Storia
Le origini dei Nirvana sono radicate nell'ambiente
dei Melvins: infatuati da loro, Kurt Cobain (canto e chitarra, ex compagno di scuola di
Osborne) e Chris Novoselic (basso) ad Aberdeen decisero di diventare musicisti punk; poi
Cobain compose alcune canzoni con Crover (un nastro inedito intitolato Fecal Matter) e
Novoselic si lascio` convincere a formare un gruppo professionista, i Nirvana, con Chad
Channing alla batteria; infine il gruppo tenne i primi concerti usando la strumentazione
di seconda mano dei Melvins.
La prima uscita discografica fu il singolo Love Buzz/Big Cheese (SubPop) dell'ottobre
1988, stampato in sole mille copie. Nell'anno di Ultramega OK i Nirvana si proponevano
come la naturale prosecuzione del discorso iniziato dai Soundgarden: le "radici"
dell'hardrock, soprattutto i Black Sabbath e il sound chitarristico piu` cupo, venivano
rielaborate in maniera meno oleografica e piu` "calligrafica",
ponendo cioe` maggiore attenzione alla melodia, e con maggior destrezza strumentale.
Cobain, in particolare, si rivelava un istrione degno dei grandi maestri del passato, e
complementava il suo canto con un chitarrismo sufficientemente articolato. Love Buzz
sgominava la concorrenza e poneva i Nirvana in cima all'Olimpo di Seattle.
Visto il successo di quelle due canzoni, l'album Bleach del giugno successivo (con Crover
alla batteria in diversi brani e Jason Everman alla seconda chitarra) suscito` subito una
certa sensazione. Floyd The Barber e Scoff sono composizioni assordanti, sgraziate,
spigolose, che eruttano riff arroventati e cadenze sincopate, prendendo a prestito
sonorita`degli Stooges, dei Rolling Stones, degli Aerosmith, ma sempre sorrette da una
melodia paurosamente umana, con ritornelli cosi` veementi da far pensare a slogan
rivoluzionari piu` che a canzoni rock, fino a trasudare il sarcasmo piu` negativo nelle
filastrocche urlate di Negative Creep e Mr Moustache. L'influenza dell'hardrock, e in
particolare di Black Sabbath e Led Zeppelin, e` fortissima in brani selvaggi come Blew e
School, detonati da scosse che provengono sempre, sia pur per infinite indirettezze, dal
blues. Il capolavoro e` pero` forse il brano piu` insolito: una About A Girl che accenti
da garage-rock e una dolce melodia da folkrock precipitano negli anni '60. L'album
apriva la stagione d'oro del sound di Seattle, anche se in realta` non rivoluzionava certo
la musica rock, e anzi usava il vecchio trucco di prendere una novita` del rock e
contaminarla con il pop per riuscire cosi` a "vendere" quella novita` alla massa
dei consumatori casuali. Insomma, un'idea piu` marketing che artistica. Cio` che era
indubbiamente autentica era l'angoscia di Cobain, il primo autore dai tempi di Morrison a
riuscire nell'ardua impresa di impachettare il proprio dolore esistenziale in una melodia
orecchiabile.
E` proprio lungo queste direttive che il gruppo si mosse con il successivo Nevermind
(Geffen, 1991), registrato da Cobain, Novoselic e dal nuovo batterista Dave Grohl (ex
Scream) e uscito nell'ottobre 1991, album destinato a diventare uno dei maggiori successi
discografici dell'epoca. Il disco e`in effetti diverso dai precedenti, in quanto la
componente hard-rock passa in secondo piano rispetto alla ballata nevrotica in stile Neil
Young. Cobain ha sempre raccontato storie, e storie molto personali, con la passione di un
cancro interiore, e il suo modello diventa sempre piu` quello del cancro interiore per
eccellenza: Neil Young. A fungere da propellente e` Smells Like Teen Spirit, l'epico e
rabbioso grido alla Replacements che apre l'opera e che rimarra` negli annali a
simboleggiare lo spirito (questa volta apatico e sarcastico) di una generazione. Nella sua
scia brani come Breed speculano su un "wall of noise" (strati di chitarre,
campionamenti improvvisi, vocalizzi stratificati), un lessico musicale ridotto ai minimi
termini e ai massimi mezzi, in cui la frustrazione giovanile si sposa a un anelito
metafisico. Nel calderone di lava incandescente brillano pero`anche ballate intense (e non
meno sfinenti) come In Bloom, Lithium e On A Plain, che costituiscono anzi il vero cuore
del disco. Piu` banale e' l'autobiografica Come As You Are, che comunque conquista il
pubblico. I Nirvana si ricordano delle loro origini soltanto nel delirio tempestoso di
Territorial Pissings e nella ferocia brada di Stay Away. Cobain e` al culmine delle sue
doti di cantante, capace di trasformare anche il lamento acustico di Polly o il bisbiglio
moribondo di Something In The Way in un'atmosfera magica e sinistra. Il suo urlo
distaccato, un controsenso, vale forse piu` delle canzoni che canta. La forte componente
Sixties emerge prepotentemente in Lounge Act. Si tratta, in fondo, semplicemente del
vecchio bubblegum, ma eseguito con la grazia di un bulldozer. Il loro principale
ascendente e` in realta`il powerpop di Los Angeles degli anni '70. Lo smaccato
commercialismo dell'opera, che catapulta il gruppo in prima pagina (cinque milioni di
copie vendute, contro le trentamila dell'esordio), non aliena pero` i fans piu`hardcore
dalla figura mitica e demoniaca di Cobain, che continua a proclamare la sua fede nel credo
punk.
I Nirvana erano fans degli Husker Du e dei Pixies (il cui Surfer Rosa, in particolare, e`
una delle principali "fonti" di Nevermind). Cobain e compagni non fecero altro
che divulgare quel sound alle folle oceaniche dei fans del grunge.
All'album fecero seguito diverse speculazioni discografiche (singoli, mini-CD, raccolte di
inediti, un album di varie ed eventuali, e cosi` via), finche' nel 1993 usci` il terzo
vero album, In Utero (Geffen). In quest'opera, annunciata come brutale e ostica in
un'altra delle trovate commerciali di Seattle, come se i Nirvana dovessero ripudiare il
loro status di star della musica pop moderna, in realta` perfettamente in linea con la
loro immagine e il loro sound, vengono alla luce i limiti costituzionali del gruppo e del
suo leader.
La loro e` un'idea di come fare musica rock, che pero`non puo` essere realizzata in piu`
di una o due forme, costringendoli a ripetere la sostanza di Teen Spirit in Rape Me e la
sostanza di Negative Creep in Radio Friendly Unit Shifter. Lungo Pennyroyal Tea,
Heart-Shaped Box e Serve The Servants si assiste invece a una sequenza interminabile di
interventi chirurgici grunge sui tratti somatici dei Beatles, tutto sommato rifacendo
quanto avevano gia` fatto (ma con molta piu` umilta` e almeno un senso di auto-parodia) i
Cheaptrick. E` il piu` debole dei dischi dei Nirvana, quello in cui la formula comincia a
mostrare la corda. Se Nevermind era stato un manifesto generazionale, In Utero e`
un'odissea personale di Cobain (nel frattempo sposatosi con Courtney Love delle Hole), che
deve confrontarsi con le sue turbe post-adolescenziali senza avere lo spessore mentale e
la maturita` morale per farlo. Il risultato e` pero` lo stesso del disco precedente: un
cupo e desolato senso di impotenza, di rassegnazione, di fatalismo, che ben riassume la
qualita` "ombelicale" della sua musica.
Per la cronaca, Channing aveva formato i Fire Ants. David Grohl formera` i Foo Fighters.
Dotati di un talento melodico nettamente superiore al resto dei conterranei, i Nirvana non
avevano impiegato molto tempo a diventare i dominatori incontrastati della scena. I loro
reali meriti artistici
sono probabilmente assai inferiori alle ovazioni tributate loro dalle folle, e certamente
il gruppo deve molto ai pionieri del genere (almeno Soundgarden e Mother Love Bone).
L'8 Aprile 1994 Cobain si e` suicidato. Pochi come lui hanno saputo comprimere cosi` tanto
dolore in ritornelli orecchiabili. I Nirvana "erano" lui. Anche lui piu` che una
vita aveva vissuto un'idea di cosa debba essere una vita. Soltanto che quell'idea, per un
personaggio debole e confuso come lui, era irrealizzabile.
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