Sotto terra il treno, non i cittadini

   La mappa di Pavona


 

Vai al nuovo sito del comitato !!

Sfrutta il blog per dire la tua


 

 

www.beppegrillo.it

 

   La storia del comitato !!!! 

Home
Documenti
La storia
Rassegna stampa
Attività in corso
Curiosità
Links e contatti
Umorismo e satira

 

 

Leggi i nuovi articoli nella sezione della

RASSEGNA STAMPA

PROSSIME INIZIATIVE DI LOTTA:



Venerdì 1° giugno 2007 ore 20,30:
Pavona scende in Piazza
Incontro con le Istituzioni
in Piazza Berlinguer.

 

Pavona, 26 maggio 2007

 

10° giorno di sciopero della fame

Continua con entusiasmo lo sciopero della fame per ottenere dalle Istituzioni (Governo, Regione
Lazio, Provincia di Roma, Comuni di Albano Laziale, Castel Gandolfo ed Ariccia, Circoscrizione di Pavona) un serio impegno per l’interramento della linea ferroviaria a Pavona.


 

INTERRAMENTO DELLA FERROVIA A PAVONA
 

Pavona è paralizzata dalle continue interruzioni dei 3 passaggi a livello, è congestionata dal traffico, ha raggiunto livelli di inquinamento al di sopra delle soglie previste dalla legge. Per assicurare un futuro a Pavona, i comitati hanno dato l’incarico alla società “3TI Italia” di predisporre uno studio a dimostrazione della fattibilità dell’interramento della linea ferroviaria, senza interruzione del servizio. Lo studio è stato presentato ai cittadini di Pavona nella riunione del 20 marzo 2007 e alla Regione Lazio nella riunione del 21 marzo 2007. Il progetto presentato dai comitati rappresenta la soluzione migliore perchè: •

costituisce il più importante progetto

di riqualificazione della città di Pavona;
• presenta costi inferiori allo scempio urbanistico ed ambientale dei sottopassi stradali e delle fantasiose e faraoniche tangenziali stradali;
• elimina il costo annuo per la collettività del passaggio a livello sulla Via del Mare (un milione di euro!!!);
• agevola i pendolari rendendo più efficiente il trasporto ferroviario.
La risposta di RFI? “Non si può interrare la ferrovia per fare un favore ad un negozio di pizza al taglio!!!”
La risposta dei Comuni?
“Abbiamo un progetto di viabilità alternativa”(...e di migliaia di metri cubi di cemento, case, uffici e centri commerciali). La risposta della Provincia e della Regione? “Non abbiamo un euro” (...per Pavona).

6° GIORNO DELLO SCIOPERO DELLA FAME PER SALVARE PAVONA

Sabato 26 maggio 2007 ore 10,00:
Conferenza stampa e volantinaggio
presso la Stazione di Pavona.

 

 

Pavona, 25 maggio 2007

5° GIORNO DELLO SCIOPERO DELLA FAME PER SALVARE PAVONA

Pavona, 24 maggio 2007

4° GIORNO DELLO SCIOPERO DELLA FAME PER SALVARE PAVONA

Continua con entusiasmo lo sciopero della fame a Pavona per ottenere dalle Istituzioni
(Governo, Regione Lazio, Provincia di Roma, Comuni di Albano Laziale, Castel Gandolfo ed Ariccia, Circoscrizione di
Pavona) un serio impegno per l'interramento della linea ferroviaria a Pavona.

Tantissimi cittadini di Pavona si stanno informando sui tempi e sulle modalità dello sciopero della fame.

Marcello Scarponi, Candidato alle Elezioni Comunali a Castel Gandolfo, "aderisce allo sciopero della fame
per affermare il diritto a partecipare alle scelte che ricadono sul proprio territorio".

Aspettiamo fiduciosi le adesioni da parte degli altri candidati alle elezioni comunali di Castel Gandolfo.


PROSSIME INIZIATIVE DI LOTTA:

Sabato 26 maggio 2007 ore 10,00:
Conferenza stampa e volantinaggio
presso la Stazione di Pavona.

Venerdì 1° giugno 2007 ore 20,30:
Pavona scende in Piazza
Incontro con le Istituzioni
in Piazza Berlinguer.

A nome del comitato "Sotto terra il treno, non i cittadini" e del comitato di quartiere "Pavona UNO"

 

Partecipanti allo sciopero della fame

Danilo Ballanti, Presidente del Comitato "Sotto terra il treno, non i cittadini",
aderisce allo sciopero della fame
per guardare al futuro di Pavona.

Gabriella Fabiani,
aderente al Comitato "Sotto terra il treno, non i cittadini",
aderisce allo sciopero della fame
per dare un paese vivibile alla nipote che oggi ha 8 anni.

Umberto Gambucci,
Consigliere della Circoscrizione di Pavona e
aderente al Comitato "Sotto terra il treno, non i cittadini",
aderisce allo sciopero della fame
per salvare Pavona dal menefreghismo delle istituzioni.

 

 

 

 

 

Pavona, 23 maggio 2007

3° GIORNO DELLO SCIOPERO DELLA FAME PER SALVARE PAVONA

Continua con entusiasmo lo sciopero della fame a Pavona per ottenere dalle Istituzioni (Governo, Regione Lazio, Provincia di Roma, Comuni di Albano Laziale, Castel Gandolfo ed Ariccia, Circoscrizione di
Pavona) un serio impegno per l'interramento della linea ferroviaria a Pavona.

Tantissimi cittadini di Pavona si stanno informando sui tempi e sulle modalità dello sciopero della fame.

"Piena solidarietà ai cittadini di Pavona che hanno intrapreso lo sciopero della fame per ottenere l'interramento della linea ferroviaria e l'eliminazione del passaggio a livello su Via del Mare" viene espressa dal presidente della Commissione Mobilità in Consiglio regionale, On. Enrico Luciani (vedi comunicato stampa allegato).

Vi segnalo, inoltre, che Umberto Gambucci, Consigliere della Circoscrizione di Pavona, "aderisce allo sciopero della fame per salvare Pavona dal menefreghismo delle istituzioni". Aspettiamo fiduciosi le adesioni da parte degli altri consiglieri della Circoscrizione di Pavona.
 

 

 
 

Presentata la proposta progettuale elaborata dalla "3TI Italia" con il comitato "sotto terra il treno" Scarica e guarda la presentazione!!!!!

No interruzione del servizio!
Costi contenuti !!!!
Rivalutazione urbanistica di Pavona
Migliore viabilità

Una soluzione possibile e condivisa per eliminare i passaggi a livello

 

Liberazione 10 marzo 2007

Pavona, incontro positivo all’assessorato ai Trasporti Lazio

Primi passi per la ferrovia interrata

Presto il confronto sui costi d’opera


 

Arrivano i primi risultati positivi per il comitato cittadino “sottoterrailtreno”.

Il 7 marzo scorso, su richiesta delle comunità locali di Albano, Ariccia e Castelgandolfo è stata convocata una riunione, a cui hanno partecipato, Enrico Luciani, presidente commissione Mobilità Lazio, Fabio Ciani, assessore ai Trasporti della Regione Lazio, le rappresentanze locali e i vertici delle Rfi (Rete Ferroviaria Italiana).

Il comitato chiede che la linea ferroviaria a Pavona, a fronte della presenza di binari che attraversano tutto il territorio, sia interrata sotto il livello stradale, per non rompere la continuità di passaggio da una parte all’altra della città.

La linea ferroviaria in questo territorio condiziona, per i tanti passaggi a livelli anche la rete urbana congestionando, di fatto la mobilità dei cittadini.

La tratta in questione è la Roma-Velletri, frequentata quotidianamente da migliaia di pendolari che raggiungono la capitale.

«Esprimo grande soddisfazione. - Commenta Enrico Luciani - Dobbiamo necessariamente intraprendere percorsi che diano dei risultati a lungo termine, in special modo in territori periferici come questo, che negli ultimi anni ha subito un forte incremento demografico e automobilistico. Soluzioni che guardino al futuro e non palliativi che portino risultati di breve durata. Le proposte avanzate dai cittadini delineano un progetto dal carattere propositivo, con una particolare attenzione mirata a salvaguardare anche l’impatto ambientale e la vivibilità dei cittadini».

Il comitato cittadino “sottoterrailtreno”, ha proposto una soluzione valida, anche attraverso l’acquisizione di una esauriente documentazione sulle problematiche analoghe affrontate in altri comuni italiani, dimostrando che anche i costi dell’opera possono essere notevolmente ridotti rispetto alle previsioni ipotizzate dalla Rfi.

«Questo incontro, - conclude Luciani – mette in luce l’importanza che i problemi sul territorio devono essere affrontati con il coinvolgimento diretto dei cittadini, ascoltando i loro bisogni reali».

L’interramento della linea ferroviaria garantirebbe anche una riqualificazione del territorio. La proposta del comitato prevede il recupero di un ettaro di parco e un nuovo parcheggio con 250 posti auto.

Il prossimo incontro è previsto per il 21 marzo per confrontare i costi di realizzazione e dare il via libera definitvo al progetto.

Al. Amb.


 

Lettera aperta all’Ing. Mauro Moretti

Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato

 

Le scriviamo a nome dei comitati “Sotto terra il treno, non i cittadini” e “Pavona UNO” in quanto lei rappresenta la figura più autorevole delle ferrovie italiane, sia sul piano tecnico che su quello politico.

A Pavona la linea ferroviaria Roma-Velletri si incontra con la Via del Mare, la strada provinciale che collega i Castelli Romani con la zona litoranea (Pomezia, Ardea e Torvajanica). A Pavona passa anche la Via Nettunense, un’importante strada statale che unisce Roma con Aprilia, Anzio e Nettuno. 

Pavona si sviluppa a partire dagli anni ‘60 intorno alla stazione ferroviaria ed oggi conta oltre 12.000 abitanti.

In questi anni nei comuni intorno a Roma si è assistito ad un incremento impressionante della popolazione:

§       dal 1991 al 2001 la popolazione residente è aumentata di circa 125.000 abitanti;

§       dal 2001 al 2005 i residenti sono cresciuti di altre 130.000 unità.

Questa abnorme crescita della popolazione ha avuto effetti devastanti su un paese come Pavona.

Da un lato è aumentata la percorrenza dei treni sulla linea Roma-Velletri, è stato ripristinato il doppio binario di scambio a Pavona, sono stati introdotti i treni a due piani.

Dall’altro lato si è assistito ad un forte incremento del traffico veicolare, sia sulla Via del Mare sia sulla Via Nettunense.

L’aumento del traffico veicolare e le continue chiusure dei passaggi a livello hanno di fatto bloccato la città, facendo esplodere i dati sull’inquinamento ambientale.

Lo scenario dei prossimi anni è molto preoccupante. Le previsioni sulla popolazione residente nei comuni intorno alla capitale stimano, per il 2015, un ulteriore incremento di 300.000 abitanti; la domanda di immobili residenziali raggiungerà le 90.000 richieste (fonte: CRESME).

In questo scenario, il comitato dei pendolari chiede il raddoppio dei binari, almeno sul tratto Pavona-Lanuvio, mentre il Comune di Ariccia vorrebbe realizzare una stazione collegata all’area industriale di Cancelliera-Quarto Negroni per il trasporto delle merci su ferrovia.

È facile prevedere che a Pavona si arriverà in breve tempo alla paralisi totale.

Di fronte a questi dati e a questi problemi, il ruolo delle ferrovie dovrebbe essere fondamentale.

Le ferrovie dei Castelli Romani dovrebbero essere trasformate in linee metropolitane, andrebbero potenziate in modo da costituire una valida alternativa al traffico veicolare, potrebbero rappresentare di nuovo l’elemento di sviluppo e di progresso del territorio.

Invece, le ferrovie e le istituzioni hanno iniziato una politica miope, la politica dei sottopassi stradali.

Quattro sottopassi stradali su due chilometri di linea ferroviaria, sul tratto Pavona-Cancelliera.

Una spesa enorme: 24 milioni di euro (fonte: RFI). Un vero e proprio scempio urbanistico ed ambientale. Il centro della città di Pavona devastato, un paese diviso in due, la vita sociale ed economica danneggiata irreparabilmente.

Un anno di iniziative e di lotte dei cittadini di Pavona ha scongiurato la costruzione del sottopasso stradale al centro di Pavona.

Un paese intero si è ribellato ai progetti dei sottopassi stradali.

Un paese intero ha chiesto l’interramento della linea ferroviaria.

Un paese intero sta lottando per garantire il minimo di vivibilità alla città.

Di fronte a questo scenario, nell’ultima riunione alla Regione Lazio sono state presentate le seguenti proposte:

§       un piano di fattibilità, predisposto da RFI, che ha valutato la proposta di interramento della linea ferroviaria: costi proibitivi per 50 milioni di euro e 5 anni di blocco del servizio oppure, in alternativa, 100 milioni di euro senza interruzione del servizio (circa 100.000 euro a metro di ferrovia … quasi il prezzo di un attico a MonteCarlo);

§       tre proposte alternative all’interramento della linea ferroviaria (sottopassi e/o sovrappassi stradali fuori dal centro abitato) avanzate dai tre Sindaci con possedimenti a Pavona;

§       la proposta finale di chiusura dei passaggi a livello di Pavona con dei muri.

A questo punto, alcune domande sorgono spontanee:

§       perché questo “accanimento terapeutico” contro una città?

§       perché questa violenza (sottopassi stradali, muri) contro migliaia di cittadini di Pavona?

§       perché questo terrorismo sui pendolari (5 anni di interruzione del servizio)?;

§       perché le ferrovie italiane non rappresentano più l’immagine dello sviluppo e del progresso sul territorio?

Queste sono le domande che le rivolgo prima della riunione di mercoledì 7 marzo 2007 alla Regione Lazio, certo in un suo autorevole intervento.

Le volevo, inoltre, ricordare che sono mesi che i comitati attendono un incontro con RFI per la consegna delle 4.000 firme di cittadini di Pavona che chiedono l’interramento della linea ferroviaria.

Un paese intero sta aspettando una risposta, ma fino ad ora si è visto solo un muro di gomma!!!

 

Cordiali saluti

Il Comitato “Sotto terra il treno, non i cittadini”

Il Comitato di quartiere “Pavona UNO”

 

L’interramento della ferrovia

Roma-Velletri a Pavona si può fare

 

Con questi titoli i giornali (Il Messaggero del 28 febbraio 2007, Cinque del 1° marzo 2007) hanno annunciato che finalmente, dopo mesi, RFI ha presentato il piano di fattibilità per l’interramento della linea ferroviaria a Pavona nella riunione del 27 febbraio 2007 alla Regione Lazio.

 

Le dichiarazioni del Sindaco di Albano

«Si tratta di un’opera fondamentale - spiega il sindaco di Albano Marco Mattei - che dopo tante parole consente veramente di realizzare qualcosa di importante per l’ambiente e per diminuire l’inquinamento nella zona a valle di Albano».

Il Messaggero del 28 febbraio 2007

 

L’interramento è l’unica soluzione possibile!

 

UN PAESE INTERO chiede alle istituzioni (Comuni di Albano Laziale, Castel Gandolfo ed Ariccia, Provincia di Roma, Regione Lazio) di sostenere con forza e con convinzione la soluzione di interramento della ferrovia a Pavona SENZA INTERRUZIONE DEL SERVIZIO nella riunione del 7 marzo 2007 alla Regione Lazio.

 

UN PAESE INTERO chiede ai Sindaci dei Comuni di Albano Laziale, Castel Gandolfo ed Ariccia di astenersi dal proporre soluzioni alternative che possono compromettere PER SEMPRE la realizzazione dell’interramento della linea ferroviaria.

 

UN PAESE INTERO si opporrà ad ogni soluzione alternativa che preveda la sostituzione dei passaggi a livello con dei muri che divideranno in due la città, sconvolgendo la vita sociale ed economica.  

Pavona EST e Pavona OVEST???

Un paese intero abbatterà il muro, come a Berlino!!!

 

Assemblea dei cittadini di Pavona

Giovedì 15 marzo 2007 ore 20,30

presso il tendone dell’oratorio Arcobaleno in Via Pescara

 Comitato di quartiere “PavonaUNO”                          Comitato “Sotto terra il treno, non i cittadini”

        www.pavonauno.it                                                         digilander.libero.it/Sotto_terra_il_treno

Campagne in corso

Quanti milioni di metri cubi di cemento

stanno per arrivare

sui comuni della provincia di Roma?


In questo documento vengono analizzati dati e grafici predisposti dalla Provincia di Roma nell’ambito della predisposizione del “Piano Territoriale Provinciale Generale”.

Mentre il numero di abitanti della città di Roma diminuisce costantemente dal 1981, con una vera e propria fuga dalla metropoli tra il 1991 e il 2001 (-190.000 abitanti), negli altri comuni della Provincia di Roma si assiste, invece, ad un notevole  incremento della popolazione:

bullet+125.000 abitanti dal 1991 al 2001;
bullet+120.000 abitanti dal 2001 al 2005.

Negli altri comuni della Provincia di Roma vivono ormai 1.270.000 persone, che rappresentano il quarto sistema insediativo urbano d’Italia.

Mentre nel periodo 1991-2001 la crescita demografica era di circa 12.500 abitanti l’anno, nel periodo 2001-2005 si è passati ad un incremento annuo di circa 30.000 abitanti.

Negli ultimi anni il mercato immobiliare della Provincia di Roma è stato caratterizzato da un forte incremento sia dei prezzi sia delle compravendite (vedi grafico 7).

Allarmanti sono le previsioni fino al 2015 predisposte dalla Provincia di Roma: mentre la popolazione nel comune di Roma dovrebbe rimanere stabile, negli altri comuni della provincia si prevede un incremento di altri 130.000 abitanti.

Utilizzando, invece, un incremento annuo di 30.000 abitanti (il dato del periodo 2001-2005) si potrebbe assistere nel prossimo decennio ad un incremento di 300.000 abitanti negli altri comuni della Provincia di Roma.

Queste stime sono confermate anche dalle previsioni del CRESME: negli altri comuni della Provincia di Roma si potrebbe assistere, nei prossimi anni, ad una domanda di circa 90.000 abitazioni.

I dati e le previsioni forniscono l’idea delle pressioni che stanno subendo e che subiranno i comuni della Provincia di Roma per la costruzione di milioni di metri cubi di cemento da destinare all’edilizia abitativa.

Pavona (il paese dei passaggi a livello), 29 gennaio 2007

UN PAESE INTERO ESIGE DA RFI E DALLE ISTITUZIONI

IL RISPETTO DEGLI IMPEGNI PRESI 
 

Pavona è divisa in due dai passaggi a livello, che provocano una continua interruzione del traffico veicolare. Come conseguenza l’inquinamento ambientale ha raggiunto livelli molto allarmanti e l’aria di Pavona è sempre più irrespirabile.  
Le rilevazioni effettuate dalla Provincia di Roma nell’ambito del progetto PIENA, nel periodo che va dal 9 settembre 2005 al 30 ottobre 2005, confermano che a Pavona il livello di inquinamento atmosferico è arrivato a livelli allarmanti.  
La realizzazione del secondo binario di scambio su Pavona ha reso la situazione ancora più insostenibile. Ogni mezz’ora si assiste alla chiusura dei passaggi a livello, al blocco del traffico, alla paralisi della vita della città. I cittadini di Pavona sono stanchi di passare un anno della propria vita in attesa ai passaggi a livello.  
Questa  situazione di degrado ambientale non è più sostenibile!!!! 
I cittadini e i comitati hanno proposto e sostengono il seguente piano di interventi per migliorare la qualità dell’aria e della vita di Pavona:

bulletinterramento della linea ferroviaria e riqualificazione di Pavona (recupero di un ettaro di parco, nuovo parcheggio con 250 posti auto, spostamento della stazione);
bulletrealizzazione di una rotatoria all’incrocio delle Quattro Strade, che renda più snello il deflusso del traffico veicolare;
bulletchiusura di Pavona al traffico pesante (dalla Via Nettunense alla Via Ardeatina);
bulletinstallazione di un sistema fisso di rilevamento dell’inquinamento, in particolare nei periodi a maggior rischio (autunno-inverno);
bulletestensione dei contributi regionali per la rottamazione dei motoveicoli, previsti solo per il Comune di Roma e di Frosinone, anche ai comuni dei Castelli Romani.

Un paese intero (4.000 cittadini hanno firmato la petizione popolare) esige da RFI il rispetto degli impegni presi nella riunione del 27 luglio 2006 con la Regione Lazio, la Provincia di Roma ed i Comuni di Albano Laziale, Castel Gandolfo ed Ariccia (il progetto preliminare doveva essere presentato per la fine di settembre!!!). 
Un paese intero si aspetta un serio impegno della Provincia di Roma e della Regione Lazio per il reperimento dei fondi da destinare all’interramento della linea ferroviaria e alla riqualificazione di Pavona, da aggiungersi ai 9 milioni di euro già deliberati all’unanimità dal Consiglio Comunale di Albano Laziale.      
Un paese intero richiede alla Provincia di Roma l’urgente installazione di un sistema di rilevamento dell’inquinamento atmosferico.      
Un paese intero pretende dai Sindaci di Albano Laziale e di Castel Gandolfo e dalla Provincia di Roma il rispetto degli impegni presi nella riunione del 30 novembre 2006 in merito alla chiusura di Pavona al traffico pesante.      
Un paese intero, che subisce quotidianamente i pesanti disagi provocati dai passaggi a livello, dal traffico e dall’inquinamento, aspetta da anni una soluzione seria a questi problemi e non può attendere all’infinito i colpevoli ritardi e le gravi inefficienze di RFI e delle istituzioni.               
Un paese intero, che da anni non ha più una rappresentanza a livello istituzionale, dovrà interrogarsi e decidere del proprio futuro, soprattutto nella prospettiva dell’istituzione dell’AREA METROPOLITANA DI ROMA!!! 

 

Inaugurazione della linea Roma - Velletri (1862)

   
   
 

Google

Home | Documenti | La storia | Rassegna stampa | Attività in corso | Curiosità | Links e contatti | Umorismo e satira

Ultimo aggiornamento: 30-05-07