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CALVARIUM - THE SKULL OF GOLGOTHA |
Ed
ecco il debut album dei finnici Calvarium, trio dedito a un black metal
dal retrogusto depressive..
che dire di questo cd? The Skull of Golgotha (che tra l'altro è la definizione di Calvarium! hahaha che originalità!) è un disco molto buono, anche se per essere un viaggio in luoghi oscuri e depressivi che non disdegnano atmosfere sulfuree, qui ci troviamo in bilico tra brani che sfiorano il capolavoro e brani che sfiorano la schifezza.. devo dire che nelle parti veloci i Calvarium sono eccezionali (tra l'altro ci troviamo il chitarrista dei Behexen e l'ex batterista dei Satanic Warmaster) mentre nelle parti più lente e diciamo "atmosferiche" che dovrebbero poi contraddistinguerli a volta calano un pò di tono.. Come dicevo prima manca quel qualcosa che un grande disco black (o depressive black) metal deve avere per essere grande.. prendete per esempio la prima "Horns of Hate" (che segue una gran bella intro simil-DarkAmbient) è un brano veloce e diretto fin dall'inizio che poi si trasforma grazie a un ritornello dai tocchi epici e da certi riff simil-svedesi che dovrebbero far cadere la canzone in un oscuro vortice di deprimente violenza, ma il risultato finale non è quello sperato (almeno da me che amo il black più oscuro e depressivo).. con la successiva Jumalviha i toni si fanno più depressive, i tempi rallentano e il riffing è più sporco, un tappeto di tastiere accompagna il tutto in alcuni momenti più pacati, e accelerazioni ci portano nella parte centrale dove un riff malato fa riprendere la parte lenta della canzone.. la canzone termina con la voce pulita (presente anche in Horns of Hate) che sfuma alla fine.. questi primi 2 brani sono veramente degli ottimi brani ma mancano di quel qualcosa che possa far diventare questi brani "grandiosi"! ..questa alternanza tra pezzi veloci seguiti da pezzi lenti c'è per tutto l'album che può ben considerarsi un album di depressive black però con molti riferimenti svedesi e ovviamente molte parti veloci.. canzoni come "Horns of Hate", "Siunatun Surma" e "Suicide Manifesto" sono grandissimi brani, ma come detto prima mancano di quel "qualcosa" che dia loro la grandezza.. "Suicide Manifesto" pur essendo una grande canzone manca di quell'angoscia e di quel pathos che un brano di depressive black metal deve dare all'ascoltatore.. Insomma, alla fine consiglio questo disco a tutti gli amanti del buon black metal e dico che solo che se i Calvarium sapranno cogliere il giusto spirito oscuro del black depressivo potranno sfornare sicuramente un grande lavoro.. |
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Numero Tracce | 9 | |
Durata | 40:19 | |
Uscita | 2003 | |
Etichetta | Dynamic Arts Records / Masterpiece Distribution |
Tracklist |
Line Up |
1. Three Nails And The Hammer Of Satan 2. Horns Of Hate 3. Jumalviha 4. Death Worship 5. Siunatun Surma 6. Morbid Hordes Revenge 7. Herramme On Saapuva 8. Dedication In Misanthropy 9. Suicide Manifesto |
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