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MONA MUR - INTO YOUR EYE |
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Mona
Mur, come Mon Amour, ma scritto in modo diverso.. hehe! ..sono album
come questi, raccolte come queste, che ti fanno capire una volta di più
come gli anni '80 siano stati grandiosi, anni di innovazione,
stravagante e pazza, anni in cui si creavano ex-novo nuovi mondi,
universi sconosciuti che stravolgevano anni e anni di musica e, perché
no, di sperimentazione.. e dobbiamo ringraziare un etichetta come la
tedesca Dark Dimensions se oggi nelle nostre mani possiamo possedere un
lavoro di cotanta bellezza.. Mona Mur, donna eccezionale, in piena
era new-wave, irrompe nella scena tedesca tra Amburgo e Berlino, con la
sua wave minimale, industriale e d'avanguardia.. toni rigorosi, ritmi
marziali, percussioni metalliche che ingoiano l'ascoltatore, chitarre
strazianti e oscuri synth, e poi la sua voce, fantastica.. questo era
Mona Mur agli inizi, questo è quello che possiamo ascoltare dei suoi
esordi su disco, e in questa raccolta troviamo proprio il suo primo EP
"Jeszce Polska" del 1982, con 4 brani storici, come la
title-track, My Lie, Ein bisschen Frieden
e
Eintagsfliegen.. brani che ci mostrano
una Mona Mur più dura, industriale, che abbatte ogni schema.. non per
niente con lei all'inizio (dall'82 all'86) c'era gente del calibro di FM Einheit,
Alexander Hacke e Mark Chung (Einstürzenden Neubauten)..
I successivi 3 pezzi sono datati 1985 e precedono quindi il suo primo album, omonimo, uscito nel 1987. "Surabaya Johnny" è triste, pesante, pachidermica, quasi una marcia funebre senza fine, i suoni sono duri, le chitarre si fanno sentire, le tastiere sono organi che lanciano segnali di vita, la sessione ritmica è vigorosa e marziale, e la voce di Mona Mur è tanto dura quanto dolce.. anche "120 Tage" prosegue su questo stile, ma troviamo una Mona Mur, più dolce e sensuale, e troviamo anche dei violini e delle composizioni un pò più sbilenche e dissonanti.. spettacolari! .."Snake" è meravigliosa, incedere lento, tastiere che brillano come cristalli toccati da timidi raggi di sole, e Mona Mur che è fantastica, con una interpretazione ammaliante e sensuale, un pò come le movenze di un serpente, ma non per questo abbandona la sua arie da "dura".. Proseguendo in questa raccolta troviamo i brani eseguiti con l'orchestra filarmonica di Varsavia, da "Mon Amour" risalente al primo periodo che risente delle sue tipiche marce rigorose e sensuali ma ricche di tocchi di genio che rendevano il tutto più vertiginoso, a "The Man on the Satellite" brano sì rigoroso ma più classico e quasi cinematografico.. "Crazy" è un'altra composizione più contemporanea, dalla musica da camera all'anima più industriale e avanguardista di Mona Mur, che nell'avventura di Mona Mur nel cd "Warsaw", ricordiamo, contribuiva anche il grandissimo Dieter Meier (Yello).. Le successive 5 tracce appartengono al periodo di collaborazione con Christian "Der Abt" St.Clair, periodo in cui Mona Mur oltre alla musica a compiuto numerose altre esperienze, tra le quali mi va di citare quella del Taekwondo che la portata persino a vestire la maglia della nazionale tedesca nel '99 e nel 2000, e nel 2002 è diventata anche 3°DAN che mi sa tanto, sia il massimo grado di quest'arte marziale! Questo periodo con St.Clair che va dal '93 al '95, e dal '99 al 2004, musicalmente parlano ci mostra una Mona Mur apparentemente meno sperimentale, che affida l'importanza dei suoi brani alla sua voce più che a sperimentazioni strumentali, sua voce che in questo periodo tocca anche territori pop, ebm, synthpop etc.. ma come dicevo prima, è la voce la cosa importante, la voce di Mona Mur, splendida, la voce di una donna, di una grande cantante, non più quella voce di una ragazza che agli inizi degli '80 decideva, in pieno fervore punk/new wave, di gettarsi a capofitto nella musica.. anche il suo corpo, ovviamente, è cambiato, ormai statuario e scolpito, un corpo perfetto per una voce anch'essa ormai perfetta.. gli anni sono passati ma questa compilation ci permette di non dimenticare, e ci ricorda che Mona Mur, c'è ancora ed è pronta a colpire di nuovo.. non per niente la chiusura del disco è affidata alla title-track, "Into your Eye", del 2003, che ci mostra nuovamente un'altra faccia di Mona Mur, ancora sperimentazione, ancora voglia di sorprendere, ancora Mona Mur.. |
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Numero Tracce | 16 | |
Durata | 70:43 | |
Uscita | 2004 | |
Etichetta | Alice in.. / Dark Dimensions |
Tracklist |
Line Up |
1. Jeszce Polska (1982) 2. My Lie (1982) 3. Ein bisschen Frieden (1982) 4. Eintagsfliegen (1982) 5. Surabaya Johnny (1985) 6. 120 Tage (1985) 7. Snake (1985) 8. Mon Amour (1985/1990) 9. The Man on the Satellite (1990) 10. Crazy (1990) 11. Hier im Nebel sind wir alle gleich (1995/2002) 12. Word (1995/2002) 13. Return (1995) 14. Eden (1995/2002) 15. Indra (1995) 16. Into your eye (2003) |
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