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		Credo che il titolo della terza traccia possa bastare per capire chi siano gli idoli, e soprattutto i musicisti a cui fanno (totale) riferimento i nostri Judah.. eheh! ..un vertiginoso salto nel passato di quasi trent'anni.. a toccare ciò che i Suicide hanno lasciato all'umanità come manifesto di un'elettronica sperimentale che andava oltre la sfrontatezza del punk.. comunque questa è storia e io non sono uno storico etc, etc.. parole a vanvera di chi non guarda avanti.. Parlando di "Cool Crap", disco d'esordio dei Judah, non possiamo far altro comunque che pensare ai Suicide, all'interpretazione vocale di Alan Vega (anche gli urletti!!), al modo di comporre di Martin Rev.. in fondo si tratta di puro rock'n'roll solo che l'unico strumento disponibile è un freddo e disturbante synth.. e così oscillando tra un brano rock'n'roll e uno blues (la grandissima Strychnine!) ci troviamo a parlare di nuovo di musica elettronica.. di electro o se preferite minimal-electro.. forse azzardati i riferimenti agli Haus Arafna e agli enormi November Novelet presenti nella presentazione del cd, e azzardato l'ormai abusato termine "electroclash" per descrivere il disco.. in fondo i Judah fanno quello che amano, fanno ciò che hanno fatto i Suicide, e non lo nascondo nemmeno.. non saranno i nuovi Suicide ma quello che fanno, lo fanno bene e con passione.. in fondo è un piacevole ascolto in sonorità e strutture retrò con strumenti (presumo) attuali, un gradito viaggio nel tempo.. come se dal 1977 non fosse successo niente.. bravi!!
Numero Tracce	8
Durata	37:07
Uscita	2004
Etichetta	Small Voices

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Tracklist	Line Up
1. Holy 2. Fall (Let's Jesus Play) 3. Ode To Suicide 4. Naked Candy 5. Strychnine 6. Billy "The Boots" 7. The King In Las Vegas 8. Hitler Fucks Jesus	Kai Manfred