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		Finlandia 2000: nasce un nuovo gruppo, gli Excalion. "Che facciamo?" si chiedono…"Io farei un gruppo metal!" risponde entusiasta il tastiere Jarmo Myllyvirta. Tutti gli altri ci cascano e si accodano al folle progetto…altre braccia rubate all'agricoltura. Escono due demo: Forlorn (2001) e Obsession to prosper (2003). Nel novembre 2003 la Sound Riot Records li mette sotto contratto facendo l'affare del secolo, paragonabile solo alle azioni Parmalat; e accade il peggio. Vien chiesto loro di incidere un promo ed è di questo che vi parlerà il vostro recensore infame preferito. Il promo contiene tre tracce che fanno capire subito una cosa; sono tutti vicini di casa degli Stratovarius. È una continua gara a chi ne fa l'imitazione migliore. Non ci riesce nessuno, e non perché gli Strato siano impeccabili, ma perché gli Excalion fanno cagare! Il disco non ha nessuna idea, talmente piatto che una sogliola ha tirato un sospiro di sollievo. Come se non bastasse i suoni sono ingolfati: bassi al massimo, grancassa sostituita da un cuscino e rullante rubato dal servizio in acciaio inox 18/10, chitarre che se non avessi letto che erano due non lo avrei capito, assurdi sbalzi di volume tra un pezzo e l'altro, il tutto condito da una voce di castrato insipida e snervante. Da notare poi un rumorino che percorre tutto il disco, delle sorte di colpetti di frequenza altissima che non ho mai sentito neanche nei demo più schifosi, mi chiedo come l'abbiano ottenuto. Pregi? Dura solo quindici minuti, ma vi assicuro che è difficile arrivare anche al decimo… Una vera schifezza.
Numero Tracce	3
Durata	16:57
Uscita	2004
Etichetta	Autoproduzione / Sound Riot Records

Tracklist	Line Up
1. A moment in the spotlight 2. My legacy 3. Reality bends	Jarmo Pääkkönen (v) Jarmo Myllyvirta (k) Henri Pirkkalainen (d) Tero Vaaja (g) Kimmo Hänninen (g) Timo Sahlberg (b)

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