Black Jack, il manga, è
considerato il capolavoro del maestro Osamu Tezuka. Si
tratta di un'opera che ha più volte dimostrato di avere il dono
della "preveggenza", avendo trattato alcuni temi
sociali, oggi scottanti, quasi trent'anni fa (il manga è stato
serializzato in Giappone dal 1973 al 1978). La storia ruota
attorno ad un medico, che si fa chiamare appunto "Black Jack",
che opera senza licenza ma è dotato di capacità straordinarie:
riesce ad eseguire qualsiasi operazione, e pretende in cambio
somme enormi di denaro.
Sotto la sua scorza dura, dietro il volto coperto da innumerevoli
cicatrici, il nostro protagonista è un "buono", e
infatti cerca il più possibile di aiutare (gratuitamente) i
bisognosi. Black Jack, forse più di ogni altro prodotto di
Tezuka, è stato concepito in modo semplice per fare in modo che
il messaggio presente in ogni storia arrivi a qualunque lettore.
A dispetto dell'anno di produzione, questo manga si
contraddistingue per la sua scorrevolezza e per i suoi toni cupi
e spesso adulti.
La Dynamic Italia ha avuto il merito di essere stata la prima a
proporre questo titolo al mercato italiano, con uno speciale
pubblicato nel 1996 (sulla collana Manga Cult, la stessa che ha
ospitato i tre volumi di Devilman), contenente sette episodi del
manga.
L'anno successivo la Comic Art decise di portare in Italia le
opere del Maestro, e cominciò proprio con Black Jack (ma pubblicò,
o almeno cercò di farlo, anche Kimba il Leone Bianco e Astro Boy),
che però venne interrotto appena al numero tre... beh, tutti
conosciamo la politica editoriale della Comic Art, e a questo
punto possiamo sperare solo che qualche altro editore si decida
ad acquistare i diritti per la pubblicazione di Black Jack in
Italia.
Intanto la Yamato, nel '97, ha pubblicato questa bella
miniserie di OAV (che ancora
non è conclusa: sta per uscire la settima cassetta, nonché
il film), che non si ispira alle storie del manga,
creandone di nuove ma cercando di rispettare comunque l'atmosfera
e lo spirito dell'opera originale.