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il CALENDARIO NAZIONALE 2003
PER I LE GARE DI ENDURANCE
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Documento
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L'Endurance,
detta anche "Fondo" è una disciplina
equestre di velocità e resistenza che si pratica,
su varie distanze, in aperta campagna
a contatto con la natura. Prende spunto dall'attività
svolta dai Pony Express e da prove di resistenza
in voga nella cavalleria degli eserciti europei nel 19°
secolo.
E' molto praticata negli Stati Uniti ma sta prendendo campo
anche in Europa.
L'endurance è una disciplina riconosciuta dalla Federazione
Internazionale Sport Equestri (FEI) e si spera che in un
imminente futuro possa far parte delle discipline olimpiche.
Normalmente si pratica su distanze che vanno dai 30 Km
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(prove
di avviamento) ai 160 Km intervallate da cancelli veterinari
per il controllo dello stato fisico e di affaticamento
del cavallo. Una visita veterinaria viene anche effettuata
prima della partenza ed al termine della prova. Si tende infatti
a salvaguardare la salute dell'atleta principale che è
il cavallo il quale va portato a gareggiare dopo un accurato
allenamento. Uno dei parametri che rivestono molta importanza
nelle gare di endurance sono i battiti cardiaci dell'animale
che devono restare sotto certi limiti pena l'eliminazione.
I soggetti più predisposti al fondo sono i cavalli
arabi che vengono indirizzati a questa disciplina quando hanno
raggiunto la piena maturità fisica.
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Per
quanto concerne l'attrezzatura, vengono utilizzate selle appositamente
costruite, particolarmente leggere ma nello stesso tempo comode
per i cavalieri che però non devono procurare indolenzimenti
o fiaccature al cavallo. L'abbigliamento del cavaliere deve
essere soprattutto pratico; infatti oltre ad un apposito casco
si usa indossare ghette e scarpe di tela che siano idonee
per compiere a piedi alcuni tratti della gara.
Riveste molta importanza, speciamente nelle competizione ad
alto livello, il team di assistenza, cioè il gruppo
di persone che, sia durante il percorso che nelle soste, assiste
il binomio in gara. |
REGOLAMENTO
DELLE
GARE D' ENDURANCE IN ITALIA
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1)
DEFINIZIONE
Si definiscono gare o prove d'Endurance, delle manifestazioni
sportive che mettono in luce le doti di cavaliere e cavallo
nell'effettuare percorsi di varie lunghezze su terreni di
diversa natura, in tempi determinati, per la fase di regolarità
e nel minor tempo possibile nelle gare a tempo, salvaguardando,
sempre e comunque l'integrità del cavallo, impiegando
le andature adatte al terreno e le velocità conformi
all'allenamento e condizione fisica del cavallo stesso.
2) TIPI DI MANIFESTAZIONI
Le gare o prove d'Endurance si dividono in manifestazioni:
- INTERNAZIONALI
- NAZIONALI
- REGIONALI
- TERRITORIALI (Provinciali e/o locali).
3) ORGANIZZATORI E COMPETENZE DEI COMITATI REGIONALI
I Comitati organizzatori devono predisporre il programma di
Gara che dovrà essere inviato al C. R. di competenza
che ne prenderà visione per il controllo prima della
sua diffusione. I Comitati Organizzatori dovranno rispettare
tutte le indicazioni del presente regolamento e le disposizioni
che l'ispettore di gara impartirà prima e durante la
manifestazione stessa. Sarà compito dei Comitati Regionali
di pertinenza nominare le Giurie di gara e l'ispettore di
gara.
Le Giurie dovranno essere composte almeno da due Giudici oltre
l'Ispettore di gara che ha anche la funzione di Presidente
di giuria, saranno inoltre, gli organi competenti della FISE
a provvedere alla ratifica della nomina della Commissione
Veterinaria in funzione del tipo di gara e del numero dei
concorrenti.
Nelle gare territoriali la giuria potrà essere composta
dall'Ispettore ed un Giudice che potrà essere anche
Aspirante Giudice.
I Veterinari non potranno mai essere meno di due, con esclusione
delle gare territoriali.
Tutti i rimborsi spese per Giudici e Veterinari sono a carico
del Comitato Organizzatore, mentre il rimborso dell'Ispettore
è a carico del C. R., con esclusione delle gare territoriali.
4) OBBLIGHI DEL COMITATO ORGANIZZATORE
Il Comitato Organizzatore deve predisporre i seguenti servizi
e rispettare le sotto riportate regolamentazioni:
a) Il percorso non dovrà svolgersi per più
del 10% su fondo d'asfalto o cemento, almeno che non esistano
idonee banchine laterali in terra o ghiaia.
Uno stesso anello del percorso potrà essere effettuato
due o massimo tre volte. Il tipo di terreno ed i vari dislivelli
devono essere specificati nel programma di gara.
b) La partenza e l'arrivo dovranno essere ubicate in
un luogo idoneo per effettuare le partenze in frotta e arrivi
in volata.
Segnali con specificate le distanze dovranno essere posizionati
almeno ogni 10 Km, in ogni caso un cartello con l'indicazione
degli ultimi 3 KM. da percorrere dovrà sempre essere
posizionato sul percorso prima del traguardo.
c) Dovrà predisporre adeguate misure di sicurezza
per il pubblico e programmare, in funzione della manifestazione
dei servizi di ristoro, servizi igienici, scuderizzazione
dei cavalli.
Dovranno essere esposti gli orari di visita pre-gara e briefing.
Predisporre quanto l'Ispettore di Gara riterrà opportuno
suggerire o far modificare.
d) Dovrà essere stipulata idonea Polizza di
R.C.T. che copra tutti i rischi della manifestazione.
e) Dovrà essere predisposta una zona coperta
idonea alla Segreteria con fotocopiatrice a disposizione.
Dovrà essere fornita ai concorrenti e all'assistenza
una planimetria del percorso. E' obbligatoria la presenza
di un'ambulanza attrezzata per la rianimazione e medico per
tutta la durata della manifestazione.
Il servizio di mascalcia dovrà essere garantito con
la presenza di uno o più maniscalchi secondo il numero
dei concorrenti.
Predisporre lungo il percorso dei punti di controllo per le
segnalazioni necessarie. Dovranno essere presentate all'Ispettore
di gara tutte le autorizzazioni rilasciate dalle autorità
competenti necessarie allo svolgimento della manifestazione.
5) ISPETTORE DI GARA
L'ispettore di gara può in ogni momento, per gravi
o comprovati motivi, possibilmente dopo aver sentito il parere
dei Giudici presenti sospendere la manifestazione od annullarla.
L'Ispettore di gara prima dell'inizio della manifestazione
deve controllare che tutte le norme d'attuazione siano state
rispettate, visionare tutto il percorso di gara controllando
che la segnaletica sia in ordine e corretta con i tre colori
indicanti:
Giallo = dritto
Rosso = destra
Bianco = sinistra
verificare, inoltre, che siano state rispettate, secondo il
regolamento di gara, le lunghezze dei percorsi, le postazioni
d'arrivo e partenza, lo spazio riservato alle visite veterinarie,
i punti di controllo lungo il percorso.
Alla fine della manifestazione l'ispettore di gara entro 48
ore dovrà stilare un rapporto sulla manifestazione
e su eventuali disfunzioni o sulla buona organizzazione della
stessa, tale rapporto dovrà essere inviato al C.R.
d'appartenenza ed alla Commissione Nazionale Endurance.
Nelle manifestazioni dove si effettuano anche categorie a
carattere internazionale, iscritte FEI, l'ispettore di gara
visionerà e controllerà la manifestazione relativamente
alle categorie nazionali, mentre sarà di competenza
dei giudici internazionali FEI il controllo delle altre categorie.
6) ORDINE DI PARTENZA
Nelle
gare a tempo i cavalieri possono prendere il via individualmente
o a gruppi o in frotta secondo il regolamento della singola
categoria.
Nelle gare di regolarità la partenza deve essere sempre
individuale con l'intervallo di almeno un minuto fra l'uno
e l'altro concorrente.
Se i concorrenti non partono in frotta l'ordine di partenza
è stabilito per sorteggio dalla Giuria o secondo l'ordine
d'iscrizione.ù
7) CONTROLLO VETERINARIO DEI CAVALLI
a)
Ai Veterinari ufficiali è affidato l'esclusivo
controllo su tutto ciò che riguarda lo stato di salute
e il benessere dei cavalli in gara.
b) I controlli e gli esami richiesti dal presente regolamento
sono stabiliti nell'interesse della salute, della sicurezza
e del benessere del cavallo in gara. La Giuria dovrà
ratificare le decisioni dei veterinari ufficiali prese a norma
dal presente regolamento e in particolare le decisioni di
eliminare in qualsiasi momento, tra la prima ispezione e l'ultima,
qualsiasi cavallo che a loro giudizio non sia in condizione
di continuare la gara.
c) Le valutazioni dei Veterinari ufficiali sono definitive
e non può essere fatto appello contro di loro. Tuttavia
la Giuria ha l'obbligo di fornire le ragioni in tutti i casi
d'eliminazione di un cavallo.
d) In caso di morte di un cavallo nel corso della manifestazione,
la Giuria ha l'obbligo di redigere un rapporto sulle circostanze
dell'accaduto alla Segreteria FISE Nazionale.
e) Soltanto i cavalli che avranno superato tutti i
controlli, hanno diritto a partecipare alla classifica finale.
f) I concorrenti hanno diritto a prendere visione ed
a copiare le note relative al proprio cavallo o può
essere loro data in custodia la scheda individuale.
8) PRIMA ISPEZIONE
La prima ispezione è da effettuare possibilmente il
giorno precedente la partenza della gara e viene eseguita
dai Veterinari ufficiali insieme con la Giuria controllando:
a) Ritmo cardiaco: qualsiasi battito cardiaco anormale
va registrato.
b) Qualsiasi anormale caratteristica respiratoria va
registrata.
c) Condizioni generali: verranno registrate le condizioni
delle mucose e il riempimento capillare e controllati i movimenti
intestinali.
d) Irregolarità nelle andature: i cavalli che
hanno un'andatura irregolare che sia osservabile costantemente
al passo e/o al trotto sotto ogni condizione e che presumibilmente
causi dolore al cavallo o ne minacci il futuro atletico devono
essere eliminati dalla gara.
Nel caso che l'irregolarità non possa essere confermata
dopo aver fatto trottare avanti e indietro il cavallo di fronte
ai veterinari ufficiali, dovrà essere concesso al cavallo
il beneficio del dubbio ed esso non sarà eliminato.
Ogni andatura non usuale dovrà essere annotata sulla
scheda veterinaria.
e) Indolenzimenti, fiaccature e ferite: ogni chiaro
segno d'indolenzimento di fiaccatura o di ferite nella bocca,
sugli arti e sul corpo dei cavalli, come fiaccature di sottopancia
e da sella, deve essere annotato. Se le condizioni del cavallo
sono tali da poter essere seriamente aggravate dalla sua partecipazione
alla gara, lo stesso verrà eliminato.
f) Ferratura: i cavalli possono venir montati anche
senza ferri, ma se sono ferrati, lo devono essere correttamente
e i ferri devono essere adatti alla gara. I cavalli che risultino
ferrati alla prima ispezione veterinaria, dovranno esserlo
anche alle successive, anche se potranno tagliare il traguardo
senza uno o più ferri. Sono permessi ipposandali di
qualsiasi genere.
9) ULTERIORI ISPEZIONI
Ulteriori ispezioni avranno luogo durante le soste obbligatorie
secondo il regolamento delle varie categorie.
La giuria è responsabile dell'organizzazione di tali
controlli, ognuno dei quali sarà eseguito da almeno
un veterinario ed un assistente designato allo scopo. Ogni
cavallo dovrà essere esaminato tenendo conto della
scheda veterinaria compilata alla prima ispezione. L'ispezione
dovrà determinare l'idoneità del cavallo a continuare
la gara ed in particolare:
a) Ritmo cardiaco: i cavalli con un ritmo cardiaco
al di sopra della frequenza massima stabilita dal regolamento
per le singole categorie dopo il tempo di recupero o pulsazioni
di anormale intensità o battito devono essere eliminati.
Eventuale diverso numero di battiti o diverso tempo di presentazione
obbligatorio potrà essere stabilito da regolamenti
particolari di gara o modifiche al presente.
(N.B. L'accertamento del ritmo cardiaco nella visita finale
deve essere fatto su un intero minuto; per tale accertamento,
oltre ai metodi tradizionali può essere usato anche
il cardiofrequenzimetro)
b) Frequenza respiratoria: per quanto riguarda la frequenza
del ritmo respiratorio il regolamento delle singole gare può
anche non fissare un massimo, lasciando libertà ai
veterinari ufficiali di eliminare i cavalli che comunque mostrino
movimenti respiratori di anormale frequenza.
I Veterinari ufficiali d'accordo con la Giuria potranno altresì
apportare variazioni alla frequenza del ritmo respiratorio
durante la competizione, adeguandola alle condizioni del clima.
La variazione può essere apportata soltanto prima della
partenza del primo concorrente nella fase in cui il nuovo
limite deve essere applicato. La variazione deve anche essere
comunicata dalla Giuria ad ogni concorrente. Se una frequenza
massima di respiri viene stabilita, essa non potrà
mai essere inferiore a 36 respiri il minuto.
c) Condizioni generali devono essere controllate: la
temperatura, le mucose, il riempimento capillare, i movimenti
intestinali. I cavalli che mostrano segni di eccessivo affaticamento,
di colpo di calore, colica, miopatie, forte disidratazione
o temperature eccessivamente elevate (40 centigradi e oltre)
devono essere eliminati anche se i ritmi cardiaci e respiratori
non sono eccessivi.
d) Irregolarità nelle andature: i cavalli con
andature irregolari devono essere eliminati. Il controllo
delle andature va fatto dopo di quello del ritmo cardiaco
e respiratorio.
e) Indolenzimenti, fiaccature e ferite: i cavalli con
segni di indolenzimento, fiaccature e ferite già registrate
al primo controllo e che siano seriamente aggravati o con
nuovi segni di indolenzimento, fiaccature o ferite che possono
essere aggravati da un'ulteriore partecipazione alla gara,
devono essere eliminati.
10) ISPEZIONE FINALE
a) In tutti i tipi di gare i cavalli potranno essere
presentati all'ispezione finale dopo l'arrivo una sola volta
entro il tempo stabilito dal regolamento di ogni singola categoria.
Questa ispezione deve determinare se il cavallo è ancora
idoneo ad essere montato dopo un normale periodo di riposo
e deve essere effettuata dai Veterinari ufficiali insieme
alla Giuria con le stesse modalità delle ispezioni
effettuate durante la gara. Ciascun cavallo deve essere esaminato
tenendo conto della sua scheda veterinaria. La decisione di
eliminare un cavallo potrà essere presa a maggioranza.
In caso di parità il voto della maggioranza dei Veterinari
ufficiali (almeno due) deciderà. In ogni gara di fondo
di cat. C i cavalli dovranno rimanere dopo la gara, nelle
scuderie sotto controllo veterinario per almeno 24 ore o per
un periodo più breve ma solo con l'autorizzazione del
veterinario di servizio.
b) Ulteriori ispezioni potranno essere effettuate dalla
Giuria o dai Veterinari ufficiali qualsiasi cavallo di ogni
categoria in ogni momento durante la gara.
11) CANCELLO VETERINARIO - MODALITA'
Il tempo di arrivo ad ogni cancello veterinario deve essere
registrato ed il cavallo deve essere presentato alla Commissione
veterinaria entro il tempo stabilito dal regolamento Entro
questo periodo il cavallo può essere visitato una o
massimo due volte se i veterinari così decidono e se
vi è tempo per farlo. Tuttavia prima che il tempo stabilito
dal regolamento sia trascorso il cavallo deve aver superato
il controllo della frequenza cardiaca oppure deve essere eliminato.
Quando il cavallo ha superato il controllo della frequenza
cardiaca sarà trattenuto in sosta obbligatoria che
inizierà dal momento in cui il partecipante avrà
richiesto il controllo veterinario (tempo di ingresso alla
visita).
Se il controllo viene ripetuto una seconda volta si terrà
presente l'orario dell'ultimo ingresso (tempo di ingresso
definitivo).
Durante la sosta obbligatoria ogni altro controllo veterinario
verrà esperito inclusi quelli relativi alla regolarità
delle andature.
Al concorrente, nel momento della registrazione del tempo
di ingresso definitivo si comunicherà anche il tempo
di ripartenza. La procedura del cancello veterinario prevede
la neutralizzazione del solo tempo di sosta obbligatoria (periodo
fra il tempo di ingresso definitivo e il tempo di ripartenza).
12) CANCELLO VOLANTE
Un cancello veterinario volante è un tratto di percorso
(50 - 100 metri) segnalato, nel quale i cavalieri devono procedere
al trotto per consentire ad una Commissione veterinaria (almeno
due componenti) alla presenza di un giudice di controllare
le andature e le condizioni generali dei cavalli.
I cavalli sospetti saranno fermati e controllati e, se saranno
giudicati in grado di riprendere la gara, il tempo necessario
al controllo veterinario sarà neutralizzato.
Un cancello veterinario è comunque richiesto nelle
gare di 160 km fra i 10 e i 15 km precedenti all'arrivo.
N.B. IL PRIMO CANCELLO VETERINARIO DOVRA' ESSERE SEMPRE ORGANIZZATO
ALMENO ENTRO 40 KM DALLA PARTENZA NELLE GARE DI CATEGORIA
C* e C** ALMENO ENTRO 35 KM NELLE ALTRE GARE.
Di massima gare di 160 km dovranno avere un tempo globale
di sosta obbligatorio di almeno 120 Minuti, pertanto gare
più corte avranno il tempo di sosta in proporzione.
Il controllo delle andature in tutti i cancelli dovrà
essere effettuato su un terreno non scivoloso, livellato,
pulito e stabile.
13) SCHEDE VETERINARIE
Le schede veterinarie dovranno essere compilate alla visita
pre-gara.
Le schede veterinarie individuali in possesso dei concorrenti
dovranno essere restituite da questi ad un membro della Commissione
veterinaria dopo la visita finale o dopo l'eliminazione o
dopo una decisione di ritirare il cavallo dalla gara.
In caso di ritiro durante la gara il concorrente ha l'obbligo
di darne comunicazione al posto di controllo più vicino,
il più velocemente possibile.
14) CRUDELTA' E MALTRATTAMENTI
Indipendentemente da quanto previsto nei paragrafi precedenti
ogni azione che, secondo l'opinione della Giuria, sia da considerarsi
come crudeltà o maltrattamento dei cavalli sarà
punita con l'eliminazione e il deferimento del cavaliere alla
Commissione di Disciplina competente.
Sarà comunque considerato maltrattamento:
- la sollecitazione eccessiva di un cavallo stanco;
- l'uso eccessivo del frustino e/o degli speroni.
15) PESO
Il peso è libero per le categorie: avviamento, A e
B, e per le cat. C se riservate esclusivamente ai cavalieri
Young Rider e/o Junior.
E' di kg. 70 nelle categorie C* e C**. L'applicazione di pesi
suppletivi dovrà essere effettuata esclusivamente sulla
sella o nella copertina porta pesi e dovranno essere sigillati.
In nessun caso i pesi possono essere indossati dai cavalieri.
16) TENUTA DEI CAVALIERI E BARDATURA DEI CAVALLI
a)
La tenuta dei Cavalieri deve essere appropriata e non dannosa
all'immagine dell' Endurance e comunque secondo i regolamenti
FEI.
La tenuta raccomandata in tutte le gare di Endurance, è
obbligatoria nelle gare nazionali e regionali ed è:
- calzoni da equitazione e stivali oppure
- calzoni da equitazione con ghette o con calzettoni al ginocchio
e scarpe (alte o basse) oppure
- calzoni all'indiana (Jodhpurs) e scarpe alte o basse
- camicia o maglia
- è comunque sempre obbligatorio un copricapo duro
Per ragioni di sicurezza se si indossano scarpe sportive senza
tacco si devono usare staffe di sicurezza. Il tacco deve essere
alto almeno cm. 1.
b) La bardatura dei cavalli è libera, tuttavia
non sono ammesse le redini di ritorno o qualsiasi altro tipo
di finimento costrittivo.c) Sono proibiti speroni atti a ferire
il cavallo e frustini più lunghi di cm. 75 o appesantiti
alla estremità.
c) Sono proibiti speroni atti a ferire il cavallo e
frustini più lunghi di cm. 75 o appesantiti alla estremità.
d) L'uso di speroni e frustini di qualsiasi tipo e
lunghezza è proibito in tutte le gare FEI.
17)
ANDATURE
a) Per tutte le categorie di regolarità, durante
il percorso i cavalieri sono liberi di scegliere la loro
andatura, di fermarsi, di fare piede a terra, tuttavia nel
tratto di percorso visibile dalla linea del traguardo (sia
finale che di Cancello intermedio), il cavaliere non potrà
sostare ma dovrà mantenere l'azione in avanti del
proprio cavallo e solo con andatura al trotto e/o galoppo
- non passo - senza zigzagare o fare giravolte fino al superamento
della linea del traguardo.
Il mancato rispetto di questa norma comporta l'eliminazione
immediata del binomio salvo cause accidentali che saranno
valutate dalla giuria.
b) Per tutte le categorie a tempo, durante il percorso
i cavalieri sono liberi di prescegliere la loro andatura,
di fermarsi e di fare piede a terra. E' tuttavia obbligatorio
superare a cavallo i traguardi della partenza e dell'arrivo
finale, con qualsiasi andatura.
18) VISIONE DEL PERCORSO
Il percorso dovrà essere definitivamente segnalato
tre giorni prima del giorno fissato per la gara per dar
modo ai concorrenti di poterlo visionare.
19) TEMPI
Nelle gare di regolarità il tempo prescritto è
il tempo necessario per percorrere la distanza della gara
alla cadenza prescelta dagli organizzatori, è fissato
a seconda della categoria di gara.
Il tempo limite è così fissato normalmente:
- per le gare di regolarità corrisponde alla media
oraria minima prescritta.
- per le gare a tempo è di almeno 50% in più
del tempo ottimale individuato dal C.O. Il C.O. potrà
anche fissare tempi limite relativamente alle singole fasi
della gara. Il superamento del tempo limite comporta l'eliminazione
del concorrente.
20) ORARI
Un binomio può presentarsi alla partenza della gara
od alla ripartenza da un cancello veterinario, rispetto
al suo tempo prescritto, con un ritardo massimo di 15 minuti,
superati i quali verrà eliminato; nessuna penalizzazione
gli verrà conteggiata in quanto il binomio si autopenalizza
con il ritardo. Gli orari delle visite veterinarie sono
inderogabili. La presentazione di un cavallo in ritardo
sui tempi indicati dal programma ufficiale comporta la sua
eliminazione.
21) ASSISTENZE E MODALITA'
a) L'assistenza di terzi durante il percorso è
soltanto ammessa per aiutare il partecipante ad abbeverare
e a rinfrescare con acqua il cavallo. Il C.O. potrà
indicare nel programma che l'assistenza potrà essere
fornita solo in alcuni punti indicati sulla carta fornita
ai concorrenti. In tal caso dovranno essere fissati punti
di assistenza ogni 10 - 15 km. Comunque l'assistenza è
sempre permessa durante l'attraversamento di strade asfaltate.
Nelle stesse circostanze il concorrente potrà essere
anche assistito per aggiustare parti della bardatura, per
avere quanto può necessitare (acqua, cibo, equipaggiamento)
e per rimontare a cavallo.
b) Prima della partenza, dopo l'arrivo e alle soste
obbligatorie è possibile assistere il concorrente
e prendersi cura del suo cavallo.
c) In ogni caso, dopo una caduta o se il concorrente
è smontato o in caso di allentamento o perdita di
un ferro, il cavaliere può essere aiutato per aggiustare
la sella, per rimettere il ferro e per rimontare.
Mentre è smontato o rimontato a cavallo, gli può
essere restituito parte del suo equipaggiamento.
22) ASSISTENZA PROIBITA
Ad eccezione di quanto previsto all'art. 21 verrà
eliminato chi si farà assistere dall'esterno. Qualsiasi
intervento di terzi, richiesto o no, che abbia lo scopo
di facilitare il compito del concorrente o di aiutare il
cavallo è considerato assistenza illecita.
In particolare è vietato:
- far montare il cavallo ad altro cavaliere sia o no concorrente;
- essere seguiti, accompagnati o preceduti in qualsiasi
parte del percorso da qualsiasi veicolo, bicicletta, pedone
o cavaliere fuori gara;
- avere qualcuno ad un passaggio obbligato che in qualunque
modo incoraggi il cavallo;
- tagliare reticolati, demolire parte di recinti e abbattere
vegetazione in modo da facilitare la strada.
E' consentito l'uso di cellulare o ricetrasmittente.
In caso di dubbi la Giuria deciderà definitivamente
e senza appello.
23) CATEGORIE DELLE GARE DI ENDURANCE
a)
Categoria di avviamento (regolarità): media oraria
fra 8 e 12 km/h. Percorso minimo 20 km massimo 35 km.
Un solo cancello veterinario.Tutti i cavalli che alle visite
veterinarie, da effettuarsi entro 30 minuti dall'arrivo,
presentino un ritmo cardiaco al di sopra della frequenza
massima di 64 battiti, dovranno essere eliminati.
I cavalieri con patenti agonistiche possono partecipare
solo fuori classifica alla cat. di avviamento, oppure potranno
essere stilate due classifiche separate, una per le patenti
A ed una per le patenti agonistiche.
b) Categoria A (a tempo) Percorso 60 km + /- 10 %
La presentazione dei cavalli alle visite veterinarie sia
intermedie sia finali dovrà avvenire entro 10 minuti
dall'arrivo e tutti i cavalli con un ritmo cardiaco al di
sopra della frequenza massima di 56 battiti dovranno essere
eliminati. La classifica sarà stilata in base all'arrivo
al traguardo finale.
c) Categoria B (a tempo) Percorso 90 km. +/- 10 %
La presentazione dei cavalli alle visite veterinarie sia
intermedie sia finali dovrà avvenire entro 20 minuti
dall'arrivo e tutti i cavalli con un ritmo cardiaco al di
sopra della frequenza massima di 56 battiti dovranno essere
eliminati.
Sono ammesse gare di due giorni con un percorso minimo 120Km.
massimo 160 Km totaliLa classifica sarà stilata in
base all'arrivo al traguardo finale.
d) Categoria C* (a tempo) Percorso minimo 120 km
massimo 135 km La presentazione dei cavalli alle visite
veterinarie sia intermedie sia finali dovrà avvenire
entro 30 minuti dall'arrivo e tutti i cavalli con un ritmo
cardiaco superiore alla frequenza massima di 64 battiti
dovranno essere eliminati.
Sono ammesse gare di due giorni minimo km 140 massimo km
190 totali.
e) Categoria C** (a tempo) Percorso 160 km
con le stesse modalità prescritte dal precedente
paragrafo "d".
Sono ammesse gare di due giorni con un percorso minimo totale
superiore a Km. 190. Le categorie C* e C** possono essere
effettuate solo in gare nazionali.
- Nelle gare in due giorni, la classifica verrà stilata
in base alla somma dei tempi di percorrenza delle due giornate
di gara, le partenze avverranno sia nel primo che nel secondo
giorno in frotta, i tempi delle due giornate verranno fermati
al traguardo.
- Nelle gare di regolarità la media oraria minima
potrà essere ridotta dalla Giuria per condizioni
di gara particolarmente gravose. Le eventuali variazioni,
da applicare solo in casi eccezionali, possono essere apportate
soltanto prima della partenza della gara o della singola
fase in cui la variazione viene applicata e comunicata ad
ogni concorrente.
24)
PATENTI E/O QUALIFICHE DEI CAVALIERI
Per partecipare ad una gara di Endurance occorre essere
in possesso di:
- Patente A per le categorie di avviamento
- Brevetto B/Endurance o B per le categorie AVV.
- A e B
- I° grado Endurance - I° e sup. per le categorie
AVV. - A-B-C*-C**
Il brevetto B / Endurance si ottiene per chi
è in possesso della patente A con la partecipazione
e conclusione in classifica di N. 4 prove di categoria di
avviamento endurance, che verranno certificate dal Presidente
della Giuria sul libretto del cavaliere ed aver effettuato
inoltre un colloquio con esito favorevole da parte di un
Tecnico Fise di Equiturismo il quale certificherà
tale colloquio sul libretto personale del cavaliere, che
verrà successivamente presentato al C.R. di appartenenza
per il rilascio del Brevetto B/E.
Tale Brevetto autorizza la partecipazione alle categorie
A.
Per partecipare alle categorie B è necessario
aver concluso in classifica due categorie A che verranno
certificate sul libretto del cavaliere dal Presidente di
Giuria.
Le qualifiche per l'ottenimento del I° grado Endurance
per chi è in possesso del brevetto B / Endurance
o B sono:
- classificarsi in n. 2 gare di cat. A di endurance
- classificarsi in n. 3 gare di cat. B di endurance
- il I° grado Endurance può essere rilasciato
non prima di otto mesi dal rilascio del brevetto.
- tutte le qualifiche dovranno, per aver validità,
essere riportate sul libretto del cavaliere.
-Il binomio che ha partecipato e concluso in classifica
una categoria C* e C** nell'anno precedente ed in quello
in corso, può partecipare solo fuori classifica alle
categorie: A
- I cavalieri di età inferiore a 14 anni non possono
partecipare a gare di Endurance che percorrono od attraversano
strade carrabili aperte al pubblico transito.(Codice della
Strada Titolo Quarto, Art. 115, Paragrafo " a ")
25) QUALIFICHE DEI CAVALLI ED ETA' PRESCRITTE
Le qualifiche devono essere effettuate entro i 24 mesi
precedenti al passaggio di categoria:
a) Per poter partecipare ad una prova di cat. B i
cavalli, devono aver portato a termine in classifica almeno
due prove di cat. A.
- Sono ammessi, inoltre, tutti i cavalli che nella loro
carriera agonistica hanno portato a termine una gara di
almeno 120 Km.
b) Per poter partecipare ad una prova di cat. C*
i cavalli devono aver portato a termine in classifica oltre
a quanto riportato nel paragrafo "a " ulteriori
due prove di cat. B Sono ammessi, inoltre, tutti i cavalli
che nella loro carriera agonistica hanno portato a termine
una gara di cat. C**.
c) Per partecipare ad una prova di cat. C** devono
aver portato a termine oltre a quanto sopra riportato, una
prova di cat. C*.
- Le soprariportate qualifiche devono essere applicate solo
ai cavalli con età inferiore ai 10 anni, in quanto
i cavalli di 10 anni ed oltre(anno di nascita riportato
sul Certificato d'identità per cavalli Fise) potranno
partecipare a qualsiasi categoria senza qualifiche, se montati
da un cavaliere con patente idonea.
- I cavalli per poter partecipare a qualsiasi categoria
delle gare di Endurance con esclusione dell'Avviamento,
devono essere in possesso del Certificato d'identità
per cavalli Fise, con validità per l'anno in corso.
e) L'età prescritta nelle varie categorie
è la seguente:
- Categoria C* e C** = almeno 7 anni di età
- Categoria B = almeno 6 anni di età
- Categoria A = almeno 5 anni di età
- Categoria avviamento = almeno 4 anni di età
26) CLASSIFICA
- Individuale
a) Nelle gare di regolarità: fra tutti i binomi
che hanno portato a termine la gara entro l'arco delle medie
orarie prescritte per le singole categorie, sia ai cancelli
intermedi, sia a quello finale e non eliminati per ragioni
veterinarie, verrà stilata una classifica in base
al maggior numero di punti ottenuti secondo la formula seguente:
[(velocità oraria del binomio) - (media oraria minima)]
x 100
frequenza cardiaca del cavallo alla visita finale
N.B.: Nelle gare di regolarità, per calcolare
la velocità del binomio al Cancello intermedio, si
dovrà tener conto del "tempo di ingresso alla
visita" che dovrà avvenire sempre entro i 30
minuti successivi all'arrivo della fase in questione.
Il mancato rispetto della velocità minima e massima
imposta, sia al cancello intermedio sia a quello finale
, nonché la frequenza cardiaca del cavallo superiore
a quella prescritta comporta l'eliminazione del binomio.
La classifica è data dal punteggio ottenuto da ciascun
binomio.
A parità di punteggio classifica il minor ritmo cardiaco
per le cat. avviamento,
b) Nelle gare a tempo: il vincitore sarà il
binomio con il miglior tempo al traguardo.
c) Squadre:
La squadra vincente, sia nelle categorie di regolarità
sia nelle categorie a tempo, sarà quella che ha totalizzato
il miglior risultato complessivo ottenuto dalla somma, nella
classifica finale, dei punteggi o dei tempi dei tre migliori
concorrenti della squadra. In caso di parità, la
squadra vincente sarà quella il cui terzo concorrente
ha il miglior punteggio per le gare di regolarità
o il miglior tempo per quelle a tempo La classifica avverrà,
nelle categorie a tempo, in base a chi per primo avrà
tagliato la linea del traguardo (senza ex-aequo).
27) PREMI
In tutte le categorie agonistiche si consiglia un premio
per il cavallo che conclude la prova nelle migliori condizioni,
tuttavia tale premio è obbligatorio per le categorie
C a tempo (best condition).
Nella categoria di Avviamento il C.O. dovrà predisporre
una doppia premiazione per le patenti agonistiche e non
agonistiche (cioè patenti A ), in quanto dovranno
essere stilate due classifiche separate.
28) ANTIDOPING
I prelievi antidoping potranno essere effettuati fino ad
un'ora dopo l'arrivo al traguardo finale (si applica il
Regolamento antidoping FEI).
29) RECLAMI
I reclami dovranno essere presentati entro 30 minuti dall'esposizione
delle classifiche previa versamento di L. 150.000.
30) VARIE
Per quanto non espressamente esposto in questo regolamento
varrà il regolamento Endurance della F E I.
|
Patenti
Cavalieri Endurance |
Patente
|
Categoria
|
A
|
Avviamento
|
B
/ Endurance – B |
Avv.
– A |
B
/ Endurance - B |
Avv.
- A - B (se il cavaliere ha concluso n. 2 gare di categoria
A) |
1°
grado Endurance - 1° grado |
Avv.
- A - B - C* - C** |
Categoria
|
Età
|
Gare
terminate e altri requisiti |
Avviamento
|
4
anni |
. |
A
|
5
anni |
. |
B
|
6
anni |
-2
prove di cat. A nei 24 mesi precedenti, oppure tutti i cavalli
che hanno concluso in carriera una gara di almeno 120 km.
-certificato d'identità per cavalli FISE. |
C*
|
7
anni |
-
2 prove di cat. B nei 24 mesi precedenti (sono ammessi comunque
tutti i cavalli che hanno concluso in carriera una gara di
cat. C**).
-certificato d'identità per cavalli FISE. |
C**
|
7
anni |
-
1 prova di cat. C* nei 24 mesi precedenti (sono ammessi comunque
tutti i cavalli che hanno concluso in carriera una gara di
cat. C**).
-certificato d'identità per cavalli FISE. |
Cavalli
dai 10 anni in su |
-Possono
partecipare a qualsiasi categoria senza qualifiche, se montati
da un cavaliere con patente idonea e se in possesso del
certificato d'identità per cavalli FISE.
|
Patente
|
Requisiti
|
Modalità
|
A
|
. |
Viene
rilasciata da un centro affiliato FISE |
Brevetto
B/Endurance |
Patente
A |
Aver
concluso 4 prove di avviamento ed aver superato un colloquio
con un Tecnico Fise di Equiturismo |
1°
grado Endurance |
Brevetto
B
Brevetto B/Endurance |
Classificarsi
in n. 2 gare di cat. A di endurance e classificarsi in n.
3 gare di cat. B di endurance.
NB: il I° grado Endurance può essere rilasciato non prima
di OTTO mesi dal rilascio del brevetto. |
Patente
|
Costo
|
Passaggio
|
Costo
|
A
|
L.
40.000
|
da
A a B / Endurance
da A a B |
L.
60.000
L. 80.000
|
B
/ Endurance |
L.
100.000
|
da
B / Endurance
a 1° grado Endurance |
L.
20.000
|
B
|
L.
120.000
|
da
B a 1° grado |
L.
80.000
|
1°
grado Endurance |
L.
120.000
|
. |
. |
1°
grado |
L.
200.000
|
da
1° grado a 2° grado |
L.
50.000
|
2°
grado |
L.
250.000
|
. |
. |
Costo
Tesseramento Cavalli |
-
Prima iscrizione di cavalli stranieri o italiani
(non iscritti al libro genealogico dell'ENCI)
- rinnovo annuale |
L.
250.000
L. 50.000
|
Prima
iscrizione al repertorio di cavalli Italiani
(iscritti ENCI)
- rinnovo annuale . |
L.
200.000
L. 50.000
|
.Prima
iscrizione annuale per Pony, Attacchi, Polo,
Volteggio, Monta Western, Equiturismo
- rinnovo annuale . |
L.
100.000
L. 25.000
|
Categoria
|
Distanza |
Ingresso
Visita |
San
|
Avviamento
|
20
- 35 km media: 8 - 12 km/h |
.
| 64
|
A
|
60
km (+/- 10%) |
10
minuti |
56
|
B
|
90
km (+/- 10%) |
20
minuti |
56
|
C*
|
gare
in 1 giorno: 120 - 135 km gare in 2 giorni: 140 - 190 km |
.
| 64
|
C**
|
gare
in 1 giorno: 160 km gare in 2 giorni: + di 190 km |
.
| 64
|
IL
PROFILO METABOLICO E LA COMPOSIZIONE DELLE FIBRE NEI DIVERSI
CAVALLI
|
Fra
i cavalli esiste un'ampia variazione della composizione
del tipo di fibre, dovuta sia a fattori ereditari che ad
elementi come l'età, il sesso e lo stato di allenamento.
Nei muscoli glutei della maggior parte dei cavalli si osserva
un'elevata percentuale di fibre di tipo II, ma la ripartizione
fra fibre di tipo IIa e IIb varia notevolmente. Le fibre
di tipo IIc si riscontrano di solito nei puledri giovani
e sono rare nei cavalli adulti. Sono considerate fibre di
transizione.
La composizione del muscolo secondo il tipo di fibre sembra
essere correlata al tipo di lavoro per il quale è
stata selezionata la razza di appartenenza. I muscoli dei
quarter horse e dei purosangue, che devono coprire brevi
distanze a velocità più elevate di quelle
dei trottatori, contengono una maggiore percentuale di fibre
di tipo II. I trottatori sono allenati sia alla velocità
che alla resistenza e presentano una maggior percentuale
di fibre di tipo IIa. I muscoli dei cavalli da tiro cileni
e dei cavalli andalusi, destinati principalmente ad un esercizio
prolungato a bassa intensità, presentano a livello
muscolare più fibre di tipo I e meno di tipo IIb
rispetto ai purosangue ed ai trottatori.
I purosangue ed i trottatori più anziani ed allenati
mostrano di solito una maggiore percentuale di fibre di
tipo I, un più elevato rapporto fra fibre di tipo
IIa/IIb o FTH/FT, una superiore capacità ossidati
va ed una più ampia vascolarizzazione capillare rispetto
a quelli più giovani e meno preparati.
I cavalli da corsa di successo presentano un più
elevato rapporto fra fibre di tipo IIa/IIb ed una più
elevata capacità ossidativa muscolare rispetto a
quelli che ottengono risultati inferiori.
L'aumento della vascolarizzazione capillare delle fibre
muscolari dopo l'allenamento permette un maggiore scambio
di gas, calore, cataboliti e sostanze nutritive fra il sangue
ed il muscolo al lavoro. Il fatto che i lipidi vengano utilizzati
in modo più efficiente con l'allenamento alla resistenza
è convalidato dal riscontro di un incremento delle
attività degli enzimi coinvolti nell'ossidazione
degli acidi grassi. Con l'aumento di que- sta attività
il muscolo sembra utilizzare in modo più efficiente
il grasso come fonte energetica, risparmiando le riserve
di glicogeno.
Nei cavalli giovani e non allenati, le fibre di tipo IIb
presentano una capacità ossidativa molto bassa, mentre
in quelli più anziani e meglio allenati le stesse
fibre possono risultare altamente ossidative. Le fibre di
tipo IIb mostrano anche una maggiore capacità ossidativa
nei cavalli da corsa rispetto a quelli inattivi o che ottengono
meno successi.
Ciò indica che le fibre di tipo IIb si adattano all'allenamento
aumentando la propria capacità di rilasciare energia
attraverso il metabolismo ossidativo. Nei cavalli da corsa,
non si trovano lipidi nelle fibre di tipo IIb nonostante
la loro elevata capacità ossidativa. Ciò indica
che l'ossidazione del piruvato ottenuta attraverso la glicolisi
svolge un ruolo più importante per il rilascio ossidativo
dell'energia in queste fibre. L'incremento dell'attività
degli enzimi ossidativi riflette l'aumento del contenuto
mitocondriale ed il miglioramento della capacità
di produzione dell'ATP.
La densità volumetrica dei mitocondri aumenta con
l'allenamento, insieme a diversi enzimi coinvolti nell'ossidazione
degli acidi grassi e nel ciclo dell'acido citrico. Ciò
accresce la capacità di utilizzare in modo ossidativo
il piruvato e di fare maggiore affidamento sull'ossidazione
degli acidi grassi. Diversi studi sull'allenamento del cavallo
hanno dimostrato che la produzione dei lattati durante l'esercizio
submassimale viene ridotta e che la capacità ossidativa
aumenta.
I dati soprariportati indicano che l'allenamento è
un fattore importante che influenza sia il profilo metabolico
che il tipo di fibre del muscolo. L'aumento della capacità
ossidativa è specifico dei muscoli che sono stati
sottoposti all'esercizio e non si riscontra in quelli che
non lavorano.
Alcune ricerche hanno dimostrato che le porzioni profonde
del muscolo hanno un maggiore profilo ossidativo, una migliore
vascolarizzazione capillare ed un maggior numero di fibre
di tipo I rispetto a quelle superficiali. Le porzioni più
profonde della maggior parte dei muscoli hanno di solito
una percentuale più elevata di fibre di tipo I ed
una maggiore capacità ossidativa che risulta anche
più adatta al mantenimento della postura ed all'attività
di endurance.
Al contrario, le parti superficiali dei muscoli contengono
spesso un'elevata percentuale di fibre di tipo IIb ed hanno
proprietà metaboliche che indicano un maggiore affidamento
sul metabolismo anaerobico. Il ripetuto impiego delle fibre
muscolari ne modifica la struttura e la fun zione.
Le
alterazioni più marcate si osservano a carico dei
tipi di fibre presenti, della vascolarizzazione capillare,
dell'area delle fibre e degli enzimi ossidativi. Nei cavalli
che hanno ottenuto dei successi nelle competizioni di endurance
è stata dimostrata una maggiore omogeneità
del muscolo gluteo medio rispetto a quelli che hanno avuto
risultati inferiori. L'area delle fibre differisce a seconda
dei tipi; quelle IIb sono di solito più grandi e
possono arrivare al doppio di quelle di tipo I.
La vascolarizzazione capillare di ciascun tipo di fibra
è strettamente correlato alla sua capacità
ossidativa e risulta maggiore in quelle di tipo I piuttosto
che in quelle di tipo IIa, che a loro volta sono circondate
da un maggior numero di capillari rispetto a quelle IIb.
In molti cavalli giovani si osserva un'ampia variazione
nell'area delle fibre dei diversi tipi, mentre nei soggetti
più anziani e meglio allenati questa differenza è
minore, soprattutto per le fibre di tipo IIb che, quindi,
hanno un migliore apporto capillare. È stato dimostrato
che questa migliore capillarizzazione delle fibre di tipo
IIb è associata ad un più elevato potenziale
aerobico e ad una maggiore tolleranza all'esercizio.
|
ALLENAMENTO:
IL CONCETTO DI FATICA
|
La
fatica si manifesta con l'incapacità del cavallo di
continuare a svolgere l'attività fisica all'intensità
richiesta. Gli atleti di livello superiore possiedono la capacità
di controbilanciare questi processi e mantenere costante l'intensità
dell'esercizio più a lungo degli altri. La fatica è
un processo complesso che sembra svilupparsi a livello sia
centrale (psicologico/nervoso) che periferico (muscolare),
e sono stati compiuti notevoli sforzi nel tentativo di definirlo
meglio.
Gli aspetti periferici del processo sono quelli che hanno
suscitato il maggiore interesse, forse perche sono più
facili da definire rispetto a quelli centrali. Sebbene sia
probabile che anche nel cavallo si abbia una fatica a livello
centrale, risulta difficile chiarire in modo definitivo i
meccanismi coinvolti in questo processo. Nell'uomo, vi sono
dati che indicano un contributo neurofisiologico alla fatica,
attraverso un sistema di attivazione ed uno di inibizione.
Tuttavia, è necessario confermare ulteriormente questo
meccanismo. La fatica centrale può anche riconoscere
una componente psicologica. Nell'uomo, fattori come la mancanza
di motivazioni sono stati descritti come cause di affaticamento.
Dal momento che nei cavalli sottoposti ad un intenso allenamento
si osserva talvolta la perdita dello spirito competitivo (cosiddetto
"superallenamento") non accompagnato da alcun segno
di malattia organica, è probabile che la comparsa della
fatica sia dovuta a componenti centrali o psicologiche. Senza
dubbio, la "freschezza mentale" ed un approccio
psicologico di tipo positivo apportano un contributo vitale
al successo degli atleti umani di alto livello e, anche se
è improbabile che i cavalli siano capaci di trovare
stimoli astratti, sembra comunque che per ottenere prestazioni
ottimali sia necessario un impulso mentale appropriato.
Studi relativi agli effetti dell'affaticamento periferico
dimostrano che si tratta di una condizione specifica che riconosce
cause multifattoriali. I processi implicati nell'eziologia
dell'affaticamento sono rappresentati da alterazioni dell'accoppiamento
fra eccitazione e contrazione, anomalie della produzione dell'energia
e limiti nell'apporto energetico.
Questi processi sono correlati all'intensità ed alla
durata dell'esercizio che viene richiesto al cavallo. Alla
fatica sono stati associati numerosi fattori, quali:
1.deplezione di substrati per la produzione dell'energia;
2. interferenza nella produzione dell'energia (ATP) dovuta
ad alterazioni dell'ambiente interno della fibra;
3. variazioni dell'irritabilità neuromuscolare dovute
ad alterazioni dei gradi enti elettrolitici;
4. interferenza con i processi contrattili che esitano nell'alterazione
della captazione o del rilascio di Ca2+ da parte del reticolo
sarcoplasmatico;
5. calo della perfusione e/o eccessivo aumento della temperatura
del muscolo.
In molti casi, è probabile che sia presente una combinazione
di questi elementi. Le attuali conoscenze relative ai probabili
fattori che contribuiscono alla fatica muscolare nel cavallo
derivano dall'analisi dei campioni di biopsia muscolare dopo
un'attività fisica di intensità e durata differenti.
L'esercizio intenso determina l'affaticamento nel volgere
di pochi secondi o minuti. La deplezione del pool fosfogeno
(adenosin-trifosfato e creatina fosfato), la riduzione del
pH intracellulare e, forse, l'accumulo di lattati sembrano
essere fattori importanti in grado di contribuire all'insorgenza
della fatica. I meccanismi dell'omeostasi cellulare sono volti
a mantenere le concentrazioni intracellulari dell'ATP entro
limiti ragionevolmente ristretti. Tuttavia, in caso di esercizio
intenso di breve durata, si ha un'iniziale deplezione della
CP muscolare seguita dalla riduzione dei livelli di ATP. Le
maggiori riduzioni delle concentrazioni di quest'ultimo si
hanno nelle fibre rapide. Resta da chiarire se la riduzione
del pool fosfogeno induca direttamente la fatica, comunque
l'esercizio abbastanza intenso da determinare la deplezione
dell'ATP è anche associato ad una significativa riduzione
del pH intramuscolare da circa 7,0- 7,1 a riposo a 6,4 o meno
in caso di affaticamento. È noto che il calo del pH
riduce la capacità respiratoria del muscolo ed influisce
direttamente sull'apparato contrattile. L'acidosi ed i sostanziali
incrementi della temperatura muscolare che si verificano sono
probabilmente associati ad un'alterazione della funzione del
reticolo sarcoplasmatico. Anche la perdita di potassio dal
muscolo in contrazione e l'accumulo nel plasma possono essere
fattori contribuenti alla fatica. L'esercizio intenso induce
un aumento delle concentrazioni plasmatiche del potassio di
più di 10 mmol/l. Questa variazione dell'omeostasi
del potassio può anche alterare la funzione del reticolo
sarcoplasmatico e, quindi, influire sul controllo del calcio
all'interno delle cellule. Sia che agiscano singolarmente
che in associazione fra loro, il calo del pH, il pool nucleotidico,
l'aumento della temperatura e l'alterazione dei gradienti
elettrolitici hanno probabilmente effetti deleteri su numerosi
processi metabolici muscolari, portando alla comparsa della
fatica. Come cause di affaticamento durante questo tipo di
esercizio, singolarmente o collettivamente, sono stati ipotizzati
vari fattori, come l'alterazione degli equilibri idrico e
ionico, l'ipertermia e la deplezione delle riserve energetiche
muscolari. Durante l'esercizio, l'80% circa dell'energia prodotta
viene liberato sotto forma di calore. Il cavallo possiede
un sistema di termoregolazione finemente regolato che, nella
maggior parte delle situazioni, consente la dissipazione di
questo carico termico metabolico. Tuttavia, man mano che la
temperatura e l'umidità ambientali aumentano, questo
sistema viene sottoposto a sollecitazioni progressivamente
maggiori. Lo stress da calore determina l'allontanamento del
flusso ematico dal muscolo al lavoro, dirottandolo verso la
cute per dissipare l'eccesso termico. È stato ipotizzato
che questa riduzione della perfusione contribuisca alla fatica.
Oltre alle esigenze cardiovascolari generate dallo stress
termico, si può avere la perdita, sotto forma di sudorazione
durante l'esercizio, di significativi volumi di liquido (più
di 10 l/ora). Se non vengono rimpiazzate, queste perdite determinano
una riduzione dell'acqua totale dell'organismo. Il sudore
degli equini è ipertonico, per cui le perdite idriche
sono associate a sostanziali dispersioni di elettroliti. Queste
alterazioni degli equilibri idrico ed elettrolitico sono direttamente
correlate alle riduzioni dell'efficienza termoregolatrice
ed al calo delle capacità agonistiche. La deplezione
delle riserve intramuscolari di glicogeno viene frequentemente
segnalata come causa di affaticamento durante l'esercizio
prolungato ad intensità moderata. Questa deplezione
avviene in modo selettivo in particolari tipi di fibre in
funzione della durata e dell'intensità dell'attività
fisica. La deplezione del glicogeno dall'interno di una fibra
muscolare è associato al calo della capacità
di produzione della forza nella fibra stessa. Anche se le
fibre muscolari vengono reclutate selettivamente durante l'esercizio
submassimale, per cui ne viene chiamata in attività
una certa quota man mano che altre vanno incontro ad esaurimento,
alla fine il numero di fibre sottoposte a deplezione delle
scorte di carboidrati risulta sufficiente a determinare la
caduta della capacità di produzione della forza del
muscolo al di sotto del limite necessario per mantenere l'intensità
dell'esercizio. |
CARDIOFREQUENZIMETRO:
RISPOSTE RESPIRATORIE ALL'ATTIVITÀ FISICA
|
Nel
cavallo in attività, la frequenza respiratoria è
legata da un rapporto di uno a uno con la frequenza del passo
al piccolo galoppo ed al galoppo. Al trotto è invece
più variabile, presentando un rapporto di uno a uno,
uno a due o uno a tre con la frequenza del passo.
Di conseguenza, alle elevate velocità i cavalli non
possono respirare più rapidamente del numero di passi
effettuati. Durante il lavoro al galoppo, la frequenza respiratoria
e quella del passo sono di solito comprese fra 130 e 140 atti
respiratori o passi al minuto. Moltiplicando questo valore
per 10-12 litri, che è il volume tidalico medio di
questi animali, si ha che il cavallo ha un valore massimo
di ventilazione minuto di circa 1500-1600 litri.
Il volume tidalico non aumenta al crescere della frequenza
respiratoria e tende a stabilizzarsi su un plateau. Quest'ultimo
può essere correlato alla breve durata dell'inspirazione
(circa 0,2 sec) ed ai limiti meccanici imposti dal contenimento
esercitato dagli arti. Di conseguenza, l'aumento della ventilazione
minuto totale è principalmente dovuto a quello della
frequenza respiratoria, che è correlata in modo lineare
con l'intensità dello sforzo.
Con l'elevata domanda di trasferimento di ossigeno ed il rapido
tempo di transito del sangue attraverso i capillari polmonari,
durante le attività fisiche molto intense la tensione
di ossigeno (pO2) cala. Questo fenomeno di ipossiemia durante
gli sforzi intensi sembra essere normale nel cavallo ed è
stato segnalato anche negli atleti umani sottoposti alle stesse
sollecitazioni.
Nei cavalli che vivono al livello del mare, le normali tensioni
arteriose dell'ossigeno a riposo sono comprese fra 95 e 110
torr (mm Hg). Durante il galoppo, la tensione arteriosa di
ossigeno scende spesso a valori di 65- 70 torr. Questo calo
della PaO2 presenta una correlazione lineare con l'intensità
dello sforzo, con scarse variazioni dell'ossigeno arterioso
durante il trotto ed il piccolo galoppo lento. La desaturazione
arteriosa diviene evidente al raggiungimento del 60% circa
della massima intensità dell'attività fisica.
All'ipossiemia è associato un lieve aumento delle tensioni
arteriose di biossido di carbonio (PaCO2), con valori che
aumentano dai 40-45 torr a riposo ai 50-55 torr durante l'esercizio
rapido. Gli effetti di questa ipossiemia sono controbilanciati
durante il lavoro molto intenso dal sostanziale incremento
della massa eritrocitaria circolante. L'ematocrito di solito
aumenta dal 30% circa a riposo al 60-65% durante l'attività.
Anche ammettendo una certa desaturazione arteriosa, il trasporto
di ossigeno ad opera dell'emoglobina e, quindi, in ultima
analisi l'ossigeno che viene estratto dal sangue a livello
muscolare aumenta in modo impressionante da valori a riposo
di circa 14-15 ml/100 ml di sangue a circa 24-25 ml/100 ml
sotto sforzo. A parte la tensione di ossigeno, gli altri fattori
che determinano la quantità di ossigeno trasportato
dal sangue sono la PaCO2, il pH, la temperatura del sangue
ed i livelli di 2,3-DPG.
L'aumento di questi quattro parametri determina lo spostamento
verso destra della curva di dissociazione dell'ossiemoglobina,
provocando un calo della saturazione dell'emoglobina per una
data tensione arteriosa di ossigeno. Durante l'attività
fisica, dal momento che si ha un aumento degli ioni idrogeno
(derivanti dall'accumulo di lattati), della temperatura corporea
e dei livelli di CO2, la saturazione dell'emoglobina diminuisce
e l'ossigeno viene più facilmente ceduto a livello
cellulare.
La complessità dei fattori che influiscono sul trasporto
dell'ossigeno indica la possibilità che vi siano effetti
sostanziali delle alterazioni di una o più variabili
respiratorie e metaboliche durante il lavoro molto intenso.
Anomalie respiratorie di minore entità possono quindi
esacerbare un'ipossiemia preesistente. Inoltre, le eventuali
variazioni dello status acido-basico indotte dalle elevate
concentrazioni di lattati e l'aumento della temperatura corporea
possono aggravare una situazione già critica. I disturbi
respiratori anche lievi possono pertanto avere un notevole
significato fisiologico e clinico.
La captazione dell'ossigepo da parte dell'intero organismo
può essere misurata utilizzando un sistema di raccolta
dei gas respiratori. Il contributo dei processi aerobici,
misurato con tale sistema, alla domanda energetica totale
è molto più sostanziale nel cavallo che in molte
altre specie animali. Ciò è dovuto al fatto
che negli equini la captazione dell'ossigeno raggiunge un
picco entro un minuto dall'inizio del lavoro, mentre, ad esempio,
nell'uomo occorrono da tre a quattro minuti per arrivare al
valore massimo o di plateau.
Un utile punto di riferimento utilizzato spesso nella valutazione
delle prestazioni atletiche dell'uomo per esprimere la potenza
o capacità aerobica di un individuo è il valore
massimo della captazione di ossigeno. Quest'ultima aumenta
in modo lineare al crescere dell'intensità dell'esercizio
fino ad un punto oltre il quale, nonostante l'ulteriore progressione
dell'intensità dello sforzo, non aumenta più.
Questo punto viene indicato come captazione massimale dell'ossigeno
(VO2max).
Studi hanno dimostrato che di solito nei cavalli più
dotati si riscontrano valori di questo parametro superiori
a 150 ml/kg/minuto, con alcuni soggetti eccellenti che arrivano
a circa 170-180 ml/kg/minuto. I cavalli di classe inferiore
possono avere valori di appena 120 ml/kg/minuto. |
L'ACQUA:
L'IMPORTANZA DI ACQUA ED ELETTROLITI
|
Acqua
ed elettroliti sono essenziali per i cavalli da competizione.
A questi animali, l'acqua va offerta in secchi o "beverini"
automatici. Questi ultimi devono avere un flusso d'acqua di
almeno 6-8 l/min e vanno pulite tutti i giorni. Durante l'attività
fisica, i cavalli perdono con il sudore principalmente cloruro
di sodio, ma anche potassio e magnesio.
Durante una corsa in una giornata càlda, un cavallo
può arrivare a perdere 90 g. di cloruro di sodio. Il
fabbisogno giornaliero di NaCl è di circa 34 g. In
una recente ricerca è stato dimostrato che il consumo
totale giornaliero di cloruro di sodio di cavalli seguiti
per 6 settimane è stato di soli 14 g. Questi animali
disponevano di un pezzo di sale da leccare all'interno del
box.
Durante i caldi giorni estivi, è possibile offrire
ai"cavalli delle soluzioni saline in un secondo secchio,
da affiancare a quello dell'acqua, in modo che possano autoregolarsi.
Gli equini bevono facilmente la soluzione salina se sono assetati
e leccano il sale.
Preferiscono la soluzione anche quando necessitano di cloruro
di sodio. La maggior parte dei minerali è oggi disponibile
sotto forma di integratori commerciali da offrire quotidianamente
ai cavalli. La vitamina E può essere motivo di preoccupazione,
perchè i cavalli ne necessitano in misura di circa
2000 UI al giorno ed il suo contenuto nei sali minerali non
è molto elevato. Quindi, può essere utile un
apporto supplementare quotidiano di questa vitamina. |
Non
si devono offrire concentrati,in misura superiore,a 0,5 kg/lOO
kg di peso per volta. La maggior quantità di fieno
va somministrata di notte. Prima di una competizione, l'ultimo
pasto va consumato 5-6 ore prima della partenza. L'acqua può
invece essere lasciata a disposizione più a lungo. |
VETERINARIA:
FISIOLOGIA MUSCOLARE
|
Il
cavallo è considerato un animale dotato di capacità
atletiche estremamente elevate ed è stato allevato
nel corso dei secoli per essere destinato a competizioni
sia di velocità che di resistenza. Nella specie equina
si trovano animali capaci di correre a velocità elevate
per periodi di tempo molto brevi, come i quarter horse che
competono su distanze di 400-600 m ed i purosangue ed i
trottatori che gareggiano su percorrenze da 1000 a 3000
m, ed altri in grado di affrontare competizioni di endurance,
più lente e protratte, su percorsi di 80-160 km.
Il
tessuto muscolare costituisce approssimativamente il 40-50%
del peso corporeo del cavallo. Questo tessuto è caratterizzato
da una funzione unica, dal momento che è in grado
di convertire l'energia chimica in lavoro meccanico, importante
per la locomozione. Il muscolo è un tessuto dotato
di una grande plasticità, perchè è
composto da fibre con differenti proprietà contrattili
e metaboliche. Le fibre sono organizzate in gruppi funzionali
dette unità motrici.
Ogni fibra è innervata ed appartiene ad una specifica
unità motrice. All'interno del muscolo esiste una
gamma continua di unità motrici con differenti velocità
di contrazione e proprietà metaboliche. La capacità
del muscolo di assolvere la propria funzione non dipende
solo dal tipo e dalla proporzione delle fibre presenti,
ma anche dalle loro modalità di reclutamento durante
l'attività. L'actina e la miosina sono le proteine
presenti in maggior quantità nel muscolo.
Quando una fibra si contrae, si ha l'accoppiamento di questi
due composti, che formano dei ponti trasversali attraverso
un processo che richiede l'adenosintrifosfato (ATP). Quest'ultimo
viene degradato in ADP e fosfato libero e le proprietà
contrattili delle fibre sono correlate alla loro attività
ATPasica miosinica. Quest'ultima è elevata nelle
fibre con proprietà contrattili più rapide,
mentre risulta bassa in quelle lente. È stato dimostrato
che l'attività ATPasica miosinica è fortemente
dipendente dalle isoforme delle catene pesanti della miosina.
Le piccole riserve di ATP e creatina fosfato costituiscono
le fonti immediate per il rilascio di energia nelle fibre
muscolari. Queste riserve sono in grado solo per un breve
periodo di tempo di apportare energia, che quindi deve essere
continuamente rigenerata attraverso processi aerobici o
anaerobici.
I substrati per i processi aerobici possono essere i carboidrati
come il glucosio ematico o il glicogeno intramuscolare,
oppure i lipidi come i trigliceridi del muscolo o gli acidi
grassi liberi del sangue. Il glicogeno è il substrato
più importante per la liberazione dell'energia da
parte dei processi anaerobici, attraverso la glicolisi nel
citoplasma, che spesso è associata ad un'elevata
produzione di lattati. La via anaerobica garantisce un apporto
di energia rapido, ma limitato.
Se è possibile disporre di ossigeno, l'energia può
essere prodotta nei mitocondri attraverso la via aerobica,
che è più lenta, ma fornisce una maggior quantità
di ATP in seguito alla degradazione dei substrati. Quando
il glucosio viene metabolizzato in presenza di ossigeno
si ottengono 36 molecole di ATP, rispetto alle 2 prodotte
attraverso la via anaerobica. È molto importante
anche la vascolarizzazione capillare del muscolo, sia per
l'apporto di ossigeno e di substrati di derivazione ematica
alle singole fibre che per l'eliminazione dei cataboliti
come i lattati.
La proporzione fra l'energia derivata dai substrati extracellulari
e quella di origine intracellulare dipende da fattori come
l'intensità e la durata del lavoro, lo stato di nutrizione
ed il livello di forma fisica. La maggior parte delle ricerche
condotte nel cavallo per studiare i vari tipi di fibre muscolari
ed i profili metabolici del muscolo è stata effettuata
sul muscolo gluteo medio, perchè svolge un ruolo
primario nella locomozione ed è facilmente accessibile
con le comuni tecniche bioptiche.
Con questa tecnica è stato possibile studiare sia
sezioni longitudinali che trasversali della muscolatura
del cavallo. Il campione da esaminare va prelevato con uno
speciale ago da biopsia inserito nel muscolo dopo aver effettuato
un'anestesia locale.
Di solito, si ottiene una piccola porzione di tessuto, del
peso di circa 50-200 mg.
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