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La storia di Dieter "BornZero"
Bornschlegel inizia con l'avvento degli anni '70, quando nemmeno
maggiorenne pubblica il suo primo disco suonando la chitarra nei Traumtorte,
nel '72 poi entra a far parte degli Atlantis, storica band
progressive tedesca.. finita l'avventura con gli Atlantis,
un'altra tappa importante per Dieter
Bornschlegel sarà quella coi Guru Guru, altra formazione kraut rock di
culto all'epoca.. negli anni '80 e '90 la sua attività non si ferma,
dischi solisti, collaborazioni e diviene pure autore per altri artisti..
poi decide di intraprendere un nuovo progetto a cavallo tra sonorità
industrial rock, gothic, metal ed elettronica.. una via di mezzo tra
Rammstein e Diary of Dreams con un tutto un corredo infinito di
influenze.. ed ecco che nel 2003 esce Das Ewige Eis, disco che
viene stampato e ristampato per diverse etichette e che oggi è tra le
mie mani nell'ennesima (la terza?) ristampa.. mmm.. e a questo punto che
dire? beh, sul fatto che Mr. BornZero sia un gran bel chitarrista non ci
sono dubbi, è proprio un grande.. mentre su questa sua nuova
incarnazione qualcosa da ridire c'è.. mmm.. sicuramente un bel disco,
con delle belle canzoni, ritornelli orecchiabili, motivetti ora più
ballabili ora più headbangabili ora più atmosferici e
malinconici, ora più duri e marziali.. tante possibili hit! ..ma purtroppo la formula adottata
da Dein Schatten non mi convince del tutto, le influenze dei gruppi a
cui fa riferimento si sentono, troppo! ..e alla fine del disco ti viene
da dire "ok, sì, bel disco.. però niente di originale!"
..l'unica mia speranza è che adesso, a quasi tre anni dall'uscita di
questo disco, il suono di Dein Schatten sia diventato più personale e
convincente, magari anche più pop, ma soprattutto personale..
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