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due sostanze: la glucosamina e i condroitinsolfati, entrambe naturalmente
presenti nella cartilagine articolare e delle quali vedremo ora
di comprendere la funzione e il meccanismo di azione.
Limpiego di prodotti cosiddetti naturali è sempre
più diffuso in quanto viene riconosciuto valido il principio
di fornire allorganismo ciò che viene a mancare in
determinate condizioni di stress, di sovrautilizzo o di insufficiente
nutrizione. Unintegrazione dietetica di queste sostanze
può produrre alcune volte risultati sorprendenti, anche
se non bisogna farne uso indiscriminato o aspettarsi miracoli
in casi di lesioni difficili, trattandosi comunque di prodotti
generalmente costosi.
È un fatto però che la supplementazione alimentare
di questi agenti condroprotettori naturali può permettere
la limitazione delluso di farmaci antiinfiammatori tradizionali
come i Fans e il cortisone che non sono privi di effetti collaterali,
a volte anche di una certa entità. Lassociazione
tra glucosamina e condroitinsolfati rappresenta una delle più
diffuse formulazioni di agenti condroprotettori, con azioni a
livello di articolazioni antiinfiammatorie, di nutrizione e di
ricostruzione della cartilagine articolare stessa, fattori strettamente
connessi tra loro. È facilmente intuibile, infatti, che
un trauma alla cartilagine articolare può portare come
conseguenza a un peggiormento del suo stato nutrizionale e quindi
a un incremento del fabbisogno di principi attivi che la costituiscono.
- La glucosamina - Si tratta di un aminozucchero naturalmente
presente nella cartilagine articolare ed è indispensabile
per la produzione di componenti strutturali fondamentali di cartilagini,
ossa, legamenti, tendini, pelle, ecc. È essenziale per
la costruzione delle proteine che legano lacqua nella cartilagine
e che quindi consentono una azione lubrificante; stimola lazione
dei condrociti che sono le uniche cellule viventi nella cartilagine
deputate alla formazione degli elementi strutturali. Esistono
fondamentalmente tre forme di glucosamina disponibili: lidrocloruro
di glucosamina, lN-acetilglucosamina e la glucosamina solfato.
Di queste, quella che sembrerebbe possedere migliore assorbimento
è la glucosamina solfato anche perché lo zolfo aiuta
lorganismo a sintetizzare la glucosamina.
- I condroitinsolfati - Sono molecole più grandi
rispetto alla glucosamina, costituite da catene di disaccaridi
(dei quali la glucosamina è un precursore) a loro volta
formati da galattosamina solfato e acido glucuronico. Sono costituenti
fondamentali della cartilagine articolare nella quale stimolano
la produzione degli elementi strutturali inibendo la produzione
di enzimi di degradazione. Il loro impiego è stato dimostrato
efficace nella riduzione dei sintomi di malattie degenerative
delle articolazioni con un miglioramento della mobilità
e riduzione del dolore.
I RISULTATI DELLE SPERIMENTAZIONI
Sono stati condotti alcuni studi sullintegrazione dietetica
di associazioni tra glucosamina e condroitinsolfati in cavalli
colpiti da malattie degenerative delle articolazioni e che pertanto
manifestavano zoppia, ed è stato riscontrato un significativo
miglioramento dei soggetti trattati. Non sono risultati influenti
sugli studi letà, larticolazione colpita o
luso cui erano destinati i cavalli (sportivo, fattrici,
stalloni) e i miglioramenti avvenivano entro due settimane dallinizio
della somministrazione. Ovviamente il dosaggio di queste sostanze
assume importanza, ma rimane interessante notare come queste due
molecole abbiano dimostrato azione sinergica a livello della cartilagine.
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