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Gilby Clark (+ Lonny Blaster)

@ Kloster (Taranto)

Certo, è un po' una tristezza vedere Gilby Clark esibirsi davanti a nemmeno un centinaio di persone addossate l'una sull'altra in un localetto di quarta categoria e su di un palco piccolo due metri per tre. L'ex Guns'n'Roses deve aver ormai dimenticato i tempi in cui suonava davanti a cinquantamila rockettari, nei gradi festival americani e mondiali. Ora come ora se ne va in giro per minuscoli pub con una mini all star band (con lui lo accompagnano in tour l'ex L.A. Guns Muddy Sturdust, e il batterista dei Faster Pussycat Chad Stewart!) a proporre il rock'n'roll che lo ha portato per un periodo, ahimè breve, al vertice della notorietà. Come vedete il mio è uno sguardo disincantato, cos' come altrettanto disilluse sono state le aspettative relative all'audience: mi aspettavo un numeroso e scalmanante pubblico femminile, come c'era da aspettarsi ad un concerto di ruvido rock'n'roll, e invece c'erano solo salsicce! Passiamoci su…
Parto da Lecce in compagnia di tre fottuti metallari e subito iniziamo ad abbeverarci della virile bevanda votata al rock, la birra. A Taranto lasciamo le Dreher ed imbracciamo le Raffo, a quanto pare orgoglio dei tarantini. All'ingresso del locale ci dicono che non possiamo entrare con le birre (?) e così siamo costretti ad ingozzarci. Per sfortuna quelle sono state le ultime birre della serata (se escludiamo quella che ho prelevato dall'amplificatore di Gilby Clark e per gentile concessione della distrazione del suo roady). Il locale è piccolissimo e come se non bastasse tutta la parte destra davanti al palco è chiusa e riservata agli Indian Bikers che qui dettano legge. Lo spettacolo inizia con l'esibizione dei Lonny Blaster, street-glam band tarantina. I ragazzi ci sanno fare con gli strumenti e il loro rock'n'roll duro è un'ottima introduzione al concerto di Clark. 
Gilby sale sul palco con una mogliettina dei biker, mentre alla sua destra Muddy Stardust in canotta sfoggia un discutibilissimo tatuaggio con la scritta "John and Lucy"… Dietro di loro Chad Stewart truccatissimo e buzzicotto si accomoda davanti alle pelli. Il set non è stato male: i tre suonano diverse cover, classici del rock come "30 Days n' da hole", "Tie your mother down", "Wilde horses" e il suono è buono. Clark suona con due Les paul che alterna durante i brani e gli altri due con una strumentazione di fortuna. Lo spettacolo, però, è un po' moscio. Voglio dire che in fondo stavano suonando rock'n'roll e qualcosa in più avrebbero potuto concederla, ma in fondo considerando le condizioni generali degli strumenti e dello spazio a disposizione difficilmente avrebbero potuto fare di meglio. "Tijuana", "Knockin' on heavens door", "Cure me…", "Monkey Chow", "Under the gun", "Motorcycle", "Wasn't yesterday great", "Harmony" gli altri brani suonati. Viste le circostanze lo show termina senza bis…
La gente, infine, mi sembrava nonostante tutto abbastanza divertita, a parte I biker che hanno decisamente preso troppo sul serio l'impegno di sicurezza dell'integrità personale di Mr. Clark…

PS: Si ringrazia Lord Metallo per le foto.

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Data:

 11/05/2004

GG Patr1

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