Il gioco contrappone due squadre di cavalieri che, senza mai scendere da cavallo, devono raccogliere da terra una palla provvista di sei maniglie e, dopo una serie di passaggi velocissimi, lanciarla nel canestro avversario. Vince la squadra che effettua il maggior numero di canestri.
Ogni squadra è composta da 6 giocatori e sei cavalli, ma sul campo di gara si affrontano solo quattro binomi per parte, che possono essere sostituiti su richiesta degli allenatori con i due di riserva.
Le dimensioni contenute del campo di gara ( 65X25 m.)consentono di svolgere la partite all'aperto e al chiuso con strutture di facile realizzazione. I canestri, del diametro di un metro, sono posti alle due estremità a un'altezza di 3,5 metri. Unica condizione: un fondo soffice e non scivoloso per permettere una buona prestazione dei cavalli.
La palla ha le stesse dimensioni di un pallone da football junior ed è racchiusa in una rete formata da sei maniglie di cuoio che ne consentono la presa per il recupero da terra e i passaggi di mano.
La partita si svolge in due tempi di 10 minuti, ciascuno con un intervallo di 3 minuti.
Due arbitri dirigono il gioco, uno a cavallo in piano campo e al'altro a terra in postazione fissa.
Il regolamento di gara mira a promuovere la spettacolarizzazione del gioco salvaguardando la sicurezza dei giocatori e dei cavalli. Alcune regole tendono a privilegiare lo spirito di gioco collettivo piuttosto che quello individuale. Così, prima di andare a canestro sono necessari almeno tre passaggi consecutivi tra tre diversi mebri di una stessa squadra; la caduta della palla a terra o l'intercettazione da parte della squadra avversaria fanno annullare l'azione.
Inoltre il recupero della palla non può essere eseguito a cavallo fermo, ma il più rapidamente possibilie a qualunque andatura. Per limitare i rischi il regolamento prevede che il giocatore che recupera la palla a terra non debba essere intralciato. Gli avversari possono intervenire sulla palla solo quando il giocatore ha ripreso il normale assetto. In nessun caso può esser fatta azione di marcatura stretta su un avversario senza palla.

Solo un buon cavallo convenientemente addestrato permette al cavaliere di esprimere tutto il suo talento. Il soggetto ideale per questa disciplina è di struttura compatta con altezza media di 1,55 metri, dotato di scatto, agilità e discreta resistenza. I cavalli di taglia eccessivamente ridotta favoriscono il cavaliere nel recupero della palla a terra, ma lo penalizzano fortemente nelle marcature e nella velocità. I giocatori francesi prediligono gli anglo-arabi, gli Hispano-Arabi e i Lusitani.
Ma molte altre razze popolari potrebbero ben figurare. Pensiamo al Criollo, ad alcune linee di Quarter e ai Pony più grandi, come i Cob.
Il logorio al quale vengono sottoposti durante gli allenamenti e le gare è molto alto. Riguarda specialmente le articolazioni. Perciò devono essere cavalli di costituzione robusta e di buona rusticità. Il Criollo argentino già selezionato per il gioco del Polo è, attualmente, tra i cavalli più adatti. Infatti ha alle spalle una rigorosa selezione che ha fatto scartare quei soggetti poco adatti a un esercizio fisico rude e talora violento.