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ALIMENTAZIONE:
Proteggiamo le articolazioni
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ALIMENTAZIONE - Proteggiamo le articolazioni
di Alessandra T. Calligarich - Lo Sperone
Una cura alimentare per usare meno il cortisone nella terapia anti-infiammatoria

  Un crescente numero di aziende ha posto in commercio prodotti indicati per la ricostruzione, la nutrizione e la protezione della cartilagine articolare dei cavalli, il cui impiego viene particolarmente raccomandato nei casi di patologie degenerative delle articolazioni che determinano riduzione della funzionalità e zoppie muscoloscheletriche soprattutto nel cavallo sportivo.
Si tratta in genere di prodotti i cui principi attivi sono riconducibili fondamentalmente

a due sostanze: la glucosamina e i condroitinsolfati, entrambe naturalmente presenti nella cartilagine articolare e delle quali vedremo ora di comprendere la funzione e il meccanismo di azione.
L’impiego di prodotti cosiddetti naturali è sempre più diffuso in quanto viene riconosciuto valido il principio di fornire all’organismo ciò che viene a mancare in determinate condizioni di stress, di sovrautilizzo o di insufficiente nutrizione. Un’integrazione dietetica di queste sostanze può produrre alcune volte risultati sorprendenti, anche se non bisogna farne uso indiscriminato o aspettarsi miracoli in casi di lesioni difficili, trattandosi comunque di prodotti generalmente costosi.
È un fatto però che la supplementazione alimentare di questi agenti condroprotettori naturali può permettere la limitazione dell’uso di farmaci antiinfiammatori tradizionali come i Fans e il cortisone che non sono privi di effetti collaterali, a volte anche di una certa entità. L’associazione tra glucosamina e condroitinsolfati rappresenta una delle più diffuse formulazioni di agenti condroprotettori, con azioni a livello di articolazioni antiinfiammatorie, di nutrizione e di ricostruzione della cartilagine articolare stessa, fattori strettamente connessi tra loro. È facilmente intuibile, infatti, che un trauma alla cartilagine articolare può portare come conseguenza a un peggiormento del suo stato nutrizionale e quindi a un incremento del fabbisogno di principi attivi che la costituiscono.

- La glucosamina - Si tratta di un aminozucchero naturalmente presente nella cartilagine articolare ed è indispensabile per la produzione di componenti strutturali fondamentali di cartilagini, ossa, legamenti, tendini, pelle, ecc. È essenziale per la costruzione delle proteine che legano l’acqua nella cartilagine e che quindi consentono una azione lubrificante; stimola l’azione dei condrociti che sono le uniche cellule viventi nella cartilagine deputate alla formazione degli elementi strutturali. Esistono fondamentalmente tre forme di glucosamina disponibili: l’idrocloruro di glucosamina, l’N-acetilglucosamina e la glucosamina solfato. Di queste, quella che sembrerebbe possedere migliore assorbimento è la glucosamina solfato anche perché lo zolfo aiuta l’organismo a sintetizzare la glucosamina.

- I condroitinsolfati - Sono molecole più grandi rispetto alla glucosamina, costituite da catene di disaccaridi (dei quali la glucosamina è un precursore) a loro volta formati da galattosamina solfato e acido glucuronico. Sono costituenti fondamentali della cartilagine articolare nella quale stimolano la produzione degli elementi strutturali inibendo la produzione di enzimi di degradazione. Il loro impiego è stato dimostrato efficace nella riduzione dei sintomi di malattie degenerative delle articolazioni con un miglioramento della mobilità e riduzione del dolore.

I RISULTATI DELLE SPERIMENTAZIONI
Sono stati condotti alcuni studi sull’integrazione dietetica di associazioni tra glucosamina e condroitinsolfati in cavalli colpiti da malattie degenerative delle articolazioni e che pertanto manifestavano zoppia, ed è stato riscontrato un significativo miglioramento dei soggetti trattati. Non sono risultati influenti sugli studi l’età, l’articolazione colpita o l’uso cui erano destinati i cavalli (sportivo, fattrici, stalloni) e i miglioramenti avvenivano entro due settimane dall’inizio della somministrazione. Ovviamente il dosaggio di queste sostanze assume importanza, ma rimane interessante notare come queste due molecole abbiano dimostrato azione sinergica a livello della cartilagine.

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OBBLIGATORIO SAPERE

I RISCHI PER LA CARTILAGINE
- Traumi acuti a carico di un’articolazione.
- Sovraccarico (peso eccessivo).
- Eccessiva sollecitazione delle articolazioni (eccesso di lavoro).
- Punti di usura sulla superficie cartilaginea.
- Degenerazione dei vasi sanguigni che contribuiscono a portare nutrimento.
- Immobilizzazione delle articolazioni.
- Uso di farmaci antiinfiammatori (corticosteroidi e FANS).

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SUGGERIMENTI BIBLIOGRAFICI
- R.R. Hanson “Oral Glycosaminoglycans in Treatment of Dejenerative Joint Disease in Horses”
- Equine Practice, november/december 1996
- R.R. Hanson, L.R. Smalley, G.K. Huff, S. White, T.A. Hammad “Oral treatment with glucosamine-chondroitin sulfate compound for dejenerative joint disease in horse: 25 cases”, Equine Practice,
october 1997.
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