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Band proveniente da Forlì, sfornano dopo circa un anno dalla loro formazione questo
Remembrance. Il quartetto propone un ottimo black metal... di quello massiccio, ispirato e violento, accompagnato da piacevoli venature melodiche.
Apre una cupa intro che lascia spazio a Eternity in Darkness, qui si mettono subito in luce le buone doti della band sia nelle parti più tirate con riffs gelidi e taglienti, sia nelle accennate parti melodiche, più lente e spesso cariche di malinconia. Neanche il tempo di prendere fiato che parte l'estrema
Last Death Struggle brano trafugato dalle viscere dell'inferno, riffs trionfali, cattivissimo screaming, arricchito da un fantastico drum working, forse l'apice massimo raggiunto dai Seraphel in questo lavoro.
Remembrance continua in grande stile con la title-track, oltre sette minuti di black metal rabbioso e carico di odio, spezzato da un intermezzo di piano e arpeggio di chitarra di singolare tristezza che si ripete sul finale. Ancora riescono a farsi apprezzare con
Lord of Emptiness. Non è da tutti proporsi al pubblico con un debutto di così grande valore.
Ho trovato leggermente sotto tono, o meglio leggermente meno geniali e coinvolgenti,
Slaves of Despair e Evil Triumphed, non certo per il fatto di essere brani brutti, banali o non coinvolgenti, ma sicuramente perché le prime tre canzoni lasciano davvero senza parole.
Un lavoro completo sotto tutti i punti di vista, consiglio indubbiamente
di accaparrarvi una copia di Remembrance. I Seraphel meritano!
E per i ritardatari che lo perderanno... non preoccupatevi! Perché a quanto pare verrà ristampato per l'americana Regimental Records in formato professionale.
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