La sindrome di Moira
Blackjack, il
protagonista, è un eccezionale chirurgo, privo (per motivi sconosciuti) di licenza, che
esercita di nascosto in cliniche private per conto di clienti molto danarosi, a prezzi
esorbitanti, operando casi "impossibili". Lo conoscono tutti, nell'ambiente
medico, ed è diventato grazie al suo immenso talento una vera leggenda, e questo già lo
sapevamo.
Vive isolato, senza amici, solo con una bambina che tutti credono la figlia (si veda il
volume dinamyc "il cistoma teratogeno"), un tipino che , come di solito avviene
negli anime, è il personaggio divertente e sdrammatizzante delle situazioni.
La vicenda inizia durante le Olimpiadi di Atlanta, quando, come per miracolo, atleti
apparentemente normali superano, in diverse discipline, i record mondiali, fornendo
prestazioni assolutamente eccezionali. E la cosa non si ferma lì; anche nel campo
artistico e scientifico appaiono diverse persone dotate di talenti incredibili. Si
prospetta una stirpe di "superuomini".... ma naturalmente c'è l'inghippo.
Dopo alcuni anni troviamo quasi tutti questi "fenomeni" in una clinica, ridotti
in fin di vita da strane, orride ed ovviamente incurabili malattie.
Ed ecco che entra in campo il dottor Black Jack. Viene costretto ad occuparsi di questi
casi dalla dottoressa che dirige la clinica e che gli rapisce la bambina. E così, entrato
in contatto con questa terribile situazione, in breve Blackjack scopre una verità che fa
rabbrividire.
Tutti i "superuomini" sono stati cavie, per la maggior parte a loro insaputa,
della dottoressa che ha scoperto un elemento che, introdotto in una specifica parte del
cervello, aumenta enormemente la capacità di concentrazione e le prestazioni fisiche ed
intellettuali. Apparentemente senza controindicazioni, ha invece poi prodotto un virus che
dopo un po' di tempo fa sviluppare malattie mortali.
Ora Blackjack deve trovare una soluzione in fretta, perchè la dottoressa lo ha infettato
con lo stesso virus e, tanto per fare una cosa originale, si è infettata volontariamente
pure lei.
Il film tratta
un argomento molto delicato: quello delle sperimentazioni nel campo medico che , anche se
si spera non vengano fatte su esseri umani a loro insaputa o meno, sono certamente
compiute su animali.
Sarebbe molto facile condannare in blocco tutto questo, se fossimo invulnerabili!
Quando noi o i nostri cari ci ammaliamo, siamo ben felici che qualcuno ci porga una
soluzione, e nel momento della necessità nessuno si chiede mai :"su chi è stata
provata questa medicina? quanti esseri viventi sono dovuti morire per arrivare a questa
soluzione, che ora mi salva la vita?"
La scienza ha il diritto e anche il dovere di sperimentare nuovi farmaci, nuove tecniche,
per migliorare la vita e combattere le malattie, ma dov'è il limite? quali sono le regole
che vengono seguite? In nome del "dio denaro" quanti orrori come quello
descritto nel film, sono stati e saranno commessi ? |