PREFACE
per un bambino delle elementari non deve essere facile vivere con la sola madre e i fratellini piccoli, figuriamoci poi se come lavoro part-time è costretto a pilotare un robot gigante!
Questo è l'antefatto del Trider G7, tipico robot della SunRise; Watta Takeo è il presidente della Takeo General Company, azienda ereditata dal defunto padre ed in qualità di pilota del possente Robot aziendale, è sempre in viaggio per il sistema solare svolgendo i compiti commissionati dai vari clienti, che puntualmente si risolvono in scontri con gli emissari di Ondron.

Il bello di questa serie era la simpatica caratterizzazione dei personaggi, come Kakikoji, contabile sempre attento al bilancio di missili e materiali, Ikue la segretaria affettuosa e gentile, Kinoshita dipendente un pò svogliato e Atsui, paterno meccanico della ditta.

ROBOT SPECS
Robot Sunrisiano per antonomasia, deve il suo mecha al geniale Kunio Okawara (vi dice niente Gundam?).

Alto 57 metri, pesante 777 tonnellate, ha una struttura di tipo "quadrato". Oltre alle varie armi tipiche di questo tipo di robot (missili dalle dita, catene) Trider sfoggia un simpatico Tridente; il suo attacco finale, risolutivo quanto spettacolare, è l'aquila di Trider (o uccello di Trider ^_^)

per definizione di robot della SR, anche il Trider dispone di 3 trasformazioni: oltre alla normale configurazione robotica, e alla trasformazione in astronave con possibilità di aggancio alla navetta rifornimento della ditta, il Trider può anche disporsi come un carro armato, con un aspetto che ricorda un pò il Getter Three.

SOURCE
devo dire che per questa robot sono andato a occhio, e grazie alle immagini che si trovano sulla rete, e alla verosimiglianza del mecha creato da Okawara è stato facilissimo dare le giuste proporzioni. In paricolare mi sono ispirato a un modellino della serie restyling uscita negli anni '90:

Il modellino è opera del grande modellista Tetsuya: andate a vedere tutta la gallery nel suo sito! (Mechanical Rage)

MODEL SPECS
Questo modello ha una storia travagliata: è stato uno dei primi modelli a cui mi sono dedicato, quando non capivo una mazza dei veri strumenti del LW; la prima versione a guardarla oggi è veramente pietosa, 3 poligoni in croce... poi conobbi Paolo Zago, e grazie ai suoi consigli assunse una forma quasi decente. Fu allora che trovai il modellino che citavo prima. Infine ultimamente ho ricominciato a lavorarci: in molte sue parti sarebbe da rifare da zero, ma sto cercando di aumentare il dettaglio upgradando le parti esistenti

update: ho ricostruito il corpo e in particolare "le mutande" alla maniera tradizionale, questo tuttavia mi costringe a sovrapposizioni di pezzi per posare il modello a gambe piegate. Ho ricostruito inoltre la testa e ho modificato gli arti eliminando i poligoni irregolari in modo da poter m etanurbizzare

Sto tentando anche di migliorare le mie tecniche di surfacing, che rimane tuttavia insoddisfacente :-(