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CERA

Percorrendo quella tattile orbita ellittica imperfetta
Questa mano affonda in un occhio che non c'è

Profumo del passaggio di un'arcana fiamma generatrice
Ancora semistanziata fra le pieghe delle labbra e dell'olfatto
Il respiro non c'è

Una maschera di cera impersonale impersonificante una vita
Semiabbaglia il tuo occhio poco attento alla periferia
E si erge statica nell'accoppiata rintocco di cuore/espirazione

Espirazione/espiazione di giudizi…pregiudizi
Come ciò che viene prima dell'ultima tempesta autunnale

 

BANALE

La mano sodomizza il tuo occhio diventando dominante
E l'altra strizza il tuo cuore
Impedendo l'ultima pulsione
Che possa far partire una sensazione/decisione

Le dita sulle pareti incrostate d'aria scrivono una storia
Disillusa da interpretazioni
Pareti troppo acuminate al tuo passaggio
Lasciano vane speranze di positive emozioni

(Che sia un viso?)

e il polpastrello sentendo il bisogno di essere tangibile
scava illuso il suo desiderio di lasciare un'orma
un'orma poi ricamata nella sua coscienza
bisogno di registrare una collina che stia abiurando pendenza

una forma di violenza esclusa
da pareti inviolabili dal sorriso della tua banale realtà.



DA ME - DI ME (19/11/05)

Al tempo narravo del mio cuore come di una rosa blu
Gocce di rugiada
Blues
Venature di velluto
Seta e cannella spruzzata

Una rosa lontana
Adornata di spine
Luce riflessa da destra
A tenerla desta

Negli anni dissi ai miei occhi
Gocce di sangue fanne cadere a costanti rintocchi
Da questi poveri petali delicati
Commiserati

Li ho strizzati allo spasimo
Liquefatti dalle gocce naufragatemi dagli occhi

Una mano…
Connubio palmo-spine
Una presa costante
-decisione di non farla allentare piano piano-
sangue
ancora sangue…

guarda cadere questa rosa recisa
decisa
decisa a non esser più l'ego del mio cuore
come al tempo decisi di essere tale
sbattendo questa porta
riconquisto questa vita contorta
ridendo in faccia sia al veleno che alla sera
libero questo fiume in piena

la rosa che creai nella mente non c'è più
questa vita la divorerò ancora di più…….
………di più.

 



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