagliala! V: ...il cui occhio e alla merce di
tutto, che accoglie tutto cio che non dovrebbe accogliere. Cristo ha detto
anche: "Se la tua mano è per te un’occasione di caduta, tagliala e gettala
lontano da te, perché è meglio entrare nella vita eterna con una mano o anche
senza tutt’e due anziché essere gettato nell’orribile fuoco che non finisce mai
(con disperazione) con le tue due mani, i tuoi due occhi e i tuoi due
piedi". E: Di la verità e solo la verità in
nome di Gesù Cristo! V: Devo dirlo. I preti attuali
credono dunque che il Vangelo non esiste più oggi; che il Vangelo può essere
interpretato e cambiato come loro conviene! Credono dunque che Cristo abbia
parlato solo per il suo tempo e per i suoi apostoli, e per quelli che vivevano
in quel tempo. Allora portavano ancora vestiti
lunghi. Non credete che egli abbia parlato molto di più per il tempo attuale,
che è in cosi grande pericolo di perdersi, dove tutto è reso insipido dalla
tecnica e il modo di vivere dell’epoca, dove tutto è la preda di cosi terribili
tentazioni e dove non vi è nessuno per por fine a tutto cio? È come un tremendo
fuoco, si potrebbe dire, come bombe che scoppiano spaventosamente e spargono
intorno a loro mari di fuoco, un fuoco che non può essere più spento dalla poca
acqua, ancora versata dai buoni preti, e dai fiumi di grazia da essi
diffusi. E: Di la verità, Verdi Garandieu,
solo la verità in nome di Gesù Cristo, per la gloria di Dio, solo la verità in
nome della Santissima Trinità! V: Il diavolo stesso dovrebbe
apparire perché essi credano. LUI LASSÙ (gesto verso 1’alto) permette certe
cose, ma tutti ricevono la grazia, a tutti sono concesse certe ore di grazia, ma
se non si vuole... ognuno ha la sua volontà libera. Si devono leggere di più, in
nome di Dio, la Bibbia e il Vangelo. Cio che si deve ancora dire: nel tempo
attuale vi sono date molte rivelazioni che si possono ritenere provenire da
Lassù (gesto verso 1’alto). Ma se non si prendono affatto in considerazione, e
si deforma e interpreta anche il Vangelo come si ritiene essere meglio, allora
il Cielo non può... allora... (respiro faticoso). E: Verdi, solo la verità, solo la
verità! Continua a parlare in nome di Gesù Cristo, di la verità e solo la
verità! V: ...allora il Cielo non può
nemmeno aiutarci. Ha fatto tutto il suo possibile e ha fatto scendere la sua
misericordia sull’umanità. Ma se essa non tiene conto già a priori di queste
grazie di misericordia e di questi tentativi di misericordia, che Dio nella sua
grande clemenza desidera offrirvi, come si può... come... E: Di la verità, Verdi Garandieu, di
la verità in nome di Gesù Cristo, in nome della Santa Croce! Di la verità e solo
la verità sul sacerdozio! Dio
vuole il sì alla Croce, anche nel matrimonio difficile V: ...Come può allora la grazia
ancora agire, se non si leggono più i libri dei Santi, per esempio di un curato
d’Ars, di un’Anna Caterina Emmerich? Anche Padre Pia ha condotto un’ottima vita.
Essi si somigliano tutti alla lettera nella misura in cui si sono consumati
nella espiazione per gli altri come veri olocausti per LUI LASSÙ (gesto verso
1’alto). Le loro sofferenze e le loro espiazioni furono accettate. Sarebbe
accettato anche da parte di ogni uomo se fosse pronto a espiare. Spesso Dio
attende solo che un uomo gli dica: "Io voglio... Tu puoi mandarmi sofferenze, se
lo credi opportuno. Voglio sopportarle per il tale e tal’altro uomo, dammi solo
la grazia a questo fine". Ma è, ahimè!, un tristissimo fatto che quando Dio
(gesto verso 1’alto) vuole provare e manda sofferenze, 1’uomo vuole respingerle
con tutte le fibre del suo essere. Egli vi resiste e fa tutto cio che è in suo
potere per non soffrire, e se egli... Non voglio più
parlare. E: Parla, Verdi Garandieu, di la
verità sul sacerdozio, per la gloria di Dio e la salvezza delle anime, solo la
verità, solo la verità! V: Ovviamente i preti, in
primissimo luogo, dovrebbero darne l’esempio e predicarlo, sarebbe la prima
condizione. Quando 1’uomo si dibatte nelle sue sofferenze di cui ho appena
parlato, queste sofferenze che Dio gli ha imposto, e vuole respingerle con tutte
le sue fibre, allora non è più la sofferenza perfetta secondo il primo e il più
grande comandamento, la sofferenza perfetta secondo la volontà del Padre. Si
dovrebbe dire: "Non la mia volontà ma la tua", come Cristo nell’Orto degli
Ulivi, Si dovrebbe unirla alla volontà di Dio, allora avrebbe un grande
valore. Ma quando non si può fare
diversamente che portare la sofferenza, e solo con ripugnanza e una estrema...
Certo vi sono sofferenze che possono causare una paura e una ripugnanza
terribili, ma anche allora occorre unirsi alla volontà di Dio il più possibile.
Quando pero parlo di resistenza, penso a questi uomini che con tutti i mezzi
vogliono sottrarsi a questa sofferenza. Cio si applica anche alle coppie che non
sopportano più il loro coniuge e vogliono cavarsela con tutti i mezzi. Essi
devono sopportare la sofferenza e cosi potrebbero effettuare una grande
espiazione. Migliaia di uomini potrebbero
soffrire per altre migliaia di uomini e ottenere cosi che costoro non si
perdano. Sembra che lo si sia completamente dimenticato nella vostra Chiesa
cattolica. Molto raramente si predica su questo fatto. È una grande cosa, una
cosa predominante, perché è 1’imitazione di Cristo. Quando Cristo ha detto:
"...e il prossimo tuo come te stesso", Egli in tal modo non intendeva tanto il
bene del corpo in primo luogo, benché ne faccia parte, ma in primo luogo lo
spirito, 1’anima, affinché questa sia salvata (con disperazione e
piangendo). E: Di la verità, Verdi Garandieu,
solo la verità, solo la verità in nome di Gesù Cristo, in nome della Santissima
Vergine Maria, in nome di san Vincenzo Ferrier, solo la verità, per la gloria di
Dio e per i preti! Anche
oggi Cristo sarebbe respinto come agitatore pubblico V: Se Cristo ritornasse su questa
terra e predicasse la stessa cosa, vi sarebbero anche oggi migliaia e migliaia
di persone che lo riterrebbero un agitatore e un pazzo, come ora migliaia e
migliaia di persone considerano i buoni preti, le vere anime privilegiate, gli
uomini che ancora hanno buone intenzioni, come pazzi, smarriti su false strade,
o venuti dalla gavetta. Invece di salire verso 1’alto, si scende verso il basso
perché è più facile. Molti preti, come ho già detto, non predicano più in
profondità, non vanno più a fondo nelle cose, solo perché sarebbe un rimprovero
per loro stessi, poiché dovrebbero allora cominciare da loro stessi, che non lo
vogliono e credono di non poterlo fare. Se essi stessi seguissero la via
della virtù, potrebbero approfondire perfettamente le cose nelle loro prediche,
ma cio che io stesso non vivo e non voglio, penso che neanche gli altri lo
possano e lo vogliano. Non posso, in quanto prete, esigere più dai miei laici
cio che io stesso non vivo e non faccio. È terribilmente tragico quanto avviene
oggi nelle vostre chiese cattoliche. Questo si estende dai preti fino ai
cardinali a Roma. Se vivessero ancora come Cristo e gli apostoli hanno dato
1’esempio, mostrerebbero anche ai fedeli ben altra via, una via assai diversa,
molto più profonda, più chiara, più stretta, una via che conduce al Cielo.
Questa ne è la causa. È la cosa più tragica, perché essi stessi non fanno
penitenza e non vogliono convertirsi, come già lo predicava Giovanni Battista, e
come Gesù stesso 1’ ha detto una volta alla gente e agli apostoli nei suoi
ripetuti discorsi, allora... (respiro faticoso). E: Di la verità, solo la verità,
Garandieu, in nome di Gesù Cristo, solo la verità! V: (respiro
faticoso). E: In nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo, Verdi Garandieu, di la verità e solo la verità sul
sacerdozio, per quanto è nella volontà di Dio! V: La maggior parte dei preti che
combattono ai giorni nostri cio che è profondo, vero e buono, lo fanno perché
essi stessi non lo vivono più, perché il loro cuore è già diventato un luogo
malfamato o perché già seguono la via larga della massa. Si dovrebbe avere il
coraggio (a bassa voce)... Non voglio parlare. E: Di la verità, per la sola gloria
di Dio, in nome di Gesù Cristo, in nome della Santissima Vergine Maria, dell’
Immacolata, la verità sul sacerdozio! V: ...Per molti sarebbe bene avere
il coraggio, quando demoliscono la tale o la tal’altra cosa e proferiscono
critiche, di scagliare le cose in pieno loro volto, non in un modo che forse
sarebbe offensivo, ma in un modo che li edificherà, mostrando loro che si
desidera solo aiutarli. Si dovrebbe ancora imparare la
psicologia. E: Di la verità, solo la
verità! V: Cioè la psicologia attuale non è
più buona, certo, perché precipita molti nella perdizione, ma quando parlo di
psicologia, intendo una sana psicologia dove non si dice direttamente: "Tu sei
cattivo. Sei orribile, per questo non vuoi". Ma si dovrebbe dirlo con
parole. Si dovrebbe poter dire: "Non
vivendolo più nel più profondo di se stessi, non lo predicano più, non osano più
predicarlo? La grazia li ha già abbandonati? Sappiamo che i demoni sono ora
terribilmente scatenati sulla terra. Forse hanno bisogno di preghiera...
e essi stessi pregano? Devono ritornare alla vera profondità non falsificata per
poter condurre conformemente anche il loro gregge". Per uomini che potrebbero
sopportarlo e sono essi stessi di una natura decisa e dura si potrebbero usare
mezzi ancor più energici. Gli uomini sono tutti diversi, come già diceva Padre
Pio. Egli ha preso gli uomini in diversi modi. Ma in ogni caso si dovrebbe avere
il coraggio di prenderli su quei punti, perché la maggior parte... ve ne sono
pochi che possono agire per ignoranza, ma la maggior parte predicherebbe
diversamente e condurrebbe diversamente il loro gregge, se fossero essi stessi
disposti a vivere meglio e a seguire la via della rinuncia. È una grande verità
che, benché sia ora già perso e nell’inferno, non ho il diritto di tacere,
perché LORO (con voce afflitta) LASSÙ (gesto verso l’alto) 1’ordinano, e perché
è accaduto a me stesso cio che... (le parole vengono meno). E: Di la verità, Verdi
Garandieu! Migliaia
di preti seguono la via facile della perdizione V: ...cio che (con disperazione,
piangendo e urlando) non avrei mai pensato mi sarebbe successo. Come vivrei
diversamente se potessi ritornare! Come mi trascinerei sulle ginocchia, giorno e
notte, come pregherei LORO LASSÙ (gesto verso 1’alto) per il mio gregge! Nulla
sarebbe troppo per me, anche se fossi martirizzato per questa ragione,
martirizzato più di una volta, anche se dovessi morire martire! Lo farei
(piangendo di disperazione) ...lo farei volentieri se lo potessi ancora!
L’accetterei volentieri, acconsentendo al sacrificio se LUI LASSÙ lo volesse, se
fosse la Sua volontà. Aspirerei soprattutto alla prima virtù: "Amerai il Signore
Dio tuo con tutto il cuore". Cercherei come amarlo. Che cosa posso fare per lui?
Che cosa Egli aspetta da me adesso, in quest’ora? Che cosa direbbe di questa
cosa? Quale comportamento mi consiglierebbe? Vi è un proverbio che dice: Nel
dubbio, scegliere il più difficile. I preti e i laici vivono secondo questo
proverbio? È solo un semplice proverbio che non è stato detto da Dio stesso, ma
dice vero. Dev’essere anche utilizzato ampiamente nel Regno LASSÙ (gesto verso
1’alto), perché migliaia di preti... Non voglio parlare.
E: Verdi Garandieu, di la verità,
solo la verità per la gloria di Dio, solo la verità in nome di Gesù Cristo,
della Santissima Vergine Maria, solo la verità e solo la verità sul
sacerdozio! V: ...migliaia di preti seguono la
via della perdizione perché non scelgono cio che è difficile, perché seguono la
via della minore resistenza e perché scelgono cio che sembra loro meglio e più
adatto a se stessi. Ma non sempre cio che sembra meglio è più adatto al laico e
al prete e buono anche ai Suoi occhi, dinanzi a LUI LASSÙ! Bisogna esaminarsi
continuamente. Già san Paolo diceva: "Esaminate e mantenete quanto è buono". È
valido anche nelle questioni di fede e di stati d’anima. Si deve, si
deve... E: La verità, e sola la verità,
Verdi Garandieu! Il prete
non deve familiarizzare troppo con la gente V: ...si deve, come già lo dicevano
prima di me Giuda, Belzebù e altri demoni, si deve pregare molto lo Spirito
Santo, insistentemente, ma che non sia una preghiera superficiale. Si deve
esaminare il proprio cuore e si riconoscerà la via che Dio vuole per ciascuno e
che LUI (gesto verso l’alto) ha stabilito per ciascuno.
Ogni uomo ha la sua via stabilita e
la sua missione stabilita, in particolare ogni prete che ricopre altissime
funzioni, soprattutto agli occhi di QUELLO LASSÙ. Egli dovrebbe già essere
rivestito di dignità agli occhi degli uomini. Non dovrebbe cercare di
avvicinarsi agli uomini e di familiarizzare con loro, ma deve seguire, la via
che gli conviene, la via che deve seguire, perché altrimenti si
rovinerà.
I fedeli non hanno più stima, se
egli cerca di mostrarsi familiare con loro e vuol fare tutto con loro. Deve
regnare una certa, e anche una grande distanza tra il laico e il prete. Lo vuole
Dio. L’ ha sempre voluto e stabilito cosi, perché il prete rappresenta grandi
poteri divini e cammina sulle orme di Cristo. Se li rappresenta, deve anche
mostrare ai laici il Sommo Sacerdote, il meglio, il più perfettamente possibile
e deve soprattutto... Non potrà mai predicare abbastanza il rispetto, non potrà
mai mostrare abbastanza cio che è la maestà di Dio e a che punto è tragico non
chinarsi continuamente dinanzi a questa maestà.
Bisogna radicare nel cuore dei bambini il rispetto verso il Santissimo
Sacramento Lo si deve già inculcare ai bambini
più piccoli, avessero due o tre anni. Si devono portarli dinanzi al S.
Sacramento con un grande rispetto. Si deve andare con loro in chiesa. Quando vi
si va, si deve dire loro di pregare ad ogni genuflessione, almeno: "Sia lodato e
adorato in ogni momento il Santissimo Sacramento dell’Altare".
Devono poi invocare tutti gli
Angeli e lodare con loro la maestà di Dio (gesto verso l’alto), la sublimità del
Cielo e la grandezza della Trinità. Che rappresenta dunque questa Chiesa che non
può più lodare questa trinità! Che rappresenta dunque questa Chiesa che non pone
Dio lontano, lontano, molto lontano al di sopra dell’uomo e non ricorda
continuamente la grandezza e la santità di questa Trinità, non ricorda che tutto
dipende da una cosa: piacere a Dio, che trionferà LASSÙ (gesto verso 1’alto) in
una grande potenza e una grande magnificenza.
Se i preti non lo fanno più oggi in
chiesa, almeno i genitori di questi bambini dovrebbero farlo continuamente. Non
si potrà mai ricordare loro abbastanza a che punto bisogna lodare e benedire
Dio, anche quando non va e quando sembra che LUI (gesto verso 1’alto) non vi
voglia bene. Proprio nella sofferenza, infatti, quando le conseguenze di questa
sofferenza o la gloria e il trionfo che ne derivano... si dovrebbe ringraziare
Dio e adorarLo in ginocchio per questa sofferenza che Egli ha mandato, perché la
sofferenza purifica 1’anima e porta sulla via della virtù.
Quando si vuole evitare ogni
sofferenza e allontanare tutti i sassi dalla via, anche la via della virtù
scompare prestissimo. Guardate i preti dei tempi passati e alcuni rari preti
attuali, guardate come vivono, spesso nelle più modeste condizioni, ma portano
nello stesso tempo in sé la pace di Dio che supera di gran lunga, molto di gran
lunga, tutto il resto, tutta la magnificenza di questo mondo. Cristo ha detto:
"Che cosa serve all’uomo guadagnare 1’universo se arriva a perdere la sua
anima?".
Il vero
amore del prossimo comincia dall’anima E così io, Verdi, devo dire che il
vostro tempo attuale manca davvero di luci; la vostra Chiesa attuale che predica
al popolo di praticare la carità verso il prossimo, mentre in realtà non vi è
carità verso il prossimo. La vera carità verso il prossimo comincia nell’anima,
non nel corpo. Non è meglio che gli uomini muoiano di tisi, di peste, di guerra
o di qualsiasi malattia e debbano sopportare grandi, grandissime sofferenze, ma
conquistino la gloria di Dio, e non perdano la loro anima?
Invece gli uomini che vivono in un
gran lusso, sono troppo schiavi del mondo e adocchiano troppo i beni terreni,
sono in grande, grandissimo pericolo di perdere la loro anima. Quanto alla
Massoneria ha qui imbastito, devo dirlo; e completamente a scapito della vostra
Chiesa e degli uomini. In verità non è la carità verso il prossimo. È ipocrisia
e marciume. È la rovina delle anime (respiro faticoso).
E: Di la verità, Verdi Garandieu,
solo la verità! V: Se sapessero a quale perdizione
portano i loro subalterni con questa cosiddetta carità verso il prossimo, si
asterrebbero da tali discorsi, parlerebbero in tutt’altro modo. Certo bisogna
aiutare gli altri, servirli, aiutarli con denaro quando sono nel bisogno, ma non
è tutto e non è 1’essenziale. L’essenziale è restare sempre fedeli a se stessi e
non vendere la propria anima. L’amore del prossimo è riportare l’altro sulla
buona via e su una via migliore, di sapervelo condurre, su questa buona via e
condurlo LASSÙ (gesto verso 1’alto). Cosi migliaia, è un tristissimo fatto,
migliaia di preti, di vescovi e di cardinali tendono oggi... Non voglio
parlare. E: Di la verità e solo la verità,
Verdi Garandieu, in nome di Gesù Cristo, della Santa Croce! V: ...tendono a predicare 1’amore
del prossimo col pretesto dell’"Amore del prossimo" e a predicarlo in modo che
sembri provenire dalla Chiesa e da Dio. Ma in realtà è l’inizio della caduta e
della perdita della virtù, perché non è mai il vero amore del prossimo quello
che non aiuta gli altri a conseguire la salvezza della loro anima
(lamenti). E: Verdi Garandieu, di la verità,
solo la verità, di quanto la Madre di Dio ti ordina di dire sul
sacerdozio! Bisogna
essere severi per amore del prossimo perché l’inferno esiste V: L’amore del prossimo e anche
quando a volte si deve far male all’altro; quando si presume che si farà del
male a chi bisogna parlare. Egli si renderà conto, presto o tardi, che quanto li
per li gli è sembrato un colpo di frusta era, in realtà, il rimedio. I preti
dovrebbero usare molto di più sul pulpito la frusta e le parole decise, perché
vi è realmente la giustizia e 1’eternità (a voce forte) ed esiste
1’inferno.
Ma molti non lo fanno più perché
essi stessi non credono più all’inferno, e neanche al Cielo in tutta la sua
profondità e la sua verità. Se credessero ancora, come potrebbero sviare
migliaia di uomini che dovrebbero invece essere condotti verso LASSÙ? (gesto
verso 1’alto). Che cosa sono questi preti? Io stesso non posso certo vantarmi,
ma non ho mai fatto cio che fanno oggi molti preti, mai ho parlato con tanta
viltà! Essi si rovinano con le proprie mani. Per molti, devo dirlo, anche se
molti non lo credono, per molti, giù (nell’inferno) è preparato fin d’ora
(grida, pianto d’immensa disperazione) il posto verso il quale
vanno...
E: Di la verità, Verdi Garandieu,
solo la verità, di quanto la Madre di Dio... V: (interrompendolo) ...questo vale
altrettanto per i vescovi, i cardinali e i laici. Se vedessero, se vedessero
solo il centesimo di questo tremendo caos verso il quale vanno, direbbero mille
e mille volte "mea culpa", si afferrerebbero per il bavero e da se stessi
estirperebbero il verme che rode la loro anima corrosa. Non smetterebbero di estirpare
questo verme prima che non deponga più uova. Strapperebbero tutti i bacilli uno
dopo 1’altro con pinze da fuoco se vedessero cio che produce in loro col tempo.
Praticherebbero di nuovo, soprattutto, prima 1’amore di Dio, il primo
comandamento, e poi il vero amore del prossimo, dove è detto: "...il prossimo
tuo come te stesso". Il vero amore del prossimo, che non dice: "Da all’altro
tutto cio di cui ha bisogno, e andrà bene". Non si puo mica "avere", quando un
altro vive nella povertà. Deve vivere meglio ecc. ecc. Ma spesso così non gli si porta
nessun aiuto. Spesso non si fa che pavimentare la strada che conduce alla
perdizione (grida di disperazione e pianto). Io, Verdi Garandieu, oggi ho dovuto
dirlo. Non volevo parlare. Per questo mi sono a lungo
rifiutato di dire il mio nome, ma LORO LASSÙ (gesto verso 1’alto) mi hanno
ordinato di parlare, perché è quanto è accaduto a me stesso, perché io stesso
non ho esercitato il mio sacerdozio come avrei dovuto esercitarlo. E per finire
devo dire: Il sesto comandamento e il lusso costituiscono oggi la disgrazia di
molti preti (con voce disperata, piangendo). Se vedessero come è spaventosamente
tragico! Farebbero tutto... si sacrificherebbero fino all’ultima fibra, si
ricrederebbero e farebbero tutto il possibile. Ricomincerebbero tutto,
aspirerebbero a un nuovo inizio nella perfezione e supplicherebbero tutti gli
angeli, la potenza di tutti i santi angeli affinché ottengano loro di
convertirsi, PERCHÉ IL REGNO DELLA MORTE E DELLE TENEBRE È VICINISSIMO! IL SUO
VERME NON SI ESTINGUE MAI E IL SUO TRAGICO E TREMENDO TORMENTO DURA ETERNAMENTE
(con disperazione), DURA ETERNAMENTE! Io devo dirlo! Ho finito di parlare, ho
finito di parlare! L’infelice ossessa è vittima di una
lucida possessione che, al contrario del sonnambulismo, aggrava notevolmente le
sue sofferenze. L’ossessa lucida deve vivere coscientemente tutte le peripezie
dell’esorcismo. Per tutta la durata dell’esorcismo contro il prete dannato Verdi
Garandieu, 1’ossessa si identifica con lui, e soffre i suoi tormenti infernali e
la sua orribile disperazione. Due ore dopo la fine de]l’esorcismo, continuava a
scorrere il fiume delle sue lacrime, e per quindici giorni 1’ossessa fu
traumatizzata da questa terribile prova. Questi fatti, incredibilmente tragici,
dovrebbero spingere gli uomini d’oggi a pensare all’orrore dell’inferno,
affinché usino tutti i mezzi per sfuggirvi e raggiungere il Cielo.
Combattimento
contro l'inferno. Scongiuro dello spirito cattivo Il 15 novembre 1972, il Papa Paolo
VI rivolgeva ai fedeli presenti all’Udienza Generale questo commovente appello:
"Quali sono oggi i bisogni maggiori della Chiesa? Non vi stupisca come
semplicistica o addirittura come superstiziosa e irreale la nostra risposta: uno
dei bisogni maggiori è la difesa da quel male che chiamiamo il Demonio". Il
Santo Padre parlò poi espressamente dell’esistenza del demonio, della sua
azione, dei mezzi per difendersene. Quale potenza potremmo avere contro il
Maligno! Basterebbe utilizzarla in cio che si chiama
1’Esorcismo. Breve ed
efficace formula d’esorcismo Fuggite, spiriti maledetti, in nome
della Santa Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo! Non vedete, non ascoltate,
non disturbate, non nuocete, non ostacolate, allentate i vostri legami! Il
Signore, Dio nostro, vostro Padrone, vi comanda: Andatevene e non tornate più,
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Cosi sia. In nome di Gesù
si allontani tutto cio che viene dal nemico maledetto!
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