mangimi
destinati a questi soggetti. Basti pensare allinformazione
sulle osteocondrosi e sugli effetti di una corretta nutrizione
proteica, vitaminica e minerale per la prevenzione di problemi
scheletrici per comprendere quanto importante sia stata linformazione
in questa direzione. Convegni, articoli, bollettini informativi,
brochure di integratori: è indubbiamente difficile rimanere
alloscuro per un proprietario che abbia a cuore la salute
del proprio puledro, addirittura a partire da quando è
ancora nel ventre materno!
Oggi è raro incontrare un allevatore che non riconosca
limportanza dellalimentazione nella prevenzione e
soprattutto nel raggiungimento di risultati soddisfacenti in termini
di accrescimento. Tuttavia un problema che rimane nellalimentazione
equina, e che molto spesso viene sottovalutato, è che il
puledro continua a crescere anche quando, cambiato proprietario
e modus vivendi, inizia la fase di allenamento. Qui il mercato
è improntato principalmente ai prodotti che possono influenzare
lattività fisica, diretti quindi a migliorare le
prestazioni, ridurre laffaticamento muscolare, neutralizzare
il più possibile la produzione di acido lattico, reidratare,
ecc.
A CIASCUNO LA GIUSTA RAZIONE
Spesso si tende a fornire al puledro in allenamento una razione
simile a quella dei cavalli adulti in lavoro, non tenendo in considerazione
che il fabbisogno di accrescimento esiste ancora e deve essere
rispettato. Il soggetto che, ad esempio, entra in allenamento
a due anni deve necessariamente seguire un programma alimentare
che tenga conto non solo dei suoi fabbisogni di lavoro ma anche
di quelli di accrescimento. Il primo problema che si incontra
quando si parla di puledri in allenamento è la scarsa bibliografia
scientifica sullargomento; Nielsen, della Michigan State
University, sostiene limportanza dellaggiunta di grassi
alla dieta di questi soggetti come fonte energetica, in modo da
limitare lassunzione di cereali e alimenti ricchi di carboidrati
in genere. Lautore però considera che una dieta ricca
di grassi certamente può essere benefica per soddisfare
i fabbisogni di lavoro e di accrescimento, ma rimane aperta la
questione se, aumentando lapporto energetico, occorre aumentare
anche gli altri apporti (proteico, minerale, vitaminico): se si
fornisce cioè un eccesso energetico senza equilibrare la
razione negli altri nutrienti si rischia di ottenere accrescimenti
di scarsa qualità.
NON
ECCEDERE CON LE PROTEINE
Per quanto riguarda le proteine, i problemi sembrano soprattutto
legati a un apporto eccessivo, in quanto vi potrebbe essere un
incremento nella produzione di urine e ammoniaca con induzione
di problemi respiratori legati allumidità della lettiera
e allinalazione di ammoniaca stessa. Lapporto minerale
risulta determinante nel puledro in allenamento e in particolare
Nielsen descrive limportanza del calcio, la cui ritenzione
aumenta con lesercizio. Certamente, poiché si tratta
di soggetti in accrescimento, grande attenzione dovrà essere
posta a tutti gli elementi coinvolti in una corretto sviluppo
scheletrico e, in particolare a calcio, fosforo, rame, zinco e
manganese i cui apporti devono essere correttamente calibrati.
Infine, tra le vitamine, la tiamina sembra particolarmente a
rischio: i puledri in allenamento possono infatti essere
soggetti a carenza di questa vitamina con manifestazioni di depressione
e mancanza di appetito, e tutte le conseguenze negative che ne
possono derivare.
Grande attenzione, quindi, dovrà essere posta allalimentazione
dei puledri in allenamento in quanto ai fabbisogni di lavoro si
sovrappongono quelli di accrescimento, tanto importanti ai fini
della durata della carriera agonistica dei soggetti. È
in questa delicatissima fase di passaggio al lavoro che si può
contribuire efficacemente tramite ladozione di diete equilibrate
alla prevenzione di problemi scheletrici e alla durata
agonistica del soggetto.
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