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PER I LE GARE DI ENDURANCE

 
Documento 1
 
       
L'Endurance, detta anche "Fondo" è una disciplina equestre di velocità e resistenza che si pratica, su varie distanze, in aperta campagna a contatto con la natura. Prende spunto dall'attività svolta dai Pony Express e da prove di resistenza in voga nella cavalleria degli eserciti europei nel 19° secolo.
E' molto praticata negli Stati Uniti ma sta prendendo campo anche in Europa.
L'endurance è una disciplina riconosciuta dalla Federazione Internazionale Sport Equestri (FEI) e si spera che in un imminente futuro possa far parte delle discipline olimpiche. Normalmente si pratica su distanze che vanno dai 30 Km
(prove di avviamento) ai 160 Km intervallate da cancelli veterinari per il controllo dello stato fisico e di affaticamento del cavallo. Una visita veterinaria viene anche effettuata prima della partenza ed al termine della prova. Si tende infatti a salvaguardare la salute dell'atleta principale che è il cavallo il quale va portato a gareggiare dopo un accurato allenamento. Uno dei parametri che rivestono molta importanza nelle gare di endurance sono i battiti cardiaci dell'animale che devono restare sotto certi limiti pena l'eliminazione.
I soggetti più predisposti al fondo sono i cavalli arabi che vengono indirizzati a questa disciplina quando hanno raggiunto la piena maturità fisica.

Per quanto concerne l'attrezzatura, vengono utilizzate selle appositamente costruite, particolarmente leggere ma nello stesso tempo comode per i cavalieri che però non devono procurare indolenzimenti o fiaccature al cavallo. L'abbigliamento del cavaliere deve essere soprattutto pratico; infatti oltre ad un apposito casco si usa indossare ghette e scarpe di tela che siano idonee per compiere a piedi alcuni tratti della gara.
Riveste molta importanza, speciamente nelle competizione ad alto livello, il team di assistenza, cioè il gruppo di persone che, sia durante il percorso che nelle soste, assiste il binomio in gara.


REGOLAMENTO DELLE GARE D' ENDURANCE IN ITALIA
1) DEFINIZIONE
Si definiscono gare o prove d'Endurance, delle manifestazioni sportive che mettono in luce le doti di cavaliere e cavallo nell'effettuare percorsi di varie lunghezze su terreni di diversa natura, in tempi determinati, per la fase di regolarità e nel minor tempo possibile nelle gare a tempo, salvaguardando, sempre e comunque l'integrità del cavallo, impiegando le andature adatte al terreno e le velocità conformi all'allenamento e condizione fisica del cavallo stesso.

2) TIPI DI MANIFESTAZIONI

Le gare o prove d'Endurance si dividono in manifestazioni:
- INTERNAZIONALI
- NAZIONALI
- REGIONALI
- TERRITORIALI (Provinciali e/o locali).

3) ORGANIZZATORI E COMPETENZE DEI COMITATI REGIONALI

I Comitati organizzatori devono predisporre il programma di Gara che dovrà essere inviato al C. R. di competenza che ne prenderà visione per il controllo prima della sua diffusione. I Comitati Organizzatori dovranno rispettare tutte le indicazioni del presente regolamento e le disposizioni che l'ispettore di gara impartirà prima e durante la manifestazione stessa. Sarà compito dei Comitati Regionali di pertinenza nominare le Giurie di gara e l'ispettore di gara.
Le Giurie dovranno essere composte almeno da due Giudici oltre l'Ispettore di gara che ha anche la funzione di Presidente di giuria, saranno inoltre, gli organi competenti della FISE a provvedere alla ratifica della nomina della Commissione Veterinaria in funzione del tipo di gara e del numero dei concorrenti.
Nelle gare territoriali la giuria potrà essere composta dall'Ispettore ed un Giudice che potrà essere anche Aspirante Giudice.
I Veterinari non potranno mai essere meno di due, con esclusione delle gare territoriali.
Tutti i rimborsi spese per Giudici e Veterinari sono a carico del Comitato Organizzatore, mentre il rimborso dell'Ispettore è a carico del C. R., con esclusione delle gare territoriali.

4) OBBLIGHI DEL COMITATO ORGANIZZATORE

Il Comitato Organizzatore deve predisporre i seguenti servizi e rispettare le sotto riportate regolamentazioni:
a) Il percorso non dovrà svolgersi per più del 10% su fondo d'asfalto o cemento, almeno che non esistano idonee banchine laterali in terra o ghiaia.
Uno stesso anello del percorso potrà essere effettuato due o massimo tre volte. Il tipo di terreno ed i vari dislivelli devono essere specificati nel programma di gara.
b) La partenza e l'arrivo dovranno essere ubicate in un luogo idoneo per effettuare le partenze in frotta e arrivi in volata.
Segnali con specificate le distanze dovranno essere posizionati almeno ogni 10 Km, in ogni caso un cartello con l'indicazione degli ultimi 3 KM. da percorrere dovrà sempre essere posizionato sul percorso prima del traguardo.
c) Dovrà predisporre adeguate misure di sicurezza per il pubblico e programmare, in funzione della manifestazione dei servizi di ristoro, servizi igienici, scuderizzazione dei cavalli.
Dovranno essere esposti gli orari di visita pre-gara e briefing.
Predisporre quanto l'Ispettore di Gara riterrà opportuno suggerire o far modificare.
d) Dovrà essere stipulata idonea Polizza di R.C.T. che copra tutti i rischi della manifestazione.
e) Dovrà essere predisposta una zona coperta idonea alla Segreteria con fotocopiatrice a disposizione.
Dovrà essere fornita ai concorrenti e all'assistenza una planimetria del percorso. E' obbligatoria la presenza di un'ambulanza attrezzata per la rianimazione e medico per tutta la durata della manifestazione.
Il servizio di mascalcia dovrà essere garantito con la presenza di uno o più maniscalchi secondo il numero dei concorrenti.
Predisporre lungo il percorso dei punti di controllo per le segnalazioni necessarie. Dovranno essere presentate all'Ispettore di gara tutte le autorizzazioni rilasciate dalle autorità competenti necessarie allo svolgimento della manifestazione.

5) ISPETTORE DI GARA

L'ispettore di gara può in ogni momento, per gravi o comprovati motivi, possibilmente dopo aver sentito il parere dei Giudici presenti sospendere la manifestazione od annullarla.
L'Ispettore di gara prima dell'inizio della manifestazione deve controllare che tutte le norme d'attuazione siano state rispettate, visionare tutto il percorso di gara controllando che la segnaletica sia in ordine e corretta con i tre colori indicanti:
Giallo = dritto
Rosso = destra
Bianco = sinistra
verificare, inoltre, che siano state rispettate, secondo il regolamento di gara, le lunghezze dei percorsi, le postazioni d'arrivo e partenza, lo spazio riservato alle visite veterinarie, i punti di controllo lungo il percorso.
Alla fine della manifestazione l'ispettore di gara entro 48 ore dovrà stilare un rapporto sulla manifestazione e su eventuali disfunzioni o sulla buona organizzazione della stessa, tale rapporto dovrà essere inviato al C.R. d'appartenenza ed alla Commissione Nazionale Endurance.
Nelle manifestazioni dove si effettuano anche categorie a carattere internazionale, iscritte FEI, l'ispettore di gara visionerà e controllerà la manifestazione relativamente alle categorie nazionali, mentre sarà di competenza dei giudici internazionali FEI il controllo delle altre categorie.

6) ORDINE DI PARTENZA

Nelle gare a tempo i cavalieri possono prendere il via individualmente o a gruppi o in frotta secondo il regolamento della singola categoria.
Nelle gare di regolarità la partenza deve essere sempre individuale con l'intervallo di almeno un minuto fra l'uno e l'altro concorrente.
Se i concorrenti non partono in frotta l'ordine di partenza è stabilito per sorteggio dalla Giuria o secondo l'ordine d'iscrizione.ù

7) CONTROLLO VETERINARIO DEI CAVALLI

a) Ai Veterinari ufficiali è affidato l'esclusivo controllo su tutto ciò che riguarda lo stato di salute e il benessere dei cavalli in gara.
b) I controlli e gli esami richiesti dal presente regolamento sono stabiliti nell'interesse della salute, della sicurezza e del benessere del cavallo in gara. La Giuria dovrà ratificare le decisioni dei veterinari ufficiali prese a norma dal presente regolamento e in particolare le decisioni di eliminare in qualsiasi momento, tra la prima ispezione e l'ultima, qualsiasi cavallo che a loro giudizio non sia in condizione di continuare la gara.
c) Le valutazioni dei Veterinari ufficiali sono definitive e non può essere fatto appello contro di loro. Tuttavia la Giuria ha l'obbligo di fornire le ragioni in tutti i casi d'eliminazione di un cavallo.
d) In caso di morte di un cavallo nel corso della manifestazione, la Giuria ha l'obbligo di redigere un rapporto sulle circostanze dell'accaduto alla Segreteria FISE Nazionale.
e) Soltanto i cavalli che avranno superato tutti i controlli, hanno diritto a partecipare alla classifica finale.
f) I concorrenti hanno diritto a prendere visione ed a copiare le note relative al proprio cavallo o può essere loro data in custodia la scheda individuale.

8) PRIMA ISPEZIONE

La prima ispezione è da effettuare possibilmente il giorno precedente la partenza della gara e viene eseguita dai Veterinari ufficiali insieme con la Giuria controllando:
a) Ritmo cardiaco: qualsiasi battito cardiaco anormale va registrato.
b) Qualsiasi anormale caratteristica respiratoria va registrata.
c) Condizioni generali: verranno registrate le condizioni delle mucose e il riempimento capillare e controllati i movimenti intestinali.
d) Irregolarità nelle andature: i cavalli che hanno un'andatura irregolare che sia osservabile costantemente al passo e/o al trotto sotto ogni condizione e che presumibilmente causi dolore al cavallo o ne minacci il futuro atletico devono essere eliminati dalla gara.
Nel caso che l'irregolarità non possa essere confermata dopo aver fatto trottare avanti e indietro il cavallo di fronte ai veterinari ufficiali, dovrà essere concesso al cavallo il beneficio del dubbio ed esso non sarà eliminato. Ogni andatura non usuale dovrà essere annotata sulla scheda veterinaria.
e) Indolenzimenti, fiaccature e ferite: ogni chiaro segno d'indolenzimento di fiaccatura o di ferite nella bocca, sugli arti e sul corpo dei cavalli, come fiaccature di sottopancia e da sella, deve essere annotato. Se le condizioni del cavallo sono tali da poter essere seriamente aggravate dalla sua partecipazione alla gara, lo stesso verrà eliminato.
f) Ferratura: i cavalli possono venir montati anche senza ferri, ma se sono ferrati, lo devono essere correttamente e i ferri devono essere adatti alla gara. I cavalli che risultino ferrati alla prima ispezione veterinaria, dovranno esserlo anche alle successive, anche se potranno tagliare il traguardo senza uno o più ferri. Sono permessi ipposandali di qualsiasi genere.

9) ULTERIORI ISPEZIONI

Ulteriori ispezioni avranno luogo durante le soste obbligatorie secondo il regolamento delle varie categorie.
La giuria è responsabile dell'organizzazione di tali controlli, ognuno dei quali sarà eseguito da almeno un veterinario ed un assistente designato allo scopo. Ogni cavallo dovrà essere esaminato tenendo conto della scheda veterinaria compilata alla prima ispezione. L'ispezione dovrà determinare l'idoneità del cavallo a continuare la gara ed in particolare:
a) Ritmo cardiaco: i cavalli con un ritmo cardiaco al di sopra della frequenza massima stabilita dal regolamento per le singole categorie dopo il tempo di recupero o pulsazioni di anormale intensità o battito devono essere eliminati. Eventuale diverso numero di battiti o diverso tempo di presentazione obbligatorio potrà essere stabilito da regolamenti particolari di gara o modifiche al presente.
(N.B. L'accertamento del ritmo cardiaco nella visita finale deve essere fatto su un intero minuto; per tale accertamento, oltre ai metodi tradizionali può essere usato anche il cardiofrequenzimetro)
b) Frequenza respiratoria: per quanto riguarda la frequenza del ritmo respiratorio il regolamento delle singole gare può anche non fissare un massimo, lasciando libertà ai veterinari ufficiali di eliminare i cavalli che comunque mostrino movimenti respiratori di anormale frequenza.
I Veterinari ufficiali d'accordo con la Giuria potranno altresì apportare variazioni alla frequenza del ritmo respiratorio durante la competizione, adeguandola alle condizioni del clima. La variazione può essere apportata soltanto prima della partenza del primo concorrente nella fase in cui il nuovo limite deve essere applicato. La variazione deve anche essere comunicata dalla Giuria ad ogni concorrente. Se una frequenza massima di respiri viene stabilita, essa non potrà mai essere inferiore a 36 respiri il minuto.
c) Condizioni generali devono essere controllate: la temperatura, le mucose, il riempimento capillare, i movimenti intestinali. I cavalli che mostrano segni di eccessivo affaticamento, di colpo di calore, colica, miopatie, forte disidratazione o temperature eccessivamente elevate (40 centigradi e oltre) devono essere eliminati anche se i ritmi cardiaci e respiratori non sono eccessivi.
d) Irregolarità nelle andature: i cavalli con andature irregolari devono essere eliminati. Il controllo delle andature va fatto dopo di quello del ritmo cardiaco e respiratorio.
e) Indolenzimenti, fiaccature e ferite: i cavalli con segni di indolenzimento, fiaccature e ferite già registrate al primo controllo e che siano seriamente aggravati o con nuovi segni di indolenzimento, fiaccature o ferite che possono essere aggravati da un'ulteriore partecipazione alla gara, devono essere eliminati.

10) ISPEZIONE FINALE

a) In tutti i tipi di gare i cavalli potranno essere presentati all'ispezione finale dopo l'arrivo una sola volta entro il tempo stabilito dal regolamento di ogni singola categoria. Questa ispezione deve determinare se il cavallo è ancora idoneo ad essere montato dopo un normale periodo di riposo e deve essere effettuata dai Veterinari ufficiali insieme alla Giuria con le stesse modalità delle ispezioni effettuate durante la gara. Ciascun cavallo deve essere esaminato tenendo conto della sua scheda veterinaria. La decisione di eliminare un cavallo potrà essere presa a maggioranza. In caso di parità il voto della maggioranza dei Veterinari ufficiali (almeno due) deciderà. In ogni gara di fondo di cat. C i cavalli dovranno rimanere dopo la gara, nelle scuderie sotto controllo veterinario per almeno 24 ore o per un periodo più breve ma solo con l'autorizzazione del veterinario di servizio.
b) Ulteriori ispezioni potranno essere effettuate dalla Giuria o dai Veterinari ufficiali qualsiasi cavallo di ogni categoria in ogni momento durante la gara.

11) CANCELLO VETERINARIO - MODALITA'
Il tempo di arrivo ad ogni cancello veterinario deve essere registrato ed il cavallo deve essere presentato alla Commissione veterinaria entro il tempo stabilito dal regolamento Entro questo periodo il cavallo può essere visitato una o massimo due volte se i veterinari così decidono e se vi è tempo per farlo. Tuttavia prima che il tempo stabilito dal regolamento sia trascorso il cavallo deve aver superato il controllo della frequenza cardiaca oppure deve essere eliminato.
Quando il cavallo ha superato il controllo della frequenza cardiaca sarà trattenuto in sosta obbligatoria che inizierà dal momento in cui il partecipante avrà richiesto il controllo veterinario (tempo di ingresso alla visita).
Se il controllo viene ripetuto una seconda volta si terrà presente l'orario dell'ultimo ingresso (tempo di ingresso definitivo).
Durante la sosta obbligatoria ogni altro controllo veterinario verrà esperito inclusi quelli relativi alla regolarità delle andature.
Al concorrente, nel momento della registrazione del tempo di ingresso definitivo si comunicherà anche il tempo di ripartenza. La procedura del cancello veterinario prevede la neutralizzazione del solo tempo di sosta obbligatoria (periodo fra il tempo di ingresso definitivo e il tempo di ripartenza).

12) CANCELLO VOLANTE
Un cancello veterinario volante è un tratto di percorso (50 - 100 metri) segnalato, nel quale i cavalieri devono procedere al trotto per consentire ad una Commissione veterinaria (almeno due componenti) alla presenza di un giudice di controllare le andature e le condizioni generali dei cavalli.
I cavalli sospetti saranno fermati e controllati e, se saranno giudicati in grado di riprendere la gara, il tempo necessario al controllo veterinario sarà neutralizzato.
Un cancello veterinario è comunque richiesto nelle gare di 160 km fra i 10 e i 15 km precedenti all'arrivo.
N.B. IL PRIMO CANCELLO VETERINARIO DOVRA' ESSERE SEMPRE ORGANIZZATO ALMENO ENTRO 40 KM DALLA PARTENZA NELLE GARE DI CATEGORIA C* e C** ALMENO ENTRO 35 KM NELLE ALTRE GARE.
Di massima gare di 160 km dovranno avere un tempo globale di sosta obbligatorio di almeno 120 Minuti, pertanto gare più corte avranno il tempo di sosta in proporzione. Il controllo delle andature in tutti i cancelli dovrà essere effettuato su un terreno non scivoloso, livellato, pulito e stabile.

13) SCHEDE VETERINARIE
Le schede veterinarie dovranno essere compilate alla visita pre-gara.
Le schede veterinarie individuali in possesso dei concorrenti dovranno essere restituite da questi ad un membro della Commissione veterinaria dopo la visita finale o dopo l'eliminazione o dopo una decisione di ritirare il cavallo dalla gara.
In caso di ritiro durante la gara il concorrente ha l'obbligo di darne comunicazione al posto di controllo più vicino, il più velocemente possibile.

14) CRUDELTA' E MALTRATTAMENTI
Indipendentemente da quanto previsto nei paragrafi precedenti ogni azione che, secondo l'opinione della Giuria, sia da considerarsi come crudeltà o maltrattamento dei cavalli sarà punita con l'eliminazione e il deferimento del cavaliere alla Commissione di Disciplina competente.
Sarà comunque considerato maltrattamento:
- la sollecitazione eccessiva di un cavallo stanco;
- l'uso eccessivo del frustino e/o degli speroni.

15) PESO
Il peso è libero per le categorie: avviamento, A e B, e per le cat. C se riservate esclusivamente ai cavalieri Young Rider e/o Junior.
E' di kg. 70 nelle categorie C* e C**. L'applicazione di pesi suppletivi dovrà essere effettuata esclusivamente sulla sella o nella copertina porta pesi e dovranno essere sigillati. In nessun caso i pesi possono essere indossati dai cavalieri.

16) TENUTA DEI CAVALIERI E BARDATURA DEI CAVALLI

a) La tenuta dei Cavalieri deve essere appropriata e non dannosa all'immagine dell' Endurance e comunque secondo i regolamenti FEI.
La tenuta raccomandata in tutte le gare di Endurance, è obbligatoria nelle gare nazionali e regionali ed è:
- calzoni da equitazione e stivali oppure
- calzoni da equitazione con ghette o con calzettoni al ginocchio e scarpe (alte o basse) oppure
- calzoni all'indiana (Jodhpurs) e scarpe alte o basse
- camicia o maglia
- è comunque sempre obbligatorio un copricapo duro
Per ragioni di sicurezza se si indossano scarpe sportive senza tacco si devono usare staffe di sicurezza. Il tacco deve essere alto almeno cm. 1.
b) La bardatura dei cavalli è libera, tuttavia non sono ammesse le redini di ritorno o qualsiasi altro tipo di finimento costrittivo.c) Sono proibiti speroni atti a ferire il cavallo e frustini più lunghi di cm. 75 o appesantiti alla estremità.
c) Sono proibiti speroni atti a ferire il cavallo e frustini più lunghi di cm. 75 o appesantiti alla estremità.
d) L'uso di speroni e frustini di qualsiasi tipo e lunghezza è proibito in tutte le gare FEI.

17) ANDATURE
a) Per tutte le categorie di regolarità, durante il percorso i cavalieri sono liberi di scegliere la loro andatura, di fermarsi, di fare piede a terra, tuttavia nel tratto di percorso visibile dalla linea del traguardo (sia finale che di Cancello intermedio), il cavaliere non potrà sostare ma dovrà mantenere l'azione in avanti del proprio cavallo e solo con andatura al trotto e/o galoppo - non passo - senza zigzagare o fare giravolte fino al superamento della linea del traguardo.
Il mancato rispetto di questa norma comporta l'eliminazione immediata del binomio salvo cause accidentali che saranno valutate dalla giuria.
b) Per tutte le categorie a tempo, durante il percorso i cavalieri sono liberi di prescegliere la loro andatura, di fermarsi e di fare piede a terra. E' tuttavia obbligatorio superare a cavallo i traguardi della partenza e dell'arrivo finale, con qualsiasi andatura.

18) VISIONE DEL PERCORSO
Il percorso dovrà essere definitivamente segnalato tre giorni prima del giorno fissato per la gara per dar modo ai concorrenti di poterlo visionare.

19) TEMPI
Nelle gare di regolarità il tempo prescritto è il tempo necessario per percorrere la distanza della gara alla cadenza prescelta dagli organizzatori, è fissato a seconda della categoria di gara.
Il tempo limite è così fissato normalmente:
- per le gare di regolarità corrisponde alla media oraria minima prescritta.
- per le gare a tempo è di almeno 50% in più del tempo ottimale individuato dal C.O. Il C.O. potrà anche fissare tempi limite relativamente alle singole fasi della gara. Il superamento del tempo limite comporta l'eliminazione del concorrente.

20) ORARI
Un binomio può presentarsi alla partenza della gara od alla ripartenza da un cancello veterinario, rispetto al suo tempo prescritto, con un ritardo massimo di 15 minuti, superati i quali verrà eliminato; nessuna penalizzazione gli verrà conteggiata in quanto il binomio si autopenalizza con il ritardo. Gli orari delle visite veterinarie sono inderogabili. La presentazione di un cavallo in ritardo sui tempi indicati dal programma ufficiale comporta la sua eliminazione.

21) ASSISTENZE E MODALITA'

a) L'assistenza di terzi durante il percorso è soltanto ammessa per aiutare il partecipante ad abbeverare e a rinfrescare con acqua il cavallo. Il C.O. potrà indicare nel programma che l'assistenza potrà essere fornita solo in alcuni punti indicati sulla carta fornita ai concorrenti. In tal caso dovranno essere fissati punti di assistenza ogni 10 - 15 km. Comunque l'assistenza è sempre permessa durante l'attraversamento di strade asfaltate. Nelle stesse circostanze il concorrente potrà essere anche assistito per aggiustare parti della bardatura, per avere quanto può necessitare (acqua, cibo, equipaggiamento) e per rimontare a cavallo.
b) Prima della partenza, dopo l'arrivo e alle soste obbligatorie è possibile assistere il concorrente e prendersi cura del suo cavallo.
c) In ogni caso, dopo una caduta o se il concorrente è smontato o in caso di allentamento o perdita di un ferro, il cavaliere può essere aiutato per aggiustare la sella, per rimettere il ferro e per rimontare.
Mentre è smontato o rimontato a cavallo, gli può essere restituito parte del suo equipaggiamento.

22) ASSISTENZA PROIBITA
Ad eccezione di quanto previsto all'art. 21 verrà eliminato chi si farà assistere dall'esterno. Qualsiasi intervento di terzi, richiesto o no, che abbia lo scopo di facilitare il compito del concorrente o di aiutare il cavallo è considerato assistenza illecita.
In particolare è vietato:
- far montare il cavallo ad altro cavaliere sia o no concorrente;
- essere seguiti, accompagnati o preceduti in qualsiasi parte del percorso da qualsiasi veicolo, bicicletta, pedone o cavaliere fuori gara;
- avere qualcuno ad un passaggio obbligato che in qualunque modo incoraggi il cavallo;
- tagliare reticolati, demolire parte di recinti e abbattere vegetazione in modo da facilitare la strada.
E' consentito l'uso di cellulare o ricetrasmittente.
In caso di dubbi la Giuria deciderà definitivamente e senza appello.

23) CATEGORIE DELLE GARE DI ENDURANCE
a) Categoria di avviamento (regolarità): media oraria fra 8 e 12 km/h. Percorso minimo 20 km massimo 35 km.
Un solo cancello veterinario.Tutti i cavalli che alle visite veterinarie, da effettuarsi entro 30 minuti dall'arrivo, presentino un ritmo cardiaco al di sopra della frequenza massima di 64 battiti, dovranno essere eliminati.
I cavalieri con patenti agonistiche possono partecipare solo fuori classifica alla cat. di avviamento, oppure potranno essere stilate due classifiche separate, una per le patenti A ed una per le patenti agonistiche.
b) Categoria A (a tempo) Percorso 60 km + /- 10 %
La presentazione dei cavalli alle visite veterinarie sia intermedie sia finali dovrà avvenire entro 10 minuti dall'arrivo e tutti i cavalli con un ritmo cardiaco al di sopra della frequenza massima di 56 battiti dovranno essere eliminati. La classifica sarà stilata in base all'arrivo al traguardo finale.
c) Categoria B (a tempo) Percorso 90 km. +/- 10 %
La presentazione dei cavalli alle visite veterinarie sia intermedie sia finali dovrà avvenire entro 20 minuti dall'arrivo e tutti i cavalli con un ritmo cardiaco al di sopra della frequenza massima di 56 battiti dovranno essere eliminati.
Sono ammesse gare di due giorni con un percorso minimo 120Km. massimo 160 Km totaliLa classifica sarà stilata in base all'arrivo al traguardo finale.
d) Categoria C* (a tempo) Percorso minimo 120 km massimo 135 km La presentazione dei cavalli alle visite veterinarie sia intermedie sia finali dovrà avvenire entro 30 minuti dall'arrivo e tutti i cavalli con un ritmo cardiaco superiore alla frequenza massima di 64 battiti dovranno essere eliminati.
Sono ammesse gare di due giorni minimo km 140 massimo km 190 totali.
e) Categoria C** (a tempo) Percorso 160 km
con le stesse modalità prescritte dal precedente paragrafo "d".
Sono ammesse gare di due giorni con un percorso minimo totale superiore a Km. 190. Le categorie C* e C** possono essere effettuate solo in gare nazionali.
- Nelle gare in due giorni, la classifica verrà stilata in base alla somma dei tempi di percorrenza delle due giornate di gara, le partenze avverranno sia nel primo che nel secondo giorno in frotta, i tempi delle due giornate verranno fermati al traguardo.
- Nelle gare di regolarità la media oraria minima potrà essere ridotta dalla Giuria per condizioni di gara particolarmente gravose. Le eventuali variazioni, da applicare solo in casi eccezionali, possono essere apportate soltanto prima della partenza della gara o della singola fase in cui la variazione viene applicata e comunicata ad ogni concorrente.

24) PATENTI E/O QUALIFICHE DEI CAVALIERI
Per partecipare ad una gara di Endurance occorre essere in possesso di:
- Patente A per le categorie di avviamento
- Brevetto B/Endurance o B per le categorie AVV. - A e B
- I° grado Endurance - I° e sup. per le categorie AVV. - A-B-C*-C**
Il brevetto B / Endurance si ottiene per chi è in possesso della patente A con la partecipazione e conclusione in classifica di N. 4 prove di categoria di avviamento endurance, che verranno certificate dal Presidente della Giuria sul libretto del cavaliere ed aver effettuato inoltre un colloquio con esito favorevole da parte di un Tecnico Fise di Equiturismo il quale certificherà tale colloquio sul libretto personale del cavaliere, che verrà successivamente presentato al C.R. di appartenenza per il rilascio del Brevetto B/E.
Tale Brevetto autorizza la partecipazione alle categorie A.
Per partecipare alle categorie B è necessario aver concluso in classifica due categorie A che verranno certificate sul libretto del cavaliere dal Presidente di Giuria.
Le qualifiche per l'ottenimento del I° grado Endurance per chi è in possesso del brevetto B / Endurance o B sono:
- classificarsi in n. 2 gare di cat. A di endurance
- classificarsi in n. 3 gare di cat. B di endurance
- il I° grado Endurance può essere rilasciato non prima di otto mesi dal rilascio del brevetto.
- tutte le qualifiche dovranno, per aver validità, essere riportate sul libretto del cavaliere.
-Il binomio che ha partecipato e concluso in classifica una categoria C* e C** nell'anno precedente ed in quello in corso, può partecipare solo fuori classifica alle categorie: A
- I cavalieri di età inferiore a 14 anni non possono partecipare a gare di Endurance che percorrono od attraversano strade carrabili aperte al pubblico transito.(Codice della Strada Titolo Quarto, Art. 115, Paragrafo " a ")

25) QUALIFICHE DEI CAVALLI ED ETA' PRESCRITTE
Le qualifiche devono essere effettuate entro i 24 mesi precedenti al passaggio di categoria:
a) Per poter partecipare ad una prova di cat. B i cavalli, devono aver portato a termine in classifica almeno due prove di cat. A.
- Sono ammessi, inoltre, tutti i cavalli che nella loro carriera agonistica hanno portato a termine una gara di almeno 120 Km.
b) Per poter partecipare ad una prova di cat. C* i cavalli devono aver portato a termine in classifica oltre a quanto riportato nel paragrafo "a " ulteriori due prove di cat. B Sono ammessi, inoltre, tutti i cavalli che nella loro carriera agonistica hanno portato a termine una gara di cat. C**.
c) Per partecipare ad una prova di cat. C** devono aver portato a termine oltre a quanto sopra riportato, una prova di cat. C*.
- Le soprariportate qualifiche devono essere applicate solo ai cavalli con età inferiore ai 10 anni, in quanto i cavalli di 10 anni ed oltre(anno di nascita riportato sul Certificato d'identità per cavalli Fise) potranno partecipare a qualsiasi categoria senza qualifiche, se montati da un cavaliere con patente idonea.
- I cavalli per poter partecipare a qualsiasi categoria delle gare di Endurance con esclusione dell'Avviamento, devono essere in possesso del Certificato d'identità per cavalli Fise, con validità per l'anno in corso.
e) L'età prescritta nelle varie categorie è la seguente:
- Categoria C* e C** = almeno 7 anni di età
- Categoria B = almeno 6 anni di età
- Categoria A = almeno 5 anni di età
- Categoria avviamento = almeno 4 anni di età

26) CLASSIFICA
- Individuale

a) Nelle gare di regolarità: fra tutti i binomi che hanno portato a termine la gara entro l'arco delle medie orarie prescritte per le singole categorie, sia ai cancelli intermedi, sia a quello finale e non eliminati per ragioni veterinarie, verrà stilata una classifica in base al maggior numero di punti ottenuti secondo la formula seguente:
[(velocità oraria del binomio) - (media oraria minima)] x 100
frequenza cardiaca del cavallo alla visita finale
N.B.: Nelle gare di regolarità, per calcolare la velocità del binomio al Cancello intermedio, si dovrà tener conto del "tempo di ingresso alla visita" che dovrà avvenire sempre entro i 30 minuti successivi all'arrivo della fase in questione.
Il mancato rispetto della velocità minima e massima imposta, sia al cancello intermedio sia a quello finale , nonché la frequenza cardiaca del cavallo superiore a quella prescritta comporta l'eliminazione del binomio.
La classifica è data dal punteggio ottenuto da ciascun binomio.
A parità di punteggio classifica il minor ritmo cardiaco per le cat. avviamento,
b) Nelle gare a tempo: il vincitore sarà il binomio con il miglior tempo al traguardo.
c) Squadre:
La squadra vincente, sia nelle categorie di regolarità sia nelle categorie a tempo, sarà quella che ha totalizzato il miglior risultato complessivo ottenuto dalla somma, nella classifica finale, dei punteggi o dei tempi dei tre migliori concorrenti della squadra. In caso di parità, la squadra vincente sarà quella il cui terzo concorrente ha il miglior punteggio per le gare di regolarità o il miglior tempo per quelle a tempo La classifica avverrà, nelle categorie a tempo, in base a chi per primo avrà tagliato la linea del traguardo (senza ex-aequo).

27) PREMI
In tutte le categorie agonistiche si consiglia un premio per il cavallo che conclude la prova nelle migliori condizioni, tuttavia tale premio è obbligatorio per le categorie C a tempo (best condition).
Nella categoria di Avviamento il C.O. dovrà predisporre una doppia premiazione per le patenti agonistiche e non agonistiche (cioè patenti A ), in quanto dovranno essere stilate due classifiche separate.

28) ANTIDOPING
I prelievi antidoping potranno essere effettuati fino ad un'ora dopo l'arrivo al traguardo finale (si applica il Regolamento antidoping FEI).

29) RECLAMI
I reclami dovranno essere presentati entro 30 minuti dall'esposizione delle classifiche previa versamento di L. 150.000.

30) VARIE
Per quanto non espressamente esposto in questo regolamento varrà il regolamento Endurance della F E I.



REQUISITI

Patenti Cavalieri Endurance
Patente Categoria
A Avviamento
B / Endurance – B Avv. – A
B / Endurance - B Avv. - A - B (se il cavaliere ha concluso n. 2 gare di categoria A)
1° grado Endurance - 1° grado Avv. - A - B - C* - C**


Qualifiche Cavalli
Categoria Età Gare terminate e altri requisiti
Avviamento 4 anni .
A 5 anni .
B 6 anni -2 prove di cat. A nei 24 mesi precedenti, oppure tutti i cavalli che hanno concluso in carriera una gara di almeno 120 km.
-certificato d'identità per cavalli FISE.
C* 7 anni - 2 prove di cat. B nei 24 mesi precedenti (sono ammessi comunque tutti i cavalli che hanno concluso in carriera una gara di cat. C**).
-certificato d'identità per cavalli FISE.
C** 7 anni - 1 prova di cat. C* nei 24 mesi precedenti (sono ammessi comunque tutti i cavalli che hanno concluso in carriera una gara di cat. C**).
-certificato d'identità per cavalli FISE.
Cavalli dai 10 anni in su

-Possono partecipare a qualsiasi categoria senza qualifiche, se montati da un cavaliere con patente idonea e se in possesso del certificato d'identità per cavalli FISE.



Rilascio Patenti
Patente Requisiti Modalità
A . Viene rilasciata da un centro affiliato FISE
Brevetto B/Endurance Patente A Aver concluso 4 prove di avviamento ed aver superato un colloquio con un Tecnico Fise di Equiturismo
1° grado Endurance Brevetto B
Brevetto B/Endurance
Classificarsi in n. 2 gare di cat. A di endurance e classificarsi in n. 3 gare di cat. B di endurance.
NB: il I° grado Endurance può essere rilasciato non prima di OTTO mesi dal rilascio del brevetto.


Costo Patenti Cavalieri
Patente Costo Passaggio Costo
A

L. 40.000

da A a B / Endurance
da A a B

L. 60.000
L. 80.000

B / Endurance

L. 100.000

da B / Endurance
a 1° grado Endurance

L. 20.000

B

L. 120.000

da B a 1° grado

L. 80.000

1° grado Endurance

L. 120.000

. .
1° grado

L. 200.000

da 1° grado a 2° grado

L. 50.000

2° grado

L. 250.000

. .

Costo Tesseramento Cavalli
- Prima iscrizione di cavalli stranieri o italiani
(non iscritti al libro genealogico dell'ENCI)
- rinnovo annuale

L. 250.000

L. 50.000

Prima iscrizione al repertorio di cavalli Italiani
(iscritti ENCI)
- rinnovo annuale .      

L. 200.000

L. 50.000

.Prima iscrizione annuale per Pony, Attacchi, Polo,
Volteggio, Monta Western, Equiturismo
- rinnovo annuale .      

L. 100.000

L. 25.000



Categorie
Categoria Distanza Ingresso Visita San
Avviamento 20 - 35 km media: 8 - 12 km/h . 64
A 60 km (+/- 10%) 10 minuti 56
B 90 km (+/- 10%) 20 minuti 56
C* gare in 1 giorno: 120 - 135 km gare in 2 giorni: 140 - 190 km . 64
C** gare in 1 giorno: 160 km gare in 2 giorni: + di 190 km . 64


IL PROFILO METABOLICO E LA COMPOSIZIONE DELLE FIBRE NEI DIVERSI CAVALLI

Fra i cavalli esiste un'ampia variazione della composizione del tipo di fibre, dovuta sia a fattori ereditari che ad elementi come l'età, il sesso e lo stato di allenamento. Nei muscoli glutei della maggior parte dei cavalli si osserva un'elevata percentuale di fibre di tipo II, ma la ripartizione fra fibre di tipo IIa e IIb varia notevolmente. Le fibre di tipo IIc si riscontrano di solito nei puledri giovani e sono rare nei cavalli adulti. Sono considerate fibre di transizione.
La composizione del muscolo secondo il tipo di fibre sembra essere correlata al tipo di lavoro per il quale è stata selezionata la razza di appartenenza. I muscoli dei quarter horse e dei purosangue, che devono coprire brevi distanze a velocità più elevate di quelle dei trottatori, contengono una maggiore percentuale di fibre di tipo II. I trottatori sono allenati sia alla velocità che alla resistenza e presentano una maggior percentuale di fibre di tipo IIa. I muscoli dei cavalli da tiro cileni e dei cavalli andalusi, destinati principalmente ad un esercizio prolungato a bassa intensità, presentano a livello muscolare più fibre di tipo I e meno di tipo IIb rispetto ai purosangue ed ai trottatori.
I purosangue ed i trottatori più anziani ed allenati mostrano di solito una maggiore percentuale di fibre di tipo I, un più elevato rapporto fra fibre di tipo IIa/IIb o FTH/FT, una superiore capacità ossidati va ed una più ampia vascolarizzazione capillare rispetto a quelli più giovani e meno preparati.
I cavalli da corsa di successo presentano un più elevato rapporto fra fibre di tipo IIa/IIb ed una più elevata capacità ossidativa muscolare rispetto a quelli che ottengono risultati inferiori.
L'aumento della vascolarizzazione capillare delle fibre muscolari dopo l'allenamento permette un maggiore scambio di gas, calore, cataboliti e sostanze nutritive fra il sangue ed il muscolo al lavoro. Il fatto che i lipidi vengano utilizzati in modo più efficiente con l'allenamento alla resistenza è convalidato dal riscontro di un incremento delle attività degli enzimi coinvolti nell'ossidazione degli acidi grassi. Con l'aumento di que- sta attività il muscolo sembra utilizzare in modo più efficiente il grasso come fonte energetica, risparmiando le riserve di glicogeno.
Nei cavalli giovani e non allenati, le fibre di tipo IIb presentano una capacità ossidativa molto bassa, mentre in quelli più anziani e meglio allenati le stesse fibre possono risultare altamente ossidative. Le fibre di tipo IIb mostrano anche una maggiore capacità ossidativa nei cavalli da corsa rispetto a quelli inattivi o che ottengono meno successi.
Ciò indica che le fibre di tipo IIb si adattano all'allenamento aumentando la propria capacità di rilasciare energia attraverso il metabolismo ossidativo. Nei cavalli da corsa, non si trovano lipidi nelle fibre di tipo IIb nonostante la loro elevata capacità ossidativa. Ciò indica che l'ossidazione del piruvato ottenuta attraverso la glicolisi svolge un ruolo più importante per il rilascio ossidativo dell'energia in queste fibre. L'incremento dell'attività degli enzimi ossidativi riflette l'aumento del contenuto mitocondriale ed il miglioramento della capacità di produzione dell'ATP.
La densità volumetrica dei mitocondri aumenta con l'allenamento, insieme a diversi enzimi coinvolti nell'ossidazione degli acidi grassi e nel ciclo dell'acido citrico. Ciò accresce la capacità di utilizzare in modo ossidativo il piruvato e di fare maggiore affidamento sull'ossidazione degli acidi grassi. Diversi studi sull'allenamento del cavallo hanno dimostrato che la produzione dei lattati durante l'esercizio submassimale viene ridotta e che la capacità ossidativa aumenta.
I dati soprariportati indicano che l'allenamento è un fattore importante che influenza sia il profilo metabolico che il tipo di fibre del muscolo. L'aumento della capacità ossidativa è specifico dei muscoli che sono stati sottoposti all'esercizio e non si riscontra in quelli che non lavorano.
Alcune ricerche hanno dimostrato che le porzioni profonde del muscolo hanno un maggiore profilo ossidativo, una migliore vascolarizzazione capillare ed un maggior numero di fibre di tipo I rispetto a quelle superficiali. Le porzioni più profonde della maggior parte dei muscoli hanno di solito una percentuale più elevata di fibre di tipo I ed una maggiore capacità ossidativa che risulta anche più adatta al mantenimento della postura ed all'attività di endurance.
Al contrario, le parti superficiali dei muscoli contengono spesso un'elevata percentuale di fibre di tipo IIb ed hanno proprietà metaboliche che indicano un maggiore affidamento sul metabolismo anaerobico. Il ripetuto impiego delle fibre muscolari ne modifica la struttura e la fun zione.
Le alterazioni più marcate si osservano a carico dei tipi di fibre presenti, della vascolarizzazione capillare, dell'area delle fibre e degli enzimi ossidativi. Nei cavalli che hanno ottenuto dei successi nelle competizioni di endurance è stata dimostrata una maggiore omogeneità del muscolo gluteo medio rispetto a quelli che hanno avuto risultati inferiori. L'area delle fibre differisce a seconda dei tipi; quelle IIb sono di solito più grandi e possono arrivare al doppio di quelle di tipo I.
La vascolarizzazione capillare di ciascun tipo di fibra è strettamente correlato alla sua capacità ossidativa e risulta maggiore in quelle di tipo I piuttosto che in quelle di tipo IIa, che a loro volta sono circondate da un maggior numero di capillari rispetto a quelle IIb. In molti cavalli giovani si osserva un'ampia variazione nell'area delle fibre dei diversi tipi, mentre nei soggetti più anziani e meglio allenati questa differenza è minore, soprattutto per le fibre di tipo IIb che, quindi, hanno un migliore apporto capillare. È stato dimostrato che questa migliore capillarizzazione delle fibre di tipo IIb è associata ad un più elevato potenziale aerobico e ad una maggiore tolleranza all'esercizio.



ALLENAMENTO: IL CONCETTO DI FATICA
La fatica si manifesta con l'incapacità del cavallo di continuare a svolgere l'attività fisica all'intensità richiesta. Gli atleti di livello superiore possiedono la capacità di controbilanciare questi processi e mantenere costante l'intensità dell'esercizio più a lungo degli altri. La fatica è un processo complesso che sembra svilupparsi a livello sia centrale (psicologico/nervoso) che periferico (muscolare), e sono stati compiuti notevoli sforzi nel tentativo di definirlo meglio.
Gli aspetti periferici del processo sono quelli che hanno suscitato il maggiore interesse, forse perche sono più facili da definire rispetto a quelli centrali. Sebbene sia probabile che anche nel cavallo si abbia una fatica a livello centrale, risulta difficile chiarire in modo definitivo i meccanismi coinvolti in questo processo. Nell'uomo, vi sono dati che indicano un contributo neurofisiologico alla fatica, attraverso un sistema di attivazione ed uno di inibizione.
Tuttavia, è necessario confermare ulteriormente questo meccanismo. La fatica centrale può anche riconoscere una componente psicologica. Nell'uomo, fattori come la mancanza di motivazioni sono stati descritti come cause di affaticamento.
Dal momento che nei cavalli sottoposti ad un intenso allenamento si osserva talvolta la perdita dello spirito competitivo (cosiddetto "superallenamento") non accompagnato da alcun segno di malattia organica, è probabile che la comparsa della fatica sia dovuta a componenti centrali o psicologiche. Senza dubbio, la "freschezza mentale" ed un approccio psicologico di tipo positivo apportano un contributo vitale al successo degli atleti umani di alto livello e, anche se è improbabile che i cavalli siano capaci di trovare stimoli astratti, sembra comunque che per ottenere prestazioni ottimali sia necessario un impulso mentale appropriato.
Studi relativi agli effetti dell'affaticamento periferico dimostrano che si tratta di una condizione specifica che riconosce cause multifattoriali. I processi implicati nell'eziologia dell'affaticamento sono rappresentati da alterazioni dell'accoppiamento fra eccitazione e contrazione, anomalie della produzione dell'energia e limiti nell'apporto energetico.
Questi processi sono correlati all'intensità ed alla durata dell'esercizio che viene richiesto al cavallo. Alla fatica sono stati associati numerosi fattori, quali:
1.deplezione di substrati per la produzione dell'energia;
2. interferenza nella produzione dell'energia (ATP) dovuta ad alterazioni dell'ambiente interno della fibra;
3. variazioni dell'irritabilità neuromuscolare dovute ad alterazioni dei gradi enti elettrolitici;
4. interferenza con i processi contrattili che esitano nell'alterazione della captazione o del rilascio di Ca2+ da parte del reticolo sarcoplasmatico;
5. calo della perfusione e/o eccessivo aumento della temperatura del muscolo.
In molti casi, è probabile che sia presente una combinazione di questi elementi. Le attuali conoscenze relative ai probabili fattori che contribuiscono alla fatica muscolare nel cavallo derivano dall'analisi dei campioni di biopsia muscolare dopo un'attività fisica di intensità e durata differenti. L'esercizio intenso determina l'affaticamento nel volgere di pochi secondi o minuti. La deplezione del pool fosfogeno (adenosin-trifosfato e creatina fosfato), la riduzione del pH intracellulare e, forse, l'accumulo di lattati sembrano essere fattori importanti in grado di contribuire all'insorgenza della fatica. I meccanismi dell'omeostasi cellulare sono volti a mantenere le concentrazioni intracellulari dell'ATP entro limiti ragionevolmente ristretti. Tuttavia, in caso di esercizio intenso di breve durata, si ha un'iniziale deplezione della CP muscolare seguita dalla riduzione dei livelli di ATP. Le maggiori riduzioni delle concentrazioni di quest'ultimo si hanno nelle fibre rapide. Resta da chiarire se la riduzione del pool fosfogeno induca direttamente la fatica, comunque l'esercizio abbastanza intenso da determinare la deplezione dell'ATP è anche associato ad una significativa riduzione del pH intramuscolare da circa 7,0- 7,1 a riposo a 6,4 o meno in caso di affaticamento. È noto che il calo del pH riduce la capacità respiratoria del muscolo ed influisce direttamente sull'apparato contrattile. L'acidosi ed i sostanziali incrementi della temperatura muscolare che si verificano sono probabilmente associati ad un'alterazione della funzione del reticolo sarcoplasmatico. Anche la perdita di potassio dal muscolo in contrazione e l'accumulo nel plasma possono essere fattori contribuenti alla fatica. L'esercizio intenso induce un aumento delle concentrazioni plasmatiche del potassio di più di 10 mmol/l. Questa variazione dell'omeostasi del potassio può anche alterare la funzione del reticolo sarcoplasmatico e, quindi, influire sul controllo del calcio all'interno delle cellule. Sia che agiscano singolarmente che in associazione fra loro, il calo del pH, il pool nucleotidico, l'aumento della temperatura e l'alterazione dei gradienti elettrolitici hanno probabilmente effetti deleteri su numerosi processi metabolici muscolari, portando alla comparsa della fatica. Come cause di affaticamento durante questo tipo di esercizio, singolarmente o collettivamente, sono stati ipotizzati vari fattori, come l'alterazione degli equilibri idrico e ionico, l'ipertermia e la deplezione delle riserve energetiche muscolari. Durante l'esercizio, l'80% circa dell'energia prodotta viene liberato sotto forma di calore. Il cavallo possiede un sistema di termoregolazione finemente regolato che, nella maggior parte delle situazioni, consente la dissipazione di questo carico termico metabolico. Tuttavia, man mano che la temperatura e l'umidità ambientali aumentano, questo sistema viene sottoposto a sollecitazioni progressivamente maggiori. Lo stress da calore determina l'allontanamento del flusso ematico dal muscolo al lavoro, dirottandolo verso la cute per dissipare l'eccesso termico. È stato ipotizzato che questa riduzione della perfusione contribuisca alla fatica. Oltre alle esigenze cardiovascolari generate dallo stress termico, si può avere la perdita, sotto forma di sudorazione durante l'esercizio, di significativi volumi di liquido (più di 10 l/ora). Se non vengono rimpiazzate, queste perdite determinano una riduzione dell'acqua totale dell'organismo. Il sudore degli equini è ipertonico, per cui le perdite idriche sono associate a sostanziali dispersioni di elettroliti. Queste alterazioni degli equilibri idrico ed elettrolitico sono direttamente correlate alle riduzioni dell'efficienza termoregolatrice ed al calo delle capacità agonistiche. La deplezione delle riserve intramuscolari di glicogeno viene frequentemente segnalata come causa di affaticamento durante l'esercizio prolungato ad intensità moderata. Questa deplezione avviene in modo selettivo in particolari tipi di fibre in funzione della durata e dell'intensità dell'attività fisica. La deplezione del glicogeno dall'interno di una fibra muscolare è associato al calo della capacità di produzione della forza nella fibra stessa. Anche se le fibre muscolari vengono reclutate selettivamente durante l'esercizio submassimale, per cui ne viene chiamata in attività una certa quota man mano che altre vanno incontro ad esaurimento, alla fine il numero di fibre sottoposte a deplezione delle scorte di carboidrati risulta sufficiente a determinare la caduta della capacità di produzione della forza del muscolo al di sotto del limite necessario per mantenere l'intensità dell'esercizio.


CARDIOFREQUENZIMETRO: RISPOSTE RESPIRATORIE ALL'ATTIVITÀ FISICA
Nel cavallo in attività, la frequenza respiratoria è legata da un rapporto di uno a uno con la frequenza del passo al piccolo galoppo ed al galoppo. Al trotto è invece più variabile, presentando un rapporto di uno a uno, uno a due o uno a tre con la frequenza del passo.
Di conseguenza, alle elevate velocità i cavalli non possono respirare più rapidamente del numero di passi effettuati. Durante il lavoro al galoppo, la frequenza respiratoria e quella del passo sono di solito comprese fra 130 e 140 atti respiratori o passi al minuto. Moltiplicando questo valore per 10-12 litri, che è il volume tidalico medio di questi animali, si ha che il cavallo ha un valore massimo di ventilazione minuto di circa 1500-1600 litri.
Il volume tidalico non aumenta al crescere della frequenza respiratoria e tende a stabilizzarsi su un plateau. Quest'ultimo può essere correlato alla breve durata dell'inspirazione (circa 0,2 sec) ed ai limiti meccanici imposti dal contenimento esercitato dagli arti. Di conseguenza, l'aumento della ventilazione minuto totale è principalmente dovuto a quello della frequenza respiratoria, che è correlata in modo lineare con l'intensità dello sforzo.
Con l'elevata domanda di trasferimento di ossigeno ed il rapido tempo di transito del sangue attraverso i capillari polmonari, durante le attività fisiche molto intense la tensione di ossigeno (pO2) cala. Questo fenomeno di ipossiemia durante gli sforzi intensi sembra essere normale nel cavallo ed è stato segnalato anche negli atleti umani sottoposti alle stesse sollecitazioni.
Nei cavalli che vivono al livello del mare, le normali tensioni arteriose dell'ossigeno a riposo sono comprese fra 95 e 110 torr (mm Hg). Durante il galoppo, la tensione arteriosa di ossigeno scende spesso a valori di 65- 70 torr. Questo calo della PaO2 presenta una correlazione lineare con l'intensità dello sforzo, con scarse variazioni dell'ossigeno arterioso durante il trotto ed il piccolo galoppo lento. La desaturazione arteriosa diviene evidente al raggiungimento del 60% circa della massima intensità dell'attività fisica.
All'ipossiemia è associato un lieve aumento delle tensioni arteriose di biossido di carbonio (PaCO2), con valori che aumentano dai 40-45 torr a riposo ai 50-55 torr durante l'esercizio rapido. Gli effetti di questa ipossiemia sono controbilanciati durante il lavoro molto intenso dal sostanziale incremento della massa eritrocitaria circolante. L'ematocrito di solito aumenta dal 30% circa a riposo al 60-65% durante l'attività. Anche ammettendo una certa desaturazione arteriosa, il trasporto di ossigeno ad opera dell'emoglobina e, quindi, in ultima analisi l'ossigeno che viene estratto dal sangue a livello muscolare aumenta in modo impressionante da valori a riposo di circa 14-15 ml/100 ml di sangue a circa 24-25 ml/100 ml sotto sforzo. A parte la tensione di ossigeno, gli altri fattori che determinano la quantità di ossigeno trasportato dal sangue sono la PaCO2, il pH, la temperatura del sangue ed i livelli di 2,3-DPG.
L'aumento di questi quattro parametri determina lo spostamento verso destra della curva di dissociazione dell'ossiemoglobina, provocando un calo della saturazione dell'emoglobina per una data tensione arteriosa di ossigeno. Durante l'attività fisica, dal momento che si ha un aumento degli ioni idrogeno (derivanti dall'accumulo di lattati), della temperatura corporea e dei livelli di CO2, la saturazione dell'emoglobina diminuisce e l'ossigeno viene più facilmente ceduto a livello cellulare.
La complessità dei fattori che influiscono sul trasporto dell'ossigeno indica la possibilità che vi siano effetti sostanziali delle alterazioni di una o più variabili respiratorie e metaboliche durante il lavoro molto intenso. Anomalie respiratorie di minore entità possono quindi esacerbare un'ipossiemia preesistente. Inoltre, le eventuali variazioni dello status acido-basico indotte dalle elevate concentrazioni di lattati e l'aumento della temperatura corporea possono aggravare una situazione già critica. I disturbi respiratori anche lievi possono pertanto avere un notevole significato fisiologico e clinico.
La captazione dell'ossigepo da parte dell'intero organismo può essere misurata utilizzando un sistema di raccolta dei gas respiratori. Il contributo dei processi aerobici, misurato con tale sistema, alla domanda energetica totale è molto più sostanziale nel cavallo che in molte altre specie animali. Ciò è dovuto al fatto che negli equini la captazione dell'ossigeno raggiunge un picco entro un minuto dall'inizio del lavoro, mentre, ad esempio, nell'uomo occorrono da tre a quattro minuti per arrivare al valore massimo o di plateau.
Un utile punto di riferimento utilizzato spesso nella valutazione delle prestazioni atletiche dell'uomo per esprimere la potenza o capacità aerobica di un individuo è il valore massimo della captazione di ossigeno. Quest'ultima aumenta in modo lineare al crescere dell'intensità dell'esercizio fino ad un punto oltre il quale, nonostante l'ulteriore progressione dell'intensità dello sforzo, non aumenta più. Questo punto viene indicato come captazione massimale dell'ossigeno (VO2max).
Studi hanno dimostrato che di solito nei cavalli più dotati si riscontrano valori di questo parametro superiori a 150 ml/kg/minuto, con alcuni soggetti eccellenti che arrivano a circa 170-180 ml/kg/minuto. I cavalli di classe inferiore possono avere valori di appena 120 ml/kg/minuto.


L'ACQUA: L'IMPORTANZA DI ACQUA ED ELETTROLITI
Acqua ed elettroliti sono essenziali per i cavalli da competizione. A questi animali, l'acqua va offerta in secchi o "beverini" automatici. Questi ultimi devono avere un flusso d'acqua di almeno 6-8 l/min e vanno pulite tutti i giorni. Durante l'attività fisica, i cavalli perdono con il sudore principalmente cloruro di sodio, ma anche potassio e magnesio.
Durante una corsa in una giornata càlda, un cavallo può arrivare a perdere 90 g. di cloruro di sodio. Il fabbisogno giornaliero di NaCl è di circa 34 g. In una recente ricerca è stato dimostrato che il consumo totale giornaliero di cloruro di sodio di cavalli seguiti per 6 settimane è stato di soli 14 g. Questi animali disponevano di un pezzo di sale da leccare all'interno del box.
Durante i caldi giorni estivi, è possibile offrire ai"cavalli delle soluzioni saline in un secondo secchio, da affiancare a quello dell'acqua, in modo che possano autoregolarsi. Gli equini bevono facilmente la soluzione salina se sono assetati e leccano il sale.
Preferiscono la soluzione anche quando necessitano di cloruro di sodio. La maggior parte dei minerali è oggi disponibile sotto forma di integratori commerciali da offrire quotidianamente ai cavalli. La vitamina E può essere motivo di preoccupazione, perchè i cavalli ne necessitano in misura di circa 2000 UI al giorno ed il suo contenuto nei sali minerali non è molto elevato. Quindi, può essere utile un apporto supplementare quotidiano di questa vitamina.


REGOLE FONDAMENTALI
Non si devono offrire concentrati,in misura superiore,a 0,5 kg/lOO kg di peso per volta. La maggior quantità di fieno va somministrata di notte. Prima di una competizione, l'ultimo pasto va consumato 5-6 ore prima della partenza. L'acqua può invece essere lasciata a disposizione più a lungo.


VETERINARIA: FISIOLOGIA MUSCOLARE

Il cavallo è considerato un animale dotato di capacità atletiche estremamente elevate ed è stato allevato nel corso dei secoli per essere destinato a competizioni sia di velocità che di resistenza. Nella specie equina si trovano animali capaci di correre a velocità elevate per periodi di tempo molto brevi, come i quarter horse che competono su distanze di 400-600 m ed i purosangue ed i trottatori che gareggiano su percorrenze da 1000 a 3000 m, ed altri in grado di affrontare competizioni di endurance, più lente e protratte, su percorsi di 80-160 km.
Il tessuto muscolare costituisce approssimativamente il 40-50% del peso corporeo del cavallo. Questo tessuto è caratterizzato da una funzione unica, dal momento che è in grado di convertire l'energia chimica in lavoro meccanico, importante per la locomozione. Il muscolo è un tessuto dotato di una grande plasticità, perchè è composto da fibre con differenti proprietà contrattili e metaboliche. Le fibre sono organizzate in gruppi funzionali dette unità motrici.
Ogni fibra è innervata ed appartiene ad una specifica unità motrice. All'interno del muscolo esiste una gamma continua di unità motrici con differenti velocità di contrazione e proprietà metaboliche. La capacità del muscolo di assolvere la propria funzione non dipende solo dal tipo e dalla proporzione delle fibre presenti, ma anche dalle loro modalità di reclutamento durante l'attività. L'actina e la miosina sono le proteine presenti in maggior quantità nel muscolo.
Quando una fibra si contrae, si ha l'accoppiamento di questi due composti, che formano dei ponti trasversali attraverso un processo che richiede l'adenosintrifosfato (ATP). Quest'ultimo viene degradato in ADP e fosfato libero e le proprietà contrattili delle fibre sono correlate alla loro attività ATPasica miosinica. Quest'ultima è elevata nelle fibre con proprietà contrattili più rapide, mentre risulta bassa in quelle lente. È stato dimostrato che l'attività ATPasica miosinica è fortemente dipendente dalle isoforme delle catene pesanti della miosina.
Le piccole riserve di ATP e creatina fosfato costituiscono le fonti immediate per il rilascio di energia nelle fibre muscolari. Queste riserve sono in grado solo per un breve periodo di tempo di apportare energia, che quindi deve essere continuamente rigenerata attraverso processi aerobici o anaerobici.
I substrati per i processi aerobici possono essere i carboidrati come il glucosio ematico o il glicogeno intramuscolare, oppure i lipidi come i trigliceridi del muscolo o gli acidi grassi liberi del sangue. Il glicogeno è il substrato più importante per la liberazione dell'energia da parte dei processi anaerobici, attraverso la glicolisi nel citoplasma, che spesso è associata ad un'elevata produzione di lattati. La via anaerobica garantisce un apporto di energia rapido, ma limitato.
Se è possibile disporre di ossigeno, l'energia può essere prodotta nei mitocondri attraverso la via aerobica, che è più lenta, ma fornisce una maggior quantità di ATP in seguito alla degradazione dei substrati. Quando il glucosio viene metabolizzato in presenza di ossigeno si ottengono 36 molecole di ATP, rispetto alle 2 prodotte attraverso la via anaerobica. È molto importante anche la vascolarizzazione capillare del muscolo, sia per l'apporto di ossigeno e di substrati di derivazione ematica alle singole fibre che per l'eliminazione dei cataboliti come i lattati.
La proporzione fra l'energia derivata dai substrati extracellulari e quella di origine intracellulare dipende da fattori come l'intensità e la durata del lavoro, lo stato di nutrizione ed il livello di forma fisica. La maggior parte delle ricerche condotte nel cavallo per studiare i vari tipi di fibre muscolari ed i profili metabolici del muscolo è stata effettuata sul muscolo gluteo medio, perchè svolge un ruolo primario nella locomozione ed è facilmente accessibile con le comuni tecniche bioptiche.
Con questa tecnica è stato possibile studiare sia sezioni longitudinali che trasversali della muscolatura del cavallo. Il campione da esaminare va prelevato con uno speciale ago da biopsia inserito nel muscolo dopo aver effettuato un'anestesia locale.
Di solito, si ottiene una piccola porzione di tessuto, del peso di circa 50-200 mg.

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