della
piena spigatura in quanto, data la scarsa resistenza al secco
della pianta, in questa fase si ha un rapido decremento di sostanze
nutritive.
Il famoso Timothy Hay non è altro che il fieno di fleolo
che gli americani tanto impiegano per le caratteristiche di appetibilità
e valore nutritivo soprattutto durante la stagione estiva per
le diverse categorie di cavalli. Ma il Phleum pratense si presta
anche ottimamente al pascolamento ed è ben gradito ai cavalli
in quanto lerba resta a lungo tenera grazie alla tardività
della pianta, e tende a resistere in un prato per diversi anni,
in base al grado di sfruttamento cui è sottoposto.
Proviamo a riconoscerlo
Tra le graminacee foraggere non è difficile distinguere
il Phleum pratense: si presenta cespitoso, con molte foglie basali
larghe, di colore verde-grigio chiaro con nervature poco evidenti,
taglia alta da 80 a 120 cm con portamento generalmente eretto,
infiorescenza a pannocchia tipicamente cilindrica molto stretta,
steli cilindrici alla cui base vi sono dei rigonfiamenti con funzioni
di riserva per i periodi di massima crescita.
A volte è possibile confondere il Phleum pratense con lAlopecurus
pratense (coda di volpe), unaltra graminacea foraggera che
presenta una infiorescenza abbastanza simile a quella del fleolo,
ma certo più morbida, più argentata e con una singola
resta sulle glume.
Il fieno di fleolo può essere fornito a volontà
in sostituzione del foraggio di prato stabile e in associazione,
ad esempio, a un fieno di leguminose. Trattandosi di un fieno
a contenuto proteico piuttosto limitato se ne consiglia limpiego
in associazione a foraggi più proteici come quello di erba
medica, sulla, lupinella o a mangimi proteici.
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