In quel di Bitritto
(BA) ha sostato per una serata Patti Smith che meriterebbe di più
dell'usuale epiteto di "poetessa del rock". Dal
fumo é balzata fuori la sua sagoma inconfondibile e abbiamo
potuto notare, con grande approvazione, che nonostante il tempo
passato si veste ancora alla sua caratteristica maniera:
maxi-maglietta, jeans e giacca nera.
Ha cominciato con Privilege (set me free), con una voce da
far invidia a molti, poiché ancora la arrochisce nel grave con
grande maestria e passione, in più regge perfettamente le note
lunghe e carica l'atmosfera di dolcezza: mi riferisco ad alcune
parentesi felici del concerto come le splendide We three e
Trampin', che, tra l'altro, dà il titolo al suo ultimo lavoro
discografico. |
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Ma ciò che rende
entusiasmanti le performance della "sacerdotessa"(i
nomignoli per lei si sprecano!), é la rabbia che serba dentro e
il modo di esprimerla mai volgare né semplicistico.
E ancora le sue movenze trasudanti femminilità da capogiro, in
barba alle mosse artefatte delle odierne scalatrici di
classifiche! Ha saltato, sbattuto le anche a destra e a sinistra,
schioccato le dita con fare sublime: é stata adorabile anche
nell'atto dello sputare e quando ha imbracciato la chitarra
sfregandone la tastiera sull'asta del microfono... come una
perfetta "lady" dovrebbe fare! |
Sensualità, energia,
poesia e tantissimo, buon, sacrosanto ROCK: non si poteva passare
una serata migliore!
Sono in molti a pensare che la nostra artista badi troppo ai
testi, finendo così per danneggiare la parte prettamente
musicale, ma, a mio parere, non é proprio così: ciò che riesce
a creare é l'inconfondibile ed esplosiva sinergia tra la rabbia
delle sue parole, la chitarra ruggente di Lenny Kaye e la sua
voce.
Il risultato l'ho conosciuto dapprima su disco e successivamente
dal vivo e, credetemi, non riesco più a liberarmi dal rovello
della melodia incalzante di Gloria nella mia testa dopo
averla ascoltata live: é diventata ormai il leitmotiv della mia
vita!
Comunque il concerto non si é esaurito qui: ci ha donato altri
pezzi storici e recenti. Vere e proprie ovazioni e pubblico in
visibilio per l'inossidabile Beacause the night e la
famosissima People have the power in due ore di pura
contemplazione. |
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Si ringrazia
Sofia Brunetta per averci gentilmente concesso le foto.
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