Al
contrario, i ferri da corsa possiedono la maggior capacità
di presa sul terreno. Inoltre tali ferri, a causa della relativa
altezza del rilievo interno, (sezione a rilievi ineguali), vengono
usati a volte come ferri rullanti, i quali hanno la funzione di
agevolare lo stacco e l'atterraggio del piede.
I ferri differiscono anche per la loro curvatura e ciò
è dimostrabile mettendo a confronto ferri anteriori (o
posteriori) di diversa fattura.
Nella fattispecie, i ferri olandesi, a parte la distribuzione
delle stampe (i buchi per i chiodi), sono simmetrici mentre in
quelli italiani posteriori il ramo interno del ferro è
più corto dell'esterno. Comunque tali differenze sono poco
significative visto che il ferro va modellato al piede del cavallo.
In conclusione le differenze più significative di curvatura
esistono tra ferri anteriori e posteriori.
Inoltre i ferri anteriori possiedono una barbetta frontale mentre
i posteriori ne hanno due fronto-lateralmente.
La barbetta in posizione frontale limita l'usura della punta delle
unghie anteriori. Al contrario i ferri posteriori, grazie alla
posizione delle barbette, possono essere fissati subito dietro
la punta del piede al fine di evitare raggiungimenti tra arti
posteriori e talloni o ferri dei piedi anteriori.
I ferri posteriori possono essere usati sugli arti anteriori ma
solo in casi particolari, per esempio se il piede è troppo
lungo in punta. I ferri da corsa di solito non hanno barrette.
Nella sezione del ferro si distinguono la larghezza detta binda
e lo spessore. I ferri a binda larga possono essere utili nel
sostenere la suola. Binda e spessore influiscono sul parametro
peso. Esso è maggiore per ferri spessi e a binda larga.
I ferri leggeri sono da preferire a quelli pesanti con alcune
eccezioni. I cavalli che consumano molto calzano ferri spessi
oltre otto millimetri. "Maggiori spessori ai talloni fanno
si che il cavallo sollevi il piede più in alto durante
l'azione mentre viene aggiunto peso in punta per aumentare l'allungo
dell'arto.
Il peso riduce la velocità, l'agilità e aumenta
lo sforzo dell'arto" Stashak. Inoltre è da segnalare
che un ferro troppo pesante va assicurato allo zoccolo tramite
chiodi di grande calibro oppure tramite più chiodi di minor
calibro. In entrambi i casi la parete risulta indebolita come
si dirà nel capitolo relativo ai chiodi.
Maggiori spessori ai talloni sono rappresentati dai ramponi fissi
dei ferri posteriori. I concorsisti si avvalgono anche di ramponi
mobili avvitabili alla punta e ai talloni.
I fori per i chiodi sono detti stampe e sono presenti in numero
di otto, fino a nove e undici rispettivamente nei ferri olandesi,
italiani e da corsa. Il significato del numero delle stampe sarà
chiarito nel capitolo dedicato ai chiodi mentre qui sarà
detto solo che la posizione delle stampe nei due rami del ferro
è asimmetrica.
Le stampe del ramo laterale si spingono verso i quarti più
di quelle del ramo mediale. Il ferro deve poi essere della giusta
misura ovvero proporzionato al piede.
"Il ferro è proporzionato al piede quando i talloni
del ferro sono più lunghi di quelli del piede di sei millimetri.
I rami del ferro devono estendersi oltre la parete per 1.5 mm
( ma anche di più ) per permettere l'elaterio cioè
l'espansione del piede in appoggio". (Stashak)
Se i rami sono troppo lunghi vanno previamente tagliati.
Nella scelta del ferro non è possibile ignorare il tipo
di attività a cui il cavallo è destinato. In tal
senso, i cavalli da corsa calzano ferri a cuneo e d'alluminio;
i cavalli da concorso ferri ramponati; quelli da carrozza ferri
in gomma con anima d'acciaio oppure scarpe inchiodabili in resina
acrilica;
i quarter calzano ferri a sezione piatta e sliders. In ogni caso
il mercato offre molte altre soluzioni ma in via generale i ferri
leggeri sono da privilegiare a quelli più pesanti.
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