![](fotorece/streeturchin.jpg)
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Arriva anche il turno dei francesini
Streeturchin, al debutto per la nota label polacca Black Flames Records,
dopo aver fatto ben parlare di se nei circuiti francesi e non grazie ai
due demo Blown Away e Why Not.. da sempre paragonati a
Depeche Mode, Camouflage e De/Vision i due francesi con questo Native
non fanno altro che confermare le influenze e le somiglianze
affibbiategli (soprattutto - e probabilmente solo - con la band di Dave
Gahan!), sfornando un disco di puro synth-pop (con tanto di chitarre!)..
innanzitutto
Sébastien ha la voce
uguale (o quasi) al Gahan anni '90 e anche le sonorità del gruppo sono
molto Depeche Mode anni '90, ma questo non è altro che un complimento..
i 10 brani qui presenti sono palesemente attorniati dallo spettro dei
Depeche Mode ma risultano allo stesso tempo piacevoli, caldi e
avvolgenti, per nulla delle copie, semmai paiono degli inediti della
band inglese.. e comunque le rarefatte atmosfere create, quella
sensazione nostalgica che viene su col crescere degli ascolti,
quell'alone depechemodiano così presente, mi fanno apprezzare questo
disco non poco.. ovviamente non siamo di fronte né a un capolavoro né
a nulla di originale, questo disco anzi e tremendamente anacronistico,
terribilmente privo di spina dorsale e non paragonabile alle uscite
degli ultimi tempi.. però.. però è bello e mi piace molto.. e se anche a voi
va di riassaporare quelle atmosfere à la DM del periodo Violator /
Songs of faith.. questo è il disco che fa per voi!
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