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Esame di maturità

Naturalmente sto scherzando, a proposito ti voglio raccontare del mio di esame di Maturità e soprattutto della mia preparazione ad esso.

Non mi ricordo che giorni fossero credo gli inizi di giugno del 1998, tutti i miei compagni erano dietro a ripassare perché l’esame scritto era alle porte, mi sembra mancassero due settimane all’esame, la prima l’ho passata anch’io come gli altri, a volte ci si vedeva con un mio amico per vedere i casi più difficili di Ragioneria (era la seconda materia scritta, la prima Italiano, questo era il vecchio esame!), e i titoli altrettanto ostici dei temi di maturità, altre volte ci si vedeva a scuola

(ormai era finita e gli studenti ci andavano solo come punto di ritrovo per studiare). Sinceramente in quella prima settimana mi ricordo che ero piuttosto “Fuori” (sai quando nell’onta di fare tutto non capisci più niente!!), la seconda settimana invece ho deciso di cambiare registro e me ne sono andato a Vico. ( fu una mossa azzardata, perché non avrei più potuto confrontarmi con i miei compagni ma non mi importava, volevo stare da solo per riorganizzare le idee!!)

A Vico c’eravamo solo io e mia nonna, (con l’avvertimento di non disturbarmi perché dovevo studiare) naturalmente mi ero portato su una marea di libri, avevo una cartella piena fino all’inverosimile, mia sorella da parte sua mi aveva fatto un programma di tutto rispetto, ad ogni giorno della settimana corrispondeva un ripasso di un argomento importante di ragioneria e alcuni temi di Italiano. Ed ecco come si svolse il mio lavoro: al mattino dormivo fino a mezzogiorno, mi alzavo, mangiavo e poi mi mettevo in sala e iniziavo a studiare; dopo i primi 5 minuti ero già stufo, giravo da una parte all’altra del libro di Ragio dicendo: “Questo lo so, questo abbastanza,  a questo ci do una ripassata dopo tanto è facile che ci vuole? Si insomma so tutto potrei uscire ci penserò dopo a studiare, sono ancora a Lunedì ci sono ancora Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica e Lunedì mentre Martedì c’e l’esame!!

E così mi ricordo che prendevo il pallone e andavo in Pescin con la mia Mountain Bike a palleggiare e a fare un po’ di allenamento, non c’era nessuno, solo io!!!  (Vico è ancora deserto agli inizi di giugno) Mi divertivo a calciare il pallone verso la porta sempre più forte (oggi non lo posso più fare purtroppo), e alla sera tornavo stanco ma rilassato in fondo, mi ero sfogato!!

Più o meno questa fu la mia settimana di STUDIO (anche se poi devo dire che qualcosa ripassai, non molto…. )

Al mio ritorno a Chiavari la Domenica, mi sentivo molto bene, mi ricordo che qua faceva un caldo assurdo mentre io venivo da un posto freschissimo, mi ero ossigenato i polmoni ed ero più in “Palla”.

Il giorno dopo, quello prima dell’esame la tradizione voleva che non si studiasse perché si fa solo confusione, a quel punto o sai o non sai, non puoi certo ripassare tutto in 24 ore e così feci, lo dedicai allora alla preparazione dei fantomatici bigliettini per la prova di Ragioneria, (era quella che temevo!!!!! Italiano mi spaventava poco, se ci fosse stato un titolo di storia per me era fatta….), preparai decine di fotocopie del libro di Ragio rimpicciolite alla grande, avrò speso 15.000 lire di fotocopie tra una cosa e l’altra, ma ne era valsa la pena, intanto avevo cominciato a pensare a cosa indossare come abito portafotocopie, scelsi i pantaloni con le tasche, scelta classica, mentre come maglietta una un po’ particolare da “indiano” con una marea di tasche.

Martedì, finalmente la prova di Italiano, per questa prova non mi portai nessun bigliettino, ero solo io e il mio vocabolario ma non la temevo, perché speravo in un titolo a me favorevole e così fu, più o meno il succo del titolo era questo “Raccontare gli avvenimenti che hanno caratterizzato il secolo dal ‘900 ad oggi” era il mio titolo!!!!!

Cominciai a scrivere in brutta, leggendo e rileggendo decine di volte ad ogni parola che scrivevo, ed ogni volta che rileggevo non mi sembrava niente di speciale ciò che stavo scrivendo, ma questo perché è sempre così, sapevo che se lo avessi riletto magari il giorno dopo ne sarei stato orgoglioso.

Il pomeriggio dopo aver finito di mangiare cominciai a prepararmi per la battaglia finale “Ragioneria”, molto importante!!!! La preparazione riguardava naturalmente l’abbigliamento e le fotocopie che avevo fatto: dovevo trovargli la giusta collocazione, sfruttai ogni tasca!!!

Al mattino del mitico giorno ero tranquillo, a scuola la cosa buffa è che guardandomi in giro vedevo tanti ragazzi vestiti quasi tutti, con pantaloni e magliette con un sacco di tasche, “avevamo disboscato una foresta con tutti la carta che avevamo nelle tasche” ma era normale in fondo!!!

La cosa più divertente è che alla fine non sono riuscito a guardare neanche uno dei bigliettini che avevo preparato con tanta cura, purtroppo ero nelle prime file e non sono mai stato uno specialista in questo campo, comunque l’esercizio di Ragio non era poi così difficile, almeno non da foglio bianco.

Per fartela breve ho preso 7 di Ragio e 8 di Tema di Italiano ed è stata una lezione indimenticabile per me, per tutti e 5 gli anni di superiori ho (quasi) sempre studiato senza ragionare tanto, e per la prima volta che ho ragionato sono stato premiato. Al contrario all’orale non è andata così, mi sono messo a studiare come un pazzo, senza combinare molto per la verità e sono arrivato all’esame con una confusione pazzesca, me lo sono cavata, però paragonando con gli scritti non c’è confronto! Il giorno dopo gli esami, mi sembra fosse il 3 luglio ero già a Vico, LIBERO, è una cosa stupenda aver finito, dovevo solo attendere il voto, oramai qualunque fosse l’avrei accettato tranquillo perché non potevo più cambiarlo, voto che poi sarebbe stato 54/60.

Ok!! questa è stata la storia del mio esame e il risultato è poi stato quello che è, ma ciò che voglio consigliarti è di non prendere l’esame ne troppo sul serio ne troppo alla leggera, di affrontarlo senza troppi patemi d’animo (credo che di questo tu sia più che consapevole!), i bigliettini? Possono essere utili, ma:

1)      non ti salvano da soli

2)      devi saperli usare

3)      devi essere nelle condizioni per farlo e non è detto che tu ci sarai

(comunque è sempre meglio averli!!!).

 

 

 

 

 

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