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L'ENCICLOPEDIA
DEL CAVALLO:
La storia della sella
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LA STORIA DELLA SELLA
 

La sella è un sedile concavo usato per cavalcare, che viene posto sul dorso di un cavallo o di altro animale adatto. Generalmente è fatta di cuoio e assicurata mediante dei sottopancia che la tengono vincolata all’animale, mentre i piedi del cavaliere si infilano nelle staffe.
Si ritiene che la sella sia nata e sia stata usata fin dal 700 a.C. circa dagli Sciti, un popolo nomade della steppa eurasiatica. Le prime prove concrete dell’uso di una sella rigida risalgono alla dinastia cinese degli Han (206 a.C. – 220 d.C.). Queste prime selle erano prive di staffe. Le staffe primitive, che si adattavano all’alluce, comparvero in India verso la fine del sec. II a.C., mentre la prima staffa per l’intero piede è stata trovata nelle selle cinesi del sec. V d.C.. Per mezzo delle staffe il cavaliere poteva sostenersi poggiando esclusivamente sui piedi, e ciò gli rendeva libere le braccia e le mani per usare le armi; così poteva scagliare in modo più efficace le lance durante la battaglia.

 



Le selle oggi di uso più comune sono quella americana (in alto) e quella inglese (a destra).
La sella americana, destinata agli usi tipici dell’allevamento del bestiame, è rigida e pesante,
mentre la sella inglese, destinata alla caccia, alla corsa e al salto, è leggera e morbida.

Durante il Medioevo le selle vennero sviluppate dando luogo a grandi sedili muniti di sostegni, che servivano a reggere gli urti ricevuti nei combattimenti, nelle giostre e nei viaggi.
La sella inglese, in seguito, fu il risultato di un progressivo alleggerimento nella forma e nei materiali impiegati. Alcune selle inglesi sono state adattate per servire a funzioni specifiche; a esempio, per le gare sportive di galoppa o di salto si adoperano selle leggerissime.
La sella americana, sviluppata a partire da un tipo in uso nella Spagna del sec. XV, ha un sedile profondo, sottopancia doppi per tenere ben ferma la sella sul cavallo mentre il cavaliere si serve della fune per il bestiame, e un pomello o corno fissa l’estremità del lazo.

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