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Razza:
Salernitano |
Origine:
Campania |
Attitudini:
sella, salto |
Diffusione:
Italia |
Qualità:
Notevoli doti atletiche |
Temperamento:
Docile ma energico |
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Morfologia:
Tipo meso-dolicomorfo, alto al garrese da cm 162 a cm 170.
Ha una testa rettangolare, leggera e con profilo rettilineo,
la fronte è molto ampia, gli occhi vivaci. Il collo
è lungo e ben attaccato e il garrese è piuttosto
pronunciato e muscoloso; buona la linea dorso-lombare piuttosto
lunga, con groppa muscolosa e arrotondata; la coda è
ben portata e ben attaccata, ampio il petto e profondo il
torace; la spalla è lunga e ben inclinata, glia rti
ben muscolosi e ben orientati con buoni tendini e articolazioni.
Il mantello più diffuso è il baio, ma si trovano
anche morelli, grigi e sauri.
Storia:
La piana di salerno fu ben nota sin dall'antichità
come patria di apprezzati cavalli. I Saraceni vi importarono
un buon numero di soggetti arabi e, successivamente, durante
il regno di Carlo III di Borbone, l'arrivo di fattrici e stalloni
spagnoli determinò più precisamente i contorni
della razza.
Così nel 1740, nella omonima località di Persano,
a sud di salerno tra i fiumi Sele e Calore,
fu fondata la razza Persano che, per un secolo e mezzo,
fu il punto di riferimento per l'allevamento equino di tutto
il Meridione, portando alla produzione di soggetti di alto
valore zootecnico.
La costante importazione di soggetti arabi e spagnoli di alto
valore, migliorò sempre più la razza,
che raggiunse il suo massimo splendore sotto i regni di Ferdinando
e Francesco I di Borbone.
Purtroppo durante il regno di Ferdinando II si ebbe un decadimento
della razza dovuto all'importazione di uno stallone Mackemburg
che dette cattivi risultati sulla discendenza e dopo l'unità
d'Italia, nel 1874, fu decretata la sopressione della razza.
Gli allevatori rimasero disorientati e, nel tentativo di continuare
nel loro lavoro, ricorsero all'incrocio con vaire razze: Hacknej,
Maremmani, Norfolk, Anglo-normanni, indirizzando
così la produzione verso cavalli da carrozza. Successivamente,
per ottenere soggetti con requisiti richiesti dall'esercito,
che era il più importante acquirente, si ricorse a
stalloni Purosangue Inglese, che vengono impiegati
ancora oggi.
A partire dall'inizio del secolo andò diffondendosi
il cavallo sportivo, anche come conseguenza della nuova impostazione
data all'equitazione. In questo settore molti furono i successi
raccolti da soggetti appartenenti alla razza Salernitana;
così, se nel dopoguerra venne meno la possibilità
di fornire cavalli all'esercito e venne diminuito drasticamente
il numero dei cavalli e degli allevamenti, grazie allo sbocco
come cavallo "sportivo" si consentì la sopravvivenza
di questa pregevole razza, che altrimenti sarebbe andata dispersa.
(Tratto da: Cavalli: le attitudini delle razze da sella
- Demetra S.r.l. - Mino Tenni e Giorgio Selmi) |
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