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La visita di
compravendita
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VETERINARIA - La visita di compravendita
Sito di Veterinaria Equina
La visita di compravendita e` da sempre oggetto di discussione e contenzioso, nel parlarne quindi bisogna fare delle premesse. La visita di compravendita non e` un'assicurazione sul futuro del cavallo, ma una constatazione dello stato del cavallo al momento della visita.

  Nell'acquistare un cavallo si tiene conto di varie componenti e l'aspetto sanitario e` solo uno di questi, anche se indubbiamente importante, la valutazione sull'opportunita` o meno di acquistare un cavallo e` anche in funzione del costo e del futuro utilizzo. Decidere in base a valori assoluti puo` essere controproducente, la perfezione sanitaria non e` sempre facile da trovare e a volte e` piuttosto costosa.

Non sempre esiste una correlazione tra reperti clinici o strumentali (radiografie) e futuro impiego del cavallo, capita spesso di trovare cavalli funzionalmente attivi con vistose lesioni ed altri inabili senza reperti significativi. Non esiste una tutela certa contro la possibilita` di essere vittime di una frode, le astuzie degli imbroglioni vanno pari passo con il miglioramento delle qualita delle indagini, le visite, analisi, ecc. possono solo ridurre le probabilita` di essere vittime di una truffa.

Il parere del veterinario si limita a riscontrare gli elementi oggettivi rilevabili al momento della visita ed a formulare delle probabilita` (non certezze) sulla evoluzione degli eventuali problemi rilevati, la paura di dover subire eventuali recriminazioni da parte dell'acquirente nel caso di un successivo insorgere di malattie condiziona giudizi piu` o meno severi.

La visita di compravendita si basa su un esame clinico, ovvero la visita vera e propria, eseguito senz'ausilio di mezzi tecnologici, e sugli esami strumentali (radiografie, endoscopie, ecc.), ed analisi.
Il modo di eseguire una visita varia a seconda delle situazione e dei veterinari, ma le linee di operativita` sono ormai state fissate, anche se variano in funzione del tipo di cavallo e del suo utilizzo, la visita e` quindi diversa a seconda che si tratti di un cavallo da sella , un cavallo da corsa od un riproduttore.

L'esame clinico di un cavallo da sella si basa su un esame da fermo in cui si notano lo stato generale di salute, evidenti lesioni, e si effettua una valutazione di insieme. I protocolli in genere prevedono di iniziare dalla testa con la valutazione dell'eta` esaminando il collo e dorso per poi passare agli arti.
Il cavallo viene auscultato a riposo esaminando clinicamente il cuore ed i polmoni, l'esame della vista puo` essere fatto in questa fase oppure alla fine. Si osserva quindi il cavallo in movimento facendolo andare in dirittura al passo e poi al trotto. Il terreno deve uniforme in piano e compatto, va molto bene una strada, un fondo diseguale o morbido condiziona movimenti dell'incollatura che possono far sembrare l'andatura. irregolare. Si fanno poi le prove di flessione, ovvero si esegue una flessione forzata di circa un minuto delle articolazioni dei quattro arti dopo di che si fa trottare il cavallo, questo esame ha lo scopo di rivelare zoppie latenti, alcuni cavalli dritti al trotto sono notevolmente zoppi dopo la prova di flessione.
Questo esame non e` privo di controversie alcune persone si rifiutano idi fare eseguire le prove di flessione sul loro cavallo, per restare in attualita` recentemente su Internet si e` svolto un piccolo dibattito sulle prove di flessione nella compravendita e non pochi si sono lamentati di cavalli scartati alla visita perche` zoppi alla flessione, ma che hanno continuato per anni una onorevole carriera agonistica.
La prova di flessione va comunque applicata con criterio e costituisce un importante indice sulla sussistenza o meno di forme artrosiche o artritiche non sempre evidenti ad un semplice trottata.

Il cavallo va quindi visto sul lavoro in volta alle due mani in genere alla lunghina, anche in questo caso cavalli dritti in dirittura possono essere zoppi in volta, anche in questo caso il lavoro in volta va fatto su terreno duro ed uniforme, sono sufficienti pochi giri per vedere se il cavallo ha un andatura regolare o meno. Il cavallo va poi sottoposto ad un lavoro di circa 5-10 minuti anche al galoppo per valutare la condizione atletica ed eventuali suoni respiratori indici di patologie come il corneggio e viene auscultato dopo sforzo per valutare ancora il cuore ed i polmoni .

Dopo l'esame clinico da cui ovviamente non si puo prescindere e che costituisce il fondamento della visita di compravendita si passa agli esami strumentali che sono gli "optionals", e possono andare da zero fino teoricamente all'infinito, scavando sempre piu' a fondo. L'optional minimo sono in genere le radiografie ai piedi anteriori, il massimo il ricovero per una settimana in centri specializzati e comprende radiografie a piedi , nodelli, ginocchia, garretti, grasselle, esame del sangue completo, esame antidoping, ecografie ai legamenti e tendini, scintigrafia "total body", esame dinamico del cavallo al galoppo sul tapis roulant con contemporanea videoendoscopia e monitoraggio cardiaco(figura treadmill).
Ovviamente piu` andiamo e fondo e migliore è la qualita degli esami (le belle radiografie fanno vedere molte più cose delle cattive radiografie) piu` pecche troviamo, e piu` dubbi abbiamo, alcuni di questi dubbi possono essere fugati, altri no, in alcune situazioni e` possibile esprimere delle certezze in altre solo della probabilità.

Entrare nel merito delle varie possibili lesioni richiederebbe un ponderoso volume ma possiamo fare alcune brevi considerazioni sulle lesioni piu` frequentemente trovate nelle indagini piu comuni. Indubbiamente la maggior fonte di contenzioso sono le radiografie dei piedi ed in particolare quelle dei navicolari, dopo qualche anno di interpretazioni piuttosto soggettive delle radiografie ormai i criteri si sono fortunatamente relativamente uniformati e chiariti, possiamo cosi` trovarci in situazioni senza ombre, ovvero cavalli certamente con navicolari sani o gravemente malati, ma spesso ci si trova in una situazione grigia in cui il problema esiste in maniera piu` o meno grave. e poiche` non esiste una correlazione precisa tra un quadro radiologico di livello mediamente compromesso ed una eventuale futura zoppia od evolversi della lesione, la valutazione va fatta in base ad aspetto clinico, eta` del soggetto e se disponiamo di precedenti radiografie evoluzione della lesione, in questo caso e` comunque chiaro che l'acquirente deve fare la sua scommessa, in quanto e` piuttosto difficile fare delle previsioni sull'evoluzione del problema.

Come accennato precedentemente la visita di compravendita varia in funzione della destinazione del cavallo, per esempio quella dei purosangue si basa molto su un attento esame della genealogia e degli appiombi perche` in questa razza, anche relativamente lievi deviazioni possono essere causa di problemi, indubbiamente abbiamo avuto vincitori anche tra i brutti, ma statisticamente la correttezza morfologica nel purosangue ha una notevole importanza, come pure l'esame endoscopico delle prime vie aeree e quello cardiologico. Nel trottatore gli appiombi hanno un'importanza relativa, la sua meccanica del movimento fa si che alcune deviazioni degli appiombi siano tollerabili ed a volte addirittura apprezzate. In questo cavallo ad esempio e` ormai entrato nella prassi eseguire delle radiografie all'atto della presentazione alle aste di puledri di un anno, per evidenziare eventuali forme di osteoconditre.(degenerazioni delle articolazioni), particolarmente frequenti ai garretti. Ma la visita di compravendita cambia ancora se si vuole acquistare un riproduttore, fattrice o stallone che sia, anzitutto deve essere un cavallo sano e privo di zoppia, convinciamo una volta per tutte gli allevatori e i loro clienti che il peggior investimento e` quello di mettere in razza un riproduttore o una riproduttrice zoppi per una lesione non dovuta ad un incidente fortuito, perche` e` probabile che la predisposizione alla zoppia si trasmetta alla progenie.
Oltre a quanto ovviamente ricalca la visita normale di compravendita, particolare attenzione va rivolta all'apparato riproduttivo. Nelle cavalle giovani in genere non esistono problemi, e` sufficiente un esame ginecologico manuale , nelle cavalle piu` anziane e` utile un esame manuale accompagnato da ecografie, un tampone batteriologico ed una eventuale biopsia uterina, specialmente in cavalle rimaste vuote nella stagione di monta precedente. Nello stallone bisogna anche eseguire una esame clinico dell'apparato riproduttivo ed un esame dello sperma, perche` puo` capitare che stalloni impeccabili clinicamente rivelino poi avere un seme di qualita scadente.
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