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Xiu Xiu (+ Consquence of Idiocy) |
@ Le Fleur du Mal (Bari) |
Forti del supporto della migliore stampa musicale del nostro paese, gli
Xiu xiu sono approdati Lunedì 19 Aprile al 'fleur du mal' che, in questa stagione, è fra i pochi locali baresi a proporre appuntamenti di un certo rilievo nell'asfittico scenario musicale pugliese. Il concerto è aperto dai 'Consequence of idiocy', giovanissima ma promettente formazione che ha sorpreso il pubblico con una miscela di atmosfere dark, riff taglienti e aerei allo stesso tempo e melodie che si imprimono immediatamente nella mente, come se i Girls vs Boys avessero fuso la loro irruenza col quieto vivere dei Low o come i Coldplay con Steve Albini alla sei corde. Dopo un cambio di line-up che ha portato gli Xiu Xiu a ridursi a soli due elementi (James - voce, harmonium, chitarra el., drum machine; Caroline - voce, harmonium, tast., piatti) i nostri mutano sorprendentemente il corpo del loro suono rispetto all'album d'esordio e offrono dal vivo una performance coinvolgente e professionale come poche. La voce è l'elemento che colpisce subito per la sua sincera espressività : ora grida schizofreniche, ora nevrosi sopite in sussurri tesissimi; e fa saltare alla mente numerosi richiami e somiglianze con i migliori Cure e Joy Division. Non per questo il gruppo di Seattle può essere accusato di mancanza di personalità. Jason ammette il suo debito nei confronti di Ian Curtis, Bryan Ferry, e ancora Otis Redding, Bjork e Nick Cave e per chiunque, parole sue, "comunichi l'impressione di essere sul punto di uccidersi" quando suona la sua musica, ma d'altro canto la sua voce è inserita in un contesto tutt'altro che banale o già sentito. Stilettate chitarristiche si alternano a delicatissime nenie harmonium-voce; martellanti ritmi disco sorreggono arpeggi obliqui ed emotivamente intensissimi; il caos di mille suoni graffianti che muta in un batter d'occhio in una semplicissima lieve melodia; Caroline, infine, ci regala in chiusura un inedito così leggero e carezzevole da sembrare, chiusi gli occhi, opera di Hope Sandoval. Il risultato è al confine con l'espressionismo di certe piece teatrali, è una musica che comunica anche alla vista dell'ascoltatore e lo rende partecipe delle lacerazioni interiori del suo autore, risultato che non può che essere raggiunto solo ed esclusivamente dal vivo, vero valore aggiunto alle musiche di 'Fabulus muscles'. |
PHOTOGALLERY |
Data: |
19/04/2004 |
Luca.. |
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