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LUCID DEMENTIA - THE LIST |
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A
7 anni dal debutto "Twisted", tornano i simpaticissimi Lucid
Dementia con questo nuovissimo "The List" uscito da
pochissimo. La band è cambiata, maturata e sono sempre più delle
marionette elettroniche.. abbandonate quasi del tutto quelle suggestioni
industrial retrò del debutto si presentano con un disco che più vario
e fresco non si può.. molto molto vario, quasi ogni canzone è diversa
dall'altra.. nota curiosa: affianco alla tracklist i Lucid Dementia mi
hanno le loro definizioni dei generi suonati in ogni pezzo. Apre il disco, dopo un intro rumoristica, "The Lucid Dementi Show" che i Lucid Dementia definiscono "Hardcore Future Pop Polka", hehe, c'hanno ragione!! Ritmi incalzanti, synth future pop e una struttura che non è altro che una Polka elettronica, cantate da simpatiche marionette che non stanno mai ferme! Segue "Creep", definita da loro come "Spooky Electronic Rock", bhè questa volta danno una definizione un pò strana, comunque questo pezzo è diversissimo dal precedente, sembra horror-punk in una versione electroindustrial con venature pop da classifica, stile Britney, J.Lo, etc.. con "Hush" torniamo al passato dei Lucid Dementia, definita da loro come "Spooky Electronic Pop Rock", qui siamo a un pezzo che sa di Suicide che imbracciano chitarroni elettrici. "F.U.T." (Fucked Up Thing), definito "Dark Rock", è il brano più "normale" di tutti, rock industriale con chitarroni e ritornello melodico, attenzione! contiene versi espliciti!. "Controlled", è electro-punk, così come anche loro lo definiscono, molto clashy e catchy (anvedi! me so 'mparato l'inglese!).. poi è il turno di "I let it go", canzone lenta, sostenuta da una batteria pesantissima e chitarroni che compaiono qua e la tra i synth messi da parte, può essere considerata come la "ballad" del disco. Passando a "When" ci troviamo di fronte a un brano pop elettronico e bizzarro, quasi serio ma non troppo, con archi sintetici, e scratch qua e là, un pò ripetitiva, quasi come una base per un pezzo Hip-Hop. Arriva poi il turno di "Queer", altro pezzo da "attenzione!", anche qui c'è un verso esplicito, ma solo uno questa volta. Electro-pop carino e un pò pazzo. Andiamo ancora avanti e troviamo l'oscura "I don't belong" brano più metalloso degli altri con riffoni potenti e andamento pachidermico. "Living in Hell" è pop rock con beat electro, è il brano che mi piace di meno, ritornello orecchiabile, tutto prevedibile.. l'unico pezzo scadente. "Evil's Garden" è un brano oscuro e ballabile con nessuna particolarità tranne il cantato e l'uso di voci campionate a mò di ritmo, un pò synthpop un pò no. carino. Chiude il disco la bellissima "The Dirtiest Word", una specie di versione ebm/industrial di "Famoso porco di 3 lettere" dei Sanculamo.. ihihih! cito il ritornello "the dirtiest word that we ever heard is God, is God", eheh, non è proprio la stessa cosa però ci sta bene l'accostamento. eheh! ..e così finisce anche questo disco, molto ma molto divertente! i Lucid Dementia ci hanno dimostrato di essere un grande gruppo, hanno cambiato stile, hanno osato (perché anche prima erano dei grandi!) e hanno provveduto ad aumentare la dose di chitarroni e di elettronica ballabile (moderna) nei loro brani, il risultato è che queste irriverenti (e dementi) marionette elettroniche hanno superato loro stesse e si candidano ad essere tra i migliori gruppi usciti quest'anno e tra quei gruppi che in futuro potranno lasciare un segno forte. speriamo solo che per avere un altro loro album non bisogni aspettare altri 7 anni!! |
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Numero Tracce | 13 | |
Durata | 67:29 | |
Uscita | 2004 | |
Etichetta | Buried Records |
Tracklist |
Line Up |
1. I.R.T 2. Lucid Dementia Show 3. Creep 4. Hush 5. F.U.T. 6. Controlled 7. I Let It Go 8. When 9. Queer 10. I Dont Belong 11. Living In Hell 12. Evil's Garden 13. The Dirtiest Word |
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CONTATTI |
www.luciddementia.com |