METAL OSTENTATION VOL.3

Ma analizziamo subito le band qui presenti. Aprono la compilation gli australiani Praetorian, già recensiti su Stillborn, con "Soul Collector", il loro è un bel death melodico con chitarre swedish, clean vocals e tastiere usate perlopiù per creare atmosfera.. seguono i francesi Taliandorogd con "Progeny", simil-black metal sinfonico, con doppia cassa triggerata a mille, fastidiosissima, tastiere che sovrastano le chitarre, bellino ma inutile.. sulla stessa strada i tedeschi Soulfallen, anch'essi  fanno un largo uso di tastiere, ma hanno una batteria umana e il risultato è un pò più decente, comunque molto CoF/Dimmu etc..
E dopo tutte queste tastiere ascoltiamo gli Atem, finlandesi, con "Yöhön", death melodico, primi In Flames, ma nulla di eccezionale.. andiamo avanti e troviamo gli austriaci Midgard e continuiamo con 'sto death melodico à la In Flames, quelli più recenti.. tocca agli americani Alchemy X, con il loro heavy/power infame a svegliarci un pò (giusto un pochetto) da tutte quelle svedesate di prima, comunque anche loro contribuiscono a non far decollare questa compilation.. cosa che fanno invece i norvegesi Guardians of Time con il loro power schizzato ed epico, nulla di originale, ma almeno ci danno una botta e ci risvegliano dal torpore dei primi 6 brani.. sulla stessa linea ma con un suono più sporco e roccioso gli americani Wyndykator con "Rot in the Chamber", potenti e metallosi.. e arriviamo a metà strada con i francesi Force Fed, "Self Conflict" è thrash/death bastardo, potente e distruttivo, un brano di 2 minuti ma che fa sperare bene su questa band.. torniamo in Germania e troviamo i Divinus, "Beyond Infinity" è power tedesco, uff! ..e allora andiamo in Olanda dove troviamo gli Annatar, "Remember" è un brano atmosferico, death melodico tastieroso, con anche una voce femminile, un pezzo carino, soprattutto la voce di lei, comunque mi sembra il classico brano calmo da piazzare all'interno di un disco, almeno spero per loro sia così.. ancora Germania, e ecco i Solicitude, thrash/death scatenato con "Fire", brano piacevole con un bel solo di chitarra, ma nulla più.. "Kill" dei loro connazionali Clashing Blade, è death interessante un pò vario, ma un pò troppo europeo, sulla lunga noioso, spero che il loro repertorio non sia composto totalmente da pezzi del genere.
Portorico ovvero death metal classico e brutale, gli Organic Infest fanno bene il loro lavoro, ma non brillano certo per originalità.. tornando negli USA troviamo "Phantom Carrack" dei Finsternis, pagan metal dall'incedere epico e glorioso, bravi ma con una produzione pessima.
Gli ultimi 3 pezzi sono i migliori del lotto, prima ci sono i tedeschi L.Minygwal, con "I, Euphrorically, Burned My... ", ho sentito parlare bene di loro/di lei, ma ne so poco/nulla.. so solo che questo brano è un post-punk metallizzato, iper-veloce, e schizzato!! grandissimi! ..poi troviamo le giapponesi Baby Wild Cherry, anch'esse dirette su direzioni post-punk, più lente, più potenti e meno schizzate del brano precedente, forse più garage.. ma comunque mooolto giapponesi! eheh! grandi! Chiudono il disco i tedeschi Tragedy Divine.. non so descrivere questo brano! Darkwave? probabilmente sì. ma questo sono pazzi! una voce maschile un pò scema e dei coretti femminili si alternano su basi synthetiche ed eteree.. mah? mi sono piaciuti però!

Alùr, tirando le somme questo terzo capitolo di Metal Ostentation non ci fa conoscere molti gruppi metal interessanti purtroppo.. però ci fa apprezzare alcune band più indie come L.Minygwal e le Baby Wild Cherry oppure ci fa conoscere personaggi malati come i Tragedy Divine.. metallosamente parlando invece navighiamo in pessime direzioni, si salvano giusto i Praetorian, gli energici Guardians of Time e i francesi Force Fed.. e tutti gli altri? sufficientemente inutili, o quasi. (almeno per ora!)

Tracklist

CONTATTI