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MORTE INTERNA - WORLDS AND BORDERS OF WOE

Genere Black/Noise Chi di voi ha letto la mia recensione della prima versione di Worlds and borders of woe probabilmente si stupirà di ciò che sto per dire: questo disco in alcune sue parti rasenta il capolavoro: campioni industrial-noise chitarristico veramente intensi e personali posti (in alcuni casi con assoluta maestria) su preistoriche basi di batteria, un basso che diventa solo un'onda spettrale di disarmonica sporcizia che porta a se un'immensità di suoni strumentali (e non soltanto) sepolti da una spessissima coltre di riverberi (Birthady Party? Coil? Dna?); fin qui veramente tutto bene, Morte Interna, ha veramente trovato una nicchia di sopravvivenza per il suo stile, e questo creso sia il miglior complimento che gli si possa fare, purtroppo però alcune delle gravi pecche della prima versione sono sopravvissute arrivando fino a qui, e cioè: un'eccessiva (Oh! Ma veramente eccessiva) omogeneità nella costruzione dei pezzo e soprattutto (e probabilmente solo) nelle costruzioni vocali, la voce è sempre recitativa (senza offesa, brutta), piatta e monocorde, mai uno scatto, mai un cambio di ritmo per tutta la durata del disco, dei testi non si capisce quasi una parola e troppo spesso la voce trascina con se l'intera stesura musicale appiattendola quasi irrimediabilmente (i pezzi completamente ricostruiti e la traccia bonus godono di una certa originalità e di un ottimo livello qualitativo) di questo lavoro si sarebbero potute toccare vette molto alte.

P.S: per quel che mi riguarda credo che la voce dovrebbe diventare uno strumento come un altro, dovrebbe essere disarmonica e senza distorsioni (anche semplicemente recitativa come già è potrebbe divenire passibile di scatti, urli, dimostrazioni di incazzatura o paura) prodotto in maniera multiforme e usufruibile anche da chi non si accinge a suicidarsi durante i prossimi venti minuti e, senza cattiveria, evita il troppo catarro.

VOTO: 6 (parti strumentali 9 - quasi totalità parti cantate 3)

Numero Tracce 14
Durata 54 minuti
Uscita 2002
Etichetta Autoproduzione

 

 

Alessandro

Tracklist

Line Up

1. Every Thyng is Dead 
2. Survivor Heart 
3. To you my deaf lover
4. Worls too can be transplanted 
4. The stears of the fear 
5. On the last hour... 
6. A god borned from a poisonous flower 
7. The Dance of the devil's dolls
8. Borned to be a damned 
9. The strange winged creature 
10. Sit up on the border 
11. As a fire candless litting
12. Draging along my life
  • Giovanni "Morte Interna" Chieli: Voice and Istruments
  • The others istruments: The Night's Advisers

CONTATTI

Corallorouge@libero.it

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