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Direttive, piani e risoluzioni ai fratelli massoni
(1961)
1. Il Concilio Vaticano II è l’occasione, la grande
occasione che aspettavamo per il trionfo delle nostre idee, visto
che i massoni
sono già al lavoro in tutti i gradi della Gerarchia ecclesiastica. 2. Rimane
ancora il Papato, ma noi lo colpiremo mortalmente se, senza troppe scosse e
sotto l’apparenza di miti pecorelle, noi continueremo con diligenza a modellare
la cristianità in modo che possa esprimere il papa dei nostri sogni. Quando
avremo convertito la Gerarchia acclesiastica e la massa dei fedeli alle nostre
teorie, senza che se ne accorgano, tutto andrà avanti da sé. 3. In una tale
situazione indesiderabile, il nostro ruolo consiste nel dividere, suscitando
discussioni, ma per quanto possibile su questioni di aspetto secondario, col
fine di distogliere l’attenzione dall’essenziale che vogliamo distruggere. Per
esempio, quelli di sinistra, su nostra istigazione, combatteranno per
l’abolizione del latino dalla liturgia; e quelli di destra, sempre su nostra
istigazione, lo difenderanno (come colui che, al posto di difendere un tesoro,
se lo lascia rubare, tutto contento di conservare la cassaforte in cui era
rinchiuso, ormai vuota). 4. Tutto dovrà essere rimesso in discussione da
parte di tutti. 5. Per favorire la confusione, noi imporremo ai preti l’uso
di un gergo nuovo ed oscuro. 6. Il Papa che faremo eleggere possiederà al
massimo grado l’arte dell’ambivalenza (tamquam vir duplex). Per esempio, egli
disapproverà i modernisti a parole, ma nei fatti li sosterrà (sopprimendo per
prima cosa il giuramento antimodernista). 7. Mettiamo nostri uomini nei
Ministeri dell’Educazione, nelle scuole, per fingere di proteggere la religione,
ma in realtà per la distruggere dall’interno. Senza religione, la gioventù sarà
immediatamente preda dell’ immoralità, e quindi completamente nelle nostre mani.
8. Ad esempio, commentando la frase: «Beati coloro che hanno fame e sete
della giustizia» noi l’attribuiremo a coloro che lottano per rivendicare i
“diritti dell’uomo”, e non la santità come ha fatto la Chiesa fino ad oggi. Di
conseguenza, i contestatori ed i rivoluzionari, violenti o no, saranno in un sol
colpo indistintamente beatificati da Cristo che, a sua volta, diverrà il
prototipo del rivoluzionario. 9. Noi faremo infiltrare le donne ovunque si
radunano preti o religiosi: donne che, sotto il velo di un finto candore,
sappiano ben camuffare la loro perversione. Esse dovranno far girare la testa
soprattutto ai capi, se non per conquistarli alla nostra causa, almeno per
comprometterli in qualche maniera. In questo modo potremo chiudere molte bocche
per sempre, e la smetteranno di combatterci e difendere la dottrina tradizionale
cattolica. 10. Nelle chiese, nei manuali scolastici, dovunque, le immagini e
le statue di Cristo, di sua Madre e dei Santi dovranno essere tali da suscitare
disgusto o derisione. Siate certi che anche in questo i preti si adatteranno
alle nostre indicazioni. 11. È di grande importanza per la riuscita dei
nostri piani che la psicologia, la psichiatria e la psicanalisi siano adottate
come materie principali nei seminari secolari e
regolari.
I dieci
comandamenti massonici per la lotta contro la Roma cattolica (1976)
1. La roccia di Pietro dev’essere spaccata. Vi sono circa 2500
Vescovi nella Chiesa [nel 1976, NdR]:
dobbiamo quindi spezzarla in 2500 pezzi! Dobbiamo togliere potere al Papa e
ai Vescovi, utilizzando il sistema delle decisioni maggioritarie di diversi
Collegi democratici, in seno ai quali metteremo i nostri affiliati. Li
giustificheremo in nome di un “ cristianesimo adulto”. 2. Trasformare la
coscienza del fanciullo: il rapporto tra padre e figlio deve diventare un
rapporto di cameratismo. 3. Eliminazione di qualsiasi tradizione. 4.
Screditare i Vangeli, mettere in dubbio le verità della fede. 5. Riforma
liturgica: sopprimere la lingua latina obbligatoria, per creare la confusione di
Babilonia nelle diverse liturgie. 6. Rimuovere il senso di colpa e la
coscienza del peccato. 7. Privare le chiese della “Presenza reale”, cambiare
l’altare in “tavola”, rimuovere le immagini sacre. 8. Trasformare la
“professione di fede” in una concezione esistenziale della fede. 9.
Escludere la Madre di Gesù dalla vita ecclesiastica. 10. Abbreviare il tempo
dedicato alla preghiera, per dar più spazio al cristianesimo
attivo.
Bilancio sull’applicazione
dei Decreti conciliari e previsione per il Postconcilio. Dalla rivista massonica L’Humanisme,
Novembre/Dicembre 1968
Le colonne della vecchia Chiesa che sono
crollate più facilmente sono state: 1. Il dogma dell’infallibilità papale,
grazie alla collegialità. 2. La “Presenza reale” di Cristo nel Sacramento
dell’altare: “intercomunione”; “concelebrazione” dei preti cattolici con i
pastori protestanti; la “comunione nella mano”; “abolizione delle
genuflessioni”... 3. Declassamento del Sacramento della Confessione:
diminuzione del senso del peccato, confessioni di massa, insinuazione che il
peccato sia stato interpretato in una visione pessimistica delle Bibbia, da
parte della filosofia medievale.
Piano massonico del 1995
Traduzione della rivista
spagnola Roca viva, Febbraio 1997, José Abascal, Madrid
A – Tramite una lotta costante e metodica per far
scomparire la Chiesa cattolica, noi abbiamo ottenuto dei sostanziali progressi,
conformemente agli scopi prefissi:
1. Rottura dell’unica fede.
Molti dubitano già dei dogmi fondamentali: presenza reale di Cristo
nell’Eucaristia, divinità e resurrezione di gesù, vergintà di Maria, esistenza
dell’Inferno, degli Angeli e dei demoni, ecc. 2. Stato di scisma e di
apostasia, ancora latente ma già reale. 3. Contestazione del Papa e della
sua dottrina. 4. Controllo delle edizioni e delle pubblicazioni cattoliche.
5. Ingresso della Massoneria nell’insegnamento religioso, specialmente nelle
Facoltà Ecclesiastiche e nei Seminari. 6. Gli infilitrati nei Seminari e
nelle Congregazioni religiose hanno ottenuto posti influenti e lavorano con
efficacia. 7. Vescovi, preti e catechisti, ma anche diverse Congregazioni
religiose maschili e femminili lavorano con noi, forse senza saperlo, ma in modo
efficace. 8. Emarginazione e disprezzo dei preti e dei religiosi fedeli alla
dottrina tradizionale. 9. Abbandono della Confessione, tramite la promozione
dell’assoluzione comunitaria. 10. Perdita della preghiera nelle sue forme
distinte: preghiera personale, Rosario, Via Crucis, processioni, suppliche, ecc.
11. Disprezzo per la devozione verso l’Eucaristia.
B – Molto efficaci si sono rivelate le “misure” che
abbiamo proposto:
1. Cambiare la struttura della Messa,
attenuandone l’aspetto verticale ed accentuandone quello orizzontale. 2.
Introdurre la “libertà liturgica”, togliendo paramenti, cambiando o eliminando
cerimonie, volgarizzando e svuotando di senso i riti. 3. Ricevere la
Comunione in piedi e nella mano, togliendo così importanza allOstia. 4.
Eliminare la genuflessione ed ogni forma di riverenza. 5. Alterare il senso
del peccato. 6. Promuovere l’immoralità, concependola come “libertà” e
“progresso”: liberazione sessuale, preservativi, contraccettivi, omosessualità,
promozione della pornografia in televisione e in videocassette, film, sex-shop,
riviste, ma soprattutto in televisione. 7. Approvazione dell’aborto:
finalmente anche la cattolica Irlanda l’ha approvato! 8. Eliminare la
formazione morale e religiosa dei giovani. 9. Corrompere la gioventù,
diffondere la droga, il sesso, i divertimenti immorali, le bestemmie, la
violenza ecc. 10. Controllare i mezzi di comunicazione sociale, soprattutto
la televisione.
C – Dobbiamo continuare
a progredire nei punti delle indicazioni riportate qui sopra. Noi siamo già in
grado di occupare i vertici del potere nella Chiesa. Allorasi diffonderà
apertamente, grazie all’autorità, l’ultima fase della nostra tattica:
1. Farla finita con la dimensione trascendente ed ogni forma di
preghiera. 2. Distruggere e svuotare totalmente il contenuto dei dogmi.
3. Sostituire il teocentrismo con l’antropocentrismo. 4. Relativizzare
la morale: non vi dEvono essere principi né riferimenti oggettivi, ed ancor meno
imposizioni venute dall’alto. Tutto dev’essere soggettivo. 5.
Liberalizzazione delle pratiche sessuali, contraccezione, omosessualità… 6.
Sacerdozio alle donne. 7. Ecc. ecc.
E finalmente – è questa la
nostra grande aspirazione – l’eliminazione della
messa. Ovviamente non potremo eliminarla da un giorno all’altro: molti
non l’accetterebbero. Occorre sopprimere l’aspetto”sacrificale” e la ridurre ad
una dimensione di “cena fraterna”. In questo modo non vi sarà più alcun valore
sacramentale, e la messa sarà trasformata in una semplice riunione, vuota d’ogni
contenuto.
Ecco la nostra grande aspirazione, poiché distruggendo la
messa cattolica noi distruggeremo la Chiesa dall’interno, senza persecuzione
saguinaria e grazie alla capitolazione dei cattolici stessi.
Abbiamo il
trionfo a portata di mano!
Solo un intervento diretto e straordinario di
Dio potrebbe impedirlo. Ma noi potremo presto, m olto presto gridare: «Ti abbiamo vinto, Galileo!»
DAL
SITO :
QUESTI
SONO I FRUTTI DEL CONCILIO VATICANO II,
VOLUTO
DALLA MASSONERIA...
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