Continua la saga delle mail di mr.P che spiegando tutto con motivazioni fantasma, pretende di aver ragione.

In rosso la mia risposta.

Non sapevo se rispondere o no a questa tua lettera… perché ormai ho capito che tra motivi comprensibili e piccole cose (mai spiegate) hai sempre ragione tu… e la colpa delle tue reazioni negative, in un modo o nell’altro ricade sempre sugli altri.

In definitiva tu non hai MAI nessuna colpa perché hai sempre qualche scusante… se anche dovessi ammazzare un vigile, scommetto che diresti di aver avuto dei “motivi comprensibili”… diresti che lui ti dava sempre la multa ogni volta che facevi un infrazione… quindi è solo e unicamente colpa del vigile se tu l’hai fatto secco! Infatti, se lui stava zitto e ti lasciava fare come volevi, non sarebbe mai successo niente.

Quindi visto che il tuo “omicidio” è stato giustificato, pretendi di essere lasciato libero e perdonato in automatico.

Ok mister P, siccome tu sei la LEGGE, usa pure tutti i “motivi comprensibili” che ritieni opportuni… Tanto ho capito benissimo che i “motivi comprensibili” sono il tuo lasciapassare per qualsiasi cagata fatta in passato, mentre le “piccole cose” sono quelle che ti parano il culo nel presente… per il futuro chissà... forse inventerai un discolpatore automatico.

Rispondo un po (po’) preoccupato alla tua lettera.

 

Preoccupato per cosa? citazione da mr.P: "Ormai le cose negative che tu ritieni di aver subito, vere o inventate che siano (Di solito quelle inventate sono peggio di quelle vere) non potranno più fare danni. "

 

Non voglio discutere ora su ogni frase o ogni singola situazione per non creare un turbinio di discussioni inconcludenti.

 

Grande! E con questo hai evitato il 99% delle risposte scomode… chissà come mai lo avevo previsto. Invece ci sarebbe da discutere sulle singole situazioni, perché è proprio da li che si capiscono le cose. Sarebbe come un libro di storia che riporta l’esito di una guerra, senza scrivere da cosa è stata innescata.

Innanzitutto io non avevo affatto la certezza di andare a lavorare al parco, anzi, non era nei loro programmi assumermi visto che avevano assunto un'altro scenografo. (un altro è senza apostrofo)

Mi dicevi quante volte i tuoi nuovi amici TM andavano in bagno… e solo adesso scopro un nuovo scenografo?

 

E' che propio (proprio con la R quante volte te lo devo ripetere) non riuscivo più a sopportare il tuo modo di criticare tutto e tutti di voler sempre dimostrare di essere nel giusto, come a ribadire che essendo nel giusto volesse dire essere una persona meritevole.

Infatti non ho mai sentito che qualcuno che è nel torto sia una persona meritevole… io ti dicevo il mio parere, poi tu eri libero di fare come volevi, mi sembra di non averti mai imposto qualcosa con la forza… 

Proprio per il fatto che nessuno è perfetto e affinché ogni genere di rapporto (vuoi tra amici, in famiglia, tra moglie e marito o sul lavoro) debba funzionare, c’è una cosa fondamentale dalla quale nessuno può prescindere, ed è il dialogo. E’ necessario parlare dei problemi che sorgono, venirsi incontro e trovare dei compromessi, altrimenti per nessuno le cose andranno mai esattamente come vuole lui e l’alternativa sarà sempre scappare facendo Babababababababababa.

Quindi è proprio nel dialogo che si capisce di che pasta sono fatte le persone...  se c’è la correttezza e la disponibilità allora si fa tutto e nessuno sta a misurare col centimetro se io avevo più ragione o più torto di te.

Ma se qualcuno si rifiuta a priori di dire le cose “tanto tu avresti ribattuto e argomentato” o per qualsiasi altra cazzata… per me significa una cosa sola: coscienza sporca, inadeguatezza, e percezione istintiva di non essere all’altezza di un dialogo onesto e delle proprie motivazioni.

Ecco perché chi fa bene le cose non si tira mai indietro, anche se deve mettere in discussione argomenti e difetti che lo riguardano, quindi non fare il furbo dicendo che hai ragione, ma che non vuoi andare a citare ogni singola situazione… perché sarebbe davvero troppo comodo.

Io invece sono sicuro di poter ricordare e citare ogni singola situazione… e dimostrarti che in quello che facevo e dicevo non c’era il veleno contro di te o la bomba atomica come credevi tu.

Se poi all’epoca non te la sentivi di intavolare un dialogo… o ti mancava il coraggio di spiegarti su certi aspetti del lavoro, questo è un altro discorso…

Quindi non puoi venire a dirmi che quello che hai fatto e come ti sei comportato è stata colpa mia…  perché io ho sempre cercato di parlarti, ma se tu scappavi facendo Babababa anziché spiegarti… se fuggivi alla Standa piuttosto che parlarmi o se preferivi sbeffeggiarmi anziché risolvere i problemi… di questi atteggiamenti sei responsabile solo e unicamente tu.

Quante persone conosci che valgono molto per te anche se ritieni che spesso sbaglino.

Si ma poi imparano dai propri errori e non continuano a sbagliare all’infinito o a fregarsene fino a quando non vengono scoperti.

Qualcuna ci sarà di sicuro.

Se lo dici tu…

E anche per loro vali molto anche se di sicuro hai atteggiamenti che non condividono.

Fammi capire: parli di persone ipotetiche… ma poi dici che sei SICURO che LORO non condividono i miei atteggiamenti?

Se non ti ho mai parlato riguardo ai disagi che provavo è sopratutto perchè sei una persona con la quale è veramente difficile avere un dialogo per cercare di dimostrarti che hai torto, o meglio, per cercare di difendere dei motivi e delle idee in contrasto con le tue.

Soprattutto se non spieghi mai le tue ragioni.  Per me “chiarire una situazione” significa chiedere spiegazioni (o avvisare) PRIMA… per evitare che la situazione peggiori DOPO. Per te invece chiarire una situazione vuol dire “levarsi un peso dallo stomaco” e non col dialogo, ma bensì gridando “vaffanculo”  in faccia alla gente…

Anche se mi consideravi rompiballe non ero mica scemo. Se 2+2 fa 4 è ovvio che ti avrei dato ragione, ma se le tue motivazioni erano: “Certo che ho ragione! Basta guardare la faccia del Giorgio” oppure: “Ho dei motivi comprensibili ma non te li spiego perché non capiresti  se permetti preferisco tenermi le mie motivazioni rompiballe ma logiche, piuttosto che le tue  motivazioni facciali o metafisiche.

Quando poi te ne sei andato senza nemmeno un briciolo di spiegazione, ne ho avuto la conferma e quando ho scoperto la storia del finocchio, ho capito che eri una causa persa e ho pensato: “Ho fatto bene a non credere al suo pentimento, altrimenti sarei stato doppiamente deluso.

Altro che (citazione)Devo migliorare per i miei amici e per le persone a cui voglio bene, quindi soprattutto anche per te

E poi scusa, non ti è mai passato per l’anticamera del cervello che i miei commenti che tu consideravi rompiballe, erano tesi solo a migliorare il lavoro? Quelli della ditta BUILD-BUILD non potrebbero aver pensato la stessa cosa di te?

Avranno pensato: “Questo tipo arriva e fa il professore corregge gli errori e aggiunge i particolari al nostro lavoro, quasi a voler dimostrare che se la scenografia è più bella vuol dire essere uno scenografo meritevole.”

Però a quanto mi risulta, tu non l’hai fatto per prenderli in giro, ma solo per dimostrare che le cose potevano essere migliorate, giusto?

E il papà del Flavio? Mi sembra che anche lui si incazzasse perché tu commentavi SEMPRE i suoi dipinti in modo negativo… e so anche che ti divertivi a farlo.

Ma come sempre, se una cosa la faccio io è sbagliata, mentre se la fai tu è giusta… o comunque era da intendersi in modo ironico e scherzoso (o una scusante qualsiasi a random)

Se per caso avevamo un diverbio su una cosa che a me piaceva e a te no, continuavi a martellare sino a quando non alzavo bandiera bianca. Forse non te ne rendi conto, ma imporre le tue idee con logica e argomentazioni varie assiduamente come fai tu, spesso vuol dire scassare l'anima al prossimo. (quindi il “prossimo” è autorizzato a usare il NON dialogo… a fregarti i clienti… a escluderti dalle amicizie e infine a darti del finocchio… il tutto autorizzato dalla legittima difesa o dal fatto di avere l’anima scassata. )

Almeno io cercavo di dimostrare le mie ragioni con argomentazioni logiche, le tue invece com'erano? Il Vime nel tuo immaginario, doveva restare per forza un rompiballe odioso… Perché invece non mettevi su una bilancia sia i favori che le presunte critiche? Forse avresti scoperto che la bilancia stava a metà e non pendeva SOLO dalla parte delle critiche.

Io sono sempre stato onesto e ti dicevo sia quello che non andava, sia quello che mi piaceva… l’onestà dovrebbe essere una dote da apprezzare, non da buttare nel cesso, ma forse preferisci degli amici che pur di non contraddirti (e per paura dei tuoi scleri) non osano fiatare e fanno finta che va sempre tutto bene anche se in realtà non lo pensano.

Questo è uno dei motivi per qui (cui si scrive cui non qui) non capiresti la causa di questa piccola cosa, ma a tutti i miei affezzionati (affezionati con una Z) lettori che mi contattassero posso spiegarlo di persona.

 

Faccio un riassunto del tuo ragionamento: Io sono sicurissimo di avere ragione… ma sono altrettanto sicuro che tu non capiresti, quindi non mi sforzo nemmeno di spiegarti le cose… comodo no?

Le tue mail sono tutte così, accenni a qualcosa e poi non spieghi mai cosa è… e ovviamente pretendi anche di aver ragione e che la gente ti capisca.

Io posso tranquillamente immaginare che quella “piccola cosa” è un confetto Falqui che ha generato in te qualcosa di più grande.

Oppure posso dedurre che quella “piccola cosa” in realtà non è mai esistita, visto che non hai cambiato assolutamente il tuo modo di vedere le cose.

O se è cambiato, vorrei capire come… perché nessuno se n’è accorto… In definitiva quella “piccola cosa” non mi sembra che ti abbia cambiato più di tanto… doveva essere davvero piccola.

O magari posso pensare che quella “piccola cosa” era solo una curiosità che hai voluto inserire nella tua mail di finto pentimento.

Alla scorsa Star Wars Celebration (prima che scoprissi i fumetti) mi hai salutato a 10 metri di distanza facendo solo un cenno con la testa e non sei nemmeno venuto a parlarmi (manco avessi la peste)… dov’era allora quella “piccola cosa”?

In definitiva quella “piccola cosa” potrebbe essere una qualunque delle tue seghe mentali, di cui non frega più niente a nessuno.

Se per capire quella “piccola cosa” devo entrare nella tua mentalità anziché affrontare un discorso serio e sensato, preferisco rinunciare… Se una mosca mi dice che la merda è buona, è ovvio che io gli lascio il suo parere. Quindi non credere di farmi un dispetto portando il segreto nella tomba, perché io vivo lo stesso… casomai sarai tu quello che avrà perso (come sempre) l’occasione di spiegarsi e dire le cose al momento giusto.

Si potrebbe agomentare (argomentare! Manca la R) per dei mesi, degli anni, ma sono sicuro che non cambieresti opinione ne proveresti a capire i miei motivi. (gli errori di battitura, sono quelli della mail originale di mr.P)

CERTO! Tu stesso hai ammesso che non vuoi spiegarti! Come cazzo dovrei fare a capirti?

Sotto un’altra forma stai facendo ancora “Babababababababa” … dando per scontato che io non sia in grado di capirti eviti direttamente di spiegarti… (però alla fine della mail, speri che un giorno io ti possa comprendere… Non è che invece ti torna comodo non dare nessun tipo di spiegazione?

Ti ho chiesto di farmi degli esempi e non li hai mai fatti… allora sono capaci tutti di accaparrarsi le ragioni in questo modo, basta dire agli amici: “Questo è un rompiballe, questo è finocchio, io invece sono bravo  

(E in ogni caso non capisco il tuo ragionamento… se uno è finocchio vuol dire che ha torto? E che automaticamente tu ti pigli tutte le ragioni??? )

Io mi sono comportato sempre in modo corretto e imparziale… dicendo quello che consideravo bello e (ovviamente) anche quello che non mi piaceva.

Quindi mi risulta tutt’ora inconcepibile il fatto che tu non riuscendo a intavolare un dialogo… e solo per vendicarti di alcuni commenti lavorativi, ti sia sentito autorizzato a mandarmi affanculo e spalare merda inventata sulla mia vita privata.

ma in fondo non fa molta differenza,

Motivi comprensibili che ormai contano ben poco… piccole cose… persone diverse che cambiano “casualmente”. ecc ecc. E’ curioso come tutte le tue mail, si ripetono, ovvero: “Anche se ho fatto delle cazzate, ora sono una persona migliore e diversa, quindi siete tutti obbligati a comprendermi e perdonarmi subito anche se io non vi spiego nulla e se non lo fate... chi se ne frega! In fondo, non fa molta differenza."

La tua tecnica per evitare le colpe è composta da quattro punti:

1)      Cercare di fare silenzio, forse non se ne accorge nessuno

2)     Se ti scoprono, cerchi di negare o inventi delle scuse, delle attenuanti. (motivi comprensibili, voci nemiche, normale usura della macchina, ecc.)

3)     Se la cosa è palese, ammetti solo le colpe che ti sono state attribuite, specificando però che adesso c’è stata una piccola cosa che ti ha cambiato la vita ecc. ecc.

4)     Se infine si scoprono ulteriori rogne che non puoi smentire, come la storia del “finocchio” allora dici che è stata solo una questione di legittima difesa... Che dei commenti lavorativi sono stati (giustamente) vendicati con svariate bastardate in campo lavorativo e un attacco preventivo alla vita privata del diretto interessato.

Alla fine della mail poi, dici di NON volere spiegare le piccole cose che ti hanno “cambiato la vita” perché io non sarei in grado di capirle… però, allo stesso tempo pretendi che io possa comprenderle e perdonarti. (W la fiera della contraddizione)

Io ho rinunciato a capirti… ecco perché in fondo non fa molta differenza. Se invece vorrai spiegare la “piccola cosa” i “motivi comprensibili” ecc. a tutti i tuoi fans, sarò ben lieto di dargli la tua mail. Secondo me invece, tu non spiegherai mai niente a nessuno... e nessuno dei lettori avrà il coraggio di scriverti, perché di persone che ridono alle tue spalle e poi non hanno il coraggio di parlarti onestamente c’è piena l’aria… non trovi anche tu che sia una cosa un po’ fastidiosa?

anche se mi auguro che ci possa essere un piccolo spiraglio.

Quello c’è sempre stato, anche quando mi escludevi di proposito dalle amicizie, anche quando mi fregavi i clienti, anche quando dicevi cattiverie… La tua ragazza ti potrà confermare che anche dopo la tua “reazione” ho cercato di chiamarla per capire che problemi avevi… ma alla fine ho compreso che era una speranza vana e ci ho rinunciato.

Di certo non citerò i casi singoli,

MA VA? Non avevo dubbi! Ne bastava anche solo uno di caso… ma se non lo trovi, fa niente...

E anche se lo trovi, prova a fare una media con tutti gli altri casi per vedere se era proprio SEMPRE colpa mia…

Comunque se vuoi posso citarteli io i casi singoli, me li ricordo tutti a memoria e ci ho già fatto un nuovo fumetto. I motivi comprensibili.

Tanto so benissimo che erano solo commenti lavorativi che tu ingigantivi e consideravi come offese gravissime alla tua persona e progettavi terribili vendette videoludiche, anziché pensare a come spiegarti.

ne farò i nomi degli altri comprimari, e tanto meno giudicherò il loro atteggiamento visto che le loro motivazioni mi sfuggono.

Che animo nobile! Prima erano Voci nemiche, poi sono diventati fonti attendibili e adesso… comprimari, ad ogni tua mail cambiano la loro definizione. 

Fin quando sono stati zitti, allora tutto ok… poi, quando è saltata fuori la verità, sono diventati dei comprimari con chissà quali motivazioni oscure contro di te. Vorrei riportare questa frase che mi hai detto proprio tu:

Se tu fai una confidenza a qualcuno e poi questa persona va a dirla a tutti, la colpa è solo tua! Perché se volevi mantenere il segreto, non dovevi dirlo a nessuno” (vedi il fumetto Licenza di sputtanare)

Loro non hanno nessuna motivazione contro di te… E’ solo che quando io ho scoperto la verità, loro non se la sono più sentita di pararti il culo o negare le cose che TU gli avevi detto.  

Però se proprio le “loro motivazioni ti sfuggono"  posso provare io a darti un idea… magari sono incazzati perché prima li hai usati per sfogarti contro di me… poi hai detto che era colpa loro (le voci nemiche) poi sono diventati delle “fonti attendibili" che ti avevano rivelato chissà cosa e infine sono diventati dei “comprimari"

Eh già… le loro motivazioni sono proprio oscure e sfuggenti... chissà perché mi hanno confermato le cose che tu dicevi e non ti hanno coperto ancora per l’ennesima volta?

Io ancora quando ero in ditta inconsciamente sapevo che stavo facendo una enorme cagata. Ora ne ho capito anche il motivo.

Adesso invece per fare un enorme cagata devi prendere una piccola cosa (Falqui) che genera in te qualcosa di più grande.Ecco, forse è questa la piccola cosa! Il giramento di palle di essere stato sgamato… speravi davvero di darmi del finocchio senza che la notizia mi sarebbe mai arrivata a orecchio?

Sono convinto che anche il tuo comportamento sia, come quello di molti, scorretto e dannoso,

Di molti chi? Ti sei fatti molti amici, vedo.

 

e mi piace credere che il giorno che anche tu ne capirai il perchè, e che  con la tua compensione arrivi anche il tuo perdono.

Bhe, la comprensione sarà un po’ difficile, perché non ho ancora ben capito con quale criterio dei commenti lavorativi, possano essere vendicati con il NON dialogo e lo sputtanamento gratuito e inventato della vita privata altrui.

Inoltre perché parlare di “comprensione” se da parte tua non c’è stata nessuna spiegazione? Cosa dovrei comprendere se mi dici che NON ti spieghi perché io non sarei in grado di capirti? Dovrei avere la Fede? Non ce l'ho neanche in Gesù Cristo figurati se ce l'ho per te!

Per il perdono, non capisco cosa cambia… in fondo tu resti comunque della tua idea… e anche con l’intervento di quella “piccola cosa ” ritieni di avere avuto dei “motivi comprensibili” validi per avermi fatto un danno enorme.  

Scusa, ma ti conosco troppo bene per credere che sei davvero cambiato.

A me non interessa il tuo punto di vista… sei lontano dei chilometri e di certo non usciremo più a mangiare una pizza insieme, ne tanto meno faremo più commenti sul culo delle tipe che camminano per strada. Quindi anche se io ti perdonassi cosa cambia? Mica sono un prete che ti devo assolvere… E non penso proprio che tu abbia bisogno del mio perdono per farti i cazzi tuoi come hai sempre fatto.

Vista la distanza che ci separa e calcolando che non avremo più contatti, anche se mi scrivi che ti sei fatto crocifiggere per me resterebbero solo parole e non fatti.

Se sei davvero cambiato, dimostralo a te stesso e non a me per ottenere un perdono tramite internet.

Spero davvero che questa sia l’ultima lettera, ma se per caso volessi scrivere nuovamente una mail dicendo che non citerai i casi singoli… o che avevi dei motivi comprensibili… o che sei convintissimo di avere ragione… o che non hai intenzione di spiegare le piccole cose che ti hanno cambiato perché io non capirei… o che ormai sono cose che hanno ben poca importanza…o altre cagate simili… lascia stare, perché se le tue mail devono essere tutte uguali, faccio prima a rileggermi quelle vecchie.

ciao e grazie mister P.

Ciao Vime.

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