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Il
cavallo avelignese nasce nel 1874 ad Avelengo, un graziosissimo
paese sulle montagne a ridosso di Mer Merano.
Da qui il nome Avelignese
anche se più spesso
v viene chiamato Haflinger, in quanto Avelengo,
in lingua tedesca, si chiama Hafling.
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Lavelignese è un cavallo di media
statura, altezza al garrese 137 cm minimo per i maschi e 134
cm minimo per le femmine, equilibrato nei diametri, elegante
nel portamento, vivace, docile al comando e sicuro nellandatura.
Il mantello è sauro, da preferire nella gradazione
dorata, con crini e coda chiarissime, caratteristiche queste
che legate allespressività tipica del progenitore
arabo lo rendono facilmente riconoscibile ed apprezzabile.
Testa leggera, asciutta, ben attaccata, molto espressiva;
narici grandi e mobili, orecchie piccole, mobili, ben attaccate,
occhi vivaci, espressivi, con lunghe ciglia bionde! Arcate
orbitali ben disegnate.Collo piramidale di adeguata lunghezza,
muscoloso, ben diretto . Lombi larghi, brevi, muscolosi e
ben attaccati alla groppa lunga , ampia e muscolosa.Coda ben
attaccata e fornita di abbondanti crini.
Petto ampio con masse muscolari ben evidenti, spalla lunga
ben inclinata, muscolosa.Piede ben conformato, con zoccolo
sano, resistente e robusto.
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Lavelignese,
pur essendo allevato in assoluta purezza ( oltre allesame
del DNA, dai documenti di ciascun cavallo si può
risalire fino alla stallone Foile) mantiene quelle caratteristiche
che gli ha regalato il sangue arabo e che
si trasmettono di generazione in generazione in maniera
costante. Si
può notare subito, alla prima occhiata, e spesso
fa domandare se quel cavallo è
incrociato
con larabo!! |
La testa piccola, il profilo diritto tendente al camuso, la
depressione della regione nasale, il profondo affetto che
lo unisce al proprietario, sono le prime cose che si vedono.
Conoscendolo un po meglio andremo a riscontrare la rusticità,
la velocità e lincredibile resistenza. La rusticità
è particolarmente utile in situazioni ambientali rigide,
quali inverni freddi nevosi, qual si adatta essendo una razza
originaria di luoghi con queste caratteristiche climatiche.
E un pascolatore eccezionale, che sa sfruttare pascoli
anche poveri, un eccellente ripulitore di fondi boschivi.
Attualmente è un cavallo di altezza tale che gli permette
di praticare la stragrande maggioranza degli sport. Ma veniamo
nello specifico: trekking, fondo, ottimo per tutte le discipline
western (in alcune delle quali eccelle) poiché molto
ha acquistato in scatto e agilità, lo skijoring, dressage,
ma si comporta bene anche agli attacchi leggeri, inoltre va
ricordato che la F.I.SE. lo ha riconosciuto come cavallo
sportivo a tutti gli effetti.
Taluni soggetti manifestano un temperamento tale da uscire
vincitori da diverse gare di salto ad ostacoli, arrivando
a superare con assoluta disinvoltura il metro e 50!
Non trascuriamo, però, laspetto più cari
a quasi tutti gli amanti del cavallo, le passeggiate.
Un
contadino, di nome Foile, fece accoppiare la sua cavalla norica
(razza tuttora diffusa nelle nostre Alpi) con uno splendido
stallone arabo, El Bedavi XXII, arrivato in Val Venosta durante
il tempo Austro-Ungarico. Da questo matrimonio
nel 1874 nacque un puledrino che venne chiamato Foile , proprio
come il Sig. Josef, il suo proprietario.
Questo puledrino divenne il capostipite dellodierna
razza, una tra le più diffuse ed amate, e diede vita
alle linee genealogiche.
Ma tornando al frutto di questo accoppiamento, Folie aveva
le caratteristiche di entrambi i genitori; dalla mamma aveva
preso lindole buona, passo sicuro in montagna, labilità
di sfruttare i pascoli più poveri e marginali ed una
gran resistenza.
Mentre papà gli aveva donato una bella testa, lo sguardo
intelligente, un carattere vivace, un buon temperamento, andature
leggere ed un fisico più snello di quello di mamma.
Le fattrici, pure, che nacquero in quel periodo avevano una
buona altezza, dai documenti dellepoca si registrano
frequentemente cavalle alte oltre i 150 cm al garrese.
La scarsità di cibi, durante la prima guerra mondiale,
ne ridusse laltezza. Nel frattempo il nostro biondo
cavallo inizia ad essere conosciuto ed utilizzato anche in
Austria, fino a diventare il cavallo Ufficiale Desercito
Austro - Ungarico
Non è male per esistere da cosi
pochi anni! Ed eccoci arrivati ad inizio 1900.
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Il
progenitore dellattuale razza Haflinger, Folie
249, era sauro, con riga mulina, caratteri che sono
divenuti genetici ereditari. Fu un gran bel soggetto,
che ebbe tra i suoi figli, i famosi Haflinger
e Folie I.
Il primo era sauro veramente elegante con caratteri
marcatamente orientali quali testa piccola espressiva,
un bel collo, ottima groppa e dorso, arie nervose con
ampie andature. |
Così
come suo fratello che possedeva eccezionali masse muscolari
ed un aspetto assai pregevole. Ai loro discendenti si deve
lattuale popolazione equina, con caratteri tipici
ereditari ormai fissati da decenni che ha fatto si che venisse
ufficializzata a tutti gli effetti quale razza, con tanto
di libro genealogico.
Il cavallo avelignese, al principio del secolo, e soprattutto
durante la prima Guerra Mondiale, vede la sua statura diminuire.
Questo è soprattutto dovuto alla scarsità
di buoni foraggi e alla selezione che venne trascurata,
per ovvi motivi.
La spaccatura che si creò tra lAustria e lItalia
vide gli stalloni migliori rimanere ai primi e le fattrici
in Italia. |
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