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ALIMENTAZIONE:
Il pericolo negli alimenti
Il pericolo negli alimenti -
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ALIMENTAZIONE - Il pericolo negli alimenti
di Alessandra T. Calligarich - Lo Sperone
Come prevenire l’eventualità che il nostro cavallo rimanga vittima del suo cibo.

  Fondamentalmente si conoscono tre tipi di intossicazioni alimentari: da ingestione di piante velenose (allo stato fresco o nel fieno), da ingestione di foraggi o mangimi contaminati (muffe, batteri, ecc.) o alterati (irrancidimento), da ingestione di alimenti inquinati da additivi tossici o residui di pesticidi.
Il controllo igienico degli alimenti da fornire al cavallo e l’osservanza delle più elementari regole di conservazione degli stessi può permettere al proprietario di
cavalli di prevenire una buona parte delle malattie nutrizionali attribuibili ad alterazione o contaminazione.
Ad esempio alcuni agenti batterici possono contaminare l’acqua, i foraggi e i mangimi per inquinamento da parte di animali portatori come roditori, uccelli e rettili, come nel caso delle Salmonelle, che possono produrre infezioni intestinali acute anche mortali.
L’impiego di fieni fasciati, per esempio, raccolti in rotoballe e conservati con una elevata percentuale di umidità può essere rischioso perché, nel caso di contaminazione da cadaveri di roditori, si può sviluppare il Clostridium botulinum, che può a sua volta indurre una pericolosa forma di intossicazione nel cavallo.

Tra gli agenti contaminanti più subdoli troviamo le muffe, che sono presenti negli alimenti zootecnici con sempre maggiore percentuale e che possono produrre effetti a volte estremamente pericolosi.
Negli ultimi anni sembra che le contaminazioni dei cereali e degli alimenti in genere da parte di tossine prodotte da muffe (come le aflatossine, lo zearalenone, la vomitossina, la fumonisina, l’ocratossina ecc.) siano in deciso aumento, tanto da costituire un vero e proprio problema per i mangimifici.
L’osservanza delle norme igieniche di conservazione, unitamente al ricorso al laboratorio di analisi per l’evidenziazione delle micotossine nel caso vi sia un sospetto, concorrono a ridurre al minimo i rischi.
Un altro problema è quello degli zooparassiti che possono inquinare gli alimenti producendo alterazioni dell’appetibilità e, nei casi più gravi, generando sostanze tossiche.
Un tipo di intossicazione alimentare meno conosciuto ma ugualmente grave è quello determinato dall’ingestione di alimenti irranciditi. L’irrancidimento degli alimenti, con produzione di perossidi e chetoni, può infatti produrre problemi anche di un certo rilievo ai cavalli.
Si tratta di un processo di alterazione che si manifesta principalmente a carico di alimenti particolarmente ricchi di grassi, come nel caso dei pannelli di semi oleosi, delle crusche, dei mangimi grassati, o degli olii impiegati per l’alimentazione del cavallo sportivo.
Da quanto sopra detto emerge che una grande importanza deve essere posta nella scelta degli alimenti e nella loro conservazione in locali gestiti con criteri igienici sicuri: la periodica disinfezione dei magazzini, il controllo dell’aerazione, delle condizioni di temperatura e umidità, sono infatti condizioni essenziali per limitare il più possibile i rischi di contaminazione degli alimenti e, quindi, di intossicazione per i cavalli.
L’immagazzinamento degli alimenti in locali freschi, aerati, asciutti, l’adozione di programmi di derattizzazione e disinfezione, unitamente alla scelta degli alimenti in base alla loro reale qualità e non in base al prezzo, sono le migliori forme di prevenzione applicabili.
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OBBLIGATORIO SAPERE
LA RIPRODUZIONE DELLE MUFFE
Le muffe si riproducono attraverso le spore che assicurano la sopravvivenza della specie. Queste vengono liberate e disperse per raggiungere un nuovo substrato attraverso cui disperdersi (es. acqua, vento, insetti). Dopo uno stadio di riposo, chiamanto dormienza che può durare da poche ore a più di 20 anni, le spore germinano in determinate condizioni di luce, pH e umidità. Sarebbe utile conoscere le condizioni di germinazione delle spore almeno per le principali specie fungine, proprio per limitarne il più possibile la diffusione.
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