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di Veterinaria Equina |
Di
tutte le problematiche veterinarie legate alla salute del cavallo
quella delle coliche preoccupa maggiormente, tutti coloro che hanno
un minimo di esperienza in scuderia hanno provato sulla loro pelle
le ansie, le notti insonni e purtroppo a volte lo sgomento e la
tragedia. |
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Il
termine colica non indica una malattia precisa ma una sindrome cioè
un insieme di sintomi che vengono a costituire un quadro che ci
dipinge solo il cavallo affetto da dolori senza però poter
precisare quale ne sia la causa ne tantomeno quale possa essere
il suo decorso e l'esito.
I sintomi sono tali da indicarci che il cavallo soffre di malessere
e dolori che nella loro gravità ed intensità iniziano
con una semplice irrequietezza, il cavallo manifestando un lieve
stato di agitazione, progredendo nella gravità si guarda
i fianchi raspa e con gli anteriori. Se la intensità del
dolore aumenta il cavallo si rotola in terra nel tentativo di liberarsi
del fastidio che lo attanaglia e compare della sudorazione ai fianchi
ed al collo in |
casi
di dolori molto forti la sudorazione può essere particolarmente
intensa. Oltre ad aspetti del comportamento anche i parametri più
strettamente medici si alterano, la frequanza del polso cresce da 30-40
battiti al minuto fino a 60-80 e l'aspetto delle mucose da rosa tenue
diventa carico fino ad essere cianotico (violaceo) nei casi più
gravi, le alterazioni di questi parametri sono indice di particolare serietà
del problema. Come detto prima l'insieme dei sintomi che costituiscono
la colica non ci indica il tipo di colica, che può essere di varia
origine.
COLICA SPASTICA
In questo caso si ha un semplice spasmo dell'intestino causato ad esempio
da un colpo di freddo a volte con la concomitanza di stati ansiosi. I
dolori possono essere a volt anche piuttosto intensi, fortunatamente questo
tipo di colica si risolve bene o per conto suo o con l'uso di farmaci
antispastici.
Raramente la contrazione spastica può successivamente evolversi
in un cambiamento di posizione dell'intestino in questo caso la prognosi
può aggravarsi.
COLICA DA COSTIPAZIONE
L'intestino del cavallo si riempe di feci dure che transitano con difficoltà,
i dolori non sono particolarmente intensi almeno nella prima fase e
ad un occhio disattento possono passare inosservati.
ll cavallo alterna periodi di normalità ad altri di lievi dolori
in cui si corica o si guarda i fianchi e tralascia il cibo. Se la costipazione
non si risolve spontaneamente il materiale si accumula sempre di più
e con l'aumentare della distensionedella parete intestinale i dolori
che diventano più intensi.
Questo tipo di colica si verifica più frequentemente in cavalli
che passano improvvisamente in inattività venendo mantenuti a
piena razione specie se con foraggi poco digeribili, il caldo e la disidratazione
accentuano il problema perchè la massa intestinale vie ulteriormente
indurita. La situazione si risolve nelle forme lievi con una alimentazione
adatta a base di pastoni e cibi freschi insieme ad una giusta dose di
esercizio. Nelle forme più gravi è invece necessario dare
delle purge: tramite una sonda esofagea vengono somministrati almeno
tre litri di olio di vaselina, il tempo perchè la purga riesca
ad agire dipende dalla gravità della costipazione e a volte può
anche richiedere una ulteriore somministrazione e 48 ore di tempo, in
questo periodo il cavallo va sostenuto con abbondanti quantità
di liquidi (10 litri almeno) per fleboclisi ed antidolorifici.
COLICHE DA CAMBIAMENTO
DI POSIZIONE DELL'INTESTINO
In questo gruppo di coliche rientrano tutte quelle forme in cui l'intestino
si sposta dalla sua posizione originale girandosi, torcendosi, annodandosi,
infilandosi in un buco dove non dovrebbe infilarsi, il dolore puo` essere
piu` o meno intenso a seconda delle trazioni effettuate sulle pareti
e sui legamenti intestinali e la prognosi piu`o meno grave a seconda
del grado di strangolamento dei vasi che portano il sangue alla parte
colpita.
INTRAPPOLAMENTO DEL CIECO
In questa colica il cieco si va ad intrappolare nel legamento che collega
i reni ed il fegato, i dolori sono di intensita` variabile a seconda
del grado di distensione del cieco, il cieco si puo` a volte liberare
con i movimenti di rotolamento del cavallo che appoggiandosi sul fianco
sinistro fa abbassare il fegato decomprimendo il cieco e poi rotolandosi
di nuovo a volte riesce a liberarlo. La diagnosi puo` essere a volte
fatta da una mano esperta tramite la esplorazione rettale, se la risoluzione
non e ` spontanea bisogna riposizionare l'intestino chirurgicamente.
VOLVULO DEL PICCOLO
INTESTINO
L'intestino forma un vero e proprio nodo, le condizioni si deteriorano
molto rapidamente perche` l'annodamento blocca la irrorazione sanguigna
nella parte di intestino colpita, i dolori sono molto intensi, spesso
refrattari a terapie con antidolorifici, la prognosi e` molto grave
e la sola strada percorribile e` quella dell'intervento chirugico, spesso
si deve asportare la parte di intestino colpita perche` ormai in necrosi
cioe` morta, l'intervento decveessere effettuatoi molto precocemente
per avere probabilita` di successo.
ERNIA INGUINALE
Capita quasi solo negli stalloni. Improvvisamente il cavallo presenta
forti dolori, tende a mettersi a pancia all'aria alla palpazione del
testicolo si nota il sacco scrotale gonfio, freddo ed elastico alla
palpazione. Il cavallo deve essere immediatamente operato, l'operazione
immediata consente di non dover asportare l'ansa intestinale che si
e` strozzata dentro nello scroto, l'intervento precoce (2-3 ore ) ,da
buone probabilita` di successo , piu` il tempo passa e peggio e`.
Quelle descritte ora sono le coliche piu` comuni, esiste poi una vastissima
gamma di situazioni che possono dare quel mal dipancia che puo` viene
chiamato colica, non e` questa la sede per descriverle tutte nei dettagli
con la loro sintomatologia che e` quanto mai varia a seconda delle situazioni
e del soggetto. Quello che interessa a noi e` sapere cosa fare o non
fare e come valutare la gravita` della situazione.
Anzitutto bisogna rendersi conto che non sempre la intensita` dei dolori
e` correlata alla gravita` del problema, ogni colica va considreta seriamente,
la situazione va affrontata immediatamente senza panico ma con piena
coscienza.
Al
comparire della sintomatologia come prima cosa appoggiamo l'orecchio
per circa 30-60- secondi sul fianco del cavallo e ascoltiamo.....In
un cavallo normale si odono dei rumori di borbottio e di scroscio ad
intervalli regolari. In un cavallo sotto colica l'addome puo` essere
completamente muto o tutt'al piu` si odono dei tintinnii o rumori di
goccia che cade, in altri casi i rumori sono irregolari ma molto intensi
udibili anche dall'esterno senza appoggiare l'orecchio. L'assenza di
rumori ci deve sempre fare stare all'erta, al contario la presenza di
rumori regolari e` un buon segno e la presenza di forti borbottii che
si ripetono consente in genere una prognosi favorevole.
E
prassi normale in caso di colica somministrare comunque degli antidolorifici.
Le
norme relative all'uso del farmaco veterinario legge 119/92 impongono
che il medicinale vada somministrato dietro ricetta e che per tenere
scorte si debba avere una autorizzazione dalla USSL e bla..bla..bla....
Questo si urta con la urgenza del trattamento perche` non sempre un
veterinario arriva nel giro di un quarto d'ora per fare la ricetta o
somministrare il farmaco e inoltre alcuni casi di colica si risolvono
in breve tempo con una semplice iniezione senza i costi del veterinario.
Naturalmente
la cosa migliore e` avere il veterinario a casa nel giro di 10 minuti
come ha immaginato l'estensore dalla legge 119/92, ma se uno vuole responsabilmente
commettere un reato puo` somministrare degli antidolorifici come la
Novalgina 20 ml intramuscolo od endovena od il Finadyne 5-10 ml endovena.
Esiste un prodotto molto potente il Dolorex che pero` e` soggetto alla
legge sugli stupefacenti.
Chi
vuole poi aggravare il reato adopera farmaci uso umano come il Buscopan
5-8 fiale intramuscolo od endovena.
Alcuni
farmaci potenti come il Finadyne o il Dolorex sono talmente efficaci
che possono mascherare la gravita` del problema perche` il cavallo smette
di avere dolori ma non e` guarito e questo va tenuto presente.
ROTOLARE O NON ROTOLARE, QUESTO E' IL PROBLEMA
Si dice di non fare rotolare il cavallo in colica perche` cosi` facendo
l'intestino si puo` "annodare". Ho lungamente pensato a questo
aspetto del problema poi nel corso degli anni mi sono capitati casi
di cavalli abbandonati al prato in preda ad atroci dolori perche` chi
li aveva in cura era stufo di passeggiarli e trovarli vispi e sani alla
mattina o di cavalli caricati in van per essere trasportati in clinica
dove dovevavo essere operati scendere dal van perfettamente guariti.
Questo significa che certi cambiamenti di posizione possono risolversi
spontaneamente come si erano iniziati, con movimenti di vario genere:
rotolamenti, salite e discese, salti, ecc.
Arriva
il momemento in cui bisogna decidere se effettuare l'intervento chirurgico
sul cavallo, a questo punto vanno fatte alcune considerazioni:
-
L'intervento ha tanto maggiori probabilita di successo quanto piu`
precocemente viene iniziato.
- L'intervento
va fatto in una clinica ben attrezzata da personale particolarmente
esperto.
- L'intervento
costa molto non solo per l'operazione in se, ma per la terapia postoperatoria.
- La
prognosi e` sempre grave.
- I
cavalli che superano l'intervento a volte lamentano dei disturbi cronici.
-
La prognosi per questo tipo di intervento e` migliorata negli ultimi
anni per la maggior esperienza degli operatori, per la precocita`
dell'intervento e perchè qualcuno e` stato operato solo per
efettuare una diagnosi (nel dubbio si apre e si guarda....)
- Non
e` possibile dare un consiglio generico, quello che posso dirvi e`:
affidatevi ad un buon veterinario coscienzioso e poi la scelta ovvero
la scommessa e` vostra, dimenticavo.... fate bene i conti.
QUALCHE
REGOLA DI PREVENZIONE
- Dare
cibi sani e ben digeribili, evitare foraggi scadenti, mangimi non
collaudati, fieni grossolani.
- Alimentare
il cavallo in proporzione al lavoro, quando sta a riposo calare la
razione.
- Dare
acqua pulita in abbondanza.
- Dare
il pastone uno o due volte alla settimana.
- Muovere
regolarmente il cavallo.
- Non
sottoporlo a bruschi sbalzi di temperatura, il cavallo vive molto
bene al freddo e alle intemperie, ma deve acclimatarsi.
- Cambiare
la alimentazione gradualmente
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