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ALIMENTAZIONE:
Come scegliere
un integratore
Come scegliere un integratore - Consigli utili
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ALIMENTAZIONE - Come scegliere un integratore
di Alessandra T. Calligarich - Lo Sperone
La scelta giusta dipende da tanti fattori: bisogna analizzarli tutti per essere sicuri di non sbagliare.
  Nella vasta gamma di integratori polivitaminico-minerali presenti in commercio non sempre è facile orientarsi per la scelta di quello più idoneo alle esigenze del nostro cavallo, e a volte si tende ad acquistare il prodotto maggiormente reclamizzato o con una migliore presentazione senza controllarne realmente le caratteristiche di composizione. Alcune osservazioni di carattere generale, però, possono guidarci alla selezione e permetterci di scegliere il prodotto migliore.

Innanzitutto bisogna considerare il tipo di dieta che il cavallo riceve e se sono presenti o meno erbe di pascolo o foraggi verdi in genere, in quanto questi concorrono decisamente alla copertura del fabbisogno vitaminico e di alcuni minerali: una razione basata ad esempio su avena e fieno di graminacee sicuramente presenterà delle carenze di calcio e, se si tratta di foraggio invecchiato e ricco di fibra lignificata, sarà molto probabile anche la carenza di altri elementi vitaminici e minerali.
Inoltre dobbiamo considerare la stagione in cui ci troviamo: ovviamente in inverno, quando i fieni e gli alimenti conservati in genere sono già molto invecchiati e non vi sono alimenti freschi presenti nella dieta, è più facile supporre una carenza vitaminica; al contrario in primavera, quando compare la prima erba tenera ricca di molti principi nutritivi, sarà più difficile, ad esempio, avere cavalli al pascolo che corrono il rischio di inadeguato apporto vitaminico.

L'ANALISI DEGLI ALIMENTI
Il metodo migliore per stabilire le carenze da colmare, comunque, consiste nell’analizzare gli alimenti che il nostro cavallo riceve e stabilire almeno i livelli di calcio, fosforo, ferro, rame, zinco, selenio in modo da poter poi scegliere l’integratore migliore da somministrare.
Per i cavalli al pascolo bisogna anche esaminare il terreno per evidenziare eventuali eccessi o carenze che si possono trasferire dal suolo alle erbe. Una volta ottenute le analisi, e valutata la dieta e il tipo di lavoro cui il cavallo è sottoposto, si possono confrontare i dati con le tabelle dei fabbisogni nutritivi riportate in qualsiasi testo di alimentazione del cavallo e stabilire quali sono le sue esigenze: il passo successivo è la scelta dell’integratore.
In pratica abbiamo visto che le esigenze minerali e vitaminiche del cavallo difficilmente sono stabili per tutto l’anno ma variano in base alla stagione, alla disponibilità di pascolo, al lavoro o al momento fisiologico in cui il soggetto si trova (es. gravidanza, allattamento, puledri in accrescimento).

ATTENZIONE ALLE PUBBLICITA'
Ovviamente la migliore opzione possibile sarebbe quella di formulare un integratore su misura per le esigenze del nostro cavallo, ma si tratta di una pratica non sempre possibile e solitamente molto costosa in quanto prevede anche l’intervento di un tecnico che formuli il prodotto e ne segua la corretta produzione: non è comunque sufficiente formulare un prodotto sulla base delle analisi riscontrate per ottenere un buon esito, in quanto a volte vi sono delle difficoltà di produzione che rendono difficile il rispetto della formulazione esatta. La strada dell’integratore su misura non si può improvvisare ed è comunque da percorrere solo dietro stretto controllo di un tecnico. In alternativa si possono agevolmente impiegare i prodotti esistenti sul mercato prestando attenzione non solo alle indicazioni pubblicitarie ma anche e soprattutto alla composizione riportata in etichetta.
La dottoressa Bentz sostiene che i proprietari di cavalli dovrebbero guardarsi dalle pubblicità eccessive riportate sull’etichetta dei prodotti che potrebbero essere troppo buoni per essere veri; allo stesso modo, i prodotti che riportano la presenza di una data vitamina X o di un nuovo speciale ingrediente dovrebbero essere adottati con prudenza; lo stesso vale per prodotti indicati per la prevenzione, cura, trattamento di una malattia che potrebbero risultare indirettamente nocivi alla salute del cavallo se il proprietario decidesse di utilizzarli senza consultare un medico veterinario (rip. da Hintz, 1997).
È importante controllare la composizione dell’integratore che vogliamo impiegare e confrontare l’apporto di vitamine e minerali (es. in 30 grammi di un misurino) con i fabbisogni nutritivi riportati in letteratura.
A volte si possono avere delle sorprese perché un prodotto apparentemente molto promettente magari apporta solo un trentesimo del fabbisogno giornaliero! Un proprietario informato, sostiene la Bentz, è il miglior proprietario di cavalli, e se ha un qualsiasi dubbio sulla sicurezza o l’utilità di un prodotto non deve esitare a contattare un nutrizionista o un veterinario.

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CONSIGLI UTILI
I MINERALI CHELATI
Una novità degli ultimi anni è quella dei minerali chelati: si tratta di elementi inorganici che, legati a sostanze organiche come ad esempio gli aminoacidi, vengono assorbiti a livello intestinale in modo direttamente correlato a quello della sostanza a cui il metallo è legato. Molte aziende propagandano l’impiego dei minerali chelati ma l’acquisto è consigliato, secondo Lewis, nei seguenti casi: aumento dei fabbisogni da parte dei cavalli (es. puledri in accrescimento ecc.), presenza di altri minerali in eccesso nella dieta che possono inibire l’assorbimento di quel dato minerale (es. eccesso di calcio che lega lo zinco interferendo con l’assorbimento).
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